Si infatti Stella, sono d'accordo.
Non sto dicendo che "elimineremo" la rabbia o le altre emozioni negative, la "scala cromatica" sempre quella resterà... però riusciremo a dominarle anzichè farci dominare, perchè sopporteremo (cioè accetteremo) tutti gli stati possibili del nostro essere. E quando smetteremo di rifiutare noi stessi, smetteremo di rifiutare gli altri. :C: |
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Sono pienamente d'accordo. thumbsup.: |
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Mi è sembrato inoltre interessante l'aspetto sottolineato in nero che desiderei possibilmente approfondire. fiori.gif :C: |
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Quindi se incontro una persona che mi dà fastidio (per qualche motivo conscio o incoscio) la vibrazione della mia aura si modificherà di conseguenza e se la persona mi trasmette rabbia, il mio colore prevalente sarà rosso..... intendevi questo? ($) |
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Questo però riguarda il mio modo di gestire la cosa, ognuno deve trovare il suo abbraccio: abbraccio: |
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La soggettività di cui parli... a ognuno il suo modo... vale ad un livello più basso (non intendo meno importante), ovvero il perchè e il percome ognuno è cassa di risonanza o terreno fertile... ma il modo di gestire parte sempre da qui... da un ri-conoscimento... |
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Per tornare in tema... hai mai visto l'aura di uno che accetta e si accetta? (No... questa è una domanda cattiva non rispondere 8-) ) |
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Nel tuo caso..c'è un azzurro/blu..un pò oscurato però...lascia perdere..anche questa era un pò "cattiva"!abbraccio: |
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però è proprio vero che me le cerco...martello.: |
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Invece, la cosa che dovremmo fare, è accettarla, accettare che anche la rabbia per esempio fa parte del nostro essere, quando arriva, lasciarla agire un po' (sempre ovviamente senza andare in giro a spaccare tuttoicon_mrgr: ) .. osservarla, osservarci, vedere come agisce, senza per questo colpevolizzarci, accettando che anch'essa fa parte del nostro essere... Se siamo programmati per vibrare di tutti i colori, dovremmo arrivare al punto di accettarli tutti, anche quelli che non ci piacciono... bacini.gif |
Proviamo a vedere meglio questa cosa dei colori, il vibrare, l'accettare e il manifestare pur essendo in relazione non devono essere per forza identici.
Posso accettare tutte le vibrazioni o essere selettivo, posso vibrare tutte le frequenze o essere mancante, e posso (teoricamente, in pratica è più complicato) decidere cosa manifestare. Qui sta l'inghippo... Spesso vedo persone che pensano di essere amorevoli ed in cammino... ma accettano solo le vibrazioni che riescono (e questo è normale) vibrano sulle frequenze a loro corrispondenti e si sforzano di manifestare i "colori" buoni. L'intenzione è buona e quando sono ironico non lo faccio per giudicare queste persone, lo faccio perchè spero che possano accorgersi che l'intenzione è giusta ma non è sufficiente senza altre cose, tra cui studio (non intendo libri) pratica e volontà/impegno. Si lo so va di moda dire: tutto accadrà... è vero ma devo io portarmi in prossimità del "accadrà" e consiglio chi trova in illuminati scritti frasi sul "tutto è spontaneo" di cercare a fondo che c'è anche l'altro lato. Invece se ci accontentiamo di interpretazione di seconda e terza mano è possibile che si sia omessa una parte che non fa comodo, se dovessi vendere un libro mi converrebbe dare solo speranze e rendere tutto facile sarebbe un successo. |
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Mi pare che l'accettazione( di se e quindi degli altri ) derivi appunto da questa capacità. se manca questa particolrae propensione secondo me potrebbe verificarsi quello che si chiama " accettazione fittizia " o mancanza di ri-conoscere i propri limiti. Per carità non dico di essere tutti psicologi per capire i meccanismi della psiche ma stavo pensando che l'osservazione, in linea con ciò che dice Red giustamente, è la parte che manca per capire quella dualità che si manifesta " dappertutto ". Scusami Uno potresti chiarire quel che ho riportato del tuo post?. Thxfiori.gif |
Proviamo un esempio concreto
Entro in una stanza, ci sono persone che mi guardano in cagnesco posso starci male, non sentirmi a mio agio, fregarmene ed infinite sfumature tra questi... nella stessa stanza ci sono quelli a cui sto simpatico, posso esserne felice, compiacermi o essere prevenuto nell'entrare a tal punto da non vedere le manifestazioni di simpatia (ed infinite sfumature....) etc etc.. In entrambi casi ho accettato solo una parte delle frequenze, questo al 99% avviene senza averne coscienza e controllo. Ribaltando la situazione io verso queste persone manifesterò simpatia, cordialità, antipatia, etc etc a seconda di vari fattori come sopra il 99% saranno incosci e senza controllo... Elencare i fattori per cui queste cose avvengono può essere quasi impossibile, comunque i più frequenti a livello psicologico (data la sezione) dipendono da quello che ci è successo prima di entrare nella stanza, da cosa ci ricordano e ci fanno associare le condizioni ambientali (profumi, colori, luci etc), dalle persone che sono dentro e con cui abbiamo avuto precedenti incontri che ricordiamo, o da associazioni di ricordi di altre persone che somigliano a queste, ovviamente tutti i discorsi fatti che ci associano a qualcosa etc etc Questo detto sopra è ciò che capita appunto quasi sempre, se però nel mezzo della nostra entrata nella stanza e tutto il resto non perdiamo di vista chi siamo, e sappiamo riconoscere queste possibili dinamiche prima che accadano possiamo decidere se e da cosa lasciarci influenzare, e comunque in ogni caso la nostra vibrazione di base non cambierà... ripeto più facile a dirsi che a farsi e perchè non sia casuale ma sistematico abbisogna di una forte padronanza di se stessi, mentre normalmente siamo concentrati sul cercare di avere padronanza sugli altri. :C: |
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