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filoumenanike 18-11-2009 17.05.28

Rispondo così, sensitivamente, se Gino utilizza la parte nera di Mario...farà magia nera, sebbene questa sia volta ad aiutare, a migliorare Mario!

Sole 18-11-2009 17.18.57

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77468)
I
Se Gino conoscendo Mario utilizza una debolezza di questi connessa alla parte nera dello stesso Mario... ed usa mezzi che nascono, crescono e vivono nel lato oscuro.... e usa queste cose per aiutare Mario a crescere, migliorarsi etc...

Gino è un mago bianco o nero? E sta usando magia bianca o nera?

Uhm.. mi verrebbe da dire nera. Perchè sta richiamando la forza motrice che ha sede nel nero appunto. Ma se penso che comunque apporta un evoluzione in Mario allora Gino usa il nero per applicare il bianco. Cioè il fine giustifica il mezzo.
Ma non sono sicura.. aspetto altre considerazioni.
Però, riflettendoci meglio mi vien da dire che non si può utilizzare, senza il rischio di essere usati e che quindi si ritorca contro, un mezzo che non si conosca approfonditamente. Per cui per utilizzare davvero una parte nera bisogno essere nel bianco.
________
Si salta agli occhi, i colori ricordano certamente l'alchimia e le sue fasi. Da qui la considerazione, che secondo me non è di poco conto per inizaiare a fatare dei miti secolari, che la magia rossa o cerimoniale viene considerata populisticamente magia che comprende sesso, anche se è magia sessuale. E' evidente che non c'è una chiarezza (non sto dicendo che io l'abbia capita). Così come nel tantra si parla di sesso e non di energia sessuale.
Per cui se i colori rappresentano la fase di, diciamo così, iniziazione alla magia certamente la rossa non riguarda il sesso così come immaginiamo la questione.

griselda 18-11-2009 17.20.31

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77468)
Io sarei tentato di rispondere sui colori, ma se non trovo il tempo per scrivere un mezzo papocchio su quello che era la magia in origine e non quello che adesso gira.... rischio che si capisca male ciò che voglio dire.

Provo un solo semplice esempio, vediamo cosa ne esce.

Se Gino conoscendo Mario utilizza una debolezza di questi connessa alla parte nera dello stesso Mario... ed usa mezzi che nascono, crescono e vivono nel lato oscuro.... e usa queste cose per aiutare Mario a crescere, migliorarsi etc...

Gino è un mago bianco o nero? E sta usando magia bianca o nera?

Non ho capito se vuoi significare che è l'intento che fa la distinzione tra mago nero e mago bianco.
Se quello che faccio è a fine egoistico sto agendo da mago nero, se è per fine altruistico sono un mago bianco.
Quindi Gino lo definirei un Mago bianco.
Ma per Magia bianca o nera si intende Teurgia e Goetia o cosa? nonso.gif

Sole 18-11-2009 17.24.58

Dobbiamo distinguere tra il livello di iniziazione e il mezzo.

griselda 18-11-2009 17.30.12

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 77471)
Da qui la considerazione, che secondo me non è di poco conto per inizaiare a fatare dei miti secolari, che la magia rossa o cerimoniale viene considerata populisticamente magia che comprende sesso, anche se è magia sessuale. E' evidente che non c'è una chiarezza (non sto dicendo che io l'abbia capita). Così come nel tantra si parla di sesso e non di energia sessuale.
Per cui se i colori rappresentano la fase di, diciamo così, iniziazione alla magia certamente la rossa non riguarda il sesso così come immaginiamo la questione.

Magia Sessuale o comunque lavorare con l'energia sessuale direttamente per quel che ne sapevo io avveniva dopo certi livelli per cui oggi potrei dire dopo il nero sicuramente ma anche dopo il bianco per cui il colore potrebbe essere proprio il rosso che però non lego con la parte cerimoniale. nonso.gif Quanta confusione che ho in testa.:U

griselda 18-11-2009 17.32.04

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 77475)
Dobbiamo distinguere tra il livello di iniziazione e il mezzo.

Scusa non ho capito se parlavi con me e se è così non ho capito ugualmente. icon_mrgr: (Rido per me eh)

Sole 18-11-2009 17.42.53

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 77478)
Scusa non ho capito se parlavi con me e se è così non ho capito ugualmente. icon_mrgr: (Rido per me eh)

Si scusa, pensavo si potesse capire cosa intendevo.
Dicevo...

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 77473)
Se quello che faccio è a fine egoistico sto agendo da mago nero, se è per fine altruistico sono un mago bianco.
Quindi Gino lo definirei un Mago bianco.

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 77475)
Dobbiamo distinguere tra il livello di iniziazione e il mezzo.

