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RedWitch 02-07-2007 16.15.30

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35549)
Se leggete la discussione sulla coscienza ed in particolare l'ultimo post che ho scritto stamattina forse si riesce a capire meglio l'importanza della ricapitolazione da un'altro punto di vista, il recupero di canali che saturano la coscienza con lo sviluppo di nuove espansioni.

Finchè si lasciano in giro canali aperti con persone che fanno parte del passato per esempio, occupiamo quindi dei canali che impediscono l'espansione della Coscienza? Chiuderli , attraverso la ricapitolazione significa "avere più materiale" disponibile per espanderla?

Uno 02-07-2007 16.44.28

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 35589)
Finchè si lasciano in giro canali aperti con persone che fanno parte del passato per esempio, occupiamo quindi dei canali che impediscono l'espansione della Coscienza? Chiuderli , attraverso la ricapitolazione significa "avere più materiale" disponibile per espanderla?

Si, uso anche io "chiuderli" perchè più immediato come senso, in realtà è impossibile chiudere qualsiasi canale, se io parlo con te non posso mica cancellarti, posso non vederti più, posso impormi di non pensare più a te ma l'episodio in cui abbiamo parlato continuerà ad esistere.
Il concetto è di "archiviare" la sistuazione.... non è esatto neanche questo ma spero renda un pò... se ho una scrivania piena di fascicoli di cui molti su pratiche già svolte non me ne stanno altre... le vicende non ricapitolate, cioè vissute inconsciamente sono queste pratiche che ingombrano la mia scrivania, se imparo a mettere tutto in un archivio ecco che mi si fa spazio sulla scrivania.... l'archivio comunque mi consentirà di usufruire dei dati in esso inseriti.
So che l'esempio a primo acchitto fa pensare alla memoria, non è la stessa cosa... è connessa ma non è la stessa cosa, un episodio ricapitolato o vissuto con coscienza la momento lo ricorderò meglio, ma non basta allenare la memoria in maniera meccanica.

RedWitch 02-07-2007 17.16.17

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35591)
Si, uso anche io "chiuderli" perchè più immediato come senso, in realtà è impossibile chiudere qualsiasi canale, se io parlo con te non posso mica cancellarti, posso non vederti più, posso impormi di non pensare più a te ma l'episodio in cui abbiamo parlato continuerà ad esistere.
Il concetto è di "archiviare" la sistuazione.... non è esatto neanche questo ma spero renda un pò... se ho una scrivania piena di fascicoli di cui molti su pratiche già svolte non me ne stanno altre... le vicende non ricapitolate, cioè vissute inconsciamente sono queste pratiche che ingombrano la mia scrivania, se imparo a mettere tutto in un archivio ecco che mi si fa spazio sulla scrivania.... l'archivio comunque mi consentirà di usufruire dei dati in esso inseriti.
So che l'esempio a primo acchitto fa pensare alla memoria, non è la stessa cosa... è connessa ma non è la stessa cosa, un episodio ricapitolato o vissuto con coscienza la momento lo ricorderò meglio, ma non basta allenare la memoria in maniera meccanica.

E l'archivio dovrebbe essere la famosa "copia" è corretto?
Se vivessimo in maniera sempre cosciente , vivremmo degli episodi che si aprono e si "archiviano" costantemente (non avremmo bisogno dopo di andarli a ripescare) , avremmo sempre una copia di ciò che viviamo, potremmo usufruire di quei dati senza pero' lasciare pezzi per strada..

turaz 02-07-2007 17.30.01

l'archivio che sia forse "l'anima"?
che fa ripetere le esperienze sino a che non si trascendono attraverso l'amore e il perdono?

