La timidezza è mancanza di sincerità?
Non vorrei uscire off, ma cosi non mi è chiaro il perchè. Sono daccordo di non generalizzare, e ricordo anche che chi conosce il linguaggio del corpo e ne ha patronanza, è più difficile da interpretare. |
Gli occhi possono rivelare anche il divertimento.
Quando una persona non sta ridendo e nemmeno sorridendo ed i suoi occhi cominciano ad ammiccare ecco che tutta la faccia esprime comunque divertimento e si dice che "sta ridendo con gli occhi" ed è la risata che mi affascina di più 8-) . Leggendovi , mi sono immaginata faccia a faccia con una persona ... l'impressione è che il mio sguardo solitamente si posa sul volto complessivamente considerato , diciamo che non mi vedo strabuzza: a fissare gli occhi , vedo anche quelli , ma nel contesto del viso , a meno che non voglia individuarne il colore , o non venga colpita dallo sguardo altrui ...intendo dire che pur condividendo quanto detto sul fatto che l' occhio può inviare una serie infinita di messaggi quali ad esempio tenerezza ,turbamento ,attenzione , sorpresa, collera , diffidenza,tristezza ritengo che il messaggio inviato non sia leggibile solo dagli occhi(almeno per me)ma dall'insieme dell'espressione del volto . Probabilmente se il volto fosse tutto coperto ad eccezione degli occhi come nelle donne musulmane forse allora gli occhi diventerebbero la faccia .soio.gif |
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Se sono timido, temo e quindi mi nascondo... però è ben diverso lo sguardo del timido da quello del tipo losco, entrambi lo abbassano, ma il timido a tratti rialza lo sguardo direttamente, ci prova anche se non riesce a sostenere uno sguardo diretto, gli occhi tendono (come espressione) a volgere verso il centro, la fronte (la pelle la mimica) si abbassa. Il losco non rialza mai lo sguardo completamente ma guarda di traverso spostando anche la mimica della fronte. Chi conosce il linguaggio del corpo può fregare chi non lo conosce ed è poco attento, in realtà solo la tecnica rimane finta quanto finta è la voce impostata dell'attore, per quanto uno possa essere bravo gli sfuggirà un particolare, un movimento, un timbro o che altro se no possiede quella parte, se non ci è entrato almeno una volta nella vita. Intendo che uno bello (esempio) potrà recitare e far finta di essere brutto, ma qualcosa in lui si comporterà con la consapevolezza che è bello, diverso se un'esperienza (spontanea o provocata) lo porta ad imbruttirsi realmente, da quel momento in poi con una buona tecnica potrà "fingerla", in realtà non la fingerà veramente sarà quella cosa in quel momento, quindi non "fregherà" qualcuno. |
Si, da non confondere tra l'altro con riservatezza, chi è riservato può guardare in faccia con discrezione.
il timido anche nelle dichiarazioni d'amore si vergogna, perchè è consapevole di ciò che vorrebbe, ma non accetta i propri sentimenti, se ne vergogna. Il Losco invece non si vergogna dei suoi sentimenti, ed ha la consapevolezza di fregare il prossimo, fare le cose di nascoste, o provarci con una persona impegnata. |
Infatti il riservato sposta lo sguardo, non lo abbassa.
Ricapitoliamo al volo. Il timido e il pauroso abbassano lo sguardo (variano altre mimiche) lo rialzano ma non riescono a tenerlo fisso Il losco abbassa lo sguardo e poi guarda di sottecchi, di traverso. Il riservato o quello che non vuole mettere in difficoltà l'interlocutore sposta lo sguardo di lato (il verso è indicativo sulla temporalità della conoscenza con l'interlocutore) In ogni caso il punto focale è lo spostamento dallo sguardo diretto, perchè? In natura sappiamo che guarda direttamente solo chi comanda, chi è in posizione di superiorità, chi ha qualcosa che uscendo dallo sguardo non lo mette in difficoltà. Diverso è lo sguardo "vuoto", lo sguardo vuoto (possibilmente senza pensieri, e non uguale a non a fuoco) assorbe energia dai soggetti che sono sulla panoramica. Ho volutamente non esposto perfettamente per farvi fare delle prove osservandovi intorno e poter incasellare e/o espandere il discorso. |
nell'osservare le persona tendenzialmente se ho a che fare con qualcuno in un ruolo di comando e devo "dire la mia" rendendomi conto che posso mettere in difficoltà chi ho davanti incarno la dinamica da te descritta di spostamento di lato dello sguardo.
ho notato però che solo superando questa dinamica riesco a far passare qualcosa all'interlocutore. in un certo senso mi da l'idea che spostando lo sguardo l'altro perda anche quello che gli viene comunicato. |
Pensandoci bene poche volte si riesce a sostenere a lungo uno sguardo diretto.
