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Ray 24-12-2010 01.49.57

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 94682)
avere la possibilità di allargare il campo oppure ributtarla nel contenitore e qualcun altro la pescherà prima o poi.

Non è che la ributti nel contenitore, non puoi toglierla di là. Geniale o stupida l'idea non la prendi... ne peschi una copia. Ma chiunque altro può fare altrettanto, se si connette con quella frequenza. Per altro ho idea che se qualcuno si connette su una certa frequenza e pesca una certa idea questo fatto faciliti che lo facciano anche altri.
Poi quello che ci fai con l'idea pescata è altro dal pescare.

Sole 26-12-2010 23.13.24

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 94691)
Per altro ho idea che se qualcuno si connette su una certa frequenza e pesca una certa idea questo fatto faciliti che lo facciano anche altri.
Poi quello che ci fai con l'idea pescata è altro dal pescare.

Questa era una cosa che era venuta in mente anche a me. Spesso le "nuove" idee nascono in posti diversi ma nello stesso momento storico, per cui è come se o chi la pesca in qualche modo la rimette anche in circolazione, oppure c'è qualcuno che periodicamente le fa circolare per chi è pronto a prenderle.

Ray 27-12-2010 10.51.57

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 94744)
oppure c'è qualcuno che periodicamente le fa circolare per chi è pronto a prenderle.

di questo sono convinto (ne paralvamo altrove...), ma perchè oppure? Le due cose possono coesistere.

diamantea 28-12-2010 20.57.40

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 94691)
Non è che la ributti nel contenitore, non puoi toglierla di là. Geniale o stupida l'idea non la prendi... ne peschi una copia.

L'Universo è come una matrice che emette copie di ogni suo tassello con cui è formato?
Una ripetizione infinita anche della stessa idea stupida o geniale che sia per capire come è fatto.

Si può dire che anche l'uomo è una copia dell'idea di Dio?

Ray 29-12-2010 00.44.13

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 94825)
L'Universo è come una matrice che emette copie di ogni suo tassello con cui è formato?
Una ripetizione infinita anche della stessa idea stupida o geniale che sia per capire come è fatto.

Si è una matrice, ma per le idee la cosa funziona ad impressione. C'è l'idea, diciamo che è ferma lì e che siamo noi a muoverci (in realtà io credo che si muova anche lei in un determinato ambito) e quando ne veniamo a contatto la mente resta impressionata, in modo simile ad una pellicola fotografica (quindi anche al negativo, ma bon) e l'originale resta lì, come un panorama, pronto ad impressonare qualunque pellicola venga a contatto... chiaramente a seconda della pellicola e del tempo di esposizione produrrà risultati diversi, seppur simili.
Ma non è che puoi portatri via il panorama (e menomale).

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 94825)
Si può dire che anche l'uomo è una copia dell'idea di Dio?

Non lo so, ma credo di no.

Uno 29-12-2010 01.51.56

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 94833)
Si è una matrice, ma per le idee la cosa funziona ad impressione. C'è l'idea, diciamo che è ferma lì e che siamo noi a muoverci (in realtà io credo che si muova anche lei in un determinato ambito)

L'idea è ferma, come un panorama, l'impressione di essa si muove per irraggiamento in ogni direzione e la nostra possibile mossa è limitata "solo" a poter puntare l'obiettivo nella direzione giusta o girarlo da tutt'altra parte (che geometricamente parlando in due dimensioni significa 359 gradi su 360 quindi più probabile)

Sole 29-12-2010 12.23.04

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 94765)
di questo sono convinto (ne paralvamo altrove...), ma perchè oppure? Le due cose possono coesistere.

Si, le due cose certamente coesistono, non potrebbe valere l'una e l'altra se così non fosse.

Sole 29-12-2010 12.48.36

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 94833)
Ma non è che puoi portatri via il panorama (e menomale).

A questo punto nasce la domanda sul come mai allora ci sono epoche di grande crescita ed epoca di grande decadimento?

Anche se il CICAP non sarebbe tanto d'accordo, io sono certa che le epoche umane ritornino e si avvicendino seguendo un sistema e l'affermazione che l'Idea è ferma ed irradia trova un senso anche nella storia umana in cui ci sono epoche di grande splendore e di decadenza.

