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Io non do' per scontata l'esistenza di un essere supremo/superiore/eterno ecc ecc .. ma il dubbio stesso che me lo fa' cercare mi fa' chiedere cosa sia che mi spinge verso questa ricerca. Non sono cosi' fortunata da sentirlo pienamente , nemmeno vuotamene .. che sarebbe meglio ... ti diro' che sono pure un po' invidiosa di chi me ne parla con tanta sicurezza. Perche' traspare da loro effettivamente non un invasamento religioso, non un mistico incontro di paranoia celeste .. ma qualcosa che assomiglia al divino ... Un amore fliale quasi. Un benessere. Un incontro totale e pieno. Ora definire la linea di demarcazione tra un'autoipnosi mistica e la verita' dei sensi non e' facile. Soprattutto perche' viviamo in una realta' che e' immersa nel soggettivo. Dunque ne' tu puoi dimostrare la non esistenza ne' nessuno di loro puo' dimostrare l'esistenza. E' un'esperienza mistica e sensuale come dice il buon Battiato Come ti diceva Kael ... ti faccio un esempio diverso ma il senso e' quello. Se gli aridi di cuore che non amano mai dettassero legge direbbero che il sentimento non esiste e cosi' un uomo imperturbabile direbbe che le emozioni non esistono che sono solo per deboli creduloni .... e' vero .. e non e' vero! (ue' Kael son due volte che son d'accordo con te .. facciamo progressi.... icon_mrgr: ) dunque non ha nessun senso logico la dimostrazione dell'una e dell'altra tesi. Ha senso invece chiedersi il perche' la si vuole dimostrare sia nell'uno che nell'altro caso. Non sto dicendo che qui ci sia una faida eh !? .. era un'affermazione di non senso. Passiamo a me e cosa ne penso ... Non mi sono mai chiesta che senso abbia la vita, perche' la vita ha senso di per se .. frase senza senso... vero ? Ma questo autosenso e' di per se un valore determinato e costituito. Questo valore costituito lo ritrovo in tutto l'Universo conosciuto. Ordine, armonia. Forze ed equilibri stabili e in movimento allo stesso tempo ... Perdersi in tutto cio' significa dimenticarsi del singolo e sentire cio' a cui apparteniamo, ma se gli apparteniamo allora anche deriviamo da questo. Ora non sono ferratissima, ma ogni volta che leggo la quantistica mi meraviglio e sorrido di quanto vicinissima sia alle teorie Ermetiche ed esoteriche. Teorie che non derivano da un vaneggiare illuminato di quelche maestro di turno, derivano da tradizioni antiche e lontanissime. Tradizini che, guarda caso, oggi ritroviamo nella scienza. Per questo dico che gli antichi erano attenti osservatori ed indagatori della natura e da lei han scoperto il senso esatto della Vita. Ora io ho sempre detto a chi me lo ha chiesto: non credo in Dio . Sempre sempre no.. ma ultimamente .. gli ultimi tempi si ... Gli ultimi tempi sono quelli che mi hanno portato appunto.. su una strada di ricerca. Quella Ricerca Scientifica e di Indagine attenta che e' l'antica tradizione esoterica occidentale. Non credo ci sia sintesi migliore (se c'e' mettetela, danke) . Tu indaghi ... Sincramente non trovo cosi' importante affermare si credo, no non credo. Piuttosto cio' che si cerca! |
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Questo detto in sintesi :C: |
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In quest'ottica affermo che c'è un intelligenza universale che lavora in ogni cosa, che regola attraverso leggi il modo migliore perchè la creazione abbia seguito e sviluppo. La somma delle singole intelligenze di ogni più piccola parte è l'intelligenza del tutto. Citazione:
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p.s. Volevo fare una rettifica a quello che ho detto prima, non provo invidia per chi (si)sente un Essere Supremo ma ammirazione! Volevo precisarlo perche' 'invidia' non dava il senso esatto. In qualche modo quell'ammirazione e' proprio la speranza. |
Ancora due domande.....
