Ermopoli

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Kael 23-10-2008 01.19.28

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 60810)
Padre Pio restava comunque sempre ancorato alla Tradizone Cristiana, anche se forse a volte un po' fuori dai canoni. Che poi sarebbe pure da vedere se era lui quello fuori dai canoni, quelli veri. In ogni caso ha seguito la tradizione, il Matto non si appende a nulla.

Non credo sia solo questo, altrimenti ci sarebbero tanti altri potenziali Matti che però seguono una qualche tradizione. Penso che a monte ci sia comunque una differenza di costituzione che fa sì che un Matto non possa seguire altro che la sua Via.

Chiedevo la differenza per capire questa "costituzione", perchè anche se un Padre Pio aveva un atteggiamento simile al Matto, le cause di tale atteggiamento erano probabilmente diverse a causa di strutture psicofisiche diverse.

Ray 23-10-2008 01.25.03

Citazione:

Originalmente inviato da Il Folle (Messaggio 60815)
Domanda: è giusto dire che il Matto origina una Tradizione?

.

Direi di no. Una Tradizione è originata dal Principio. Nessun umano ne fa una.

Ray 23-10-2008 01.30.30

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 60816)
Non credo sia solo questo, altrimenti ci sarebbero tanti altri potenziali Matti che però seguono una qualche tradizione. Penso che a monte ci sia comunque una differenza di costituzione che fa sì che un Matto non possa seguire altro che la sua Via.

Chiedevo la differenza per capire questa "costituzione", perchè anche se un Padre Pio aveva un atteggiamento simile al Matto, le cause di tale atteggiamento erano probabilmente diverse a causa di strutture psicofisiche diverse.

Non ho capito se ci siamo capiti... intendevo che P.Pio non era un Matto.

Kael 23-10-2008 01.40.46

Si che ci siamo capiti. Pure io intendevo che P.Pio non era un Matto.

Il Folle 23-10-2008 01.49.03

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 60817)
Direi di no. Una Tradizione è originata dal Principio. Nessun umano ne fa una.

grazie

turaz 23-10-2008 12.23.13

la ricerca di Padre Pio nacque per re-azione alla perdita di una persona cara in infanzia.
ma rimase cmq ancorato al cristianesimo

da quel lato era ben più matto Gesù

Uno 15-11-2008 21.32.08

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 60773)
Ho capito pochino. icon_mrgr:
Però da quanto ho letto sono portata a pensare che sia un Via naturale, non imposta.
Come si rende conto il Matto di essere Matto e di essere su una Via? Non so se è chiaro, perchè a me non lo è.
Se è nato così, lui Cerca per default, ma sa di Cercare? Oppure qualcosa lo spinge come una curiosità inconscia che lo spinge inesorabilmente senza che lui possa in alcun modo metterci rimedio, come se fossa il suo unico vero desiderio per cui è disposto ad abbandonare tutto ma mai il suo modo di essere e quindi la sua strada di ricerca?
Mi fermo perchè già tutto questo mi pare molto.
nonso.gif

Non è proprio una via naturale, una via naturale è quella del contadino (esempio eh) che lavora a contatto con la natura e trova degli stati meditativi senza neanche saperlo.. sia chiaro che non tutti i contadini siano così, anzi ben pochi.
Nella Via del matto comunque questo cerca ed utilizza sapere tramandato, generalmente lavora molto con i simboli e le tradizioni del luogo dov'è.
Oserei dire che ha delle vaghe analogie con lo yoga raja, ma vaghe.

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 60796)
Ok, che differenza c'è allora fra un Matto che disegna quasi maniacalmente un simbolo per due giorni, e un prete come Padre Pio che era capace di stare a pregare ininterrottamente per giorni, oppure di celebrare Messe di addirittura cinque ore, tanto che lo stesso Vaticano ha dovuto intervenire esortandolo a non prolungare le Messe per più di un'ora, un'ora e mezza al massimo?

La differenza forse è che come dici tu, un Matto in quei momenti è completamente invasato e non può assolutamente smettere finchè non ne esce, mentre un Padre Pio conservava quel minimo di razionalità per restare ancorato alla comune vita, e smettere a comando in casi di emergenza?

Il Matto a dispetto del senso che diamo alla parola usa il mentale, un Padre Pio era più un mistico

Citazione:

Originalmente inviato da Shanti (Messaggio 60799)
Leggendo il thread un esempioche mi è venuto in mente di qualcuno che potrebbe aver percorso la via del Matto è Jodorowski, almeno è l'impressione che ho avuto leggendo i suoi libri molti dei quali autobiografici. Può essere?

