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Astral 29-03-2011 10.38.13

Non credo si tratti sempre di passione, molto spesso si tratta di ritorno di adrenalina, e di soldi. Non dimentichiamo che chi corre a questa velocità per strada, spesso si gioca qualcosa, denaro etc.

diamantea 29-03-2011 16.20.38

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 97953)
Non credo si tratti sempre di passione, molto spesso si tratta di ritorno di adrenalina, e di soldi. Non dimentichiamo che chi corre a questa velocità per strada, spesso si gioca qualcosa, denaro etc.


Mi sembra che questo l'abbia già ribadito Uno prima, io vi ho letto soprattutto un voler rimarcare a qualche testa calda che potrebbe leggere ciò che ha scritto prima sulla guida come sport che anche quello da te sopra descritto non è sport, è altro: adrenalina, denaro, incoscienza... tranne che sport.

Lo sport anche ove vi siano soldi di mezzo è sempre comunque promosso dalla passione che poi diventa agonismo, e dove c'è competizione ci sono premi, medaglie e soldi. Poi il tipo di sport determina la cifra, ma la passione ci deve sempre essere alla base altrimenti non potrebbe giustificare lo straodinario impegno atletico oltre il talento che distingue un campione da un semplice atleta.

Astral 29-03-2011 16.31.24

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 97967)
Mi sembra che questo l'abbia già ribadito Uno prima.

Infatti ribadivo al Folleicon_mrgr:

In ogni caso io ho sottolineato che questi meccanismi non li crea solo chi fa questi sport, ma sopratutto chi assiste. Infatti cosa spinge nel classificare come sport: la lotta tra cani, le lotte all'ultimo sangue tra uomini e giochi come la corrida, dove alla fine ci deve rimettere il toro, o il torero. E non credo che la risposta sia la tradizione, perchè anche qualcun'altro (il popolo o gli spettatori) ci traggono qualcosa, perchè se cosi non fosse, difficilmente questi sport sarebbe praticati a livello di media televisivi o anche come gare.
Se dipendesse soltanto da chi li pratica, basterebbe buttarsi a nuota da uno strapiombo per provare adrenalina e basta.

Chi li pratica sa che c'è sempre qualcuno che li guarda, e chi lo guarda evidentemente si nutre passivamente.

(Vedere topic su Ermopoli Esibizionisti e Guardoni per capire meglio quello che dico)

diamantea 29-03-2011 17.07.45

No Astral, chi assiste non crea sport. Hai nominato la lotta dei cani... quello non è sport, sono menti malate che non rientrano nell'argomento del 3d. Già la corrida ha le sue regole anche se non lo condivido come sport.
Lo sport ha delle regole soprattutto di rispetto verso l'incolumità, la lealtà e il rispetto della persona o dell'animale che si esprime nella sua passione. Ove non vi è rispetto per quei principi fondamentali non è sport, è altro.
Poi non è vero che si fa tutto per esibizionismo. Prendi gli scalatori o i paracadutisti o parapendisti... loro vanno incontro al pericolo anche se non li guarda nessuno, e spesso rischiano la vita proprio perchè vanno in solitaria.
Una volta ho letto non ricordo più dove che questi soggetti hanno molta paura e devono cavalcare questa paura affrontandola nello sport. Sport significa pure che ti alleni, hai regole, sai come cavartela, non metti a rischio stupidamente e avventatamente la vita. Poi il rischio c'è chiaro ma impari a conoscerlo, se sei preparato lo riduci o sai come affrontarlo o come affrontare e accettare le conseguenze.
Chi si espone in uno sport estremo ha anche delle peculiarità fisiche e psichiche diverse dalla massa, non di certo una persona qualsiasi come lo può essere un artista che si spinge all'estremo nell'arte, non rischia la pelle ma si consuma ugualmente più di altri.

