Ermopoli

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-   -   Fare di un vizio virtù (https://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=3402)

griselda 09-10-2007 18.10.13

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 40487)
Grazie!!
Ehm vediamo se ho capito qualcosa..il tuo ipotetico vizio è la curiosità..
Se ho capito la dinamica puoi usare il vizio, la curiosità, come virtù perchè ti occupi di altro, non so per esempio imparare a cucinare il pane invece di leggere Kant. Non hai imparato nulla di filosofia ma hai imparato a cucinare il pane
(vizio che rimane vizio sarebbe leggere Eva 2000 invece di Kant)
Oppure puoi cercare di eliminare il vizio leggendo Kant ogni volta che puoi
L'ideale sarebbe trovare il tempo giusto per imparare a fare il pane e leggere Kant
:U ti pare che fili?

Prima di eliminare un vizio, ci vuole tempo prima capire perchè ho preso questo vizio,piega.... può essere un fuga da qualcos'altro che poi lo vedo come qualcosa che mi domina...se non mi osservo comanda lui, concedendogli potere succhia la mia energia a suo comodo e a mio discapito. Se invece piano, piano tendo a togliergli potere deviandolo a mia volta incanalandolo in altro, uso il vizio e non ne vengo usata e piano, piano gli tolgo potere non alimentandolo come vuole e quando vuole lui.

turaz 09-10-2007 18.12.48

hai vissuto situazioni in cui ti è parso qualcuno "castrasse" l'entusiasmo che mettevi curiosando qua e la oppure ove ti è parso siano stati svalutati determinati tuoi sforzi (vedi scuola o altro)?

griselda 09-10-2007 18.43.42

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 40476)
Un mio vizio è che sono potrona (accidia) renderlo una virtù sarebbe .....???
Non capisco.....

Cara Faltea io sono un divano piacere.diavolo.g:
Trasformarla in virtù eh... ci sto lavorando ma vado lenta, sarà perchè sono pigra?icon_mrgr:
A parte le battute sulla accidia ci sono due discussioni 1 e 2
Credo che il segreto sia sempre nel valutare se vale la pena di muoversi, ma sinceramente, ( ma come si fa ad essere sinceri se non ci si conosce?) perchè la pigrizia tende ad immobilizzare. (quando arriva a tanto) Intendo toglierle il potere che ha su di noi.
Vorrei dirti di più ma parlerei di me che non sono te e con mille sfumature diverse che si possono trovare non centrerei ciò che ha portato a te verso l'accidia. L'unica cosa è osservarsi perchè dietro c'è sempre altro. E di provare a prendere tu il comando anche su piccole cose forzandoti di fare, e ascoltare tutto ciò che senti dentro. Anche quando invece le cedi ascoltarti dentro e sentire le motivazioni con cui ti racconti che è giusto fare così piuttosto che cosà.
fiori.gif

turaz 09-10-2007 18.55.22

quell'osservarsi di cui chi è "poltrone" visto da un altro lato è così capace di fare ... se vuole...

Ray 09-10-2007 20.40.16

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40496)
Per essere più precisi nella
1° utilizzo
2° elimino (ma occhio perchè poi magari esce in altre forme in altri posti, non è detto ma può, "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" è da vedere se in meglio o in peggio più nascosto )
3° sublimo, che è una specie di trasformazione ma un pelo più complessa, in realtà non elimino il vizio (come detto sopra) ma lo uso per trarne la forza di ricavare una virtù....
(è messo male.... non è preciso, incompleto... ma adesso non ho tempo, lo sistemiamo)

Ci torno se qualcuno non fa il lavoro sporco prima hahahah

Due parole sull'etimologia, visto che è richiesta. E' parecchio complessa se la si vuole indagare bene (eventualmente lo faccio, ma non in due righe)... in breve in vizio è un difetto ma la parola porta con se un significato di moto, un movimento... violenza ha la stessa origine (anche vezzo che vuol dire originariamente appunto difetto). Virtù è una qualità connessa alla forza, un qualcosa di più... si è legato al maschile (virile ha la stessa origine), ma nel senso di "solare", nel senso di principio attivo, anche se nel pantheon latino era una dea femminile figlia della Verità...

Per passare a quel che diceva Uno, se ho capito e mi riesce di veicolare, abbiamo tre comportamenti possibili di fronte ad un nostro vizio.