secondo voi l'universo è infinito? ed il caso non è casuale? Citazione:
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La mia posizione è invece di attesa. Come avete detto giustamente noi non possiamo dimostrare nulla riguardo a dio. Quindi ho sospeso il giudizio in attesa di nuove (eventuali) prove. Ma la mia partenza era di non esistenza di dio, tutte le mie conoscenze portano alla spiegazione logica degli eventi della vita senza bisogno di un trascendente, la cui aggiunta non migliora le teorie e non migliora la vita. Nella sospensione del giudizio sono quindi rimasto della idea precedente. Questo non significa che la ricerca sia finita con una tombale sigillatura delle informazioni sul caso, ma per riaprirlo ci vorrà ben altro di una madonnina che piange. Un'ultima cattiveria prima di chiudere: comè che in tutte le teorie che ho sentito fino ad ora l'uomo è quello che la fa da padrone? Ed eventuali altre civiltà in altri mondi non potrebbero essere 'più illuminati'? Citazione:
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a.s.
No, la tolgo decisamente la parola ... soprattutto dopo quello che hai detto :H ... decisamente è ammirazione .. e non altro. Per il resto, un testo molto semplice di partenza che parli di Ermetismo lo avrei, ma non so se posso linkarlo .. si può scaricare liberamente ... però posso darlo in pm a richiesta. Uno, posso linkarlo ? Di meccanica quantistica se ne parla ovunque ormai, vero è che chiunque ne parli afferma prima di tutto che sono tipo due gli uomini della terra che ne hanno capito qualcosa ... il che è indicativo icon_mrgr: ... scherzo! Sarebbe però decisamente utile e stimolante un tread apposito... che ne dici ? Ti va di iniziarlo e poi magari si può approfondire ? Mi pare ci sia già .. si può riprendere quello. In ogni caso, non vedo distinzione tra scienza antica e moderna ... vedo solo la chiusura dell'uomo moderno. :C: |
Ecco il pragmatico della conoscenza all'attacco icon_mrgr:
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Per i pensieri farei un discorso a parte. Esistono quelli che ci arrivano (la maggioranza) e quelli che costruiamo noi (pochissimi). Quando dici "preferisco pensare che siano una mia costruzione frutto della mia fatica e del mio ingegno" non solo non te la faccio pagare, ma anzi, mi trovi in perfetto accordo. Costruire appunto non significa creare... per costruire serve la cosiddetta materia prima. Quando dici "costruisco un pensiero" tu modelli, plasmi, assembli... ma non crei dal nulla.. (nulla si crea..) Durante la giornata però ti renderai conto che pensiamo in automatico, a casaccio, senza sforzi... quelli sono pensieri che la nostra mente capta in giro... Lo sforzo compare se ci mettiamo a pensare a un oggetto (es una matita) e proviamo a mantenerlo fisso nella mente... quello è un pensiero da noi "costruito". |
Io non sono daccordo che l'universo sia regolato da leggi fisico-matematiche. E' regolato da leggi. Il "fisico-matematico" è un modo (limitato) che abbiamo noi di esprimere queste leggi o di esprimere la parzialità che di queste leggi cogliamo. E' anche un modo col quale rappresentiamo queste leggi nel/col nostro pensiero.
