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Mio padre non ci fu verso di educarlo in vita, mai in nessuna circostanza e con nessuna strategia. Mia madre qualche miglioramento lo ha fatto anche se la tendenza è quella, lei però è più timorata da Dio al contrario di mio padre che sembrava non temere nulla al di sopra di se stesso. |
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Però spezzo una lancia a favore di mio padre: nella sua volgarità, poca istruzione, negatività, incapacità di comunicare, ha di fondo un'onestà che molti con cappotto, scarpe lucide, garbo e belle parole non hanno per niente (in ambito lavorativo). Preferisco mio papà a certi tipini con la quale abbiamo a che fare ogni tanto. |
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Questo credo a tutti i livelli, i conflitti nascono anche per questo, si vorrebbe accettare una persona in toto ma poi ci sono quelle cose che vanno contro alcuni nostri principi o valori che ci mettono in croce. Ci sono persone che non li si può nè amare nè odiare totalmente, gli opposti sono molto evidenti e creano spaccature interne a volte insanabili. Qualsiasi posizione si prende ci si sente perdenti. Credo che il distacco sia una buona soluzione quando non si può fare a meno di conviverci. |
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Il punto è che molto semplicemente esigevo un certo comporamento. Che fosse giusto o meno non è importante a questo punto della riflessione, ma è importante che esigere è pretendere e pretendere è un atto di presunzione oltre che di chiusura. E se sono chiusa non posso comunicare. L'isolamento di cui parlavo era relativo ad una concetrazione nel caos.. e ce n'è parecchio. Mi isolo dal rumore e resto concentrata su ciò che sto facendo dando una minima parte di me "fuori" nel caso che qualcuno si rivolga a me. Esercizio utilissimo per una controllora dell'ambiente come me icon_mrgr: Non mi riesce benissimo infatti, mi sto esercitando perchè tendo per natura ad espandermi fuori e non concentrarmi dentro. Insomma detto terra terra, ma proprio terra..... mi faccio gli affaracci miei!!!! Citazione:
Però io ho solo aspettato gli eventi a dire il vero. Piuttosto devo dire che lei è stata brava. Sono molto contenta di non aver seguito il mio istinto ma un qualcosa di altro che dentro mi diceva di non farle la guerra. Citazione:
Sto scherzando non prendetevela è per giocare e sdrammatizzare quello che sto per dire. Quando ero in casa mio padre era insopportabile, brutale, aggressivo, violento verbalmente, offensivo dalla mattina alla sera dal mio primo giorno di vita ad oggi. Mi ci arrabbiavo sempre, piangevo, ci discutevo, mi arrendevo, mi deprimevo, mi chiudevo, morivo dentro. Quando sono andata via di casa lui è rimasto tale e quale, ma io prendendo le distanze da lui quelle cinque, sei volte l'anno che andavo a pranzo dai miei mi sono accorta che piano piano.. negli anni il male che mi faceva era minore e poi un giorno l'ho preso in giro mentre sbraitava.... ho tremato! Ho detto dentro di me in un millesimo di secondo: oh mer.... adesso succede un casino! E invece che fa? Sorride :wow: Adesso è sempre così quelle una, due volte l'anno che lo vedo, lui inizia a sbraitare, io lo sfotto bonariamente, senza cattiveria e lui arriva anche a dire: rompo eh!? L'esperienza con la collega è la sintesi mi sa della vita con mio padre. C'è un pò tutto e rispondendoti Diam ho potuto vedere come correvo dietro a lui ... per cui grazie. Perchè tutto sto papiro di affari miei? Perchè la prossima volta che mi rileggero mi dovrò bacchettare per quanto il mio ego si sta giuggiolando per diversi motivi.... ma soprattutto seriamente perchè non è mio padre che deve cambiare per adattarsi a me. Non è la mia collega che deve cambiare perchè io voglio così... non è l'ambiente che deve essere costretto a me. Poi c'è tutto l'universo dell'aggressività, ma questa è un'altra storia. |
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Per adattarmi uso la tecnica bolla, non dello scontro, non porterebbe a nulla solo a perdere valanghe di energia. Gli voglio bene lo stesso, è mio padre. |
Ore 9.40/10.00 di ogni giorno.