Primo comportamento usarlo per "farne" una virtù, che poi è il topic del tread. In questo caso il vizio non scompare, se scomparisse, scomparirebbe con esso anche la virtù dal quale è generata. IN quanto detta virtù trae forza dal vizio stesso... ovvero, dato che c'è un vizio, gli permetto di esistere perchè lo uso per costruirmi un'altra cosa... una virtù che mi serve. Quindi, se lo faccio, il vizio rimane e in più ho una virtù che non necessariamente è opposta al vizio in questione ma può essere tutt'altro (vedi il guardarsi attorno generato dal voler rimandare). C'è da dire però che, se uso il vizio per farmi una virtù, almeno in parte è sotto controllo... non solo, ma parte dell'energia che passa attraverso il vizio diventa virtù. Resta tuttavia una certa quantità di energia che serve a mantenere in vita il vizio. Quando fare così? Beh, quando conviene... ovvero quando traggo più benefici dalla virtù di quanto mi costa il vizio.

Seconda cosa, farlo sparire. Come? Beh, non dandogli alcuno spazio, ovvero azzerandogli i rifornimenti. In questo caso occhio però, perchè come avete fatto notare, si sposta. Uno dice che a volte si sposta... in realtà qualcosa si sposta sempre, la differenza è se sono io che sposto (consapevolmente) o se lascio che si sposti da se.
Questo accade perchè il vizio "funzionava", come tutte le cose, ad energia. In altri termini, io incanalavo in quel vizio una certa energia che non sapevo/so gestire diversamente. E' l'incanalamento che, a forza di ripetizioni, crea una corsia preferenziale (la famosa minor resistenza) e quindi un'abitudine. Ne segue che se io blocco la corsia (con sforzo che sarà proporzionale al "traffico" ovvero a quanta energia incanalo li) essa dovrà pur andare da qualche parte. Se sono io che la dirigo ok, cresco perchè comunque la userò per qualcosa di consapevole (fosse anche correre per strada... esempio scemo ma per far capire), se invece non me ne rendo conto e mi limito allo sforzo essa creerà di forza un'altra corsia... con il solo risultato che sono tornato al punto precedente al lavoro sul mio vizio, ovvero non so di avere un vizio. Tra l'altro spesso mi farà più male del primo per via di qualcosa connesso ai bersagli preferiti (ci torniamo).

Terza cosa sublimo. E' dura da capire (non che io...) e ancora più da spiegare. Diciamo che è simile alla seconda ma consapevole, solo che invece di usare l'energia in qualcosa di nuovo che decido, "me la tengo" e la uso per espandermi... detto in altro modo, invece di trasformare il vizio in qualcosa d'altro, trasformo proprio l'energia che vi era incanalata in un'energia diciamo migliore, più raffinata, che posso usare per costruire me, per Fare...

Vabbeh post lunghissimo, forse andava preso un pezzo alla volta.

:C:

Uno 09-10-2007 22.20.01

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 40476)
Un mio vizio è che sono potrona (accidia) renderlo una virtù sarebbe .....???

Non capisco.....

Per esempio se mentre poltroneggi leggi libri che ti accrescono, fai di un vizio una virtù... ovviamente se ti chiudi tutto il giorno in casa a leggere va a finire che fai l'inverso

Kael 09-10-2007 23.00.06

"Fare di un vizio una virtù" significa secondo me cercare di trarre sempre più bene possibile da un presunto male. Cavare il bene dal male insomma. Perchè c'è sempre qualcosa di buono in ogni cosa.
Chi non lo trova vuol dire che non ha cercato a fondo...

Faltea 10-10-2007 13.40.44

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 40506)
Cara Faltea io sono un divano piacere.diavolo.g:
Trasformarla in virtù eh... ci sto lavorando ma vado lenta, sarà perchè sono pigra?icon_mrgr:
A parte le battute sulla accidia ci sono due discussioni 1 e 2
Credo che il segreto sia sempre nel valutare se vale la pena di muoversi, ma sinceramente, ( ma come si fa ad essere sinceri se non ci si conosce?) perchè la pigrizia tende ad immobilizzare. (quando arriva a tanto) Intendo toglierle il potere che ha su di noi.
Vorrei dirti di più ma parlerei di me che non sono te e con mille sfumature diverse che si possono trovare non centrerei ciò che ha portato a te verso l'accidia. L'unica cosa è osservarsi perchè dietro c'è sempre altro. E di provare a prendere tu il comando anche su piccole cose forzandoti di fare, e ascoltare tutto ciò che senti dentro. Anche quando invece le cedi ascoltarti dentro e sentire le motivazioni con cui ti racconti che è giusto fare così piuttosto che cosà.
fiori.gif