Per quel poco che so, non ho mai letto una sua biografia, no, direi che non ha seguito una Via del Matto, ma è stato da giovane in alcune tradizioni delle sue terre.

Citazione:

Originalmente inviato da Il Folle (Messaggio 60815)
Domanda: è giusto dire che il Matto origina una Tradizione?


Generalmente no, anche se spesso tramanda e lascia dei segnali in varie forme, a volte tenendo dei gruppi, a volte scrivendo libri, o con altri tipi di arte
Quote:


Altra domanda: potrebbe essere sinonimo di quello che Gurdjieff/Ouspensky definisce obyvatel?
No

Uno 15-11-2008 21.34.39

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 60817)
Direi di no. Una Tradizione è originata dal Principio. Nessun umano ne fa una.

Credo però che con "origina" intendesse dargli una forma tramandabile

griselda 16-11-2008 00.41.26

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 61803)
Non è proprio una via naturale, una via naturale è quella del contadino (esempio eh) che lavora a contatto con la natura e trova degli stati meditativi senza neanche saperlo.. sia chiaro che non tutti i contadini siano così, anzi ben pochi.
Nella Via del matto comunque questo cerca ed utilizza sapere tramandato, generalmente lavora molto con i simboli e le tradizioni del luogo dov'è.
Oserei dire che ha delle vaghe analogie con lo yoga raja, ma vaghe.

Intendi entrare in contatto con il Genius Loci? :@@

griselda 27-12-2009 16.45.35

Uno, non è che con la mia mente (o conformazione) dovrei seguire la via del matto? E' da tanto che lo volevo chiedere ma mi vergognavo e forse avevo anche paura della risposta. :)

Ray 27-12-2009 17.04.57

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 78801)
Uno, non è che con la mia mente (o conformazione) dovrei seguire la via del matto? E' da tanto che lo volevo chiedere ma mi vergognavo e forse avevo anche paura della risposta. :)

Beh, sono curioso di sentire l'opinione di Uno. Intanto però dico la mia, per quel poco che posso capirne e conoscerti. Direi: macchè. Anzi. Esattamente l'opposto. Più strutturata è meglio è.

Uno 27-12-2009 19.03.27

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 78806)
Beh, sono curioso di sentire l'opinione di Uno. Intanto però dico la mia, per quel poco che posso capirne e conoscerti. Direi: macchè. Anzi. Esattamente l'opposto. Più strutturata è meglio è.

Concordo :)

griselda 27-12-2009 19.17.46

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 78806)
Beh, sono curioso di sentire l'opinione di Uno. Intanto però dico la mia, per quel poco che posso capirne e conoscerti. Direi: macchè. Anzi. Esattamente l'opposto. Più strutturata è meglio è.

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 78820)
Concordo :)

Bon me lo tolgo dalla testa grazie!:)

'ayn soph 09-03-2010 23.31.05

Sembra che invece Il Matto sia identificabile con il sentiero, esso assomiglia ad un pellegrino dove il pellegrinaggio per eccellenza una volta corrispondeva con Compostella. Quindi Il Matto è un "pellegrino" come anche un sentiero, un "cammino".
I Tarocchi infatti sono anche l'idea di un pellegrinaggio o la ricerca o la via.
I 21 arcani maggiori sono le relative stazioni del suo pellegrinaggio. Questo sentiero comincia con Bateleur (Il Mago) per finire con Il Mondo.


Edit: aggiungo è anche una indicazione di un sentiero stellare ovvero verso dove posa lo sguardo, ben preciso.

Ombra 15-04-2010 13.45.01

Credo che il matto non lasci nessuna tradizione, perché agli altri non può essere utile e chi è uguale a lui, farà comunque lo stesso percorso. Insomma è superfluo lasciare una via del genere, visto che chi la può usare ci arriva lo stesso e gli altri non la possono usare.

'ayn soph 15-04-2010 17.32.29

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 84021)
Credo che il matto non lasci nessuna tradizione, perché agli altri non può essere utile e chi è uguale a lui, farà comunque lo stesso percorso. Insomma è superfluo lasciare una via del genere, visto che chi la può usare ci arriva lo stesso e gli altri non la possono usare.

Lasciare significa pure tramandare a chi sta vicino e allora in questo caso forse per affinità qualcuno riesce a seguirlo e poi non è mai detto che non possa lasciare qualcosa di duraturo, nel tempo che so un tipo di ricerca attraverso un modo, un gruppo, altro..

