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più che umiltà penso sia una questione di capacità. quantomeno nel mio caso. insomma capacità di sostenerlo e non tornare all'autolimitatezza per paura o altro. sono d'accordo con te sul discorso umiltà mi fa pensare a "sia fatta la Tua Volontà non la mia" ci sta? |
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una sorta di autolimitatezza, come se da soli ci limitassimo a vederci "meno" di quello che realmente siamo. all'inizio è pure una sorta di abitudine a farlo e difficoltà di mantenere una visione ampia di se stessi (quantomeno per me) |
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leggendo gli stessi vangeli, sembra che il Gesù sia già nato con questo potere, mentre teoricamente dovrebbero esser stati gli anni precedenti alla sua vita pubblica a consentirgli di avere una preparazione atta a ricevere lo spirito cristico e quindi poter sopravvivere, però su questi anni (che li abbia trascorsi tra gli esseni, in India o chissa dove) non viene mai detto molto. Altre tradizioni, come ad esempio l'alchimia, si dilungano molto di più sui vari procedimenti da seguire, pur con il loro linguaggio simbolico ed ermetico. |
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In effetti 'come un dio' non ha niente a che vedere con 'diventare Dio', grazie anche a Uno per la precisazione. Mi rendo di quanto sia importante l'uso corretto delle parole e di quanto spesso vengano fraintese pontificando tutto. Questa volta avevo compreso bene e infatti il mio intervento era più un parlare a me stessa ma chissà quante volte ho capito male:) Per questo secondo me può suonare superbo dichiarare di voler essere come un dio, mentalmente se non si sta attenti il collegamento con 'voler essere Dio' è molto semplice. |
ricapitolando di nuovo la definizione di ricerca ora direi:
scopo della ricerca è conoscere se stessi pienamente per fare emergere da noi stessi la parte inizialmente nascosta e divina, renderla stabile in noi e costruire un corpo spirituale che ci permetta di manifestarla appieno nel qui e ora e in questo piano con tutte le sue potenzialità espresse. |
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La differenza simbolica fondamentale per cercare in tal senso è distinguere il materiale, in oriente che ha rimembranze più antiche si usano le pietre, la cui massima espressione è il diamante, in occidente le cui correnti pur essendo agganciate agli stessi primordi dell'oriente, sono più adeguate alle nuove età (ere), si usano i metalli con l'oro come massima espressione. |
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Qualcosa dentro di me Cerca da sempre, potrei dire che una parte di Me cerca l'altra che si è persa... ricordo di aver letto in un libro tanto tempo fa che prima di nascere tracciamo un disegno, un obiettivo da raggiungere...poi alla nascita perdiamo questo disegno che diventa inconscio, ma è quello che abbiamo stabilito Noi una meta da raggiungere, e che dobbiamo ricordare e raggiungere tramite la Ricerca. Ho letto diverse difinizioni di questa ricerca quella che ho più approfondito e una tradizione sudamericana il che mi fa anche ridere ho incontrato la Ricerca dall'altra parte dell'emisfero anche se non fisicamente. C'era tutta una tecnica per ottenere l'energia necessaria per liberarsi dagli aggregati egoici e costruire un corpo di Luce, tutti termini e tecniche che non capivo e che mi risultavano astruse. La parola Ricerca mi fa pensare al cerchio alla costruzione, a tracciare un cerchio, in pratica è come se fossimo un semicerchio che cerca di avere una circonferenza di 360 gradi senza buchi. Altro non saprei dire. :C: |
Per me la Ricerca è la via per arrivare a Dio cercando la sua scintilla divina dentro di noi, mantenendola sempre accesa in modo che siamo sempre svegli e la morte non ci colga impreparati, quindi la via per evolvere e vivere oltre questa dimensione.
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Bene, forse possiamo fare un passettino in avanti.
