Ray... sai che sto cercando di costruire un semplice triangolo isoscele... ma non vedo mai solo il triangolo, vedo anche scritte, piccole immagini o delle altre linee di contorno.. e non riesco a vedere una pagina bianca di sfondo, ma grigiotta!
Se ho capito bene la tua domanda, faccio l'esempio a caso icon_mrgr: di una persona spaventata che attrae quindi pensieri di paura, ma al tempo stesso può attrarre pensieri legati al coraggio. Non può essere che anche questi pensieri di segno opposto, cercando di entrare nel secchio, ne spingono fuori un pò di quegli altri? |
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Che cosa è il centro magnetico che attira pensieri? Sono i pensieri che già stazionano nel secchio. La cosa può sembrare un pò contorta, in realtà è molto lineare. Se ho nel secchio (semplifico per esposizione) due pensieri di arrabbiatura, il primo pensiero di arrabbiatura che mi passa vicino lo becco e attiro al volo. I simili attirano i simili etc... Come possiamo influire sul contenuto del secchio e quindi ciò che attiriamo? In due modi, o pensando veramente qualcosa e quindi scegliendo cosa attirare (cosa difficile) oppure elaborando quello che ci arriva. Un pensiero sporco si può ripulire un pò, attirerà un pensiero appena appena più pulito ma che puliremo ancora un pò etc.... Il pensiero una volta che arriva è quello che è e lavora. Scordiamoci l'idea dello scacciare i pensieri, quando arrivano ormai sono arrivati. Però possiamo scacciare quelli dopo elaborando quello che già c'è al massimo di quello che possiamo. Se avete capito la dinamica, è interessante pensare che volendo si può anche volontariamente attirare pensieri sporchi per pulire l'ambiente... ma non è una cosa facile da fare, ci vuole moltissima volontà ed energia, il rischio di farsi prendere nella ruota è molto alto |
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Perchè mi vedo con lo straccetto e lo spay a pulirlo icon_mrgr: scusa.gif mi è venuta così :) Pensare a qualcosa di bello successivamente è utile? |
e perchè no:)?
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A me periodicamente succede così, mi carico di pensieri negativi, ci macero dentro a volte fino allo svilimento, poi non so come li vedo spazzare via e mi torna il buon umore e una grande carica di energia pulita. Se non è così per favore spiegalo ancora. |
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Da qui ti rispondo insieme a Diamantea Citazione:
Un pò come lasciare depositare sul fondo, recuperare il liquido sopra etc.. L'importante è essere coscienti di quel fondo ed ogni tanto svuotare completamente il liquido del secchio/recipiente (silenzio, anche se non si riesce totalmente) per poter versare la polvere ed i residui del fondo. Questi poi si possono bruciare ... ma intanto non lasciarli nel secchio (prima o poi lo intaserebbero) è già bene. Si può rendere più palpabili i pensieri negativi anche con la gioia? Si, ma è molto più difficile, invece che attirarli e appesantirli ancor di più, bisognerebbe comprimerli e schiacciarli sul fondo.... Con il primo procedimento una volta sul fondo ci rimangono anche senza sforzi, con il secondo procedimento basta una distrazione dalla gioia per rimescolare tutto.... anzi una gioia incostante riesce perfino ad allegerire i pensieri già ben depositati. Se leggete con un pò di attenzione sono sicuro che riuscirete a chiarirvi molte dinamiche delle nostre vite... |
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Se io ho un pensiero di odio verso qualcuno, come faccio nel concreto a ripulirlo? E ancora una domanda: l'odio è sempre un pensiero sporco, o esiste anche l'odio pulito, cristallino? |
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Sopra mi pareva di aver inteso che elaborando il pensiero che ho già, il successivo dovrebbe essere un po' più pulito e via così, mentre qui, mi pare di capire che attirando altri pensieri "sporchi" , volontariamente, si possa ripulire... |
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Se l'elaborazione ha successo, magari anche parziale, saremo in grado di lavorare su pensieri un pò meno sporchi , attireremo dunque pensieri un pò più puliti e così via, il tutto all'inizio in modo inconscio e poi in modo più volontario. |
Ci stavo ragionando su da stamattina ma non penso di aver centrato in ogni caso metto qui quel che mi è uscito.
