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L'Uomo entra nell'Opera, ma il vero agente credo sia altro, alcuni lo chiamano Spirito Universale, che guida le varie fasi, "decidendo" di corporificarsi in un determinato "supporto", andandolo in tal modo a vivificare. |
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Bè di "supporti" particolarmente adatti, credo che se ne siano avuti "pochini" nella storia....:) |
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Se non lo fa quasi mai non è perchè è pigro ma perche noi non ci siamo fatti "supporto" efficace. |
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Comunque se si pensa allo Spirito come Autore e' un atto di fede . A me interessava sottolineare chi e' la centro e chi e' al margine del processo di redenzione nelle due diverse concezioni dell'Opera . |
ehm..quando possibile, si potrebbe tornare ad esplorare la cosa del foglio da far scrivere al nero fiori.gif fiori.gif fiori.gif
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Mi associo alla richiesta di Luke, parlare del foglio e magari dello sfondo che mi sto allenando a vedere in me ed anche in altri. fiori.gif
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Per altro, rileggendo qui, avevi spiegato di Anubi e Michele era un po' passato oltre, pur se avevi specificato che era un po' più complessa la cosa. L'immagine che ho visto io (eventualmente metto una scansione) è sostanzialmente come quella che hai messo tu (Michele con spada e bilancia nell'altra mano), in più c'è il diavolazzo sotto che, pur stando sotto i piedi dell'arcangelo, con un bastone sembra cercare di spingere in su il piatto più pesante. Di lato un altro angelo indica il diavolo, dando l'impressione di essersi accorto del trucco e di denunciare il tentato imbroglio. La spiegazione del parroco che faceva la guida è stata non priva di interesse, anche se mi ha convinto diciamo fino ad un certo punto. Sosteneva che il diavolo stava cercando di spingere su il piatto con l'anima più pesante in quanto quella è quella buona che doveva salvarsi. Questo avverrebbe, a sentir lui, perchè il bene è consistente, pesa, mentre il male è aria inconsistente. L'anima buona guarda giù e pare terrorizzata dal diavolo. L'altra però guarda tranquilla verso il paradiso... e questo è uno dei particolari che mi metteva dei dubbi. Per altro l'affresco è abbastanza rovinato e l'altra anima si vede e non si vede quindi bon... Ora, a differenza del sistema di Anubi, a me sembra che Michele metta sui due piatti la stessa anima, come pesando di qua ciò che ha di bene e di la ciò che ha di male. Cosa che andrebbe a braccetto con la spiegazione che abbiamo visto... il bene deve almeno pareggiare l'inevitabile male. Questo in parte potrebbe avvalorare la spiegazione del parroco... se al diavolo spetta la parte leggera, in quanto l'anima ha passato l'esame, ecco che cercare di acchiappare l'altra parte potrebbe essere una sua intenzione. Però mi suona poco... Che ne pensi/ate? |
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Se la bilancia rappresenta un equilibrio indispensabile da raggiungere, dare una metà al diavolo romperebbe questo equilibrio e la pesata sarebbe stata vana. Per ampliare il discorso però riflettevo ancora sulla piuma di struzzo, uccello ancorato a terra, in cui fisso e volatile appaiono equilibrati. Ad una prima lettura sembrerebbe che il candidato debba arrivare alla pesatura con una proporzione, un equilibrio simile. Da una parte quindi in grado di non farsi travolgere dalle emozioni, dall'umidità, ma dall'altra senza permettere che questo lo porti a diventare arido, secco. Da questa condizione deriverebbe poi anche un'equilibratura nel suo agire, bene che bilancia l'inevitabile male etc.. |
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Chiaro che se, per la pesatura, l'anima viene per così dire divisa in due in modo da confrontare le due entità, il diavolo guadagnerebbe (tutta) l'anima in caso di eccesso del "male". Ma dalla figura sembra l'opposto. |
Ray, se riesci puoi mettere la foto?
Comunque ad esempio nella chiesetta di Rennes le Chateaux, Asmodeo regge il piatto dell'aquasantiera. Non ci avevo mai pensato ma forse sono collegati come immagini simboliche. In quel caso, di Asmodeo, dovrebbe indicare la materia che regge lo spirito, sopra ci sono schiere di angeli. In questo modo potrebbe tornare con il piatto del bene. |
In effetti parrebbe più sensato che il diavolo usi il bastone a mo' di uncino per attirare il piatto in giù, verso di se, non per sollevarlo. Cosa che giustificherebbe anche il diverso atteggiamento delle due anime, terrorizzata quella attratta verso il basso e serena quella che guarda in alto. Fra l'altro il fatto che una guardi in alto e una in basso potrebbe voler dire che la prima è la parte spirituale mentre la seconda quella materiale.