Ma delle leggi non sappiamo molto. Comunque credo che questo sia argomento che merita ulteriore approfondimento. Appena ho un secondo ne apro un tread in scienze. Così ne discutiamo meglio. :C: |
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Se si toglie c (la costante della velocità della luce) rimane e = m energia = massa. Sono quindi (secondo Einstein ma anche secondo me) la stessa cosa sotto due differenti forme) Citazione:
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Se in un futuro qualcuno mi farà conoscere una materia in grado di spiegarmi meglio le cose allora la includerò nell'elenco. Devo comunque ammettere che la mia descrizione è limitativa, ma potrei rifarmi in un altro momento. Ancora nessuno ha osato od ha avuto tempo di rispondere alla domanda sull' universo infinito... Citazione:
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Il sito ne è pieno e ci sono anche tread specifici. Nulla toglie al tread di cui parlavo ovviamente... ma se provi a considerare il simbolismo in questo modo potresti scoprire qualche nuovo orizzonte... forse. :C: |
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Quindi tu affermi che c'è qualcosa che non è materia. |
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Se tu facessi un discorso sul pensiero e lo mettessi in esoterismo sicuramente lo leggerei, centellinerei ogni singola parola per ben comprenderne i molteplici significati che un eclettico può porvi all'interno, farei delle domande, per chiarire, e poi utilizzerei gli spunti ottenuti per rafforzare o mettere in discussione le mie conoscenze, ma probabilmente non interverrei, ritenendo la mia conoscenza in materia esoterica insufficiente per permettermi di aggiungere elementi utili. |
L'esempio non ti è riuscito bene dato che i suffissi soft e hard uniti a ware (merce) sono rispettivamente morbido, fiacco, flaccido o piano/adagio e duro, energico.. quindi la materialità nel nome è sempre presente... e anche nella sostanza... c'è una sequenza di byte memorizzati elettromagneticamente su un supporto...
Comunque.. (se devo restare qui per interloquire con te) nel software ci sono due possibilità o si auto espande (sai programmi che creano file... dati che acquisiti interagiscono tra loro e creano altri dati etc...) oppure c'è un immissione, che sia da tastiera, da cd esterno (sempre una tastiera all'origine c'era da qualche parte) o che altro. Quindi una parte viene da fuori, se il sistema operativo è compatibile con quel software lo accetta altrimenti no, il dato che arriva da fuori può "smuovere" altri dati o software interni oppure no..... l'altra possibilità è che ci sia tutto un lavoro interno che però è sempre subordinato ad un imput che arriva dall'esterno, che sia pure anni prima. Qual'è la differenza con noi umani? Volendo noi possiamo chiudere in maniera autonoma (che dipende dalla nostra capacità di farlo, subordinata ad altri dati acquisiti) le entrate ed uscite, per dei periodi (che possono essere di un centesimo di secondo o di un anno e più), in quei brevi o lunghi momenti possiamo elaborare realmente senza interferenze esterne (se non calcoliamo il fatto che ci basiamo comunque sulla memoria). C'è anche la possibilità di funzionare come client collegandosi ad un server più grande (che nell'esempio umano è una rete come internet che connette tutti) ma per ora non ci interessa se non per dire che questa rete è l'intelligenza di Dio (o se preferisci Universo) e così ci riallacciamo al thread.... :C: P.s. se non lo avevi capito "per me" tutto ciò che esiste è materia, cambia solo la consistenza |
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Spero che il tempo passato a Palo Alto (non vi dico l'azienda...) a studiare Turing e Von Neumann finalmente servano. La sequenza di bit memorizzati è il mezzo, esattamente come il supporto che li trasporta, floppy o nastro cartaceo perforato. Una particolare sequenza di bit però interpretata dal processore (il sistema operativo è di fatto un programma ed anteposto normalmente esiste un bios, un'altro programma, quindi iniziamo dalla sua sequenza di bit che giunge all'elemento principale, il processore) permette di eseguire operazioni peraltro molto semplici. A me non interessa che siano più o meno bit, o la loro disposizione estetica. Alla fine il programma è un'idea, che nulla ha a che vedere con la sequenza di bit che (esattamente come in un linguaggio di simboli) varia da processore a processore. Il programmatore ha pensato il programma e lo ha messo su un supporto. come un pensatore può metterlo su un libro. Paragonare un libro all'idea contenuta mi lascia perplesso. Citazione:
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Io preferisco il collegamento peer to peer Citazione:
Oggigiorno (sono fuori tema lo so, ma neanche tanto) iniziano ad esserci programmi che autoapprendono e che utilizzano l'esperienza per migliorare le risposte - i risultati. Agli inizi degli anni 80, la prima lezione fattami sul Lisp (un linguaggio nato per la creazione di programmi di intelligenza artificiale) mi sconvolse alla istruzione 'assume' ed altrettanto mi sconvolse la definzione di 'peso' di un imput. si stanno iniziando a far funzionare sistemi neuronali, fuzzy, o comunque non-neumann che molto si avvicinano alla funzione umana. Ovviamente sono ancora limitati dal numero di celle ma presto, con buoni software... |
Bene... bene... e cosa è l'idea? :sornione:
E nel nostro caso come decidiamo di chiudere in maniera autonoma? Sulla base della decisione di Chi? Si conosco qualcosa di I.A. mi ero divertito a programmare una delle prime... Alice? Elisa? Non ricordo.. comunque era poco più che un risponditore, del resto con uno dei primi ibm compatibili non è che ci potevi fare granchè... oggi già solo con questo pc con cui sto rispondendo (che non è niente di speciale) si potrebbero fare belle cose. Questo dovrebbe farti pensare altro... Il libro è la forma senza la quale l'idea non potrebbe esistere nel tempo fuori dal suo creatore... al limite si dovrebbe tramandare a voce di persona in persona, e allora l'idea prenderebbe la forma di tradizione orale. |
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Ciao Ellebi, noi non ci siamo ancora 'presentati', e comunque non intervengo se ritengo di non avere nulla di sensato da dire, ma poichè ho visto velocemente questo tuo ultimo post, mi ha colpito la frase che ho quotato. Come pensi sia possibile descrivere a parole un sentimento, una conoscenza, una esperienza che può essere solo e strettamente personale, che non deriva da una deduzione logica 'mentale', ma che solo può passare attraverso il cuore; comunque ci tento anche se è impossibile. Il sentire personale che viene dal cuore, può essere dato per esempio da esperienze fortissime che avvengono quando noi siamo 'connessi' con quell'Energia, se tu percepisci un sentimento di unione che pervade tutto il tuo essere, se senti dentro di te, per es. in meditazione, che c'è una bellezza, una pace, un'armonia che d'improvviso ti pervadono, che tutto è perfetto, senti che non esite più lo spazio nè il tempo (in meditazione due ore possono passare in un'attimo), e che tu in quel momento sei proprio in quella dimensione atemporale, questo può essere un motivo che ti fa 'conoscere' che c'è qualcosa oltre. Ma ti dirò di più altre volte la conoscenza può anche avvenire attraverso la 'percezione' del Male, molto spesso si può giungere a conoscere che c'è un mondo al di là di questo proprio grazie al Male. Come ti posso spiegare, molto spesso il Male si 'palesa' molto prima del bene, perchè quello è il suo compito, portare con se, e se non si è forti abbastanza o puri di cuore, ci può riuscire benissimo. Poi possono esservi pure altre esperienze diciamo di percezioni dirette con i mondi 'sottili', o dei vissuti che non ti posso raccontare, che ti danno prova più che certa, che c'è molto oltre quello che i nostri limitati 5 sensi possono percepire. Probabilmente per te queste sono solo parole, ma mi andava di dirtele, un'ultima cosa, più ci 'chiudiamo' a qualunque eperienza che non sia frutto di un lavorio puramente mentale, e più continueremo a non vedere. Ma probabilmente ognuno di noi deve seguire un suo percorso, tutto avviene se deve avvenire. :C: abbraccio: ps scusa mi sono accorta che non era il tuo ultimo post, era l'ultimo della pagina precedente, ma non importa..... |
Merce..... che brutta parola. Io avrei preferito l'uso di manufatto. Ed in questo caso (visto che non tutte le parole trovano un corrispondente in un'altra lingua) io userei il termine manufatto materiale e manufatto di pensiero. Non apriamo ora la discussione sulla mercificazione delle idee se no.....
