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Ci sta, però definire la cosa proprio orgasmo è un pò tirata par i capelli, direi più uno sfogo emotivo. Che differenza c'è tra uno sfogo ed un orgasmo? Il primo per quanto prepotente è comunque controllato e finalizzato ad allentare le pressioni, il secondo è incontrollabile, il primo può dare sollievo, il secondo avrà sempre un picco "magico" (nel senso di stato stupendo, benessere e molto altro) e poi ridiscenderà, come visto sopra, in modi diversi. Citazione:
Hai bisogno di vedere l'aria per respirare? Tutto ciò che ti fa vivere è energia sessuale, volendo definirla tecnicamente è un'attrazione di qualche tipo tra entità di polarità diverse (pricipi maschili e femminile). Quindi c'è energia sessuale quando impari, quando mangi (scorre tra il tuo corpo e il cibo), quando cammini, quando dormi... insomma quando vivi. L'uso corretto o scorretto dipende dagli scopi che si vogliono ottenere, non mi sognerei mai di dire a chi lo fa, che diventare scemi per possedere un auto lussuosa è un uso scorretto dell'energia sessuale.... ma se ho altri obiettivi senz'altro lo è. Quando le suore (esempio) dicono che sono le spose di Cristo, che si sposano ed uniscono a lui, stiamo parlando di energia sessuale (ripeto a chi legge solo due righe qua e la, energia sessuale è diverso da sesso e da atti sessuali) focalizzata su scopi alti, l'unione con la manifestazione di Dio a noi più vicina nella massima potenza. |
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Perchè quando ero al funerale sentivo che piano piano il petto mi si riempiva quasi a scoppiare e all'ultimo gesto fatto è avvenuta l'esplosione, che poi è stata una mezza implosione. Intendevo che erano simili nella sollecitazione una atta ad allentare la pressione nel petto che pareva stesse per scoppiare e quando è uscita è stato proprio come una bottiglia di spumante anche se trattenuta come se non ce ne stava proprio più e doveva in qualche modo uscire l'ho percepita come uno scoppio. Solo in questo l'avevo paragonato in una continua sollecitazione, che qui non era voluta mentre nell'orgasmo è ricercata il più delle volte. Grazie per le spiegazioni sopra non l'avevo mai comprese. fiori.gif |
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Però forse ora è più chiaro,martello.: ...sono scema senza auto lussuosa icon_mrgr: dove cavolo è finita la "mia" energia in questi anni!(meglio scherzarci su và..) Quindi se fa parte di ogni azione,sensazione,perfino della Fede,tutto sta nell'imparare ad utilizzarla al meglio,in funzione dello scopo che perseguiamo,più alto è questo,più dovremmo tendere in quella direzione...Mi chiedo quindi se il flusso di energia che ci attraversa è misto,ma unico...oppure ci sono diversi tipi di energia che scorrono insieme? Ancora ritornando all'esempio del secchio,canaletto e vasca...ci può stare che nell'atto ci si concentra troppo sul corpo,sul dettaglio, invece di sentire tutto l'insieme..come si fa a considerare la vasca invece della secchiata? fiori.gif |
Bene io sono ancora qui a cercar di cavare il solito ragno dal buco icon_mrgr:
Battute a parte vorrei arrivare veramente a comprendere la differenza tra orgasmo esploso ed imploso l'esplosione è una deflagrazione uno scoppio di energia verso il fuori mentre l'implosione è energia che collassa su stessa rimanenendo all'interno di un sistema. Mi può essere abbastanza chiaro l'immagine ma non come sia possibile farlo accadere dentro di me almeno la seconda opzione. Inoltre Uno dice che bisogna evitare di reprimere l'O. e qui il discorso mi si complica perchè faccio a cazzotti con il reprimere e il trattenere. Quindi provo a ragionarci se reprimo è perchè faccio finta di non sentire che è arrivato il momento. E chiudo baracca e burattini fregandomene di quel che accadrà di quell'energia che ho caricato nel sistema. Se energia c'è ed è stata caricata secondo me è meglio osservare cosa mi fa fare e dove mi spinge e come e tutto quello che riesco ad osservare. E poi cercare di stare il più presente possibile sul momento in cui l'energia viene esplosa oltre a osservare che verrrebbe voglia di versare ancora acqua quando non è più necessario come viene detto più sopra. Che poi credo sarebbe meglio non caricare il sistema se poi dobbiamo scaricare perchè non sappiamo fare altro. Ma la cosa che non mi spiego e non capisco è l'implosione trattenere l'energia all'interno del sistema e farla collassare dentro. Bisognerebbe chiudere le uscite credo ma non ho idea di come si possa fare. A meno che di rimanere fermi immobili e costretti come un non accettare l'espansione e con essa il piacere. nonso.gifleggo.gif |
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beh, glielo hanno dovuto togliere, non mangiava nemmeno, passava il tempo a pigiare il pulsantone. (sorry, niente fonte, ricordo di anni fa) |
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piu' seriamente: ogni volta che leggo queste discussioni mi rafforzo nella mia idea che nella mia testa i ragionamenti sul sesso e quelli sul cibo non hanno un limite vero, sfumano uno nell'altro. leggo e faccio finta si stia parlando di mangiare, e il discorsomi fila lo stesso... |
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Esiste secondo me la natura e la Natura una evolve in millenni ed invece l'altra può accorciare i tempi. :) |
Spetta che ho sintetizzato troppo non è una rinuncia totale al piacere ma alla non dispersione inutile di energia e di quant'altro può essere destinato per altro.