Un collegamento immediato che mi viene per darmi una risposta e nell'astrologia/astronomia orientale. Da Essa si conoscono diverse Ere in cui l'uomo evolve od involve. Questo dipende dalla distanza del sistema solare dal punto centrale intorno a cui gira a spirale l'intero sistema universo e multiverso (magari lo approfondiamo altrove adesso accenno in larga misura). Più ci si avvicina al punto centrale, al Sole centrale, più l'uomo evolve in tutti i campi perchè ci si avvicina all'Idea che irradia.

Questo però non rende impossibile acchippare l'idea perchè appunto vengono rimesse in circolazione.

Citazione:

Originalmente inviato da UNO
L'idea è ferma, come un panorama, l'impressione di essa si muove per irraggiamento in ogni direzione e la nostra possibile mossa è limitata "solo" a poter puntare l'obiettivo nella direzione giusta o girarlo da tutt'altra parte (che geometricamente parlando in due dimensioni significa 359 gradi su 360 quindi più probabile)

Per direzionare il puntatore verso un'idea può bastare l'impegno costante verso quella direzione? Uno studioso ad esempio che impegna tantissima energia e risorse verso la ricerca di un obiettivo alla fine arriverà oppure serve ancora qualcosa di altro per poter raggiungere l'Idea?

Uno 29-12-2010 13.56.25

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 94849)
A questo punto nasce la domanda sul come mai allora ci sono epoche di grande crescita ed epoca di grande decadimento?

Prima di tutto dobbiamo dire che anche nel decadimento esteriore c'è un qualche tipo di crescita, non è percepibile ma c'è.

Citazione:

Anche se il CICAP non sarebbe tanto d'accordo, io sono certa che le epoche umane ritornino e si avvicendino seguendo un sistema e l'affermazione che l'Idea è ferma ed irradia trova un senso anche nella storia umana in cui ci sono epoche di grande splendore e di decadenza.
Per essere più chiari, usando terminologia informatica, ci sono epoche in cui le idee viaggiano per così dire in chiaro ed epoche in cui viaggiano criptate, in maniera occulta e pertanto ricevibili, usabili e lavorabili solo da chi ha i mezzi per raccoglierle anche così.
Intendo che l'idea in per se è sempre uguale nelle epoche, ma chi ha la capacità di riceverle nella maniera più forte e pura deve adattarsi all'epoca. Se è un'epoca in cui si da valore alla spiritualità, alla cultura, all'intelligenza etc... allora chi riceve cerca di rendere più pubblico possibile ciò che riceve ed è un fiorire di bellezza. Se invece è un'epoca buia chi riceve esteriormente deve mantenere una facciata adatta all'epoca, per capirci un uomo delle caverne geniale se non usasse anche la clava e si limitasse a dipingere ovunque morirebbe in 2 giorni.
Per andar oltre non esiste l'epoca buia o luminosa in assoluto, ma comunque esistono epoche più o meno buie.
Anche in un'epoca abbastanza luminosa non è detto che certe idee possano circolare liberamente, potrebbero essere troppo innovative (non nel senso che cambiano le cose, quella è una maniera errata di vedere e cercare l'innovazione) ed è per questo che chi cerca di "pubblicare" le idee oltre al giusto o fa più o meno una brutta fine (non che per forza muoia) o comunque la "pubblicazione" avviene dopo la sua morte.
Citazione:

Per direzionare il puntatore verso un'idea può bastare l'impegno costante verso quella direzione? Uno studioso ad esempio che impegna tantissima energia e risorse verso la ricerca di un obiettivo alla fine arriverà oppure serve ancora qualcosa di altro per poter raggiungere l'Idea?
L'uomo è il puntatore, dove volge la sua attenzione vede e vede lontano quanto la sua attenzione è potente. Ci sono due fasi (che si alternano in continuo) "nell'acchiappare" l'idea.
Devi puntarla ed osservarla nello specifico, ma se non l'osservi anche nel contesto non ci fai nulla. Avete presente i telescopi, i fucili etc... ?
C'è un mirino che ci permette di selezionare un punto senza perderci "nell'infinito" ma se potessimo vedere solo il mirino..... non saremmo in grado di puntare, dovremmo solo prendere quello che capita davanti.

