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Perché Ray proprio non ho capito. Come faccio a non rendere senza rifiutare? Se mi trovo in un'incrocio e mi vogliono far passare? Passando senza ringraziare è la maniera di non prendere? Però sono passata e penso che questo sia prendere. piango.gif nonso.gif io non ho capito... |
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L'altro giorno, ma solo per fare un esempio, stavo trascinando a mano il motorino su per unna salita, aveva un problema e in cima c'era un meccanico. Mi mancavano una ventina di metri, mi vede una signora e si offre di darmi una mano. Io, contento, la ringrazio ma le dico che non serve, orami sono arrivato. Lei mi chiede se sono sicuro (dovevo avere un'aria piuttosto stanca... in effetti mi ero fatto un salitone) io dico si, la ringrazio nuovamente ma ri-rifiuto. E finisco da solo. Niente di che, ma sta roba la avanzo. La avanzavo già in quel momento, ma mi tengo il credito (poi bon, chissà quanti debiti ho)... anzi ho pure pagato qualcosa alla signora, ma questo è già un altro piano. Scelte del genere si possono fare consapevolmente, son come buoni nei negozi... beh circa, è per capirsi. |
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Comunque...allora è come dicevo io basta rifiurare l'aiuto e fare da se. Nel traffico come dice Faltea non accettare di passare :@@ mi immagino già gli strombazzamenti e non solo 8-) Per il resto si può fare almeno voglio provare oltretutto a me fa bene per altro...:) fiori.gif |
Secondo me, se l'evento si verifica (qualcuno che si ferma per farti passare) significa che la richiesta è già stata fatta. Rifiutare a quel punto non so quanto valore possa avere, a parte far restare male chi si è fermato.
Anzi direi che non c'è reale richiesta, è l'Universo stesso a regolare queste cose. Quindi se io mi fermo per far passare qualcuno, domani qualcuno si fermerà per far passare me, a prescindere che io lo voglia. L'unica cosa che forse possiamo fare, è opporci consapevolmente, fare resistenza, in modo che di regalino in regalino, non manifestandosi, quando decidiamo di "lasciar andare", tanti regalini saranno diventati un regalone, che a quel punto potremmo anche scegliere consapevolmente che si manifesti in un modo piuttosto che in un altro.. |
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Nella seconda parte c'è da parte tua la resistenza che non capisco in che cosa consista. In che modo resisti se l'Universo regola il flusso? Poi c'è Ray che dice di rifiuare quando vi è il ritorno. Ma tu sostiene che non va bene perchè ci rimane male chi ci farebbe la gentilezza di ritorno. Per cui poi a nostra volta ci ritornerebbe qualcosa ceh ci farebbe rimanere male. Due esperienze diverse? |
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Per il discorso dei godimenti interni, ricordo un esempio che avevamo fatto qui in forum, sul fatto che aiutare una persona anziana ad attraversare la strada, e riceverne poi il ringraziamento, rende felici per qualche momento, in quel caso credo che si pareggi subito il conto, io ti aiuto, in cambio ne ottengo godimento e fine. Se riesco a non godere dei ringraziamenti, se riesco a fare qualcosa di bello solo per fare senza chiedere inconsciamente un ritorno ho accumulato un credito. In questo senso la faccenda mi è chiara, sul discorso del fare resistenza non ci sono, non ho capito bene. Provo comunque ad osservare :D |
A me il dubbio che viene è che si rischia poi di farla diventare una cosa troppo preordinata non spontanea.