Uno 04-07-2007 19.49.02

Esatto Red... e in un certo senso è anche corretto dire che l'archivio è l'anima Turaz.
Non è proprio preciso ma rende, volendo essere più precisi l'archivio (se c'è ed ha una certa minima consistenza) da la base perchè l'anima possa esistere e sopravvivere alla morte del corpo.

cassandra 17-09-2007 19.47.40

Quindi la ricapitolazione è una conseguenza del vivere cosciente,se cio' non è accaduto bisogna trovare il modo per liberarsi da zavorre accumulate,un modo è quello di tenere sempre l'archivio-copia-anima in ordine ed aggiornato...
questo cammina di pari passo con noi, è il nostro "doppione"in pratica,dove depositare l'irrisolto e l'inconscio, al fine di creare spazio libero per potere,nell'originale, accogliere altre esperienze che con la dovuta attenzione, non lasceranno strascichi ingombranti...da ricapitolare...o quantomeno impareremo a ricapitolare automaticamente...(si fa per direicon_mrgr: )
Un modo per ripulire i canali ed anche rendere l'anima fotocopia del nostro vissuto...
Lo so che non capisco quasi mai,ma abbiate pazienza... l'intenzione c'è...abbraccio:

Uno 17-09-2007 20.20.01

Direi che la ricapitolazione è una conseguenza del vivere incosciente... se vivi con coscienza non serve...
Comunque riprendi dal primo post, qui verso la fine ci sono delle sintesi che possono portar fuori... sapere che il maggiordomo è l'assasino non ha lo stesso gusto che arrivarci leggendo tutto il libro icon_mrgr: (se poi qualcuno ti dice, ce l'assassino è il lattaio e invece è il maggiordomo peggio ancora)
Suppongo che sia chiarificante (magari per te non lo è, 8-)) quella che sembra solo una metafora ma è più reale di ciò che sembra... perdiamo dei pezzi di noi in ogni vicenda, in ogni oggetto che tocchiamo, in ogni panorama che guardiamo distrattamente (non che osserviamo, contempliamo, è diverso) etc etc... a meno che non siamo integri, Individui... la ricapitolazione è l'unico modo (anche se ci sono varie forme, in generale è la più efficace) per recuperare pezzi dal passato.

cassandra 18-09-2007 12.21.11

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 38850)
Direi che la ricapitolazione è una conseguenza del vivere incosciente... se vivi con coscienza non serve...
Comunque riprendi dal primo post, qui verso la fine ci sono delle sintesi che possono portar fuori... sapere che il maggiordomo è l'assasino non ha lo stesso gusto che arrivarci leggendo tutto il libro icon_mrgr: (se poi qualcuno ti dice, ce l'assassino è il lattaio e invece è il maggiordomo peggio ancora)
Suppongo che sia chiarificante (magari per te non lo è, 8-)) quella che sembra solo una metafora ma è più reale di ciò che sembra... perdiamo dei pezzi di noi in ogni vicenda, in ogni oggetto che tocchiamo, in ogni panorama che guardiamo distrattamente (non che osserviamo, contempliamo, è diverso) etc etc... a meno che non siamo integri, Individui... la ricapitolazione è l'unico modo (anche se ci sono varie forme, in generale è la più efficace) per recuperare pezzi dal passato.

Andando oltre il fatto che mi vergogno non pocoicon_mrgr:
devo dire di averl letto 3/4volte l'intera discussione,per poi ridurmi a leggere solo gli ultimi post prima di rispondere...(mi hai visto ehicon_mrgr: ).
Non mi abbatto e tento di ricapitolare!
Parto dal presupposto che la ricapitolazione puo'essere fatta sia quotidianamente, che in modo retrospettivo...vanno riprese e rivissute esperienze passate per recuperare pezzettini di noi,lasciati inconsapevolmente in esse.
Nell'inconsapevolezza noi disperdiamo queste particelle di energia,se fossimo consapevoli,coscienti, invece integreremo con esse il nostro Essere, recuperando spazio per espandere la nostra Coscienza.
La copia di ogni esperienza va sdoppiata e conservata,(come se fossimo sempre in 2 a guardare un panorama,a parlare con una persona etc.)allo scopo di avere un collegamento che si chiude automaticamente, ogni volta che un esperienza si è conclusa,evitando dispersioni e ripetizioni della stessa in altre circostanze.
Diciamo che mi è piu'facile pensarci,che spiegarlo...
Cmq arriviamo al come si esegue, ad esempio una persona si ritrova a pensare ad un evento passato sgradevole,o quello che è...concentrandosi dovrebbe ripercorrere mentalmente, o a voce alta, l'intera dinamica di quell'esperienza,(fin qui ci siamo),ma nel caso in cui uno non dovesse ricordare tutto ed a un certo punto si blocca...come si prosegue?...se non arrivi dalla fine all'inizio come si fa a "chiudere"il canale?abbraccio:

Ray 18-09-2007 21.46.25

Citazione:

Originalmente inviato da cassandra (Messaggio 38915)
Cmq arriviamo al come si esegue, ad esempio una persona si ritrova a pensare ad un evento passato sgradevole,o quello che è...concentrandosi dovrebbe ripercorrere mentalmente, o a voce alta, l'intera dinamica di quell'esperienza,(fin qui ci siamo),ma nel caso in cui uno non dovesse ricordare tutto ed a un certo punto si blocca...come si prosegue?...se non arrivi dalla fine all'inizio come si fa a "chiudere"il canale?abbraccio:

Credo che dipenda moltissimo se non tutto dall'energia che riusciamo a "recuperare" ricapitolando fin dove c'è il blocco. E' come togliere un tappo... poi aspettando (ed eventualmente mescolando) il resto sale da solo. Questo se abbiamo ricapitolato davvero.

Uno dei "trucchi" sta nel assicurarsi di essersi riconnesso all'oggi quando il "film" finisce o si interrompe, riconnettersi trattenendo lo stato d'animo del momento (che è la risultante di tutti gli stati d'animo che si sono passati nel film). Trattenere, riconnettersi e "lasciare andare".

Le esperienze passate, in particolare quelle spiacevoli, che necessitano ricapitolazione (praticamente tutte), se viste da un punto di vista psicologico, in realtà non sono passate ma sempre attuali, ovvero continuano ad agire in ogni momento "dal passato" (infatti reagiamo per esempio ad una vecchia paura come se fosse un avvenimento di oggi). E' come aver camminato dopo che il maglione si è agganciato ad un chiodo e si sfilaccia... tu sei col maglione nel presente (10 metri più in la) ma il maglione, anche se per un solo filo, è lungo dieci metri, quindi è sia dove sei tu (oggi) sia dove c'è il chiodo (momento dell'evento). Si tratta di tornare la, sfilare dal chiodo e riprendersi il filo...

samuel 04-11-2007 20.08.11

DOMANDA:
il metodo della ricapitolazione come funziona?

samuel 04-11-2007 20.41.29

ma come funziona la ricapitolazione?
ho letto qualcosa a proposito nei libri di castaneda ma non c'era una spiegazione chiara nell'affrontare questo metodo booh.gif

Uno 04-11-2007 21.19.11

In un certo senso hai piena ragione Samuel, ne abbiamo parlato quasi solo teoricamente, appena ho un momento di tempo ne parlo più in senso pratico, magari con esempi.
Era già mia intenzione iniziare a scrivere alcune tecniche che aiutano ad avvicinarsi alla ricapitolazione, abbi un momento di pazienza.