Un genio monotematico ha un mirino potentissimo che è impostato così naturalmente ed egli non può muoverlo. Un genio poliedrico ha potente sia il mirino che la visione di insieme ed ha una buona mobilità.

Ray 30-12-2010 01.06.27

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 94837)
L'idea è ferma, come un panorama, l'impressione di essa si muove per irraggiamento in ogni direzione e la nostra possibile mossa è limitata "solo" a poter puntare l'obiettivo nella direzione giusta o girarlo da tutt'altra parte (che geometricamente parlando in due dimensioni significa 359 gradi su 360 quindi più probabile)

Spetta. L'idea è ferma e ok (ma è fluida, ha un movimento suo, no?). Dici che l'impressione invece si muove... quindi i movimenti sono due: io che muovo l'attenzione e l'impressione che si proietta attraverso "l'etere" e più colgo queste proiezioni invece dell'idea pura più la colgo spuria?
Poi, ok io muovo, diciamo ruoto, l'attenzione e, come dici poi, più è potente più lontano vedo (anche per più tempo però, no?), ma questo più lontano implica solo l'avvicinamento all'idea pura, l'originale, o si tratta anche di attraversare altro?

Sole 30-12-2010 14.19.24

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 94852)
Se è un'epoca in cui si da valore alla spiritualità, alla cultura, all'intelligenza etc... allora chi riceve cerca di rendere più pubblico possibile ciò che riceve ed è un fiorire di bellezza. Se invece è un'epoca buia chi riceve esteriormente deve mantenere una facciata adatta all'epoca, per capirci un uomo delle caverne geniale se non usasse anche la clava e si limitasse a dipingere ovunque morirebbe in 2 giorni.
Perchè? Nel senso che potrebbe impazzire? Nel senso che non troverebbe più motivo di vivere nella sua comunità e quindi ricercare il proprio sostentamento? Cioè stiamo parlando di mantenere un equilibrio? Scusa tutti i punti interrogativi ma non capisco se intendi proprio morte fisica o morte sociale o altro ancora, anche se qui sotto espandi.
Quote:

Per andar oltre non esiste l'epoca buia o luminosa in assoluto, ma comunque esistono epoche più o meno buie.
Anche in un'epoca abbastanza luminosa non è detto che certe idee possano circolare liberamente, potrebbero essere troppo innovative (non nel senso che cambiano le cose, quella è una maniera errata di vedere e cercare l'innovazione) ed è per questo che chi cerca di "pubblicare" le idee oltre al giusto o fa più o meno una brutta fine (non che per forza muoia) o comunque la "pubblicazione" avviene dopo la sua morte.
Ma allora il senso di arrivare a cogliere l'idea qual'è se non trasmetterla all'umanità tutta per farla progredire?
Pensandoci il senso è profondo. Fanno una brutta fine quelli che vogliono costringere l'umanità al progresso senza che essa lo voglia o sia pronta. In questo caso sarebbe una violenza, un andare contro l'evoluzione nei fatti, contro la libertà dell'uomo.
Ma allo stesso tempo si tratta di un barlume che aiuta ad accogliere, ad accettare nel senso di fare a fette, il cambiamento ad un'umanità ancora piccola. O ancora anche per quel principio per cui c'è tanto per pochi e poco per tanti. E le due cose forse collimano.
In questo modo l'idea inizia a muoversi tra alcune menti che preparano la strada ad un futuro che potrebbe arrivare. Iniando a far muovere una nuova forma pensiero nell'etere.
Quote:


L'uomo è il puntatore, dove volge la sua attenzione vede e vede lontano quanto la sua attenzione è potente. Ci sono due fasi (che si alternano in continuo) "nell'acchiappare" l'idea.
Devi puntarla ed osservarla nello specifico, ma se non l'osservi anche nel contesto non ci fai nulla. Avete presente i telescopi, i fucili etc... ?
C'è un mirino che ci permette di selezionare un punto senza perderci "nell'infinito" ma se potessimo vedere solo il mirino..... non saremmo in grado di puntare, dovremmo solo prendere quello che capita davanti.
Quindi bisogna concentrare la propria attenzione verso un punto, mirare con il desiderio di conoscere una certa cosa, di afferrare l'idea che evidentemente non si conosce prima di puntare il mirino. Ma di non perdere di vista mai tutto il contorno perchè avremmo perso la contestualizzazione dell'idea. Diventeremmo dei teorici ma non ci faremmo nulla.
Per fare un esempio banale, un eremita punta e prende un'idea ma non ci fa nulla perchè non la contestualizza nel mondo per cui si limita al suo eremo e non da all'idea l'amplificazione totale entro la quale la stessa esprime tutto il suo potenziale.
Quote:


Un genio monotematico ha un mirino potentissimo che è impostato così naturalmente ed egli non può muoverlo. Un genio poliedrico ha potente sia il mirino che la visione di insieme ed ha una buona mobilità.
E quindi alla fin fine cogliere un'idea e renderla operativa al massimo del potenziale che possiamo accogliere in noi è un lavoro di concentrazione ed espansione insieme... una meditazione.
Un genio poliedrico è in costante meditazione.

diamantea 01-01-2011 19.02.29

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 94852)
Se invece è un'epoca buia chi riceve esteriormente deve mantenere una facciata adatta all'epoca, per capirci un uomo delle caverne geniale se non usasse anche la clava e si limitasse a dipingere ovunque morirebbe in 2 giorni.

A questo dovrebbero servire le maschere? Quelle che si indossano coscientemente in varie situazioni per non risaltare negativamente in un ambiente ostile in cui le forze esterne sono in numero maggiore rispetto la capacità di opposizione e resistenza del singolo?

La sofferenza di uomini diversi, geniali, mescolati in ambienti mediocri sono costretti ad usare maschere per sopravvivere, per nascondersi o mimetizzarsi. Lottare contro le forze oppositive che rallentano il corso dell'espansione dell'idea geniale.
Chi non ha questa capacità potrebbe vivere male, o non sopravvivere a lungo o come dici più sotto morire prima di veder pubblicare la sua opera.

dafne 01-01-2011 20.51.01

Io sarò semplicistica ma forse morirebbe se si limitasse solo a dipingere perchè nessuno si preoccupebbe di procurargli del cibo, all'età delle clave si era ognuno per sè, no? Addirittura tutti contro tutti per sopravvivere. Comprendere il farsi carico di qualcuno era improponibile, per degli scarabocchi sulla pietra poi.. (nel senso che quel dipingere era assolutamente fuori da qualsiasi funzionalità pratica)

Sole 01-01-2011 21.03.52

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 94969)
Io sarò semplicistica ma forse morirebbe se si limitasse solo a dipingere perchè nessuno si preoccupebbe di procurargli del cibo, all'età delle clave si era ognuno per sè, no?

Mi sa che hai ragione.

diamantea 20-04-2011 08.03.40

Prendo spunto dal mio sogno sulla scimmia per fare una considerazione da sempre fonte di dubbio.

A proposito di saltare da un pensiero all'altro pensavo spesso al dubbio che mi viene quando penso di dover dedicarmi ad un tema con tutta la mia energia oppure arrivare al punto frazionando la mia energia su diversi punti.
Cioè per me che non sono un genio ma voglio arrivare ad un obiettivo è meglio avere come riferimento il genio monotematico o il genio poliedrico?
Forse se mi dedicassi totalmente all'interpretazione dei sogni arriverei a concludere qualcosa, capire meglio suby, tirarmi fuori da ciò che salta fuori, oppure potrei arrivarci meglio o lo stesso dedicandomi anche ad altri temi. Insomma le due soluzioni implicano nel primo il rischio di fossilizzarmi solo in un tema chiudendomi le vedute, aumentando la dipendenza, e nel secondo di non arrivare mai ad un punto passando la vita a saltellare da un pensiero all'altro, frammentandomi, creando caos.
Un genio ha delle marce in più per essere tale, sa in che direzione andare, ma un comune mortale volendo realizzarsi in qualcosa come dovrebbe fare?