Se una persona è al bianco, facendo uno spostamento sul colore alchemico, vuol dire che ha già esplorato completamente ( o quasi) il nero e può utilizzarlo senza farsi dominare o quasi.. Utilizza le forze di quel mezzo. Usare quelle forze è applicare magia nera che è il mezzo, anche se lui è (nel) bianco.
Era la riflessione che facevo più su. Ciò che E' non inficia ciò che può usare come mezzo.

Ray 18-11-2009 17.57.00

Gino fa magia nera ma non è un mago nero, se per mago nero intendiamo, a mio avviso sbagliando, un mago cattivo o volto al male.
Invece io penso che, semplicemente, un mago è un mago e quando opera utilizzando il nero allora fa magia nera... poi immagino ci si specializzi. Data l'umanità mi sa che ci sarebbe molto bisogno di maghi neri... ossia che utilizzano il nero. Quando non c'è altro...

Ma finchè non si è arrivati a realizzare un certo livello di perfezionamento non ci si può dire maghi... si sarà apprendisti o roba del genere. Come dice Sole, per utilizzare il nero lo devo dominare.

Il rosso, se associato all'alchimia, ha a che fare si con l'energia sessuale. Ritengo che quella fase, senza l'utilizzo completo di quell'energia, non si fa... senza Kundalini oltre ad un certo livello non si va. Prima è meglio fare senza.

griselda 18-11-2009 18.04.25

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 77480)
Si scusa, pensavo si potesse capire cosa intendevo.
Dicevo...





Se una persona è al bianco, facendo uno spostamento sul colore alchemico, vuol dire che ha già esplorato completamente ( o quasi) il nero e può utilizzarlo senza farsi dominare o quasi.. Utilizza le forze di quel mezzo. Usare quelle forze è applicare magia nera che è il mezzo, anche se lui è (nel) bianco.
Era la riflessione che facevo più su. Ciò che E' non inficia ciò che può usare come mezzo.

Ora è chiarissimo grazie per la pazienza. abbraccio:

RedWitch 20-11-2009 03.08.33

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77468)
Provo un solo semplice esempio, vediamo cosa ne esce.

Se Gino conoscendo Mario utilizza una debolezza di questi connessa alla parte nera dello stesso Mario... ed usa mezzi che nascono, crescono e vivono nel lato oscuro.... e usa queste cose per aiutare Mario a crescere, migliorarsi etc...

Gino è un mago bianco o nero? E sta usando magia bianca o nera?


L'esempio che hai fatto è quel che di norma dovrebbe fare un buon Maestro, far leva sulle debolezze connesse alla parte nera, per aiutare l'allievo a migliorarsi... io direi che Gino usa la magia bianca attraverso strumenti di magia nera, cioè che una non puo' escludere l'altra... come del resto nell'Opera i colori non sono nettamente distinti.. credo pero' che se ci si trova nella fase al nero non sia possibile usare magia bianca...

Ombra 24-11-2009 14.36.30

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 77366)
Si meno uscite, ma questo non vuol dire non utilizzare. Quando esce di meno ti trovi con più energia, a quel punto o la trattieni e si allarga il tubo 8-) o la incanali diversamente e quindi comunque la usi ma meglio. Sarebbe da fare tutte e due le cose.

Per lo studio di se stessi ti rimando al forum... potrei dirti tutta la sezine esoterismo, psicologia, ma anche molte altre. La prima pratica assolutamente necesaria è l'auto-osservazione. Consiglio anche la lettura di Gurdjieff (o Ouspensky che lo spiega bene), oltre al libro di cui ha parlato Rajneesh, che non è male.

Ho letto "Frammenti di un insegnamento sconosciuto di Ouspensky". Ho notato che è cosa difficilissima ricordarsi di sè e stavo tentando di fare un lavoro sui centri, ma poi non ce l'ho più fatta è difficilissimo. Di Crowley mi hanno parlato male, come di un truffatore e nulla più.

Ombra 24-11-2009 14.37.11

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77468)
Io sarei tentato di rispondere sui colori, ma se non trovo il tempo per scrivere un mezzo papocchio su quello che era la magia in origine e non quello che adesso gira.... rischio che si capisca male ciò che voglio dire.

Provo un solo semplice esempio, vediamo cosa ne esce.

Se Gino conoscendo Mario utilizza una debolezza di questi connessa alla parte nera dello stesso Mario... ed usa mezzi che nascono, crescono e vivono nel lato oscuro.... e usa queste cose per aiutare Mario a crescere, migliorarsi etc...

Gino è un mago bianco o nero? E sta usando magia bianca o nera?