Serpico 05-11-2007 14.31.01

anche a me interessa, grazie

Uno 27-11-2007 22.33.08

Riprendiamo questa cosa.
Iniziamo a dire cosa non è ricapitolare che forse è più facile.
Ricapitolare non è un semplice ricordare magari seguendo delle associazioni di idee, se prendiamo in esame la parola in maniera nuda e cruda ricapitolare è come prendere un libro e rimettere in ordine i capitoli e il sommario. Il sommario non è essenziale per leggere un romanzo, ma se stessimo cercando un'informazione in un'enciclopedia sarebbe fondamentale quanto meno necessario che abbia un certo ordine.
Quindi il semplice ricordare nell'esempio fatto equivarrebbe solo a leggere e seguendo le associazioni di idee esattamente nella confusione che già c'è senza mettere il minimo ordine. Mi rendo conto che ordine è una parola che può traviare, non è un ordinae comprensibile, non è sequenziale come potrebbe essere l'ordine alfabetico, non è univoco come potrebbero essere pagine che si seguono l'un l'altra in base al numero, ma segue il ricco intreccio che sono tutte le nostre vite nessuna esclusa. Quindi un ricordo può essere correlato a molti altri ma spesso non si susseguono nella nostra associazione di idee... da esperto informatico (non di professione) mi viene facile un esempio: se poteste vedere come sono realmente memorizzati i file e le parole in un hard disk credereste di non poterne mai venire a capo, invece il file system usa dei procedimenti per ordinare in diversi modi, esempio a cartelle o subdirectory, ma anche in ordine alfabetico o per dimensione o che altro....
beh le nostre comuni associazioni di idee significano iniziare a leggere il disco partendo da un punto e spostandoci in quello vicino in sequenza anche se i due punti non legano bene, magari troviamo una bella immagine o una lettera... ma non troviamo la trama del nostro essere, la ricapitolazione significa trovare la trama e tra le altre cose essere in grado di ricordare praticamente tutto (questo è un effetto secondario e neanche importante ai fini evolutivi, ma a volte si in quelli pratici di lavoro).

Proviamo a vedere un metodo pratico.
Si parte da alcuni ricordi, che siano di 5 minuti fa, di ieri o di 30 anni fa non importa.
Sul primo ricordo preso in esame si cerca di "assaporare" ogni cosa... situazione, colori, sapori, odori, stati d'animo, gioie, dispiaceri e quant'altro... ma rimanendo sempre spettatori neutri, come al cinema... altrimenti (tra le altre cose che non vanno bene) scatta l'associazione di idee, che è una forma diversa di quello che ci ha impedito di vivere la vicenda a pieno quella volta, quella volta "il problema" è che una buona fetta di noi era già proiettata nel futuro o era ancora nel passato, insieme ad altre cose che poi vedremo, ma questo è l'impedimento principale. i più attenti e pignoli avranno visto che ho scritto "quella volta il problema è.." non è una svista, l'ho scritto volutamente così, a differenza della vicenda che può essere nel passato o nel futuro il problema è ora.
Ricapitoliamo questo pezzo: prendiamo ricordi più possibile completi ma senza associarli ad altri ricordi, anzi stiamo attenti che questo non accada, non subito almeno, non prima di aver finito quel pezzo.

Per ora mi fermo, proseguo nei prossimi post.... vi accenno solo che molti 3D, soprattutto di questo periodo, anche se non sono ricapitolazione, sono una buona fonte per mettere in parte ricordi base da esplorare completamente sulla base di quello che continueremo a descrivere, comunque man mano che capite il meccanismo potete già nei post orientarvi in maniera più precisa.

cassandra 05-12-2007 14.42.45

Questo metodo mi fa pensare al TA,nel senso che ogni ricordo equivale ad un pezzo del corpo su cui concentrarsi,senza disperdere altrove...come nel TA non bisogna seguire i pensieri,soffermarsi o seguire collegamenti etc.,così in questa ricapitolazione si deve essere concentrati solo su quel preciso ricordo,assaporandolo fino in fondo ma come se fosse un film del quale non sono protagonista ma osservatrice...in pratica mi sembra di capire che è bene ricordarsi di sè mentre si esegue (quindi da osservatore),ma quando finisco l'analisi del ricordo che faccio...inspiro -trattengo-espiro?
Il discorso sul passato e futuro lo fai perchè in fondo ciò che ci è successo e ci succederà, è comunque legato a quel che succede oggi ed anche nel senso che siccome facciamo esperienze senza essere Presenti,alla fine disperdiamo e difficilmente si riesce di fare una buona ricapitolazione se non restiamo fermi nel qui ed ora?
Si capisce? :@@
:C:

Astral 05-12-2007 16.18.53

Faccio una domanda?

Se ad esempio mentre pranzo e mangio un piatto di pasta ( tanto per rimanere in tema) lo faccio in modo inconsapevole, non mi vivo l'esperienza e disperdo energia.