Ad ogni modo sia che il diavolo spinga il piatto in su o che lo tiri in giù, direi che è sul piatto materiale che agisce, non avendo potere su quello spirituale, quindi la versione del prete che quello sia il piatto del bene non suona neanche a me. Comunque come Sole anche a me piacerebbe vedere la foto, se hai voglia... |
1 Allegato/i
L'affresco è piuttosto rovinato e anche guardandolo non si capiscono immediatamente le figure... anzi qualche dubbio resta sempre. Questa che provo ad inserire è una scansione dell'unica immagine fotografica che ho reperito (nella guidina non c'è, me l'ha data il parroco da una rivista che la riportava assieme ad un suo articoletto che riporta la sua interpretazione). Purtroppo la foto è peggio dell'immagine originale... poi per giunta ho ridotto la scansione per poterla inserire... insomma non so casa si vedrà. Proviamo.
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Non mi sembra molto combattivo in questa immagine Michele, almeno rispetto ad altre che ho visto, qui sembra più intento a mettersi in posa, con la spada rivolta verso l'alto. :U
Forse per quello che il diavolo ne approfitta cercando di muovere i piatti, anche se non si capisce bene se per tirarli verso il basso o spingerli in alto. A me verrebbe da pensare che cerchi di tirare verso il basso il piatto, |
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In sostanza, nella nostra metafora del foglio sovrapponiamo una pellicola trasparente su cui il nero scrive e che lascia passare l'energia del nero, senza i suoi "scarabocchi" Dobbiamo ricordare che uno dal di fuori, se usiamo questo sistema (ed inconsciamente una piccola parte è usata da tutti), vedrà ciò che è scritto nella pellicola trasparente, non ciò che siamo realmente, ciò che stiamo vivendo veramente. Per far vedere quello bisogna spostare la pellicola, o colui che ci è di fronte deve essere in grado di vedere attraverso gli scarabocchi. Ovviamente la seconda modalità è molto più sicura, con la prima, se non si fa nel momento e nel posto giusto il rischio è che il nero ne "approfitti" (non c'è intelligenza cosciente in ciò) per scrivere nel nostro vero foglio tanto gelosamente custodito. E questo è un errore molto comune. Ci sono persone che riescono a tenere una strategia (quasi sicuramente perchè seguono una Via) praticamente perfetta per anni e poi si bruciano per 10 minuti. Al contrario il rischio è che per paura non ci si faccia mai vedere da chi non è in grado di andare oltre gli scarabocchi. In certi casi va benissimo, non importa se non ci vedono tutti, ma in certi casi con certe persone bisogna trovare il modo ed il tempo giusto per farlo, altrimenti ci isoleremmo perdendo lo scopo della vita. Attenzione a non dare solo un valore psicologico a quanto scritto qui, c'è anche quello, ma le cose sono ben concrete e l'aspetto psicologico è appunto solo un aspetto, neanche dei più evidenti influenti. Ah, per chi ha letto Castaneda la pellicola trasparente è ciò che potremmo dare all'Aquila morendo, per chi ha letto Gurdjieff è la vita meccanica ed attraverso la ricapitolazione (o vivendo svegli direttamente) scriviamo il foglio al di sotto. Termini e metafore diversi, alcuni punti più approfonditi altri meno, ma la sostanza è la stessa. In altri termini, il foglio interno è l'Anima, la parte subito all'interno, al di sotto della pellicola trasparente, in pratica lo spazio tra i due, è la coscienza e la parte esterna della pellicola è la vita materiale. Quando la pellicola non è abbastanza solida la coscienza si sporca e l'anima perde coesione, diventa fragile. Se passa qualcosina oltre la pellicola si può sempre ripulire, ma bisogna stare attenti a non raccontarsela: "tanto poi pulisco..." |