Uno 20-04-2011 09.21.45

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 98817)
un comune mortale volendo realizzarsi in qualcosa come dovrebbe fare?

Dovrebbe fare una sola cosa per volta, che non significa solo quella, significa una per volta, e farla al massimo delle sue capacità.
Cosa che poi non è molto diversa, velocità a parte, da quella che fa il genio poliedrico, egli/ella può solo permettersi in più di fare una cosa mentre ne osserva, tiene sotto controllo, altre... ma sempre facendo una cosa per volta. E' la velocità che a volte può dare l'impressione di più cose fatte insieme.

Astral 20-04-2011 10.24.50

Io credo che il potere del genio possa essere usato nel bene e nel male, ed è questo il problema. Abbiamo fatto paragoni musicali (Pavorotti non è per niente un genio, lo sono i bambini che suonano a 3 anni).

Ma potremmo anche dire che un genio potrebbe creare un virus o un arma nucleare, da poter annientare la vita.
Ci sono poi persone che riescono bene in vari campi, e sono simili al genio, però io direi che ci dovrebbe essere un affinità nei campi.

Ad esempio se sono bravo nell'arte quanto nella scienza, sono molto poliedrico, perchè sono due campi opposti e complementari, mentre se sono bravo nella pittura, scultura e architettura per esempio, pur essendo campi artistici molto diverso, rientrano sempre nello stesso settore.
In ogni caso la scoperta del genio, dovrebbe essere veramente rivoluzionaria, o dare nuove significazioni ad un'arte o scienza, altrimenti si tratta soltanto di un invenzione ordinaria, che è da tutti.

diamantea 20-04-2011 14.44.05

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 98818)
Dovrebbe fare una sola cosa per volta, che non significa solo quella, significa una per volta, e farla al massimo delle sue capacità.
Cosa che poi non è molto diversa, velocità a parte, da quella che fa il genio poliedrico, egli/ella può solo permettersi in più di fare una cosa mentre ne osserva, tiene sotto controllo, altre... ma sempre facendo una cosa per volta. E' la velocità che a volte può dare l'impressione di più cose fatte insieme.


Hai già cercato di passarmi questa cosa nell'Autostoppista ma allora non è entrata. Ora non voglio avere la presunzione di dire che ho capito veramente, ma mi attivo per mettere in pratica ciò che ho intuito, l'unico modo per avere riscontro.
Grazie fiori.gif

diamantea 19-10-2011 22.13.30

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 20984)
....salendo come livello (delle levette) aumenta il discernimento fino alla possibilità di intervenire direttamente nel pensiero collettivo (alcuni la definirebbero a certi livelli magia, altri ad altri livelli la creatività del vero genio... etc etc)

Ho pescato questa cosa nel 3d Attenzioni e silenzio. Non voglio avere la presunzione di dire che ho capito, sto cercando di capire.

Mi colpisce il discorso che il genio ha la possibilità di intervenire sul pensiero collettivo... egli ha un altro livello di attezione, una maggiore velocità per spostarsi nella visione d'insieme, e forse a contatto con uno dei tre mondi non so quale.
La peculiarità del genio è questa? è di un altro mondo? pesca le copie dell'idee di altri mondi? altri livelli di attenzioni? e le porta in questo mondo come acqua fredda sulla fronte dei dormienti, può stimolare cambiamento.
Anche qui hai parlato di attenzioni, puntatori ed altro ancora...

Uno 20-10-2011 09.48.48

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 105162)

Mi colpisce il discorso che il genio ha la possibilità di intervenire sul pensiero collettivo...

Non perderti per strada il "direttamente". Tutti possiamo ed interveniamo sul pensiero collettivo, sono le modalità con cui lo facciamo ed i risultati che cambiano.

diamantea 20-10-2011 16.09.48

Certo, direttamente, questo mi ha dato da pensare, ma l'ho dimenticato, es. di poca attenzione che poteva farmi perdere il punto focale che fa la differenza...


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