Per il luogo dove discutere possiamo aprire una sezione 'voli pindarici' assolutamente neutra ed in grado di accettare le più stramapalate teorie (anche le mie) senza batter ciglio. Citazione:
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Ok, era una battuta, oramai dovreste essere abituati. Invece ti sono grato per l'intervento. Teoricamente in questo spazio si dovevano esporre i propri sentimenti per meglio aiutare gli altri a comprendere il proprio modo di pensare il trascendente, cosa che tu e sole avete coraggiosamente fatto e di cui vi ringrazio. |
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Dunque se associassi due tue affermazioni
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Quando ti ho scritto "Questo dovrebbe farti pensare altro... " intendevo che se un computer è quasi in grado di vivere di vita propria, perchè ti torna assurdo pensare che potremmo essere sofisticatissime forme di intelligenza artificiale a cui il sistema operativo è stato donato da........? (mettici chi vuoi). Sai se accetti questo cosa significa? Significa che per superare la condizione macchina e divenire esseri umani, allo stesso modo che Pinocchio da burattino è divenuto bambino, dobbiamo..... ? Sei intelligente e lascio a te la risposta... In realtà il cervello aveva la capacità di stopparsi, oggi funziona solo in sovraccarico e nel sonno, neanche sempre tant'è che molti dormono male e tanti soffrono di stress, oggi bisogna reimparare a fermare il cervello, subito dopo la nascita ci insegnano a tenerlo sempre acceso in maniera futile e la tendenza sta peggiorando con corsi e corsetti che spesso non servono a nessuno. All'epoca dei predatori un cervello troppo attivo non era un vantaggio, la mossa istintiva è più veloce di quella ragionata, e Dio non era pensato ma percepito nella natura cosa che abbiamo perso. :C: |
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Il concetto però rimane, forse è colpa mia che nella fretta non l'ho estrinsecato completamente, ci riprovo. Il libro è un supporto per l'inchiostro esattamente come il floppy per i bit. Nota bene, per l'inchiostro, non per le idee od i dati. Con questo intendevo ribadire la semplice funzione di 'mezzo' per poter non perdere le informazioni e per non ricorrere alla 'tradizione verbale' o, sul computer per non doverlo prendere da altri computer collegati. Ho specificato 'per l'inchiostro' volendo ultriormente distanziare l'idea dal libro. Un libro può contenere scritta in se la teoria della relatività oppure essere semplicemente macchiato dall'inchiostro caduto da una boccetta. Il libro conterrà inchiostro pur senza idee (senza segni o disegni in grado per alcuni di costituire forme riconosciute come linguaggio, ulteriore 'mezzo' per trasmettere esperienze). Citazione:
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Il fatto è che io penso che il nostro cervello sia un sistema di intelligenza 'naturale' frutto di evoluzione e selezione partito dalla semplicità unicellulare, ma penso anche che la partenza (il bios) sia del tutto casuale. del resto la semplicità del bios in questione (nel primo essere) potenzialmente di pochisime righe non è così difficile da ottenere per caso. Mi occupo di infomatica dal 1979 e secondo te io ed i miei colleghi non abbiamo notato le analogie e tentato di rispondere alla stessa domanda già da allora? Non solo, il problema della possibilità da parte dell'uomo di costruire 'macchine' in grado di fare le cose megli di lui è stata una discusione teologica prima ancora che scientifica, e ad un certo punto si è arenata sulla possibilità di creare macchine che 'decidessero'. In questo ambito riengo interessante citare David Hilbert ed Alan Turing, inventore della famosa macchina in grado di prendere (finalmente) delle decisioni. La macchina di turing è il primo esempio di macchina contenente un programma completo. In realtà esistevano già le macchine per tessere in cui la trama poteva essere modificata creando quindi disegni sulla tela ma il 'programma' scritto su tavolette di legno non poteva prendere decisioni. Lo sai che se si mette una scimmia davanti ad una macchina da scrivere prima della fine del foglio avrà scritto almeno una volta la parola coca cola? Non pensi che avendo tempo e tentativi (quanti sono gli atomi che potenzialmente si possono unire per formare una sequenza casuale già solo sulla terra, figurati nell'universo?) la possibilità che una serie di atomi si uniscano formando una 'macchina di turing' biologica con un programma autoadattativo è altamente probabile? Citazione:
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Anche la clonazione apre interrogativi, non è ancora a punto ufficialmente ma qualora lo diventasse evidenzierà, come dicevamo in altra discussione, quello che capita per i gemelli omozigotici che a parità di corredo genetico sono due esseri diversi, il che non è spiegabile solo con il fattore società educazione e stimoli... dato che vivono nello stesso ambiente e nei primi anni a stretto contatto. C'è qualcosa che va oltre. Devi prendere in considerazione la possibilità di informazioni che arrivano in maniera diversa dai 5 sensi Citazione:
Perdonami se questo concetto possa essere messo così nebuloso, sono sicuro che se non tutto ne afferri almeno una parte, in caso cercherò di esprimerlo meglio Citazione:
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L'idea di un essere che contiene tutti gli universi del nostro livello od ancora di più sposta solo vero l'alto il problema. Chi ha creato questo essere? e se l'ha fatto voleva questo? o nel caos generale anche lui è un risultato di una supermacchina di turing con bios autoadattativo di cui noi facciamo parte? La discussione non è se l'uomo è l'essere più intelligente di questo o questi universi, cosa che mi sembra improbabile ma se il tutto è stato fatto con intenzione. Se non c'è l'intenzione non c'è essere divino. Possono esserci esseri superiori con cui entrare in contatto ma si tratterebbe di un incontro come quello fra noi ed una pianta, con noi nella parte della pianta.... tutto qui. Piccolo appunto: dovendo adorare / ammirare qualcuno dovrei rivolgermi alla base, come l'essere superiore dovrebbe ammirare noi che lo formiamo. Pensa se domani mattina gli atomi (o le particelle subatomiche) decidessero di staccarsi gli uni dagli altri. In fondo sono loro che ci 'formano'. Citazione:
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Ok provo a continuare il discorso 6° senso, rendendomi conto che oggettivarlo a parole non è semplice per nulla.
Per essere un 6° come accennavo non deve appoggiarsi agli altri 5, anche se possiamo concedergli un incrocio a volte, importante è che abbia un fattore innovativo estraneo ad essi. Facendo un esempio sui 5: se mangio una pietanza calda, il tatto (anche se sulla lingua) sentirà il calore, il gusto ne apprezzerà il sapore. Se per esempio senza averlo mai studiato e potendo escludere qualsiasi inconscia contaminazione (che so in culla averlo sentito o altro) so parlare... a almeno inizio a conoscere... a sapere cosa significa una o più parole in aramaico antico: questo è vero intuito, o percezione del 6° senso. Anche qui ai fini del discorso che stiamo facendo non andiamo molto avanti, possiamo spiegare la cosa con la memoria genetica o con l'inconscio collettivo, la cosa si farebbe interessante se avessi delle intuizioni (poi verificate e dimostrate corrette) su pianeti che non compaiono ancora sulle nostre mappe stellari (è solo un esempio) su particelle subatomiche non ancora verificate o sul funzionamento di altre cose lo stesso non conosciute. In questo ultimo caso o simili si potrebbe iniziare a pensare che l'inconscio collettivo non è limitato al pianeta terra, oppure si ma c'è qualcosa simile come funzione a livello Universale. Ci sarebbe anche una terza "ipotesi" in cui si dovrebbero prendere in esame informazioni che non esistono, ma la lascio per quando avremo altri comuni elementi discorsivi. In entrambi i casi si potrebbe avvalorare l'ipotesi Essere che tutto contiene, il che non significa doverlo adorare, ma rispettare e considerare che la nostra esistenza dipende da lui si (dipende non nel senso bigotto padre-padrone, ma più pratico, conoscendo le regole che permeano i vari piani possiamo trovarci una posizione più comoda, però se tentiamo di remare contro corrente non ci muoviamo da microbi dell'Universo). In effetti niente ci impedisce di considerare tutti noi e l'Essere di cui siamo parte una gigantesca macchina... la concezione Esoterica anche se usa termini diversi non ne è poi lontana... a proposito hai mai cercato da dove viene e cosa significa la parola Dio? Potresti avere una sorpresa è considerare che questo Essere che ci comprende può essere chiamato Dio e considerato Divino (quasi, quasi se ci pensavo prima, risparmiavamo pagine, ma vuoi mettere il piacere di una così amabile conversazione?) Citazione:
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