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(basta, vado a dormire, potrei scrivere cose di cui vergognarmi) (vergognarmi di piu', intendo) |
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Per esperienza invece a me è capitato, con una sola persona in effetti, di avere poi una carica energetica sconcertante e a lui capitava uguale. Riuscivo a dormire tipo due ore ma poi ero sveglia come un grillo. Ho solo il sospetto perchè non l'ho sperimentato che se avessimo avuto occasione di passare più giorni consecutivi assieme avremmo vissuto qualcosa di decisamente fuori dalla norma. Comunque sono sempre più convinta che rivestiamo il sesso di molta più importanza di quanto realmente ne abbia. Se parliamo di energia sessuale (a me piace chiamarla vitale) e ci chiediamo cos'è dov'è come si pijja finisce che diamo ragione a DeMello che diceva che "la vita è quella cosa che ci capita mentre siamo indaffarati a fare tutt'altro" :H. |
Ma io credo che non è una questione di età, quanto il fatto che troppo spesso il sesso è fatto male, e con le persone sbagliate. Qualcuno obbietterà che in fondo non c'è nulla di male nel "divertirsi" ma non bisogna pensare al mentre, bisogna pensare al poi.
Se pensiamo che al giorno d'oggi il sesso è un prodotto consumato, e che molto spesso non si creano rapporti sufficientemente saldi. Qualcuno poi parla di attrazione fatale, ma è ancora più raro. La maggiorparte delle volte subentra un meccanismo d'astinenza, nel quale ci si domanda se è troppo che si sta senza sesso e si debba farlo, non importa come e con chi. Non voglio essere bigotto, ma se una persona ne cambia una/o al giorno, è evidente che sta voglia di divertirsi è una dipendenza, dove nessuno lascia un segno e tu ne hai bisogno sempre di più di fare sesso, e secondo me nemmeno lo si gusta affonda. Un po' come quando uno si abbuffa, ingrassa, e non gode del cibo. Per me il sesso è un arma a doppio taglio, può rigenerare portarti ad alti livelli, oppure può trascinarti in basso consumandoti. Importante poi spesso (anche se ci sono le precauzioni) domandarsi con chi si sta scambiando la propria energia? Nella coppia stabile, e nel matrimonio il discorso è diverso, sempre se non ci si è sposati per forza, o abbiamo dei problemi. Quello che intendeva Ray, è che raramente è un desiderio del corpo, molto più spesso è un desiderio della mente, almeno credo. Rimane che c'è da superare per l'uomo almeno, quel senso di colpa dopo l'orgasmo, dovuto anche ad un calo fisico, che quasi in quel momento di fa "repulsione" verso la partner. Per la donna non so... |
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Non è facile parlare di questo argomento, ma non intendevo parlare del piacere quello va bene e non va mai eliminato e l'unione di esso all'amore è la completezza e quindi questo va ricercato. Ma essendo qui in Esoterimo e non in Psico, mi interessava il discorso di rimanere sulla cresta dell'onda senza ridiscendere senza svuotare, in pratica è più curiosità perchè non ci riesco ancora. Ma osservo che sino ad un certo punto si può smettere dopo no, è come se ci fosse una legge di gravità che tira verso il basso. Ecco forse perchè Uno parlava che ci sono due comportamenti non so se era nelle due vie....che l'ho letto. Una volta lessi anche un articolo che parlava dell'amigdala e diceva pressapoco che chi consuma il suo piacere consuma anche il suo rapporto questo mooolto in sintesi, ma qualcuno più esperto e colto di me potrebbe saperne qualcosa. Insomma è furbizia della natura il sesso per la continuazione della specie ma quell'energia che ci attraversa e con cui facciamo quasi tutto è anche quella che disperdiamo quando arriviamo all'apice del piacere se non dico eresie. Poi se fossimo in psico parlerei del piacere come arrivarci come star bene con esso e di sessualità ma qui volevo parlare di dispersione di energia di contenimento di altro che serve per costruire altro come se fosse una parte del Lavoro ma forse se non si ha superato il resto non va nemmeno preso in esame. Però ad esempio in magia so che è una delle ultime fasi di Lavoro. Quindi evidentemente è presto e quindi chiudo qui. |
Non credo di poter portare nessun contributo a questa discussione visto che pur stando in coppia .. Questo aspetto della vita, è sparito da un bel po'.