Se siamo tutti d'accordo che si tratta di costruirsi in un qualche modo un qualche "corpo" dalle particolari caratteristiche, le quali permetterebbero di ospitare adeguatamente lo spirito e acquisirne così le prerogative, dobbiamo dire che la Ricerca è qualcosa di molto pratico. Non si tratta di una ricerca stile scolastico dove, acchiappando informazioni di qua e di là, ottengo una visione mentale un po' più chiara su quel dato argomento... oltre a ciò, che può essere anche utile, si tratta soprattutto di fare qualcosa. Per ottenere qualcos'altro... che di più pratico non si può: vivere indefinitamente. Quindi il Ricercatore è uno che fa, che lavora, che esperimenta (fa esperienza). Qui la discussione può prendere mille strade... ne propongo alcune. Come prima cosa mi pare sia uscito in qualche modo che per vivere per sempre si deve prima morire. In effetti le varie tradizioni parlano in vari modi di qualcosa che alcune chiamano morte iniziatica. Se ci pensate la cosa ha senso... per sconfiggere la morte devo per forza morire e uscirne indenne. Così come per sconfiggere una malattia devo pigliarmela e guaririvi... Un'altra direzione potrebbe essere quella di cercare di capire meglio cosa sia questo corpo nuovo, di cosa sia fatto e soprattutto come si faccia a farlo (potremmo anche portare qualche esempio dalle varie tradizioni, anche in modo da ordinarle un po')... |
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parlando di morte iniziatica mi fa pensare alla morte dell'uomo vecchio e rinascita nel Nuovo. insomma una sorta di scelta con tutto se stessi legata a una trasformazione di se stessi possibilmente completa e che riguardi la totalità del proprio essere. parlando del corpo nuovo il corpo spirituale o di gloria ritengo sia composto di materia legata all'anima/spirito (il corpo mentale invece ritengo sia legato ai pensieri) quindi per poter iniziare a costruirlo sia necessario imparare a conoscere questa parte profonda di noi stessi, imparare a lasciarla esprimere e a renderla parte integrante della nostra vita di tutti i giorni. |
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Che cos'è in realtà la morte iniziatica? La morte delle personalità finte che ci cuciamo addosso? Perchè se è così si muore più volte non solo una... O si muore iniziaticamente una volta sola? |
Mi associo a Edera sulla domanda...
Che cos'è la morte iniziatica? E' la morte del corpo fisico per rinascere in un corpo differente? Un'illuminato è passato per la morte iniziatica per poi rinascere in un corpo "differente" da quello fisico precedente? |
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No, la semplice auto-osservazione non è sufficiente, è un un inizio, ma dopo osservato bisogna fare anche se questo fare non è come generalmente intendiamo il fare. No non bisogna per forza appartenere ad un ordine iniziatico anche se questo iniziando prima alla sua Tradizione (parlo di ordini seri, di quelli che non si trovano facilmente, non dei corsi: fine settimana, pago un sigillo e e una benedizione e mi danno pure l'illuminazione in omaggio icon_mrgr:) da degli strumenti per poter arrivare alla morte iniziatica e limitando di molto i pericoli. Quote:
Non è semplice descrivere in poche parole cos'è la morte iniziatica (se no non sarebbe più uno dei Misteri icon_mrgr:) comunque la cosa è meno simbolica di quello che si pensa, lo stato è di morte reale anche se il corpo conserva un minimo di vita.... e qui bisognerebbe iniziare un discorso lunghissimo su cosa è morte e cosa è vita.... nell'uomo ce ne sono due (sintetizzando senza specificare tutte le varie sfumature) di entrambe. Vita corporea e vita reale, morte corporea e morte reale. Qualcuno di quelli che sperimentano il coma (pochissimi, sia chiaro, anche veder tunnel di luce e cose simili non significa nulla, la percentuale è bassissima, un per migliaia) sperimenta anche la morte iniziatica, solo che non sa cosa gli è successo, non ha gli strumenti per capire come trarne profitto anche se istintivamente lo fa. La morte iniziatica è ciò che ti fa sperimentare la vita senza questo corpo, la vita al di la di un corpo anche se poi per manifestare questa vita un corpo te lo devi procurare e nel caso della morte iniziatica "torni" in quello che avevi prima. Virgoletto torni perchè in realtà non è che vai da qualche parte, in realtà quel corpo non è più quello di prima anche se rimane identico agli occhi di quasi tutti. Etc etc.... |