Mi immagino al primo incrocio tutti fermi a voler far passare gli altri "passa tu", "no passa tu ti debbo far passare" icon_mrgr: A parte la battuta a me a volte se ho fatto gentilezze che potevo anche evitare senza fare la figura del maleducato, oppure ho rifiutato "regalini", è perchè in quel momento mi sentivo di farlo , punto. Sicuramente non è quello che intende Ray o Kael, però il rischio nella mia capoccetta è che poi diventi una specie di gioco a rifiutare favori , un "no grazie" a prescindere in vista di un super regalo finale, che a quel punto non credo arriverà mai . Il super regalo io l'ho chiesto già da tempo, non so come sto messo a crediti/debiti, se ho qualcosa accumulato, vorrei spenderla per quello, se no cercherò di accumulare altro ancora,però in modo più "naturale", non so come dirlo... |
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Il difficile è non sgodazzare dei ringraziamenti, forse la resistenza che dice Kael è proprio legata a questo a non sgodazzare ma come si fa senza reprimere e senza fare egoisticamente come ho fatto io? Vorrei osservare ma cosa osservo se non so su cosa fare resitenza? Forse in quel momnto estraniarsi sospoendere i pensiero? Allora torniamo a quello che dicea Sole stare concentrati su di se radicati con tutte le entrate chiuse. Boh provo e vediamo che succede :@@ |
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Allo stesso modo, se ho un credito da dieci euro, facendo resistenza possiamo aspettare di trovare il bene giusto, ad esempio un libro piuttosto che degli occhiali da sole dello stesso valore. Nei versi aurei di Pitagora si parlava di offrire ai demoni sotterranei, abbiamo visto che esiste la possibilità, sebbene difficile, di offrire al demone quello che si vuole piuttosto che lasciare sia lui a prenderci quello che desidera. Lo stesso credo valga per i crediti. La vita ci ricompensa delle nostre azioni con tutta una serie di cose, possiamo scegliere di accettare quello che arriva, oppure fare resistenza e decidere noi cosa prendere. Se ripenso a tutte le volte che si sono fermati per lasciarmi passare in macchina, mi viene male a pensare cos'avrei potuto ottenere incassando tutto in un'unica volta... Non resta che provare comunque, e che ognuno tiri le sue conclusioni... |
Rifiutare quello che la vita ci offre, non è una mancanza di rispetto? E come la mettiamo con la faccenda del ringraziamento?
Comunque mi servirebbe un esempio più pratico, perchè non ho capito come si fa a non incassare. Se qualcuno mi offre un lavoro, incasso se lo accetto, e non incasso se lo rifiuto? Mi viene in mente l'esempio del partner giusto/a per noi: magari so che qualcuno/a piacciamo, abbiamo la possibilità avedocelo in pugno, invece facciamo ciò che è piu giusto, rinunciamo, e aspettiamo la prossima occassione. Cosi? |
Nonostante io e Kael stiamo dicendo la stessa cosa con parole diverse mi sa che stiamo sbalinando lo stesso. D'altronde non è semplice da capire, ripeto, se non si acccumula un po' di dati da osservazione. Che significa anche osservare una cosa specifica, sintonizzarsi su una certa lunghezza d'onda.
L'esempio del lavoro non va bene per capire la cosa Astral... non perchè non c'entri, c'entra anche, ma perchè è più complesso, altri fattori convergono, come una richiesta precedente (sto cercando lavoro). Restiamo nelle cose piccole, che ci capitano senza che le aspettiamo... uno che lascia il parcheggio proprio dove devo andare e sono quasi in ritardo, uno che ci lascia passare in fila, cose così. Roba che ci arriva ma che se prendiamo o non prendiamo non ci cambia la vita (mentre un lavoro magari ce la cambia... potrebbe essere già un accumulo quello). Neanche l'esempio di Grii su qualcuno che ci fa passare ad un incrocio con dietro a noi gente che strombazza va benissimo... è una situazione limite in realtà per il discorso che stiamo facendo. Se vai incassi se non vai la gente dietro te le manda. Tocca incassare in questo caso. Occorre discernimento su quando non prendere (o fare resistenza, come dice Kael, che poi è quello che intendevo quando dicevo di mantenere la tensione, lo squilibrio che l'universo tende ad eliminare), ma se ci si sintonizza su questo le occasioni miracolosamente si moltiplicheranno... o iniziamo a vederle, chissà. |