E' mago bianco perché tende all'evoluzione di Mario.

Ray 24-11-2009 18.34.48

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77678)
Ho letto "Frammenti di un insegnamento sconosciuto di Ouspensky". Ho notato che è cosa difficilissima ricordarsi di sè e stavo tentando di fare un lavoro sui centri, ma poi non ce l'ho più fatta è difficilissimo.

Se vuoi tutto in una volta non solo è difficilissimo, è quasi impossibile.
Ma iniziando dall'osservazione diventa possibile. Si tratta di imparare a ricordarsi di osservarsi.

Faltea 28-11-2009 23.20.21

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 77548)
L'esempio che hai fatto è quel che di norma dovrebbe fare un buon Maestro, far leva sulle debolezze connesse alla parte nera, per aiutare l'allievo a migliorarsi... io direi che Gino usa la magia bianca attraverso strumenti di magia nera, cioè che una non puo' escludere l'altra... come del resto nell'Opera i colori non sono nettamente distinti.. credo pero' che se ci si trova nella fase al nero non sia possibile usare magia bianca...

Do uno schiaffo a mio figlio perché ha agito male.....

Bianca assolutamente, anche se non capisco la distinzione..
Cioè ritengo nella mia misera esperienza diretta che un Mago totalmente nero non esista, un Mago (maiuscolo) usa equamente bianco e nero per bene o male come ritiene di agire... (Anche perché la linea che divide i due estremi è così sottile) Il giudizio sul fatto che ciò che fa sia giusto o sbagliato sarebbe comunque soggettivo, chi è totalmente nero o bianco non è un Mago ma un apprendista...
Per centrarti non devi toccare gli estremi?
Dunque...

RedWitch 29-11-2009 01.26.59

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 77865)
Do uno schiaffo a mio figlio perché ha agito male.....

Bianca assolutamente, anche se non capisco la distinzione..

No Falty, secondo me l'esempio non va bene, perchè per far leva su una debolezza altrui si usa quella (non lo schiaffo, che è un terzo elemento). Per esempio se io sapessi che tu sei invidiosa, faccio leva sulla tua invidia, la pungolo in qualche maniera, in modo che tu possa sentirla ed eventualmente lavorarci sopra, per aiutarti a migliorare. Qualcosa che vada ad agire direttamente sull'invidia.. (anche se qualche volta uno schiaffo ben dato.. :D)

Per il resto, non so se esistano Maghi totalmente bianchi o neri, ma dubito... penso che non si possa mai usare esclusivamente il bianco o il nero...

ps: bentrovata :C:

Faltea 29-11-2009 15.37.03

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 77866)
No Falty, secondo me l'esempio non va bene, perchè per far leva su una debolezza altrui si usa quella (non lo schiaffo, che è un terzo elemento). Per esempio se io sapessi che tu sei invidiosa, faccio leva sulla tua invidia, la pungolo in qualche maniera, in modo che tu possa sentirla ed eventualmente lavorarci sopra, per aiutarti a migliorare. Qualcosa che vada ad agire direttamente sull'invidia.. (anche se qualche volta uno schiaffo ben dato.. :D)

Vero, hai ragione. Io mi rifacevo al concetto far del male (schiaffo) per far del bene (insegnamento che ne consegue). Però si passa su un'altro piano che non ha molto a che con la magia nera e bianca.

Forse per capire meglio il concetto bisognerebbe scindere il bene bianco ed il nero cattivo.
Cioè un mago che usa magia nera non deve per forza essere spinto dalla malvagità e un mago che usa magia bianca solo da buoni propositi...
Non vi sembra?


abbraccio: è un piacere ritrovarvi tutti:@@

Ombra 07-12-2009 03.19.37

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 77683)
Se vuoi tutto in una volta non solo è difficilissimo, è quasi impossibile.
Ma iniziando dall'osservazione diventa possibile. Si tratta di imparare a ricordarsi di osservarsi.

Capito. Ci sono delle cose che non possono essere fatte meccanicamente? C'è qualcosa che ti induce che tu lo voglia o meno ad osservarti? Gurdjeff usava il balletto "la lotta dei magi", mi chiedo se oltre a questo possa esistere qualcos'altro che ti induca a studiare te stesso, infatti lui diceva ad Ouspensky che in questo balletto (in cui i medesimi attori del mago bianco avrebbero recitato anche nella scuola del mago nero), gli attori dovevano osservarsi che lo volessero o meno (perchè dovevano ballare tanto bene nel mago bianco quanto male nella scuola del mago nero).