-M: BUONGIORNO! NOVITA'? -Io: Buongiorno, no, nessuna. -M. TELEFONATE? -Io. no. - M. NESSUNA NOVITA'? TUTTO TACE? Io dopo un anno delle stesse, medesime, identiche domande trattengo il successivo "no" come fosse oro, visto che le ho già risposto prima o poi si stancherà? M. si siede ed accende il pc. - M. CHE HA ADESSO STO COMPUTER, AH GUARDA CHE NON FUNZIONA NIENTE, MAH IO NON SO, TUTTO A SCATAFASCIO. ah ecco è andato. - M: oh allora, DOVE SONO I MIEI OCCHIALI? GLI OCCHIIIIAAAAAALI GLI OCCHIIIIAAAAAALI M. si alza mentre va a prendere gli occhiali canticchiando dei suoi occhiali allegramente in corridoio. Torna.... - M:ECCO GLI OCCHIALI! M. si siede al suo posto proprio davanti a me e si accorge che ha dimenticato la sua acqua. -M: oh allora... DOV'E' LA MIA ACQUETTA? M. si alza, si toglie la solita rotella dalla sua sedia (da un anno le succede). -M: PORCA MISERIA STA SEDIA, MA GUARDA CHE E' PROPRIO TUTTO UNO SFACELO QUI DENTRO. IO NON LO SO.... AH... DOVE FINIREMO. ECCO, è a posto M. si ricorda poi dell'acqua. - M: AH SI LA MIA ACQUA. L'ACQUEEEEEEETTA, L'ACQUEEEEEEEEEEETTA! M. torna si siede e fa mente locale del lavoro da fare.... e me ne fa partecipe, non importa molto se io sono concentrata ..lei deve comunicare... (beh in realtà non sa stare concentrata credo e quindi PARLA PARLA PARLA PARLA PARLA, URLA). - M: oh, mò vediamo, allora... AH SI! DEVO CHIAMARE IL CORRIERE PER IL RITIRO. AH MA PRIMA PERO'... ANDREAAAAAAA A. le risponde non troppo cordialmente e lei torna in stanza. -M: oggi il ragazzo è stranito, mah! Sempre qualcosa che non va ha quel ragazzo. OH ALLORA!!!! MA STO PROGRAMMA PROPRIO NON FUNZIONA. NON SO CHI L'HA FATTO PROPRIO NON CAPISCE NIENTE. MA PERCHE' ADESSO NON SALVA????? MA PERCHE' NON SALVA? A questo punto mi alzo, mi faccio il primo caffè solo per uscire dalla stanza. mentre il mio collega mi guarda con fare complice e chiude la porta per non sentirla e io resto sola in camera con lei. decido che serve che interagisco. - io: cosa succede? -M: MAH NON SO! CERTO CHE D. NON E' PROPRIO SA! HO FATTO TUTTO, NON SI CAPISCE STO PROGRAMMA, NON FUNZIONA. - io: provi a sentire D. magari in teleassistenza risolve in un attimo. - M: mah!! ah adesso è andato. Torno a lavorare. Poi sarà il momento della posta che non va, del sito del corriere che non carica, di un'altra maschera del programma (uno dei migliori sul mercato.....) che non le funziona. Poi sarà il momento dei ragazzi giù che non lavorano o il momento di voler sapere se abbiamo pagato quello o quell'altro... risposte che già sa che io non le darò ma ci prova. Ecc ecc Ci sono giorni in cui non ho cose da fare urgenti, o comunque ho il tempo di farle con calma e rallentare se necessario. Ci sono giorni come questi in cui il commercialista mi ha dato una scadenza a cui tengo perchè viene poche volte in sede e voglio presentargli tutta una serie di situazioni che mi interessa risolvere con lui.... e in questo caos ho una grande ansia... So già che devo sfruttare questa occasione per riuscire a concentrarmi nel caos, ma avevo un gran bisogno di sfogarmi... Torno al lavoro che è scesa in produzione... un momento magico! diavolo.g: |
Mi rendo conto che la pietosa soppressione sembrerebbe l'unica soluzione umana, ma forse è tutto risolvibile con un i-pod... (anche spento)
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Yesdiavolo.g: Nell'aqueeeeeeeeeeeettttaaaaaaaaaaaaaaaaa |
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Posso provare... lunedì me lo porto, così dò un senso a quel coso.. |
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Il problema è che mi arriva parecchia robaccia sua... sarà quello che non reggo anche. lei si sfoga continuamente e io pijio.... imparerò. |
strabuzza: mamma mia Sole, nervi d'acciaio ci vogliono, altrochè.... tutti i giorni così... manata.gif
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Non so come hai fatto a resistere, se ero io al posto tuo, già gli avevo detto che mi aveva rotto le p...e e che se non stava zitta andavo subito dal capo, probabilmente non ti rivolgeva più la parola però.
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La sentono, la sentono... non c'è soluzione di dialogo. |
Ah Sole........non avevamo capito che era posseduta dal demoniodiavolo.g:
Allora puoi fare solo due cose: 1) Convincerla che sei più cattiva, anzi più str.... di lei. In queste cose non si può barare: dovrai esserlo davvero. Farle paura, farle male, essere disposta a combattere fino alla morte (professionale). Vince chi uccide. 2) Immolarti sull'altare del sacrificio. Una vera e propria morte mistico-professionale. Amarla come Gesù ha amato noi. Se lo farai, se lo farai davvero, sono pronto a scommettere che (una volta fatto) tutto finirà presto. Mi conosci e dunque sai per quale ipotesi propendo. P.S. la terza famosissima via: cambiare lavoro, no? |
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Noooooo, che spreco sarebbe se non sfruttassi un'occasione così! E' che ogni tanto devo sfogare... per tormentare chi mi vive affianco.... icon_mrgr: Grazie a tutti. |
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