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Ieri stavo andando a fare i massaggi per la schiena, ci sono vari parcheggi pubblici, certi vicini altri un po' più lontani. Arrivo e si libera quello un po' più lontano, ma non mi fermo continuo imperterrita rifiutando (stavo sperimentando) per guadagnare un posto migliore, il regalone. Arrivo al parcheggio più vicino ma è pienopiango.gif .. Vado nel parcheggio di mezzo e c'è un posto comodo comodo ed ho preso. E' considerabile un rifiuto per ottenere qualcosa di meglio? Vale come esempio? |
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Immaginiamoci l'universo come un palloncino e gli squilibri che si creano come piccole pressioni su questo palloncino, come se spingessimo leggermente il dito verso dentro (in realtà siamo dentro al palloncino, ma per adesso restiamo nel semplice). Quando molliamo il dito il palloncino riprende la sua forma. Questa è la tendenza dell'universo a riequilibrare le cose nel minor tempo possibile e con la minore energia possibile. E' questo "minore possibile" che possiamo, per un po', impedire. Una cosa grande perturba l'luniverso in modo grande, e quindi ci ritornerà dopo aver fatto unn certo giro, mentre una piccola fa un piccolo giro e quindi torna quasi subito (per questo le piccole sono più osservabili). Torniamo al palloncino... come facciamo pressione? O perchè abbiamo dato qualcosa e allora il ritorno del palloncino corrisponde all'offerta che l'universo ci fa per riequilibrare, o abbiamo chiesto qualcosa, e allora il ritorno del palloncino corrisponde alla richiesta di pagamento (anche questa possiamo posporla, ma aumenterà e oltre un certo limite, il nostro limite, ci viene esatta). Si tratta di non togliere il dito... quando inconsapevolmente lo abbiamo messo dando qualcosa, poi possiamo metterlo consapevolmente non prendendo quello che arriva con il rigonfiarsi del palloncino. Manteniamo il palloncino (un po') in tensione fino a quando ci serve. |
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Si dovrebbe essermi chiaro, magari sperimento un pò anche io...non avevo considerato che le cose piccole possono avere un "circuito" più rapido di quelle grandi, e quindi sono riscontrabili più facilmente, mentre per le grandi il giro è più lungo, anche se il meccanismo di fondo dovrebbe essere lo stesso...(è lo stesso si?) |
Grazie Ray per le spiegazioni, ma forse non è proprio il momento per capire, magari osservando maggiormente capirò. Quindi per ogni cosa c'è sempre un prezzo da pagare, ma se io ho sempre pagato e non ho ricevuto molto, cosa può significare che riceverò tutto insieme?
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La cosa me la spiego, al limite, con differenze tra quanto si è dato e quanto si poteva dare, con discorsi sul destino che ti tocca, su influssi astrali che per alcuni sembrano quantomeno curiosi , su esperienze da fare che ti toccano per forza anche se fai di tutto per evitarle però devi per qualche motivo passarci. Non serve molto a placarmi la rabbia che ho in molti frangenti, è anche vero che i conti si dovrebbero fare alla fine dei giochi basandosi solo sul proprio percorso, e non durante, però magari uno pensa che a quel punto ormai quel che è fatto è fatto, che se non ti torna qualcosa ti attacchi.... Invece a lamentarsi ora cosa si ottiene? Niente, ti attacchi lo stesso...icon_mrgr: , però in tal modo ti dai più la sensazione di averci provato, anche se in realtà così facendo sottrai solo energie che potevano servire per cose più utili. |
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E' consigliabile partire dal presupposto contrario: l'universo equilibra sempre (a meno appunto di picccole nostre interferenze) e quindi dedurre il proprio stato dei debiti/crediti da ciò che succede (anche l'atteggiamento conta, ma complicheremo quando si potrà complicare). D'altronde, se si vuole studiare questo meccanismo di cui stiamo parlando sarebbe opportuno disfarsi di tutte le inferenze emotive legate a sta cosa... tutto quello che crediamo di dover ottenere, aspettative varie eccetera. Altro motivo per studiare le cose piccole... |