Ci si guarda in viso ma gli occhi si incontrano solo di tanto in tanto. A me da l'impressione che guardando direttamente negli occhi si crei come una corrente magnetica da cui ci si sottrae appunto spostando lo sguardo poco sopra o poco sotto gli occhi, perchè è difficile sostenerla a lungo. |
Il riservato non è in posizione di superiorità (so che questo termine non è bello in questo contesto, può non piacere, ma è reale) ma ha un barlume di consapevolezza che se guarda in un certo modo assorbe dall'interlocutore, quindi cerca di evitarlo, idem può essere nel consapevole che non è a pieno di energia, non potendo dare in un quel momento assorbirebbe, quindi cerca di evitare
Poi con calma ricapitolo in maniera più semplice, ma pensateci e ed osservate da soli. |
penso tu abbia ragione ed era poi quello che molto male ho cercato di spiegare prima.
nel mio caso penso che quello spostamento di sguardo mi "preservi" inconsapevolmente dall'assorbire "l'energia dell'idea" di chi ho di fronte. perchè a quel punto perde di energia la mia (non so se ho spiegato bene) |
Questo secondo me si nota negli innamorati.
Quando qualcuno fa la corte all'altro il più timido abbassa gli occhi si vergogna del suo desiderio nascosto, anche se corrisposto. Quello che invece desidera e non se ne vergogna cerca di attrarre l'altro con lo sguardo lo cerca e lo indaga come se volesse fare forza sull'altro. Quando questo succede senza che l'altro desideri questo incontro si sente a disagio, come se fosse indagato insistentemente. ( quando si dice: mi ha spogliata con gli occhi) :@@ Se invece entrambi sono consenzienti e innamorati senza falsi pudori si guardano tanto negli occhi come a volersi incontrare prima di tutto li, come se l'accesso fosse spalancato dal desiderarsi reciprocamente con tutta l'anima. Poi invece c'è quello che ti spia da sott'ecchi, vuole ma non ha il coraggio di fare le cose alla luce del giorno come se non accettasse lui stesso normale quel desiderio che si nasconde dietro lo sguardo e vive di nascosto quello che vorrebbe fare, nascondendo lo sguardo pensa di nascondere anche ciò che in realtà desidera. ( senza entrare sul lecito illecito del desiderato) Questo è ciò che penso sicuramente c'è altro ma bon :C: |
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Di una quando mi guardava, non riuscivo a sostenere lo sguardo nemmeno per un momento, e nonostante non lo guardassi mi sentivo i suoi occhi addosso. Sicuramente c'era del mio, nel senso che questa persona mi piaceva, per cui pensavo che il motivo del fastidio che provavo fosse la vergogna, ora pero' mi è capitato di incontrarlo per caso al supermercato, e la sensazione che ho avuto è stata esattamente quella di allora. Occhi dritti nei miei e, ed io che come una scolaretta abbasso lo sguardo perchè non riesco a sostenerlo, effettivamente è come se mi sentissi in qualche modo "svuotata" di colpo. In un'altra occasione più recente, invece mi è capitato di avere a che fare con una persona, nel suo ufficio, e mentre mi parlava (sarà durata mezz'ora la conversazione) mi guardava sempre dritta negli occhi. Solo che con questo, sostenevo lo sguardo fisso anche io, in una specie di "lotta"e quando sono uscita da quell'ufficio, avevo mal di testa e mi sentivo stanca. Pensandoci, quando sono arrabbiata, guardo dritta negli occhi la persona con cui sto discutendo.. e diventa quasi una "lotta di potere"... |
A me capita di guardare direttamente le persone negli occhi, anche se non assumo un ruolo di comando, ma mi da l'idea di essere più sincero e schietto ed oltretutto piu attento ai movimento del suo sguardo.
Possiamo anche dire che il distratto spesso guarda in aria oppure fissa lo sguardo, l'invidioso o chi porta rancore, socchiude gli occhi ma con agitazione, non come lo socchiude chi è sereno. Chi vuole fare il fascinoso ( sopratutto le donne) abbassano lo sguardo come il losco, ma provocano l'intelocutore con lo sguardo. Chi dilata le pupille sta mentendo, ma questo non ne sono del tutto sicuro, magari me lo conferma qualcuno?booh.gif :C: |
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Ma oltre al lato pnl, visto che siamo nella sezione esoterismo cosa passa o non passa negli sguardi? Sopra ho accennato qualcosa, riprendiamo il concetto di sguardo magnetico, di "mi sono perso nei suoi occhi" o altre frasi tipo "quando mi guarda mi scava nell'anima" e ci troveremo il senso di ciò che uno sguardo scioglie, di ciò che l'altro può aver da sciogliere, che può non voler farsi sciogliere, che può o non può decidere di non farsi sciogliere.... in queste poche righe c'è sintetizzata la magia dello sguardo (non del vedere che è diverso) |
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Aspetto di leggere voi..fiori.gif |
dagli occhi passa l'essenza reale di chi si ha di fronte che potrei dire trattasi di energia magnetica.