Da un pò mi è presa la fissa degli scacchi, ci gioco spesso, e volevo sapere se il ragionare negli scacchi, su quale pezzo muovere, può essere fatto meccanicamente. Qualche volta ho notato che l'avversario mi mette nella condizione di dover essere per forza presente a me stesso (succede all'improvviso, non mi accorgo che sta per accadere, ma quando accade mi accorgo che prima stavo dormendo), perchè magari la mossa è difficile da contrastare. C'ho visto giusto? Ci sono dei metodi come il balletto di Gurdjeff e gli scacchi, in cui ci si studia per forza che lo si voglia o meno?

Hai altri esempi di questo tipo, cioè di tecniche, giochi o arti che ti permettono di osservarti?

Ray 07-12-2009 11.24.15

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 78114)
Hai altri esempi di questo tipo, cioè di tecniche, giochi o arti che ti permettono di osservarti?

Beh, tutte le attività complicate, all'inizio, richiedono se non altro concentrazione. Che è una buona cosa, anche se non implica necessariamente osservazione. Questa deve essere comunque voluta, dato che è l'unica cosa che non può essere autommatica-meccanica (e con questo ho risposto ad unna tua domanda).

Però è vero, come dice Gurdy, che ci sono attività che facilitano di molto l'osservazione, l'attenzione e la concentrazione. Gli scacchi possono anche andare bene, ma io consiglierei di fare anche qualcosa col corpo. Oltre al Training (trovi il treda in tecniche evolutive) una buona cosa sono le arti marziali, se fatte seriamente e con un insegnante decente. Come i balletti di Gurdy i movimenti sono codificati dalle antiche tradizioni e mettono in movimento, inizialmente solo inconsapevolmente, anche altro.

Ombra 09-12-2009 05.43.18

Bhe ho fatto karate e posso dire che hai ragione sulle arti marziali, anche se ho notato che quando cercavo di porre l'attenzione (è questa che intendi per sviluppo autonomo dell'osservazione di sé nelle arti marziali?) sul kata, mi veniva in modo meno meccanico ma era anche meno efficace, troppo lento e in una parola imperfetto. Notai che per farlo correttamente, lo dovevo apprendere osservando cosa facevo, ma per eseguirlo bene dovevo poi farlo meccanicamente.

Possiamo cercare di buttar giù una lista (magari non tutti sono portati per le arti marziali) di ciò che è utile all'osservazione di sé?

1) Balletto Gurdjeffiano
2) Arti marziali
3) ???????

p.s. Gurdjeff faceva in merito a ciò anche digiuni intensi di uno o due giorni riferisce Ouspensky e li faceva stare immobili in strane posizioni, dicendo stop all'improvviso e loro dovevano fermarsi. Tutto ciò serve a creare quella lotta tra il "si" e il "no", cioè tra ciò che si vuole e ciò che si deve? Ed è utile all'osservazione di sé?

p.p.s. La lotta tra il "si" e il "no" può essere vista come lo sfregare di pietre focaie? Può creare delle scintille come per l'accensione del fuoco alchemico?

Uno 09-12-2009 10.23.38

Ci starebbe meglio un thread apposito però

Ombra 09-12-2009 10.37.43

Il nuovo post lo apro sempre in esoterismo, o l'osservazione di sé andrebbe in psicologia? O in esoterismo ---> tecniche evolutive?!

Ray 09-12-2009 16.24.55

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 78191)
Bhe ho fatto karate e posso dire che hai ragione sulle arti marziali, anche se ho notato che quando cercavo di porre l'attenzione (è questa che intendi per sviluppo autonomo dell'osservazione di sé nelle arti marziali?) sul kata, mi veniva in modo meno meccanico ma era anche meno efficace, troppo lento e in una parola imperfetto. Notai che per farlo correttamente, lo dovevo apprendere osservando cosa facevo, ma per eseguirlo bene dovevo poi farlo meccanicamente.

Impari con l'attenzione, esegui col centro motore, ma non deve per forza essere meccanica la cosa. La parte mentale potrebbe/dovrebbe seguire l'operazione del motore, lasciandolo fare, osservando e fornendole attenzione.

Ma sto nuovo tread?
(per la sezione dipende da come lo imposti, cmq non in tecniche evolutive a mio avviso)

Uno 09-12-2009 17.00.26

Esoterismo

Astral 27-08-2011 10.59.55

Secondo me è magia grigia, se esiste.

Dobbiamo pensare che non tutti sono pronti per evolversi o per un risveglio, quindi non so quanto conveniente è utilizzare i punti deboli.

In ogni caso ho sempre stuzzicato i punti deboli altrui, a volte può essere servito, ma mi rendo conto che i punti deboli altrui, sono anche nostre proiezioni, quindi in teoria dovrebbe essere compreso nell'opera al nero, quindi magia nera.


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