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Milano non esisterebbe senza Roma ma neppure Roma esisterebbe nella dimensione di Milano senza avere qualcosa in comune con quella . Milano e' sia come Roma sia diversa da Roma . Milano e' Atma , Roma e' Brahma . |
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Ebbene questo deterioramento fisico sembra possa rappresentare invece l'amplificazione della cognizione della quarta dimensione . Sembra infatti che il deterioramento dei sensi lo proietti in un' altra dimensione nella quale la fetta di un salame che possiamo considerare come il presente si dilata sino a comprendere il salame nella sua interezza cioe' il passato ed il futuro come compresenti . Non so se ho reso l'idea . Noi che abbiamo i 5 sensi perfettamente funzionanti siamo completamente assorbiti dalla 3 dimensione , dal presente appunto rappresentato dalla fetta di salame . Mio padre invece che ha un funzionamento ridotto dei 5 sensi e' proiettato in una dimensione diversa che comprende passato presente e futuro . Per questo gli anziani con queste caratteristiche parlano e ricordano in modo piu' lucido del passato lontano piu' che del presente . Il primo effetto di questa condizione e' che mio padre sta con gli occhi chiusi e solo quando di proposito lo disturbo li apre e a quel punto mi vede , mi sorride , mi saluta o si arrabbia perche' l'ho provocato per farlo reagire in qualche modo . Di proposito io lo '' disturbo '' facendogli qualche scherzo tipo il solletico o altro e lo riporto in questa nostra dimensione tridimensionale . Lui rientra in questa nostra dimensione e mi manda a quel paese dicendomi dolcemente di non rompergli le balle ( si , mi dice proprio cosi e la cosa mi fa molto piacere ) . Quindi credo mio padre stia vivendo una condizione privilegiata a cavallo tra le due dimensioni la 3 e la 4 , un po' l'esperienza che hanno vessuto le persone ritornate dal coma . E la caratteristica di questo stato e' l'assoluta serenita' di questa condizione se non fosse che siamo noi a trascinarlo ed a mantenerlo quanto piu' possibile nella terza dimensione con le occupazioni ordinarie come mangiare , lavarsi , vestirsi ecc. che di buon grado ancora accetta e svolge ma che a volte invece lo disturbano ( come si vede che lo disturba una discussione particolarmente accesa tanto che si alza e fa per andarsene in un posto piu' tranquillo ) trovandosi assai meglio la' dove sta piu' serenamente . Non so se ho reso l'idea di quel che ho intravisto e non so se me la sto raccontando essendo particolarmente coinvolto trattandosi di mio padre ma credo di aver intuito qualcosa di vero . Beh se e' vero quello che ho visto potrebbe essere un suggerimento su come pian piano provare a spostarci anche noi verso la 4 dimensione per lo meno a sprazzi e con intuizioni su come possa essere quel mondo nel quale i 5 sensi non servono . |
E' da dieci anni che nel mio lavoro osservo il comportamento degli anziani anche con problemi di demenza o di ridotta funzionalità sensoriale per diverse cause.
Non so se la tua intuizione sia giusta. Anche io mi sono sempre chiesta che cosa accade, dove e come vive la realtà interiore un persona che ha avuto un vissuto, una coscienza e poi la perde. Non voglio fare un discorso clinico perchè non sono un medico e cmq so come la pensano i medici al riguardo. Dalla mie osservazioni posso dire innanzitutto che il primo fenomeno è la perdita delle inibizioni. Ogni soggetto reagisce in modo diverso perchè diverso è ciò che ha frenato dentro per tutta una vita e ora finalmente può manifestarlo. Ho visto persone taciturne in tutta la loro vita e poi esplodere in un chiacchericcio continuo e viceversa. Persone pudiche che improvvisamente si spogliano o dicono tutte le parolacce che hanno sempre pensato ma mai pronunciato. Vivono in un passato che non sempre tutto è realmente accaduto. Ci sono gli episodi principali con i personaggi più importanti della loro vita che sono stati fissati maggiormente e poi raccontati con dovizia di particolari ma sono sempre gli stessi e spesso contornati di particolari che non sono accaduti e non sempre verificabili. E' un passato che non serve certo loro per elaborare il presente ma segna solo la loro esistenza in vita attraverso ciò che è stato. Quel che è nel presente scivola via velocemente. E' come un ripercorrere la vita in quegli episodi in cui si riconosco. Sicuramente diventano persone più naturali e istintivi perchè appunto hanno perso le inibizioni sociali. A volte ho l'impressione che sono nel momento presente senza pensieri ed elaborazioni ma senza vero godimento del momento presente perchè manca la coscienza del reale. |
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Forse qualcUno per sensibilita' non dice che trattasi di una regressione alla 2 dimensione piuttosto che una spinta verso la 4 . Pero' l'avvicinarsi della morte dovrebbe preparare il corpo ad un altro stato e quindi e' possibile che al cedere dei sensi si sviluppino altre facolta' al di fuori dello stato di coscienza . Sbagliero' ma mi e' difficile pensare ad una regressione dell'Essere alla 2 prima della morte ed ad una progressione dopo la morte , con salto della 3 verso la 4 . E' la serenita' degli anziani con queste caratteristiche che mi fa pensare ad una progressione . Comunque si tratta di osservare uno stato dell'Essere diverso dal nostro che puo' esserci d'ispirazione per alcuni versi , considerato che quasi tutte , se non tutte le nostre soffrerenze derivano dal modo sensibile che viviamo cioe' dalla 3 dimensione . Alla fine questo volevo dire . |
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Io vedo positivo la perdita delle inibizioni, manifestando il loro essere senza false costrizioni sociali. Io permetto loro questo nel tentativo di una rieducazione consapevole al rispetto di se stessi e degli altri, e devo dire che nell'80 per cento ha fin ora funzionato. Anzi, le persone che più si sono liberate hanno affrontato poi il momento estremo con dolcezza e serenità. Ci vuole molto sostegno e consapevolezza nel non farsi sfuggire di mano la situazione. Molto della propria presenza ed energia. Spesso l'allettamento è un modo di espiazione per imparare ad accettare o chiedere l'aiuto e la dipendenza dagli altri per es. quando in salute si è stati troppo superbi. Imparano la gratitudine, o a cedere alle resistenze mentali. Non tutti i soggetti reagiscono allo stesso modo. Il momento ultimo della vita è molto personale, individuale, difficile da capire dall'esterno. Per questo vanno protetti molto anche da presenze appartenenti alla famiglia ma che non hanno un rapporto positivo con loro. In genere io sento quelli su cui si può lavorare e quelli che si devono solo assistere. Non voglio darti consigli per tuo papà, non lo conosco, ma sicuramente la tua presenza piena e autentica gli giova molto. abbraccio: |
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Quindi per conoscere il bene dobbiamo assolutamente toccare il male.
Un po' come dire che per conoscere la gioia, bisogna aver sperimentato la sofferenza, però in questo caso saremmo schiavi della dualità. |
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