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Aspettando la risposta di Diamantea, posso dire che per me smettere e'stato relativamente facile anche perche' qualcosa mi diceva di non iniziare proprio. Solo che rimane, ed e' effettivamente molto forte, un retrogusto di tentazione a riprendere ad usare la tecnica a farla scorrere. Ormai sono anni eppure la tentazione e' latente.
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Per cui escludendo l'affare che c'e' sotto la tecnica non resta pulita, o almeno non e' detto... tra l'altro che crea dipendenza [ un indizio che di pulito c'e' pochetto. |
il tuo giudizio (condivisibile) si basa sulla conoscenza della tecnica e probabilmente anche su una tua analisi di svariate tecniche.
ti chiedo: quali sono gli elementi che usi per dire se una tecnica è buona o meno? te lo chiedo perchè così da esterno non penso possa bastare il solo fatto che mi crei dipendenza a considerarla negativa. |
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A parte gli scherzi. Purtroppo fintanto che non si è veramente capaci di discernere i mezzi per capire sono anche quello di farne esperienza per poter poi "annusarli" successivamente. Le dinamiche interne di queste catene sono molto simili tra loro. Cambia il nome ma poi dentro c'è sempre la stessa storia. In ogni caso la prima cosa che farei ora è domandarmi e cercare se c'è una tradizione da cui attinge. In quel caso penso che potremmo anche parlare di neutralità della tecnica. Ma nel caso specifico della nostra discussione, il reiki, non attinge da nulla, nasce un bel giorno dal niente da un tizio di cui nessuno sa nulla. Non è così irrilevante che non abbia una tradizione se pensiamo che nulla si crea e nulla si distrugge... ma tutto.... evolve. Ho anche paura sinceramente di dire tutto quello che penso per non turbare chi crede in questa cosa, io ho scelto una via relativamente violenta per liberarmi ma non tutti lo chiedono. Poi mi sono anche accorta che negli anni stanno aggiustando il tiro e quello che dicevano una volta lo hanno adattato alle critiche. diventano sempre più bravi a girare la questione e anche questo è un bel sintomo. L'alchimia quella resta, la cabala quella è, lo yoga non cambia a secondo delle critiche. I vedanta li hai visti cambiare con l'opinione pubblica? Queste tecniche invece cambiano versione... leggendo Diamantea mi sono accorta di come si è evoluto cercando di schivare i colpi il modo in cui viene divulgato. Bisogna poi indagare le nuove teorie se siano o meno rievocazioni di antichi testi. Ad esempio quando fai Savasana, che è la tecnica di rilassamento alla fine della pratica yoga (magari tu lo sai, ma lo dicevo per tutti), ti accorgi che è applicato sul lettino del terapista che vuole rilassarti, allora li sai che ha tratto origine da, anche se chi pratica la tecnica moderna non lo sa. Siamo in esoterismo per cui possiamo anche dire che le idee e le forme girano e tornano e prima o poi qualcuno le acchiappa e le riporta alla luce al grado di approfondimento possibile nell'epoca. Poi sicuramente la questione di farsi pagare è fondamentale. Ti fai pagare da una amico che vuole il tuo affetto o glielo dai come meglio credi? La scusa, devo dire poco plausibile, del farsi pagare è che bisogna dare qualcosa in cambio per l'energia data o ricevuto e pure subito, non bisogna aspettare, al più scambiarsi trattamenti o favori, insomma bruciare subito la questione. Ora, un simile concetto va contro le leggi universali che equilibrano tutto e non si muovono a suon di monete. Nulla si fa per niente tutto ha un prezzo, ma non è in denaro. Chi vanta di dare amore (ma da Diamantea vedo che hanno cambiato il tiro) non chiede in cambio denaro perchè sa che nell'universo tutto si trasforma... per cui, perchè domandare denaro? Io mi son data una risposta... e non mi piace affatto, riguarda sia la dipendenza che il decadimento. Ma oggi ci sono anche movimenti che non si fanno pagare con denaro... Per adesso questi i segnali, denaro, tradizione ed indagine. |
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Una tecnica è buona se permette di ottenere quel che vogliamo ottenere usandola al prezzo che abbiamo pattuito e che quindi ci sembra consono. Come dire che se mi insegnano la tecnica del salto in alto (fosbury?) questa è buona se mi permette di saltare l'atezza mia massima (o di partecipare alla gara o quel che è il mio obiettivo) al prezzo che ho pattuito e che quindi sono disposto a spendere, diciamo tot fatica. Se però poi viene fuori che oltre alla fatica ho un tot di rischio di procurarmi seri problemi permanenti alla schiena e non me lo avevano detto (quindi non potevo stabilire se mi andava bene o no) allora non è più buona. PS: specifico che era un esempio e che non è che credo che quella tecnica di salto in alto procuri o possa procurare problemi alla schiena. |
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Sono anni ormai che non lo uso nè su me nè su altri.. Solo ieri ho eseguito un trattamento rilassante ad un' amica..niente reiki..niente simboli non mi passava nemmeno per il cervello..erano semplicemente 'tocchi' senza pretese mirati solo a rilassare l' amica.. Quando, con calma, l' amica si tira su dal lettino la prima cosa che dice:" Ma hai idea di quanto sono calde le tue mani"? manata.gif non era il movimento, l' olio o la crema .. per tanto ripeto..non puoi scegliere di smettere..o forse si ma ancora non ho capito come fare piango.gif |