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Per cui diventando consapevole si dovrebbe poter cambiare l'imprinting, smontare la struttura preesistente che condiziona. Il punto è come portare consapevolezza? Fare astinenza, cambiare partner non credo bastino, quindi come fare per portare consapevolezza sulla gestione della propria energia sessuale? Fin ora mi sto accorgendo che si vive benissimo anche senza sesso purchè sia accettato e non vissuto come mancanza, piuttosto come conquista, ma non so cosa accadrà dopo, nella fase della ripresa. Credo che fino a qua è stato più facile togliere che riprendere quando sarà. |
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A me succede quando quello che desidero lo considero anche se magari inconsciamente o anche no, un male e il conflitto poi mi getta nel non fare o non più apprezzare se poi lo proietto sull'altro (come giudizio) è ancora peggio non dico che sia così anche per te, ma di cosa è capitato e capita a me fiori.gif |
mezza ot
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Bon superato questo mi domandavo se il primo rapporto o il primo orgasmo? Non domando a te Diam ma a tutti e in modo particolare ad Uno che l'ha scritto. Perchè il primo orgasmo può essere ok ma il primo rapporto che poi è di solito successivo difficilemente lo è per le donne se l'altro non è abbastanza esperto per portartici visto che la donna non l'ha ancora. A quel punto dovrebbe essere sempre una esperienza un po' così così come quella volta quel sapore che si aspetta e che non arriva anzi dall'aspettativa o dalla paura o da quel che vive la ragazza in quel momento bon oggi è diverso sono più libere le ragazze almeno apparentemente e sanno di più. Ma in ogni caso è difficile che la prima volta sia piacevole. E' solo successivamente che si conosce il piacere sempre che l'uomo impari ad aver cura di te e a conoscere i tuoi tempi e a collegarsi con te altrimenti è dura se ognuno sta nel suo. Evitando i carichi di aspettativa da entrabe le parti che attiverebbe invece l'ansia. Ma tornando indietro al fulcro per la donna se contasse solo l'imprinting "buonanotte sognatori" ci vuole dietro tutto un lavoro di recupero e di conoscenza del proprio corpo e anche dei proprio limiti censure educazionali e di amare l'altro per accogliere in se l'altro veramente ci vuole secondo me l'amore l'accettare l'altro come è per poi poterlo accettare in sè è come avere un'insieme di sentimenti diversi nello stesso tempo ed amarli si vabbeh adesso mi fermo che sto andando sul poetico andante icon_mrgr: Adesso sono mezza ot |
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Credo che l'unica sia ricapitolare. Quando ti rendi conto di quali sono gli elementi del condizionamento è più facile vederli quanto ti si ripropongono, anche se in altre salse, e avere maggior attenzione a non riprodurle o subirle meccanicamente. Periodi lunghi di astinenza li ho vissuti anch'io, capita che il corpo reagisca a madre natura icon_mrgr: ma il fenomeno si argina da sè. E' più difficile invece smontare le pulsioni di madre mente diavolo.g: mi son presa una serie di cotte l'anno scorso che non avevano altro che lo scopo di non farmi percepire la solitudine..anche quello se si vede si sgonfia da solo. Mi ha colpito molto il senso di repulsione descritto da Astral e Ray...spero che sia una cosa maschile oppure io sono strana pure in quello manata.gif certo, il culmine del piacere delle volte richiede un momento di pausa ma repulsione è parola fortina...mah. Infine condivido con Gri la questione del punto dopo il quale non si può che esplodere, e credo sia importante anche in altre dinamiche. Quando si arriva a una certa tensione il corpo la scarica, questo nel piacere come nella rabbia. Conoscendosi un pò si impara a comprendere quando si è vicinissimi al limite e quello è il momento in cui nonostante il desiderio diventa necessario fermarsi un attimo..rallentare non è quasi mai possibile bisogna proprio quasi fermarsi..(un pò come il famoso "conta dieci secondi prima di..."). Se si riesce a non scivolare nello sfogo il limite tende a spostarsi sempre un pelino più in là e il godimento che se ne trae è di gran lunga maggiore, a lungo andare, dell'esplosione finale in sè. Non ne ho le prove ma ho la forte sensazione che la pratica del tantra a lungo andare conduca a una sorta di maggiore e lunga eccitazione senza sfogo, magari persino all'ecccitazione costante senza orgasmo proprio, il che se ci pensate deve richiedere un allenamento nervoso non da poco. |
Citazione:
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Qui si entra nel VM18 icon_mrgr:
Non so quanto conti l'orgasmo....le trdizioni mettono imprtanza sulla verginità più che sull'orgasmo....evidentemente qualche motivo ci deve essere. Perchè è importante la verginità? Cioè io posso provare emozioni molto forti senza "concretizzare" sino in fondo, magari maggiori di uno che compie tutto in modo meccanico, teoricamente dovrebbe essere più condizionante quello che provo io, magari a livello psicologico, rispetto a quello che lo vive in modo meccanico/fisico. Oppure una donna può avere 1000 uomini , ci fa di tutto tranne l'atto completo... perchè dovrebbe essere proprio quel gesto/atto specifico e non un altro a segnare un punto di svolta? |
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