Citazione:
L'idea che mi son fatta, essendo pressocchè impossibile stabilirlo a priori è quella di darsi una regolamentazione sul come e quando accettare. Rifiuto se è nelle mie possibilità riuscire a fare una cosa senza aiuti esterni nonostante le difficoltà (vedi la tua salita con motorino annesso). Accetto senza ostinazione se mi serve davvero e non è futile. Inoltre tenterò di dare sempre il mio aiuto senza insistere dopo il primo no e sforzandomi di insinuare in me il meccanismo di non aspettativa di un ritorno, cosa fondamentale per non bruciare all'istante quel che ho appena dato. Quote:
Ma ok, al tempo. |
Ray dice:
D'altronde, se si vuole studiare questo meccanismo di cui stiamo parlando sarebbe opportuno disfarsi di tutte le inferenze emotive legate a sta cosa... tutto quello che crediamo di dover ottenere, aspettative varie eccetera. Altro motivo per studiare le cose piccole... Citazione:
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Citazione:
Tempo fa avevo comprato dei libri in una grande libreria, e mi hanno fatto tipo 5 euro in più di resto. Mentre me ne sono accorto si era già riformata la fila davanti alla cassa , ho atteso un attimo e poi mi sono rivolto al cassiere per ridargli i soldi , e lui se li riprende quasi stupito "grazie...che ragazzo onesto..." Abbozzo un mezzo sorriso e me ne vado , però dentro ero piuttosto gongolante per il complimento ricevuto, in quel caso penso di aver già "bruciato" un eventuale credito, anche se poi non è che avessi fatto niente oltre il giusto dovuto. A livello di risposta verso l'altra persona non credo ci si possa inventare chissà cosa, è sul nostro atteggiamento interiore che si dovrebbe lavorare...tipo "se voglio e chiedo altro, questo non mi serve" |
Citazione:
Può darsi che dal tuo punto di vista restituire i soldi sia il "dovuto", ed è sicuramente giusto, d'altronde noi non possiamo sapere se quei 5 euri il cassiere non li stava restituendo e il fatto di magari doverli mettere lui a fine giornata non fosse un riequilibrio di qualcosa d'altro suo. Quindi restituendoglieli gli avresti condonato, e il suo grazie pagherebbe magari questo e non i 5 euri, e inoltre c'è l'energia che hai messo nell'aspettare. Ma potrei complicare molto di più... Cosa voglio dire? Voglio dire che le nostre piccole dinamiche si mescolano con le piccole innumerevoli dinamiche di tutti gli altri, passati presenti e futuri, e che l'universo reagisce immediatamente a tutte queste direzioni diverse che poi sono possibilità (prendi i 5 euri e vai in un universo dove le cose si pagano in un modo, tu, il ragazzo della libreria, quello a cui lui li ha non restituiti eccetera, li restituisci e vai in un altro dove l'universo compensa in modo diverso) e nella sua immensa saggezza risistema sempre tutto. Motivo in più per dedurre le cose dal Suo comportamento n(se siamo capaci) e non dedurre dalle nostre impressioni quello che Lui dovrebbe fare, dovrebbe darci eccetera. E motivo in più per non preoccuparci troppo di tutti i meccanismi ma limitarsi ad osservarli nelle piccole cose e sperimentare come e quanto (poco cmq) possiamo interferire. Che poi è uno dei micro primi passetti per imparare a collaborare con Lui... |
Si infatti,all'inizio è meglio non complicare troppo i meccanismi se no vado in paranoia col primo che mi vuole offrire un caffè ($)
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Stamattina ho usato molta buona volontà per uscire con mia madre. Sono stata gentile e servizievole nascondendo il mio disappunto perchè non ne avevo voglia nemmeno un grammo ma lei aveva bisogno, di uscire e di tante altre cose, di ricevere da me.
Sono sincera, l'ho fatto di malavoglia ma l'ho fatto senza farglielo pesare, solo perchè avevo preso l'impegno ieri pomeriggio. Questo mi fa accumulare crediti? Nel senso che prima o poi qualcuno mi farà un favore di malavoglia ma senza farmelo pesare? |
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