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Ma magari eri molto concetrata.. molto attenta su quel che facevi e avevi prodotto calore. Può essere? Comunque ci sta anche che ti sia scappato, in fondo è un condizionamento .. ti insegnano a poggiare le mani e già quei pochi movimenti che fai mettono in modo inconsciamente.. istintivamente.. il processo, è memorizzato nel corpo, è lì che bisogna resettarsi. Se vuoi davvero non ti parte... solo che la dipendenza fa lo scherzo della paura... |
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Quando lo facevo su di me diventavano bollenti in poco tempo ed anche adesso, quando faccio qualcosa di interessante, anche leggere un libro molto interessante o per esempio quando provo a ricapitolare, quindi cose che col reiki non c'entrano niente, ho notato che le mani subito si riscaldano, come se ci fosse energia che arriva subito lì, mentre una delle cose che mi caratterizzava prima del di prendere i due livelli era avere sempre le mani fredde nonso.gif . |
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questo è il discorso. se non lo sai non puoi sapere se è buona o meno (a meno che tu non abbia già un criterio con cui giudicare) solo a posteriori al massimo quando emerge quel di più. chiaro che se ci sei passato una volta a quel punto puoi discernere (e se ci sei passato disintossicarti prima dall'altra) questo almeno secondo me |
Io continuo ad averle fredde le mani, potrebbe dipendere davvero dalla concentrazione.
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secondo me dipende dalla concentrazione. |
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Tra l'altro subito dopo il reiki, leggendo il forum, mi sono buttato sul TA, i tibetani, ho cercato di iniziare ad avere una consapevolezza corporea minimamente accettabile, quindi può essere che ci sia una circolazione energetica un pelo meno stagnante di prima e da qui le sensazioni di calore che prima non avvertivo. |
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Ti concentri sulla persona certo..perchè un respiro.. sospiro..movimento muscolare trasmettono informazioni.. E' proprio il condizionamento che non mi sta bene.. Citazione:
p.s. 'Ammalia' è voluto... |
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In ogni caso si, a volte è possibile solo a posteriori. Nel caso non siano buone ovviamente, perchè poi viene fuori qualcosa che era nascosto. Ma anche se viene fuori dopo la tecnica non era buona da subito. |
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Meno male che sono pigrissima e almeno questa me la sono risparmiata...:@@ Anche un'altra cosa curiosa mi ha fermata, il fatto che ogni volta che ho cercato di massaggiare qualcuno che conoscevo perchè magari aveva un dolorino le mani mi si sono ghiacciate quasi subito, come se a "voler amare" per guarire l'altro il mio corpo si rifiutasse completamente....mah |
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Alla prima domanda: vuoi dire che l'ego può identificarsi nella non identificazione? E' una banana su cui si può facilmente scivolare, ma convieni con me , non è un pericolo esclusivo del reiki ma di tutto il percorso di crescita spirituale. Un ego identificato sulla non identificazione dell'ego, quindi ben nascosto, tipico dei Karismatici o santoni, crea dipendenza. Non credo sia la tecnica in sè, non è paragonabile al vizio del fumo, quanto il potere di cui l'ego si appropria attraverso la tecnica. L'energia di per sè non è nè buona nè cattiva, è l'uso che ne facciamo di essa che le conferisce positività o negatività. Le tecniche servono solo a raggiungere lo scopo. Personalmente, non ho preso il reiki come priorità nella vita per darlo agli altri. Quando capita lo faccio volentieri. Non mi pongo proprio il problema di smettere quando voglio, non è un vizio o una dipendenza. Attraverso il reiki ho imparato a capire come si muove l'energia dentro di me e dentro gli altri. Insieme alla mia formazione professionale, al mio vissuto e ai miei studi ha contribuito senza dubbio ad acuire la mia capacità intuitiva, empatica e rapidità d'azione, molto utile anche nel mio lavoro. Per me è uno strumento che mi aiuta a stare all'erta, nel senso di sveglia, consapevolezza di ciò che accade intorno e dentro di me. Io non ho mai chiesto denaro in cambio perchè non è un lavoro, non mi faccio pagare per un sorriso o una carezza, anche se potrei farmi pagare il tempo che impiego, ma questa è una mia scelta che non mi crea conflitto. Ho avuto un maestro meraviglioso che mi ha insegnato tanto nei tre anni che ha impiegato per darmi due livelli. Il master non l'ho preso perchè dopo il suo trasferimento in Germania, sua patria, ho conosciuto solo insegnanti che nulla avevano da aggiungere a ciò che già sapevo. |
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Ma, all'inizio del post avevo altre aspettative ma visto che ha preso questa "piega" tanto vale proseguire e dato che ognuno porta la propria esperienza porterò anche io la mia.