Se all'improvviso invece comincio ad essere consapevole ad ogni forchettata, è possibile ricapitolare, anche le precedenti esperienze in cui non sono stato consapevole?

turaz 05-12-2007 16.35.18

secondo me si.
ma ha poco senso soffermarvicisi troppo :)

Uno 05-12-2007 17.48.25

Citazione:

Originalmente inviato da cassandra (Messaggio 44804)
Questo metodo mi fa pensare al TA,nel senso che ogni ricordo equivale ad un pezzo del corpo su cui concentrarsi,senza disperdere altrove...come nel TA non bisogna seguire i pensieri,soffermarsi o seguire collegamenti etc.,così in questa ricapitolazione si deve essere concentrati solo su quel preciso ricordo,assaporandolo fino in fondo ma come se fosse un film del quale non sono protagonista ma osservatrice...in pratica mi sembra di capire che è bene ricordarsi di sè mentre si esegue (quindi da osservatore),ma quando finisco l'analisi del ricordo che faccio...inspiro -trattengo-espiro?
Il discorso sul passato e futuro lo fai perchè in fondo ciò che ci è successo e ci succederà, è comunque legato a quel che succede oggi ed anche nel senso che siccome facciamo esperienze senza essere Presenti,alla fine disperdiamo e difficilmente si riesce di fare una buona ricapitolazione se non restiamo fermi nel qui ed ora?
Si capisce? :@@
:C:

Si è giusto, anche se ricordiamo il passato lo dobbiamo fare qui e ora, senza spostarci indietro, questo non so se è capibile.
Il succo in un certo senso è che pur essendo parti ed episodi diversi (come le parti del corpo nel Training) il collegamento poi avviene, non come associazione (che ci disperderebbe ancora) ma come..... come dire? Come l'aver imparato un certo movimento, si capisce?

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 44812)
Faccio una domanda?

Se ad esempio mentre pranzo e mangio un piatto di pasta ( tanto per rimanere in tema) lo faccio in modo inconsapevole, non mi vivo l'esperienza e disperdo energia.

Se all'improvviso invece comincio ad essere consapevole ad ogni forchettata, è possibile ricapitolare, anche le precedenti esperienze in cui non sono stato consapevole?

Eh... la risposta non è semplice e la domanda è interessante, in questo teorico caso si, non con la prima forchettata appena attenta, ma iniziando a mangiare consapevolmente si, recuperi tutto quello che hai perso nel tempo pian piano, questo ha anche "la riprova" visibile... mangiando male ti crei una situazione (linea, salute etc) non ottimale, se non deleteria... quando inizi a mangiare meglio, magari non il primo giorno ma piano piano metti sempre più consapevolezza in ciò che mangi finchè non recuperi sia visivamente ma anche energicamente ed il resto.
Inoltre come andare in bicicletta una volta imparata una cosa è tua.... poi se decidi di andare in bicicletta ubriaco è un'altro discorso, quindi nell'esempio puoi anche per qualsiasi motivo ricominciare a mangiare dormendo.
Un'ultimo aspetto della faccenda, ricordiamoci che io potrei da solo in religioso silenzio mangiare con consapevolezza, ma appena accendo la tv, ho ospiti o che altro perdere tutto... nella ricerca di noi stessi dobbiamo arrivare ad avere almeno un minimo di presenza in ogni situazone, questo è ciò che si dice Risveglio, quando è una cosa nostra, ottenuta con la nostra Volontà, finchè capita saltuariamente siamo ancora nelle mani di Orfeo.

il discorso ricapitolazione è ancora enormemente aperto.

cassandra 05-12-2007 18.27.53

Si Uno...la prima parte l'ho capita,come dire che facendo pratica si impara a portare/vivere nel presente quel che voglio ricapitolare,anche se fosse un ricordo di 20anni fa...e ci siamo. Per la seconda, dove parli di movimento,intendi che una volta imparato a ricapitolare bene,quando un evento simile si riproporrà, non partirà in automatico l'associazione di idee,ma direttamente il collegamento con il modo di gestire la situazione ad esempio,oppure semplicemente sarà chiaro il quadro della situazione senza disperdere nuovamente...
booh.gif :C:

MaxFuryu 06-12-2007 13.02.53

Una domanda... Si ricorda un episodio, nell'episodio osservo tutto ciò che ho visto, sentito, toccato, provato... e il pensato dell'epoca? nel senso, a quanto credo di aver "non capito", a noi interessa l'episodio escludendo i pensieri, perchè erano quelli che nell'episodio hanno ostacolato la percezione reale e hanno fatto in modo di non vedere la totalità dell'episodio ma soltanto una parte distorta da noi stessi. Sarebbe come prendere un episodio e sostituirlo con quello reale, senza interessarci dei motivi per il quale è avvenuto (che sono soggettivi), ma farlo apparire, (successivamente quando si creano le connessioni giuste) direttamente per come si è verificato. A un certo punto si arriva ad avere nella memoria solo ricordi corretti e non continuità di ricordi scorretti che inducono al pensiero perchè questi ultimi sono già stati messi a posto nella rettificazione dei ricordi, (i canali sono una conseguenza diretta di questi?) completata la ricapitolazione si arriverebbe a vivere le cose già vissute come ripetizioni e quindi non si spreca più nei pensieri di cose accadute o nella falsa "nuova" esperienza che non è nient'altro che una ripetizione continua delle stesse esperienze.
può essere giusta questa cosa?

Kael 11-12-2007 01.26.25

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35591)
se ho una scrivania piena di fascicoli di cui molti su pratiche già svolte non me ne stanno altre... le vicende non ricapitolate, cioè vissute inconsciamente sono queste pratiche che ingombrano la mia scrivania, se imparo a mettere tutto in un archivio ecco che mi si fa spazio sulla scrivania.... l'archivio comunque mi consentirà di usufruire dei dati in esso inseriti.

A livello informatico è come avere la ram piena... Si può cercare di aprire altri programmi ma questi ovviamente non girano, non avendo più spazio disponibile. Allora bisogna chiudere i programmi aperti (risolvere le situazioni "irrisolte") per liberare la ram, questi non vanno persi ma semplicemente restano sull'hard disk dove in futuro con un semplice click si potrà sempre riaprire.
Bisogna allora andare sul "task manager" e spulciarsi uno per uno i programmi in esecuzione, facendo ordine e chiudendo quelli che non servono più. Il guaio è che ogni tanto, pur avendo individuato il programma indesiderato, non si riesce a chiuderlo... Presente quando vi compare la scritta "il file è ancora in esecuzione, chiudere prima il programma che sta utilizzando il file"? Si lo so che su Linux questo non esiste, lui è padrone di se stesso icon_mrgr: ma noi siamo ancora sistemi operativi windows imbrigliati in certe "dipendenze"... E sta cosa succede con una certa frequenza, anche quando si è individuato il programma che si vuole chiudere... allora bisogna intensificare la ricapitolazione fino a quando si trova l'altro maledetto programma...

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 44823)
ma iniziando a mangiare consapevolmente si, recuperi tutto quello che hai perso nel tempo pian piano, questo ha anche "la riprova" visibile...

Non ho capito, ti riferisci al mangiare in particolare, o vale per qualsiasi azione quotidiana?

dafne 11-01-2008 17.39.05

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35587)

E' come studiare ad alta voce o a mente, se hai difficoltà di concentrazione studiare ad alta voce aiuta perchè rende più "materiale" lo studio... porta l'idea nel suono, se c'è una persona che ascolta l'effetto aumenta perchè fa da cassa di risonanza...
Quindi se hai la possibilità "usa" le altre persone... purchè non sia una stampella per un problema alle gambe che non esiste.

