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Però nella mitologia cristiana vedresti come femminile il drago che si trova sotto i piedi di Michele o della Madonna? E' vero che il serpente è spesso associato al femminile, ma associato per forza lo assimila al genere? |
Secondo me il cavaliere rappresenta una dualità, nella quale il cavallo è il corpo fisico e il cavaliere lo spirito che deve andare in armonia con il corpo. Nella dualità del cavaliere ci potrebbe stare anche maschile-femminile che devono stare in armonia, quando il cavaliere controlla queste forze diventa degno di onore, incorruttubile, invincibile e senza paura.
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Tornando al simbolo possiamo vederlo nella sua forma, come dire, neutra, oppure nelle sue estremizzazioni.
Sbilanciato verso il negativo il cavaliere lo vedo come uno che rifiuta, si oppone, a qualsiasi delle regole che dovrebbe seguire facendo l'opposto. Fà del suo credo delle regole personali invece che collettive.. Il cavalire nero per dire icon_mrgr: All'estremo opposto invece un cavaliere sbilanciato verso il positivo userà le regole collettive (potremmo dire universali) manipolandole, per giustificare le proprie. Sarà troppo rigoroso, rigido, incapace di compassione vera pietà. Uhm, curioso in entrambi i casi non esiste la pietà, non era una qualità che riuscivo a vedere nel cavalire in effetti...andiamo bene... |
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Nel negativo uno si ribella contro le regole che dovrebbe seguire. Ad esempio uccide per piacere,(o si lascia uccidere?) o ruba o butta sotto le vecchiette invece di farle attraversare icon_mrgr: Incapace di proteggere qualcosa al di fuori dei propri interessi. Nel positivo invece uno è talmente tanto preso dalla sua "missione" che anche se nel giusto eccede. Tipo, becco un ladro ma invece di punirlo e basta gli dà il massimo della pena. Si ostina a voler far attraversare la vecchina anche se quella non lo vorrebbe affatto. Vede negli altri solo esseri che necessitano di essere salvati. Decide nell'eccesso persino i modi e i tempi per salvare quello che gli stà davanti. Mi sono spiegata meglio? Uno può avere riconosciuto in sè l'onore come insieme di virtù universali; o come non-onore, l'insieme dei difetti provenienti da quelle stesse virtù. Con tutte le sfumature che questo comporta. Detto questo anche farsi sottomettere potrebbe essere un cavaliere incapace di difendere i propri principi e costretto quindi a subire quelli degli altri. Non stò postulando una verità ma solo una serie di ipotesi. |
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malemalemalemalebenebenebenemalemalemalemale |
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Quello che descrivi sono due aspetti estremi della stessa medaglia che però non è un cavaliere. Si tratta sempre di negativo con tutte le sue sfumature e tu ne descrivi gli estremi. Un cavaliere, chiamiamolo pur positivo, non ha a che fare con i propri bisogni. |
Ok, allora cerchiamo di capire, ne ho bisogno.
Immagino che esista un archetipo, quello del Cavaliere, che è così, perfetto, positivo, la perfezione che tende. Poi ci sono quelli che da esso derivano, se non ho memorizzato fuffa (che è possibile ma meglio strofinarla via) sono i Daiamaons, che possono essere sia negativi che positivi. Angeli e Demoni si diceva. Perchè nella realtà ogni cosa ha una dualità, giusto? Quindi se io ho nell'anima la figura del Cavaliere come figura tendente a...mi troverò nella situazione di muovermi tra due opposti. cavalere bianco e cavalire cìnero. Se non è così allora meglio che me lo diciate che ripiglio tutto in mano icon_mrgr: Se da una parte potrà emergere un essere portato alla cavalleria dall'altro dovrebbe esserci un essere portato alla non cavalleria, cioè alla scortesia (perlomeno) Non posso essere cortese e non cortese assieme, fin qui ci sono? L'indifferenza sarebbe un possibile contrario ma non c'entra adesso. Quindi, se ho due tendenze, una cortese (cavalìera mi fà senso scusate) e un'altra non cortese potrò anche, se non erro, estremizzare queste condizioni arrivando ad essere eccessivamente cortese o eccessivamente scortese. Se parliamo di codice d'onore potrò cercarne uno da condividere e farlo mio (quello che io chiamo tendenza positiva) o prenderne uno mio e decidere che quello va difeso a oltranza. Qualunque siano le regole. Logico che uno se è inconsapevole non è un Cavaliere, sarebbe proprio bello se bastasse avere dentro questa immagine per diventarlo (e diventare quindi consapevoli) Non sono così convinta che avere un riferimento positivo che sia un Cavaliere o un Eroe o una Madre o ancora altro sia automaticamente garanzia che queste tendenze ci portino al bene, si diceva altrove che esse cercano di dominarci, che non sono facili da dominare.. |