Ho prese il I livello e avevo come obiettivo di aiutare principalmente qualcuno in famiglia e poi vedere insomma se il tutto funzionasse. Eravamo pochi non più di 6 e abbiamo fatto una full immertion di un giorno completo dopo di che sono tornato a casa. A casa per modo di dire (non mi ricordo se ho già raccontato qui) dopo pochi kilometri sono andato fuori strada, insomma me ne sono capitate delle belle. Quando ci davano questo non so bene cosa effettivamente ho sentito un qualcosa quantificabile in una perdita o rilascio di energia (evidente anche non solo mentalmente) e cmq in genere mi sentivo appena più carico e positivo del solito. Arrivato a casa (per puro miracolo devo dire da come si erano messe le cose) ho provato per circa 20 giorni il procedimento reiki su di me e soltanto dopo sarei stato pronto per "intervenire" sugli altri. Bè su di me non c'è mai stato alcun miglioramento e ho provato anche alla fine dei 20 gg ad intervenire su altri senza risultato, alchè ho lasciato perdere. Mi è rimasto un certificato con il cognome sbagliato e ho pagato 90 Euro circa. Il calore che si sprigiona nel dare reiki a volte è dato dallo sfregamento sul corpo anche se non si fa direttamente sulla pelle o sugli abiti, il movimento crea calore e momentaneamente toglie anche un po di dolore, ma questo è a prescindere dal reiki, infatti se ci si fa caso, quando si urta contro qualcosa viene istintivo il massaggiare la parte dolente quindi anche la gestualità non mi sembra poi molto originale. |
Però è curioso che si dica "dare reiki" si da qualcosa che si ha.. che si possiede. Siamo nel campo dell'avere e non dell'essere.
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questo sicuramente. è uno dei motivi per il quale non ho mai frequentato corsi ne mi sono mai interessato a queste cose in vita mia. sono curioso, mi interessa conoscere determinate cose ma per mia fortuna ho come un tastino che mi fa accendere una lampadina (e mi evita in tal modo esperienze magari non troppo piacevoli) alla domanda come farei a distinguere l'unica cosa che mi sento di rispondere è "mi lascerei guidare da questo tastino interiore" ma detta in questo modo non è una risposta esaustiva. si potrebbe tranquillamente obiettare sulla taratura di tale tastino. |
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"Neanche il non essere identificati con il nostro ego?" Ora non voglio fare supposizioni su cosa può identificarsi il nostro ego, ma ti chiedevo/dicevo: se nulla ci appartiene, non ci appartiene neanche non essere più identificati, come fai ad essere non identificata? Per essere più chiaro lo stato di cui parli (nel resto che non ho citato) è quello del non essere. Non è uno stato che ti permette di girare per il mondo.... Non sto dicendo che è bene essere identificati con l'ego, ma che al di la di tante storie imparate più o meno a memoria pochissimi indagano su cosa vuol dire realmente. (non sentirti sotto esame, sto solo cercando di farti vedere quanto male sono veicolati certi insegnamenti pseudo-orientali) Citazione:
Esempio banale l'energia atomica. A prima vista se non l'usi per le bombe atomiche potrebbe essere considerata buona, ma chiedilo a quelli che abitano vicino agli stoccaggi delle scorie o alle centrali. Poi nell'economia societaria bisogna fare dei bilanci e vedere se rischi e problemi sono accettabili ed è meglio, per esempio, del petrolio, oppure no. Ci sono invece forme di energia che non sono comunque dannose, vedi il sole, preso da solo può essere dannoso solo se ti scotti, ma non sei obbligata a scottarti se coltivi un campo (per esempio). Se si cerca di lavorare l'energia solare, il discorso potrebbe cambiare, ma ora stiamo parlando delle varie forme base in se. L'energia nel Creato assume per forza delle forme, è una favola quella dell'energia neutra, mentre è realtà che pochi sanno riconoscere le forme per cui non ci sono (ancora?) strumenti, di misurazione ed altro, tecnologici. Quando l'energia entra nell'esistenza è costretta da una legge Universale ad assumere una forma. Ci sono forme più vacue e forme più persistenti, ma non esiste senza forma nell'esistente, nel manifesto. Queste sono le basi dell'esoterismo ma anche della