Ombra 15-04-2010 18.15.46

Non credo.. Proprio per affinità vengono tramandate vie. Essendo il matto, maestro di sè stesso, sà bene che chi gli è affine farà lo stesso. Forse in modo indiretto qualcosa possa rimanere (allievi, persone che sono entrate in contatto con lui), ma non credo che volontariamente possa lasciare qualcosa.
Sono dubbioso sul fatto che possa avere allievi. Può un uomo, che è giunto alla verità in un modo così tortuoso, riuscire a spiegare in maniera comprensibile a persone diverse da lui (non affini) la via da fare?

'ayn soph 15-04-2010 20.11.53

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 84046)
Può un uomo, che è giunto alla verità in un modo così tortuoso, riuscire a spiegare in maniera comprensibile a persone diverse da lui (non affini) la via da fare?

Certo in fin dei conti contiene in se tutte le caratteristiche del percorso o degli altri Arcani, quindi è anche comprensibile a diversi livelli.

Ray 15-04-2010 22.54.44

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 84046)
Può un uomo, che è giunto alla verità in un modo così tortuoso, riuscire a spiegare in maniera comprensibile a persone diverse da lui (non affini) la via da fare?

Un uomo che è giunto alla verità ci è giunto, non importa in che modo. Ha la verità a disposizione e quindi è in grado di indicare la Via a chicchessia, quella che fa per lui. Dall'alto del monte vedi tutti i sentieri, non solo quello che ha usato lui.
Certo che il sentiero che ha usato il matto, che non è un sentiero ma una via che si è scavato nelle fronde per richiudersi dopo il suo passaggio, non è percorribile da altri. Semmai altri "matti" possono usare lo stesso modo ma ognuno di questi farà diverso e per conto suo.

'ayn soph 15-04-2010 23.06.38

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 84086)
Un uomo che è giunto alla verità ci è giunto, non importa in che modo. Ha la verità a disposizione e quindi è in grado di indicare la Via a chicchessia, quella che fa per lui. Dall'alto del monte vedi tutti i sentieri, non solo quello che hai usato tu.

Giusto mi era mancata l'integrazione

Il Folle 07-05-2011 16.54.07

Citazione:

"Lavorare per un padrone inflessibile è una cosa dura; ma non avere alcun padrone per il quale lavorare è una cosa più dura ancora."
In home mi è capitato questo aforisma e l'ho subito collegato alla via del Matto.

Io vedo il Matto come colui che sperimenta sulla propria pelle e con i propri metodi (che poi è sempre lo stesso, quello sperimentale del grande Galileo[???]), a diffirenza di chi segue altre Vie e viene seguito da un Maestro.

Il fatto di non avere un Maestro o comunque di non riconoscerne uno in modo ufficiale, mette il Matto nella condizione di doversi spianare da solo la strada affinchè possa essere raggiunta la vetta del monte da cui si vedono tutte le Vie.

Questo tipo di percorso è il più rischioso, il più incerto, il più dispendioso. E' facile perdersi nella selva, le insidie sono ovunque, nessuno ha spianato quella strada in precedenza, non ci sono indicazioni lampeggianti che indirizzano nella giusta direzione, ma occulti segnali che vanno cercati a proprie spese.

Si può dire che il matto ha un ego talmente tanto forte che non si piega alla volontà di nessuno e che lo spinge verso l'ignoto in solitaria consapevole del rischio?

Un'altra domanda che vorrei porvi è per essere Iniziato egli dovrà per forza affidarsi ad Maestro o può attivare un processo di auto-Iniziazione? E se può auto-Iniziarsi diviene dunque un Maestro? Ma di chi? Solo di se?

I grandi artisti tipo Van Gogh hanno seguito questa via?

luke 07-05-2011 17.52.43

Citazione:

Originalmente inviato da Il Folle (Messaggio 99338)
In home mi è capitato questo aforisma e l'ho subito collegato alla via del Matto.

Io vedo il Matto come colui che sperimenta sulla propria pelle e con i propri metodi (che poi è sempre lo stesso, quello sperimentale del grande Galileo[???]), a diffirenza di chi segue altre Vie e viene seguito da un Maestro.

Il fatto di non avere un Maestro o comunque di non riconoscerne uno in modo ufficiale, mette il Matto nella condizione di doversi spianare da solo la strada affinchè possa essere raggiunta la vetta del monte da cui si vedono tutte le Vie.

Questo tipo di percorso è il più rischioso, il più incerto, il più dispendioso. E' facile perdersi nella selva, le insidie sono ovunque, nessuno ha spianato quella strada in precedenza, non ci sono indicazioni lampeggianti che indirizzano nella giusta direzione, ma occulti segnali che vanno cercati a proprie spese.