per questo c'è chi (il losco) ti guarda di traverso per non farti capire e per non aprirsi a te ad esempio...ecc.ecc.perchè ha paura di tale energia "attrattiva". passando l'essenza reale non passa tutto il resto quindi tutte le costruzioni mentali dell'ego nella sostanza. questo a mio parere lo sguardo dice tutto perchè mostra praticamente la "verità" su chi hai davanti. la persona è completamente "nuda" davanti a te se in grado di guardarti negli occhi senza distogliere lo sguardo. questo genera paura in tanti (chi lo evita) e smania di potere in altri che possono "manipolare" attraverso lo sguardo |
Al volo..ma ci sono per me, nel mio osservare, situazioni diverse. Alle volte guardare l'altro, se stò discutendo ad esempio, mi aiuta a fare una sorta di braccio di ferro, fissare negli occhi è il mio modo di dire "non mi fai paura", altre volte invece gurdare negli occhi l'altro non mi riesce proprio, o mi mette a disagio o, in rari casi è accaduto, mi sento "nuda", come se con uno sguardo potesse questa persona sapere tutto di me.
Allo stesso tempo sono sicura che quando guardo la persona che amo o a cui voglio molto bene con quello sguardo riesco a passargli tutto il mio calore.. cosa nello specifico si passi o si prenda però non lo sò. Certo che il tuffo al cuore che mi è capitato di provare incrociando lo sguardo di alcune persone è molto simile al tuffo nel guardare la ballerina che gira. Faccio il solito caos? nonso.gif |
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Forse non siamo consapevoli a volte di ciò che comunichiamo, e molto spesso è l'espressione di ciò che abbiamo dentro, d'altra parte comunque è importante anche la ricettività di qualcuno. Una persona molto ricettiva poi, riesce a percepire la proiezioni degli altri sguardi, anche senza guardare negli occhi ) il sentirsi osservati. |
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Una volta ho fatto un esperimento, di fissare intensamente una persona che non sapeva di essere osservata, ad un certo punto questa persona si girava verso di me, ma non so se dipendeva dallo sguardo o dalla forza del pensiero... |
Un po' distante dal tema del momento ma ricordo (se non l'ho già detto) una cosa bellissima di mio figlio quando era piccolo, piccolo e giocavamo a nascondino per nascondersi chiudeva gli occhi, come se chiudendoli, lui scomparisse, allo stesso modo in cui scompariva il mondo a lui in quel momento.
Dopo quanto detto da Uno sopra ho ripensato a quando ho avuto sconnessione con gli altri attraverso gli occhi e c'era sempre un discorso mio di non accettazione o/e di sensi colpa, autogiudizio tutte legate alla coscienza. Spesso si sente dire nei film icon_mrgr: ....abbiamo un contatto visivo..... possibile che sia un contatto/scambio tra coscienze? fiori.gif Mi è venuta in mente un'altra cosa come in quei film dove escono dal modulo dei sensori che sondano il terreno ecco vedo così gli occhi sondano la coscienza dell'altro e portano con se un ritorno. Spero di averlo spiegato meglio. |
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Comunque sia, che funzioni o meno (credo dipenda anche da chi cerchiamo di attrarre... i camerieri c'hanno lo schermo), non so voi ma io cercavo di mandare qualcosa, non di tirargli via. Eppure parliamo di attrarre l'attenzione. Quindi semmai dovremmo fare da magnete più che inviare. E' anche vero però che se tiro qualcosa a qualcuno è facile che si giri dalla mia parte e quindi ho attratto la sua attenzione. Ma il modo migliore è sempre chiamare, fare rumore. Invio un segnale ma anche faccio da magnete... |
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A me capita ancora icon_mrgr: sarò grave? Scherzi a parte, in questo forse c'è in parte il motivo per cui a volte non ci riconosciamo allo specchio, o in una foto? Quando viviamo molto dentro di noi e i nostri occhi sono le nostre finestre sul mondo non ci preoccupiamo di che tipo di casa siamo. Oppure la vediamo sgarrupata e facciamo finta di nulla...però dai, non vi è mai capitata la curiosa curiosissima sensazione di essere dietro ai vostri occhi? Così come quando guardate una cose bella, bellissima, emozionante non avete mai avuto la sensazione che gli occhi si allarghino si ingrandiscano per permettervi di spaziare, di inglobare ciò che state guardando? (un tramonto ad esempio) Oppure in una situazione poco piacevole o magari noiosa di guardarvi da fuori... no? ok..spè..tadààn..ho le mani davanti agli occhi non ci sono più icon_mrgr: fiori.gif |
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