spiritualità, basi che ovviamente a chi fa reiki non occorrono, anzi meno se ne sa meglio è. Quello che ho cercato più volte di far vedere è che purtroppo se e quando la persona che pratica queste cose prende consapevolezza da sola di come e cosa paga.... è tardi. E' come se oggi entro in un concessionario e mi dicono: Scegli l'auto che vuoi, è gratis, ci riforniamo alla fabbrica universale delle auto. Io esco contento con l'auto e non so che dopo 20 (esempio, non prendete alla lettera) anni mi iniziano ad arrivare delle rate molto alte, non la cifra che avrei speso se avessi pagato subito. Il "bello" è che su queste rate non ci sarà scritto che sono per l'auto, ci sarà scritto "destino", "sfortuna" etc... Citazione:
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Se hai un termine migliore, io non saprei ma poi non conta la forma, magari, è la sostanza che eventualmente fa la differenza. Come si descrive un'azione è importante ma sempre meno che l'effetto. |
[quote=Uno;83517]
Quando lasci il corpo cosa ti porti dietro? l'illusione di una nonna felice che ti appare nel bagliore della fiammella di un fiammifero? Non ti porti niente se non la consapevolezza (se ce l'hai, altrimenti nemmeno quella) che nulla ti è appartenuto veramente. Hai solo goduto un millesimo di quel che la vita offre, credendo di aver cavalcato la tigre. Ora sei miseramente disarcionato e presto diventerai cenere. Io mi sento molto piccola rispetto l'immensità di un universo che non conosco. Mi parli di energia atomica, di droghe, ma è solo il prodotto di un ego sconsiderato che ha creato la distruzione di ciò che di migliore esiste in natura. Non parli di dipendenze psicologiche, compresi gruppi e verdetti del capo, difficili da estirpare, dannose a volte come le sostanze chimiche. Tutto può essere dannoso, anche l'amore in nome del quale violentiamo, improgioniamo, disprezziamo, uccidiamo. Eppure lo coltiviamo in tutte le case. Nutriamo la serpe in seno. Non voglio fare polemica, men che meno con te che sei un uomo intelligente e profondo, e non se ne incontrano molti. Peccato il pc ci privi della presenza. Si interloquisce con un monitor e una tastiera, e bisogna molto usare la mente e le parole per farsi capire. Certo, se riesci a sentire l'energia che scorre in quelle parole... e se così non fosse resterebbero solo parole... Ho conosciuto molti orchi, ciarlatani, mediocri, ma anche qualche maestro. Non era mia intenzione pubblicizzare il reiki come la via per raggiungere l'illuminazione. E' una tecnica, una delle tante, come tante sono le vie per raggiungere il Signore. I pericoli sono ovunque, non si possono evitare tutti, non si può evitare la vita. La consapevolezza costa qualche sacrificio e qualche perdita altrimenti resteremo tanti piccoli fiammiferai la notte di capodanno. Oppure resteremo mediocri fino alla fine lasciandoci vivere senza assumerci responsabilità. Non ci sarebbe evoluzione, crescita, sperimentazione. A noi piace usare il pc o il telefonino, anche quella energia atomica tanto bannata ma di cui si non riesce a fare a meno. L'importante è che non capiti vicino a noi. Chiudiamo gli occhi davanti alla povertà, l'abbandono, la sofferenza. Viltà, egoismo, indifferenza, anche questi sono pericoli dell'ego che presentano il conto. Questa civilizzazione costa e anche molto all'umanità e alla natura. Qual è la soluzione a tutto questo? Di sicuro non il reiki! Ma da qualche parte bisogna pur cominciare anche se io non ho iniziato così. Comprendo il tuo dubitare, è legittimo, me lo aspettavo proprio da te, conosci i pericoli (della mente oltre che del reiki) e non mi conosci abbastanza. Non conosci la luce nei miei occhi, il calore del mio sorriso, la profondità del mio dolore. Cerco di scegliere bene, con attenzione, se scivolo provo a rialzarmi finchè posso, altrimenti accenderò l'ultimo fiammifero. |
Neanche io voglio fare polemica, ti faccio solo tre ultime domande, se vorrai rispondere e poi buon reiki, un giorno comunque capirai quello che volevo dirti.
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Lo hai mai sentito veramente a pieno? Domando io, ma le risposte non sono per me :). Citazione:
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