E' vero ferma... stoppa.. e forse turaz dicendo che da maggior spazio all'osservazione (la stasi) ci ha azzeccato...
L'iperattività ti porta a perdere d'occhio ciò che ti circonda, l'essere POTRONA ti permette anche di osservare ed osservarti ... ma da qui a divenire una virtù.... non credo sia possibile.. o no?
Può essere mutata in positivo, ma non a tal punto da essere definita virtù....
nonso.gif

Faltea 10-10-2007 13.45.55

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40520)
Per esempio se mentre poltroneggi leggi libri che ti accrescono, fai di un vizio una virtù... ovviamente se ti chiudi tutto il giorno in casa a leggere va a finire che fai l'inverso

Vero... quando poltroneggio leggo.... ma non è il poltroneggiare la virtù è il leggere secondo me...

O no? ...

Uno 10-10-2007 15.20.06

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 40543)
Vero... quando poltroneggio leggo.... ma non è il poltroneggiare la virtù è il leggere secondo me...

O no? ...

Faltea.... mi hai risposto troppo velocemente? boccaccia:

abbraccio:

griselda 10-10-2007 16.39.05

Io vedo l'accidia come una forma di resa incondizionata... ci si arresi a cosa? Quando ad esempio devo fare una cosa che ho già fatto tante volte e non è andata come dicevo io ( aspettative) ecco che mi sussurra all'orecchio:" ma chi te lo fa fare?" e zac se l'ascolto mi ha fregata. L'accida è subdola e nasconde molto altro, dietro alla pigrizia c'è sofferenza vissuta e non compresa.
Quando faccio per fare senza avere un ritorno e non ho aspettative ne del risultato ne dell'approvazione ma faccio e basta le tolgo tutte le possibili scuse che adduce per tenermi al palo.
La sua virù è quella di aiutarmi a non essere impulsiva, magari che so è stata proprio quella causa scatenante mi domando. Per non sbattere sempre la testa ci si imigrisce e ci si ferma al mentale, ad un rimuginare continuo che diventa estenuante succhia le forze e porta alla accidia.
Essa è figlia di verità precostituite di convinzioni false che non fanno muovere.
Quando mi aspetto che qualcuno sia felice di quello che ho fatto per molti anni e questo non avviene ecco che queste aspettative senza ritorno possono farmi dire ma che lo faccio a fare? tanto....
La virtù a cui porta l'accidia se lavori sodo è la costanza, la pazienza, la perseveranza che nascono dal fare senza nessuna aspettativa.
Ci vuole una gran forza ma credo che ne guadagnerò in forza di volontà.
Se non si capiva parlavo a me stessa.fiori.gif
Poi si può poltrire con la mente invece che con il corpo smettendo di lavorare nel paese delle banane. diavolo.g:

dafne 10-10-2007 16.46.00

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40496)
Per essere più precisi nella
1° utilizzo
2° elimino (ma occhio perchè poi magari esce in altre forme in altri posti, non è detto ma può, "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" è da vedere se in meglio o in peggio più nascosto )
3° sublimo, che è una specie di trasformazione ma un pelo più complessa, in realtà non elimino il vizio (come detto sopra) ma lo uso per trarne la forza di ricavare una virtù....
(è messo male.... non è preciso, incompleto... ma adesso non ho tempo, lo sistemiamo)

Ci torno se qualcuno non fa il lavoro sporco prima hahahah


ok, ecco i guanti in nitrile, lo spruzzino e lo straccetto...:H lavoro sporco fatto o no riesci a spiegarmi cosa significa sublimare?

griselda 10-10-2007 17.06.15

E' stata aperta questa discussione.

dafne 10-10-2007 17.18.36

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 40552)
E' stata aperta questa discussione.

GRAZIE !! fiori1.gif

Faltea 12-10-2007 12.35.31

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40545)
Faltea.... mi hai risposto troppo velocemente? boccaccia:

abbraccio:

Francamente non ci capisco un gran che...
Vedo se riesco a spiegarmi.
Se poltrisco, ozio... non faccio nulla.
Se leggo, non sto poltrendo, ma sto leggendo...
Sono due cose separate, non l'una la trasformazione dell'altra...