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Un estremo non è oltrepassabile, non si può superare il limite a cui si tende, si può rimbalzare indietro dall'altra parte però, ma sempre indietro siamo, anche se nella manifestazione opposta. Troppo dolce equivale a troppo poco dolce... fanno entrambi schifo. malemalemalemalebenebenebenemalemalemalemale |
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Mi è difficile spiegare bene ma ci provo. Ci sono due storie che conosciamo di cavalieri e regine quella di Artù e quella di Tristano e Isotta. Sono pressochè identiche nella dinamica. Il Re è già avanti di età, perde energia non è più forte. La regina trova un cavaliere vigoroso ma affinchè il Re possa riaquistare vigore che in termini alchemici si dice rincrudire, dovrà unire la sua regina con nuovo vigore. Da questo generare simbolicamente un figlio che sarà lo stesso Re rinvigorito. La condanna a morte simboleggia secondo me l'unione e la forza. A me piace questo aspetto del simbolo che vede in buona sotanza Artù e Lancilotto con la stessa energia a stadi diversi. Altrimenti Ginevra non avrebbe potuto amare Lancilotto se non ne avesse riconosciuto la stessa sostanza... |
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Si non la capisco, metti il bene in mezzo, per me da una parte c'è il bene e dall'altra il male, il centro è quello che dovremmo cercare ossia non essere nè l'uno nè l'altro e sia l'uno che l'altrro. Comunque secondo il tuo schema il bene è essere cavaliere e male da una parte è farsi umiliare e male dall'altra soverchiare? No, non ci sono, mi prendo un pò di tempo grazie abbraccio: |
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All'interno del male ci sono infinite sfumature da quello assoluto a quello che si traveste da bene. Man mano che dall'estremo arrivi al centro si annulla come fosse un punto zero, ma non sono nemmeno d'accordo che diventa bene. Siamo sempre all'interno del male e fa come l'algebra + e - diventa - ma il + con il + resta sempre se stesso. |
Uffff, ho la sensazione di poterlo capire ma non riesco ad afferrare.
Allora, visivamente, ce provo. Io Daf sono il punto A e vorrei tendere a quello che chiamo il punto B, il cavaliere. Tra me e il cavaliere c'è la daf poco cortese che se ne frega degli altri, quella che se ne frega un pochetto, quella che arriva vicina al cavaliere. Una serie di più, giusto? Perchè arrivare al cavalire è il mio fine quindi il mio bene. Posso capire il rimbalzare indietro, ossia da A che sono parte una ipotetica altra riga a verso opposto che vada verso -B. Il negativo, la negazione del cavaliere. Mi fermo qui perchè se è qui che m'incasino vorrei capire perchè, se ce la fate a reggermi fiori.gif stosvegli: uhum, forse che il cavaliere e il noncavaliere sono due figure distinte? che devono essere distinte, esistere separate perche io non potrei in alcun modo esperire il Cavaliere?. Quindi per ognuna di queste due figure avrò una linea di più e meno? mi avvicino? |
Spero di non incasinarti ulteriormente mettendo ciò che ho capito io ma che mi pare di aver capito leggendo te: che coppia icon_mrgr:abbraccio:
troppo poco <-> giusto-<-> troppo Vediamo che dice la regia? icon_mrgr: |
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Per adesso prova a considerare il cavaliere negativo in tutte le sue sfaccettature dal meno meno meno al neutro al meno che sembra positivo. Se affondi in questa figura e aspetto, se lo svisceri per bene alla fine ti verà per analogia anche la comprensione dell'altro. Se analizzi le due figure associandole secondo me ti incasini e non trovi. |
Stò rispolverando un paio di testi ma nel mentre mi sono trovata a chiedermi..ma il corrispondente del cavaliere al femminile? Intendo come contenuti di Ricerca, non è la Dama, ma non riesco a cogliere la possibiel simmetria. M'è venuto la Sacerdotessa ma non sò...qualche idea?
Oppure anche al femminile è un simbolo che si può cercare di incarnare? Verso a cui tendere? leggo.gif |
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Non direi Ray, la principessa sta al castello e..aspetta icon_mrgr: mentre il Cavaliere parte alla Ricerca, qualunque sia l'oggetto del suo cercare..nel femminile penso alle Curandere, per dire, o le sacerdotesse ... oppure le vecchie pellerosse sagge icon_mrgr: icon_mrgr:
nonso.gif |
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Quindi il femminile non cerca? :U
Uhum..spè che stò sulla solita gabola...la differenza è nel modo di cercare, si? Il maschile parte alla ricerca mentre il femminile non è movimento? Non quello del cavaliere perlomeno... Scusa Ray, mi serve tantissimo questa risposta, perfavore,grazie. |
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