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specie la fase della morte.... Parlando di scuole serie non so se ci si può riferire alle varie massonerie, rosacroce ecc, però mi ricordo di aver letto che nell'antico egitto il discepolo veniva posto in un sarcofago all'interno della piramide e li doveva sperimentare la morte iniziatica. Non so come questa fase venga gestita attualmente, però mi sembra difficile che il tutto possa svolgersi nella mia cameretta una sera che non ho altro da fare... Se "dopo morti" il corpo non è più quello di prima vuol dire che esso ha subito trasformazioni quasi a livello molecolare ed atomico? Uno, scusa la domanda, ma tu sei morto, iniziaticamente parlando? diavolo.g: (scherzo naturalmente) |
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Mi verrebbe da dire anche che questo passaggio mi appare come una fase cruciale del processo di costruzione del corpo nuovo... passaggio che permette la fase vera e propria di cottura, come la torta che, quando è in forno, ad un certo punto smette di essere impasto e diventa torta, e lì inizia la cottura vera e propria (anche se comunque cuoce tutto il tempo che è in forno). In pratica, se quando un umano ordinario esaurisce la quantità di "vita" di cui dispone muore (in modo ordinario), quando si è riusciti a "trasferire", o sublimare, la necessaria quantità di vita, il corpo fisico muore e inizia la vita reale pur mantenendo il corpo fisico come supporto in questo piano? |
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Qualsiasi persona lavorandoci può sperimentarla? O è qualcosa di definito, destinata a pochi? E sopprattutto nella Ricerca personale, da un punto di vista semplice come può essere il mio (a me interessa esperire questa vita nel miglior modo possibile e lanciare i sassolini per l'eternità come ho già scritto, a volte però mi sembra di non riuscire a fuggire dalla necessità di sondare l'essoterico, come se l'esoterico mi ingabiasse) ha senso percorrere una Via iniziatica o può bastare l'esperienza di vivere 'normalmente' senza cercare ordini o esperienze particolari? |
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Per riprendere il tuo esempio normalmente siamo un impasto dentro una teglia, con la morte iniziatica diventiamo una pagnotta che mantiene la forma per conto suo anche per star ordinata sopra un tavolo (universo) può stare sopra un piatto, dentro un cesto etc... Nel caso specifico della morte iniziatica si "ritorna" nella "stessa" teglia per finire quello che si deve finire. Citazione:
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Sembra quasi un paradosso, per sperimentare la vita senza un corpo bisogna prima immergersi al massimo in questo corpo, sfruttarlo fino al limite per poter così "sbucare" fuori da sotto.. |
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In un certo senso passi dal dar loro importanza a che loro ne diano a te (tra virgolette, cercate di capire il senso), o se vogliamo dirla in altro modo l'energia impersonale della seduzione di queste cose diventa un possibile tuo carburante. Questo apre alcuni punti di riflessione. Gli oggetti, le situazioni, ma anche le persone, possono sedurre chi è orientato in un certo qual modo. Aver pochi interessi, essere amorfi da una parte ci rende prede difficili (per questo alcuni si chiudono alla vita) dall'altra ci esclude da serbatoi energetici immensi, come detto sopra dal vivere, dalla vita. *= a volte si fa inconsciamente, ma facendolo così non si riesce a mantenere l'equilibrio utile ad ap-prendere qualcosa di buono, si diventa solo snob. |
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Su quest'ultima parola, ho visto che uno dei significati etimologici più ricorrenti di se-durre è quello di distogliere, portare fuori dal proprio cammino (in alcuni casi addirittura dal retto cammino), quindi essere sedotti da una cosa o da una persona sembrerebbe avere una valenza negativa. La soluzione sta forse in quel non dare imoprtanza pur essendone interessati? Dovremmo quindi trovare la giusta misura in virtù della quale una, o più cose, ci attraggono ma senza lasciarsi prendere completamente da esse, in modo da sfruttare a nostro vantaggio l'energia? |
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rileggendo mi sono accorta che nel mio post da pasticciona quale sono ho scambiato 'essoterico' con 'esoterico' stravolgendo il senso del post. Vado un attimo offtopic... Purtroppo in questi giorni non ho internet e credo durerà per un pò.. Spero di potervi seguire di nuovo presto. |
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