Ne concludo che è impossibile in realtà trasformare un vizio in virtù.
E' un po' come cercare di trasformare un'arancia in limone.... sono due cose separate

Si può eliminare il vizio e coltivare la virtù....

Se non ti piace il limone mangia l'arancio....

turaz 12-10-2007 12.41.10

sicura di "non fare nulla"quando poltrisci?
in realtà stai "poltrendo"appunto...:))))

Uno 12-10-2007 19.16.56

Provo a mettere tutto il filo del discorso insieme, togliendo qualcosa, vediamo se ci capiamo

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40457)
Notare la frase esatta: "Far di vizio una virtù", significa che il vizio rimane vizio non diventa una virtù però in un determinato frangente lo uso come virtù.
In questo modo un veleno può essere usato come medicina per esempio...

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 40476)
Un mio vizio è che sono potrona (accidia) renderlo una virtù sarebbe .....???

Non capisco.....

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40520)
Per esempio se mentre poltroneggi leggi libri che ti accrescono, fai di un vizio una virtù... ovviamente se ti chiudi tutto il giorno in casa a leggere va a finire che fai l'inverso

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 40543)
Vero... quando poltroneggio leggo.... ma non è il poltroneggiare la virtù è il leggere secondo me...

O no? ...

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40545)
Faltea.... mi hai risposto troppo velocemente? boccaccia:

abbraccio:

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 40768)
Francamente non ci capisco un gran che...
Vedo se riesco a spiegarmi.
Se poltrisco, ozio... non faccio nulla.
Se leggo, non sto poltrendo, ma sto leggendo...
Sono due cose separate, non l'una la trasformazione dell'altra...

Ne concludo che è impossibile in realtà trasformare un vizio in virtù.
E' un po' come cercare di trasformare un'arancia in limone.... sono due cose separate

Si può eliminare il vizio e coltivare la virtù....

Se non ti piace il limone mangia l'arancio....

Ti sei persa il mio primo post, perchè avevo sottolineato appositamente "non diventa" e "lo uso"

Vuoi proprio far l'esempio con arancio e limone? Non è proprio adatto (parla di alimenti esterni e non di cose che partono da noi) ma ci proviamo:
Non ti piace il limone da solo, (virtù nella metafora) ma vuoi provarci per vedere se quello scemo di Uno ha consigliato qualcosa di buono (esempio).... allora prendi le arance (vizio, cioè una cosa che ti viene facile in questo caso) e fai una spremuta mista... il limone rimane limone, le arance rimangono arance ma così riesci ad assumere il limone cosa che normalmente non faresti.
Prova a pensare se tu fossi una di quelle persone che non riescono mai a stare in casa, tanto per fare un esempio... quando potresti leggere? In questo caso per alimentare una virtù (lettura) hai bisogno di un difetto (poltrire).

Uno 12-10-2007 19.18.58

Dimenticavo... non c'è trasformazione... è qui che ti freghi e non riesci a capire il nesso, ma solo uso.

Faltea 12-10-2007 20.02.08

(faccina con lampadina sulla testa)
EUREKA!

Avevo perso il primo post... sorry

Ora tutto è chiaro
abbraccio:

Se non ci fossi bisognerebbe inventartiicon_mrgr:

Infatti, ciò che non capivo era la "trasformazione".. bastava modificarla con "uso":wow:

.... la storia dell'uovo di colombo....icon_mrgr:

RedWitch 19-10-2007 18.34.50

Esiste anche il detto "fare di necessità virtù", che penso possa essere collegabile a quanto abbiamo detto fino ad ora.

Un esempio che mi viene in mente è un vecchio metodo che usavano (non so se qualcuno lo usi ancora...) per fare in modo che i bambini imparassero a nuotare. Li mettevano nell'acqua, senza possibili appigli e in quel modo brutale o si impara a nuotare o si annega..
Più genericamente imparo a fare qualcosa perchè in quel momento mi serve ho bisogno di imparare anche se non conosco... e l'urgenza da la spinta a farlo.
Ma si puo' dire in questo modo che la necessità diventa virtù?
In questo caso la necessità impellente si trasforma (nel caso del nuotare ho bisogno di nuotare per non affogare, ma una volta imparato a farlo, non avrò più la necessità, ma resta solo l'aver imparato qualcosa) o puo' valere il discorso che facevamo sopra di vizio e virtù?


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