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Tutto ciò che è meccanico, che è bisogno, che è nero prende energia per vivere o sopravvivere. Nel momento in cui noi per scrivere la nostra vita, prendiamo energia da quei bisogni, nel passaggio attraverso la coscienza l'energia si pulisce e la acquisiamo per le nostre necessità. Come? Provo a fare un esempio di cui tra l'altro avevamo già parlato. Esempio scemo: devo lavarmi i capelli e non ho voglia. Ma la mia vanità mi fa stare a disagio all'idea che domani non sarò con i capelli a posto. Inizia un conflitto tra pogrizia e vanità. Quella vanità si sta già caricando di energia per cui io sfrutterò quell'aspetto di me e così, usando quel bisogno, trasferisco l'energia dalla vcanità alla pigrizia e posso lavarmi i capelli senza spendere energia superflua. In questo modo il Nero crede di aver scritto lui ma in realtà ho prelevato energia da lui per trasferirla sullo scopo che volevo: lavarmi i capelli. In pratica è un gioco di equilibrature energetiche tra i conflitti? Nonsono sicura di questa ultima domanda. Ammesso e nonconcesso che sia giusto quello che dico, non capisco però quando dici che una distrazione possa bruciare drasticamente tutto. Vuoi dire che per una volta che non sto attenta e non mi accorgo che mi lavo i capelli solo per la vanità sono fregata? Certo che se parliamo di vanità non è da temere, ma se parlaimo di demoni che ci dominano se si accorgono in effetti potrebbero riprenderesi tutta l'energia che gli abbiamo sottratto in una sola volta. |
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In ogni caso, in presenza di vanità e pigrizia non si scappa. Se ne sei conscia puoi almeno riuscire a lavarti i capelli e quindi l'utilizzo di energia, che comunque ci sarà, non sarà del tutto vano. In questo senso puoi, di primo acchito, trarre un po' di utile dal nero... ben sapendo però che lui comunque ti frega. Credere il contrario è a grosso rischio raccontarsela (non dico a te, dico a tutti). |
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L'anima più leggera sembra guardare verso la spada, come se si aspettasse un suo gesto che tagli e la liberi dalla parte materiale. Se il diavolo continua a tirare (ammesso che stia tirando) rischierebbe di portarsi giù l'intera bilancia. Anche l'atteggiamento di Michele è quello di chi è pronto a colpire, con la spada sguainata e sollevata. Michele che sembra aspettare impassibile l'esito della pesata prima di agire e operare la separazione. Il dipinto comunque ha un'atmosfera angosciante, non fa presagire nulla di buono e anche lo sguardo di Michele sembra alludere ad un tragico epilogo... |
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Il trucco allora potrebbe stare nell'ispessire la pellicola, che se è troppo sottile lascia passare tutto indistintamente, e più ci si "libera" dalla meccanicità più in realtà la si "rafforza", ma non so, continua a non quadrarmi. Da come l'hai messa sembra che la bolla ce l'abbiano tutti, cosa che sappiamo non essere.. Puoi chiarire? |
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Posto che il Nero lo abbiamo e che è carico di energia e che quell'energia è utilizzabile o da l'Io o dai lui, riuscire a trasferire quell'energia da un punto ad un altro allo scopo di fare quello che io voglio non lo vedo come un doppio/triplo utilizzo ma una sorta di pulitura. Cioè sto togliendo energia ad un forza che resta tale ma senza energia, diventa passiva, così l'energia diventa energia gestibile, ripulita penso, e la do ad altro per fare. L'aspetto del risparmio energetico successivo lo trovo importante tanto che se anche sto utilizzando il triplo di energia ora, ne conservo tanta se non di più per dopo. Così fuori vedranno la mia vanità ma dentro non è lei che ho nutrito. L'unico "inconveniente" è che per far questo bisogna conoscersi abbastanza bene e se non ci si consoce in alcuni aspetti non si potrà utilizzare e ripulire. Poi immagino che una volta usciti dal Nero non serva più.. ma non lo so. Comunque se è corretto questo aspetto mi sa che è solo la puntina microscopica. |
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Quello che c'è fuori della pellicola, e che poi nella pellicola rimane impressa, è la vita meccanica. Poi potremmo vedere che l'unica vera comunicazione tra Esseri c'è quando le coscienze (e poi di conseguenza le Anime) si incontrano. Questo avviene solo quando i "tubi" della coscienza passano le pellicole trasparenti (se ci sono, altrimenti comunque arrivano a contatto tra loro) con dei flussi tanto forti da non essere influenzati dall'ambiente e di conseguenza dal Nero. Ma questo ultimo paragrafo è un pò fuori tema, giusto per cercare di chiarire i concetti. |
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