Si può dire che il matto ha un ego talmente tanto forte che non si piega alla volontà di nessuno e che lo spinge verso l'ignoto in solitaria consapevole del rischio?

Un'altra domanda che vorrei porvi è per essere Iniziato egli dovrà per forza affidarsi ad Maestro o può attivare un processo di auto-Iniziazione? E se può auto-Iniziarsi diviene dunque un Maestro? Ma di chi? Solo di se?

I grandi artisti tipo Van Gogh hanno seguito questa via?

Provo a rispondere visto che anche a me interessano i discorsi sulla VIa del Matto, in giro non si trova molto e forse anche giustamente, essendo una strada un pò "sui generis"evidentemente si debbono cercare spunti qua e là tipo puzzle.
Non credo che i grandi artisti , Van Gogh o altri simili tipo Caravaggio, abbiano seguito Vie di nessun genere, forse lo avessero fatto potevano essere meglio predisposti a quella del Matto rispetto ad altri, ma è solo una mia sensazione, per quanto posso dire non credo che nei loro casi si possa parlar di VIe seguite con relativi risvegli o specifici risultati nell'ambito della Ricerca.

Sull'Iniziazione del Matto penso sia illuminante il post di Uno in cui dice :

"Alla fine del percorso iniziatico comunque si arriva ad un punto dove in qualche maniera al Matto viene trasmesso ciò che si può solo ricevere e non attirare.
Questo qualcosa che trasmette l'ultimo passaggio può anche essere un Maestro di un'altra Tradizione... in ogni caso il Matto non abbandona il suo sentiero "semplicemente" diventa un Iniziato, non è più un Matto, non abbraccia altre Tradizioni anche se come tutti gli Iniziati le comprende tutte."

Faltea 08-05-2011 11.03.25

Ma c'è qualcuno che ha seguito questa via? Un nome tanto per capire meglio o un po' meglio?

Pensavo, la via del Matto può essere definita anche per chi segue una via precisa rifiutando un maestro (tipo lo sciamanesimo, esempio)?
Oppure è una via a se stante senza affiancamento ad altre tradizioni?

Kael 08-05-2011 11.32.12

Citazione:

Originalmente inviato da Il Folle (Messaggio 99338)
Io vedo il Matto come colui che sperimenta sulla propria pelle e con i propri metodi (che poi è sempre lo stesso, quello sperimentale del grande Galileo[???]), a diffirenza di chi segue altre Vie e viene seguito da un Maestro.
Sperimentare sulla propria pelle lo fanno tutti, anche chi è seguito da un Maestro (che non può sperimentare lui per te). La differenza sostanziale è che un Matto è capace di auto provocarsi la tensione necessaria, nelle altre Vie è il Maestro che dà una spintarella o che frena a seconda dei casi, inducendo stati che normalmente non si è in grado di produrre da soli. Una volta però indotto uno stato (ad esempio una tensione accresciuta da 10 a 15) potenzialmente l'allievo deve poterci tornare da solo, a comando, avendolo già sperimentato, il Maestro dovrebbe "solo" indurre stati mai sperimentati prima, e lasciare che l'allievo torni da solo a stati a cui lo ha già "iniziato".
Quote:

Si può dire che il matto ha un ego talmente tanto forte che non si piega alla volontà di nessuno e che lo spinge verso l'ignoto in solitaria consapevole del rischio?
Si chiama matto perchè appunto agli occhi degli altri può apparire come tale, fare sciocchezze, cose "senza senso", ma questo non vuol dire che lo sia veramente e che ricerchi il pericolo solo per soddisfare il proprio ego. Al contrario direi che il Matto ha una tal sete di conoscenza che mette la sua stessa persona in secondo piano, se ne frega se agli occhi degli altri può apparire ridicolo o incosciente. Tutta la sua vita è un continuo investigare anche laddove la ragione umana comune direbbe, per paura o per morale, che non si fa, che non conviene o non sta bene...

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 99355)
Pensavo, la via del Matto può essere definita anche per chi segue una via precisa rifiutando un maestro (tipo lo sciamanesimo, esempio)?
Oppure è una via a se stante senza affiancamento ad altre tradizioni?

Non è che il Matto rifiuta un maestro a priori, il fatto è che per la sua costituzione psicofisica è sempre in movimento, un maestro lo farebbe "rallentare" e lui è sempre alla ricerca di nuove cose, in una sorta di "cambiamento continuo".


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