Ho un pò di timore a farti questa domanda perchè suonerà come una cretinata diabolica ma, visto che sento spesso parlare di "voci guida" e visto che le ho personalmente sperimentate senza aver ancora compreso se sono davvero guide o solo proiezioni dei miei pensieri più profondi che aggirano la mente in questo modo per farsi ascoltare...ecco, queste"guide" possono nascere dalla necessità di ricapitolare, mettere ordine da soli ma nella condizione mentale di non sentirsi in grado di farlo da soli?
Si capisce la domanda? :U
grazie

Uno 11-01-2008 18.29.47

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 47689)
Ho un pò di timore a farti questa domanda perchè suonerà come una cretinata diabolica ma, visto che sento spesso parlare di "voci guida" e visto che le ho personalmente sperimentate senza aver ancora compreso se sono davvero guide o solo proiezioni dei miei pensieri più profondi che aggirano la mente in questo modo per farsi ascoltare...ecco, queste"guide" possono nascere dalla necessità di ricapitolare, mettere ordine da soli ma nella condizione mentale di non sentirsi in grado di farlo da soli?
Si capisce la domanda? :U
grazie

Non è una cretinata ma non c'entrano nulla con la ricapitolazione, quest'ultima presuppone un'input volontario a cui segue poi un passaggio di emersione e si conclude con un "riacchiappare" il tutto (di queste due, emersione e "magnetizzazione") usando volontà senza attaccamento, vivendo l'esperienza che non si è vissuta in quel momento.
Nel channeling (o chiamalo come vuoi) invece anche se c'è l'apparente input iniziale in realtà emerge ciò che vuole e ci si limita ad ascoltare quello....
Su cosa si ascolta in quel caso ci si può fare (converrebbe) un 3d a parte, comunque sempre voce interiore è, che sia o meno indotta da fonti esterne (cosa rara e non particolarmente trascendentale)

dafne 11-01-2008 18.47.21

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 47695)
Non è una cretinata ma non c'entrano nulla con la ricapitolazione, quest'ultima presuppone un'input volontario a cui segue poi un passaggio di emersione e si conclude con un "riacchiappare" il tutto (di queste due, emersione e "magnetizzazione") usando volontà senza attaccamento, vivendo l'esperienza che non si è vissuta in quel momento.
Nel channeling (o chiamalo come vuoi) invece anche se c'è l'apparente input iniziale in realtà emerge ciò che vuole e ci si limita ad ascoltare quello....
Su cosa si ascolta in quel caso ci si può fare (converrebbe) un 3d a parte, comunque sempre voce interiore è, che sia o meno indotta da fonti esterne (cosa rara e non particolarmente trascendentale)

Ecco non mi sono spiegata bene, ma non stupisce icon_mrgr: intanto vediamo se ho capito cos'è la ricapitolazione, è un andare a un ricordo passato e riviverlo pienamente, farlo proprio. (quindi sostanzialmente la ricapitolazione è attiva mentre il channeling o come si dice è passivo, è come vedere un film?) Quello che mi chiedevo è, visto che la ricapitolazione può essere aiutata o indotta da qualcun'altro, da un ascoltatore (accennavi alla confessione o suggerivi di "usare" gli altri) a quel punto quelle fantastiche vocine possono essere un aiuto?
martello.: come intortarsi da soli...

Uno 11-01-2008 19.14.05

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 47697)
Ecco non mi sono spiegata bene, ma non stupisce icon_mrgr: intanto vediamo se ho capito cos'è la ricapitolazione, è un andare a un ricordo passato e riviverlo pienamente, farlo proprio. (quindi sostanzialmente la ricapitolazione è attiva mentre il channeling o come si dice è passivo, è come vedere un film?) Quello che mi chiedevo è, visto che la ricapitolazione può essere aiutata o indotta da qualcun'altro, da un ascoltatore (accennavi alla confessione o suggerivi di "usare" gli altri) a quel punto quelle fantastiche vocine possono essere un aiuto?
martello.: come intortarsi da soli...

Spiegata bene o spiegata male, ti avevo capita e pure risposto.
Quelle vocine per la ricapitolazione sono un freno, quelle vocine lavorano anche quando non le sentiamo e sono ciò che ci distrae dall'esperienza reale.
Spero che sia più chiaro :)


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