Ray 30-03-2011 00.36.25

Lo sport ha la funzione di convogliare, dirigere, imbrigliare e, in taluni casi, dominare, l'aggressività. sia a livello individuale che collettivo. Una volta era necessario uccidere l'avversario, adesso perlopiù si riesce ad ucciderlo simbolicamente tempestandolo di gol, canestri eccetera. Nelle migliori sue manifestazioni c'è rispetto per l'avversario... come nelle migliori manifestazioni dei veri combattimenti.

Da questo punto di vista, oltre ad avere un sacco di aspetti positivi, ha anche una funzione sociale più o meno conscia che lo rende indispensabile ed inevitabile.

L'adrenalina c'è comunque... e va bene che ci sia. Il problema nasce quando se ne diventa dipendenti. Ma una certa valvola di sfogo, soprattutto nel collettivo, serve (adesso magari sono più chiare certe aberrazoni del calcio...).

Questo aspetto della questione, ovviamamente, rende la cosa molto più comprensibile dal maschile che dal femminile.

Edera 30-03-2011 09.42.16

Ray cosa ne pensi del bungee jumping? Secondo voi sarebbe tanto grave che provassi una volta?
Non credo lo farei come sport, fatto una volta nella mia mente probabilmente esaurirebbe la sua attrattiva.
Un salto nel vuoto...
Piuttosto praticherei regolarmente l'aliante o il parapendio o l'escursionismo in montagna, amo molto camminare tra i boschi.
Invece non sono mai stata brava negli sport di squadra e nemmeno ho mai avvertito la competizione, alla corsa campestre della scuola mi inventavo malattie rare e mi sedevo a leggere l'antologia, per fortuna crescendo sono diventata una filo più dinamica .
Non riesco a interessarmi di calcio, sabato c'è la partita e abbiamo raggiunto un compromesso lui guarda la partita e io mi porto via un libro.
Vado in palestra regolarmente ma con lo sport non ha niente a che vedere ed è piuttosto noioso infatti senza mp3 non riuscirei mai a farlo.
Mi attira l'idea dell'arte marziale per avere un avversario su cui convogliare e proiettare l'ombra e l'aggressività anche se temo avrei dovuto inziare molto prima, se al posto di danza classica (grrrarrabbiat::bleah: ) avessi fatto quello..

Astral 30-03-2011 09.42.28

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 98004)
Questo aspetto della questione, ovviamamente, rende la cosa molto più comprensibile dal maschile che dal femminile.

Infatti sicuramente lo sport ha connotanze maggiormente maschili, ed è praticato per lo più dagli uomini, perchè le donne spesso non lo capiscono (sempre poi con le dovute eccezioni).
In genere sono gli uomini che hanno bisogno di dominare di più l'aggressività e scaricarsi.

Diamantea quando dicevo che chi assiste crea sport, non mi ero spiegato bene, parlavo di sport commerciali, e di spettacoli tradizionali. Se non c'è anche un pubblico e quindi chi dà importanza all'esibizione, chi si metterebbe a fare il torero, la formula 1 etc...

Per non andare OT bisognerebbe stabilire cosa è estremo, cosa è illegale, e cosa è sport.

Uno 30-03-2011 09.57.24

Se andiamo al senso originale della parola sport, questa in sostanza racchiude tutto quello che si faceva fuori porta, cioè fuori dalla normale routine cittadina.
In quest'ottica, si, correre con l'auto, scalare una montagna, correre su un prato etc... sarebbero tutti sport.
La corrida già sarebbe più uno spettacolo che uno sport, tra l'altro necessita di pubblico e tutto il rituale è studiato per lo spettacolo.

Se invece inquadriamo la parola sport come una evoluzione dei giochi olimpici, cioè il praticare un gioco anche se fuori della manifestazione olimpica (e anche se diverso dai canonici), il discorso cambia leggermente.

La prima cosa che salta agli occhi di questa seconda definizione è che per essere uno sport (secondo questa definizione ripeto) deve avere delle regole e delle finalità.
L'avversario non è necessario o meglio può essere il proprio limite.

Che altro?


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