Non avevo mai pensato al chiodo scaccia chiodo in questo modo, di riempire tutto il secchio di pensieri neri per poi far sì che trabocchi è questo che hai detto? Però penso che sarebbe meglio farlo da soli e non versare tutto su altri o no?:@@ Se vibro sulla frequenza della rabbia della gelosia della paura riceverò pensieri di quella portata. Non posso schermarmi dai pensieri, ma posso fare attenzione a ciò che entra. Perché pensieri buttati nel secchio a casaccio, o facendo finta di non sentirli reprimendo, fa si che poi il secchio si vuoti automaticamente per superpieno, causando tracimazioni che possono devastare oltre che inquinare. Per fare questo però mi pare sia necessario conoscersi un po’ oltre che continuare ad osservarsi per tenere d’occhio i meccanismi che si innescano. Se io so che i pensieri dettati dallo stato vibrazionale della gelosia mi fanno un certo effetto che poi si ripercuote sugli altri, lo svuotamento a caso del secchio, devo pulire subito il pensiero e non metterlo nel secchio così com’è perché inquinerebbe anche me prima e gli altri dopo… per via del superpieno. Un’esempietto potrebbe essere questo: Caio mi dice qualcosa che mi fa arrabbiare o ingelosire o spaventare, il mio vissuto emotivo, mi fa vibrare di rosso di giallo o di nero (colori a caso) questi colori/vibrazioni mi sintonizzano su la frequenza di pensieri di quel colore, quindi pensieri che si hanno durante la rabbia: gli spacco la faccia! Ma che vuole quello!? Gli do una padellata in testa! Ce lo mando! diavolo.g: In pratica passano per la testa tutte cose che abbiamo visto o sentito in giro durante la nostra vita.piango.gif Io invece che accettare questi pensieri, nel momento in cui inizio a vibrare devo pulire già lì, togliere il sentimento provato da quello che mi hanno detto e che mi ha fatto arrabbiare, lasciandolo lì in quel momento in cui mi è stato detto e non portandolo con me nel futuro a riempire un secchio che poi un bel giorno potrebbe versarsi da solo facendo danni. P.S. Per il Capo: elloso che vado benino con la teoria ma male con la pratica ma non desisto sono sicura che prima o poi imparo (meglio prima che poi icon_mrgr:) fiori.gif |
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Questo potrebbe essere utile per avere acqua pulita in generale, per quanto riguarda l'elaborazione dei singoli pensieri, non so se esista un metodo preciso, magari è un insieme di cose, come ad esempio analizzare un determinato pensiero, vedere se e perchè lo abbiamo avuto anche in passato, magari tramite ricapitolazione, come ci condiziona in negativo rispetto a quello che vogliamo ottenere, anche in senso generale dalla vita, sempre che si abbia almeno un progetto di massima ecc |
Una domanda, forse non dovrei farla qui ma bon, intanto provo a fissarla.
E' da un pò di tempo che nella mia testa non entra nulla che sia..diciamo..difficile, serio, da ragionarci su. Faccio un esempio vah, la discussione sul libro dei 24 filosofi..non riesco a leggere più di 3 righe piango.gif E' una cosa pazzesca è come se mi andasse in blocco il cervello al punto che devo persino distogliere lo sguardo e questo mi capita con quasi tutte le dioscussioni che richiedono una rielaborazione, una forte dose di concentrazione. Mi sono detta che è un periodo, capita, ma stà diventando lunghetto e mi chiedevo se in questo caso possiamo parlare di secchio pieno. Pieno di fango evidentemente visto il peso, si diceva che bisognerebbe cambiare l'acqua ma quando non si riesce ad avvicinarsi al rubinetto? leggo.gif uff |
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In quei periodi preferisco persino scavare badile alla mano (e posso assicurare per chi non ne ha idea che è molto faticoso) in giardino piuttosto che fare la bella statuina davanti ad una lettura o un 3D che sia nonso.gif |
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Mi interessa moltissimo riuscire a capire questa parte. Quote:
Con la frase sopra dici che se elaboro ora ciò che so esserci di rabbioso nel secchio, se lo rendo più pulito che posso, poi il prossimo pensiero che arriva dello stesso genere posso cacciarlo essendo sicura di non reprimerlo ma di respingerlo davvero? E come faccio ad essere sicura di respingerlo e non reprimerlo, il fatto di riconoscerlo e riuscire a gestirlo prima che crei un'emozione? L'emozione è la cartina di tornasole? Quote:
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Scusate se sono andata un pò troppo su psico. |
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Sono intervenuta su questa tua frase Sole perchè recentemente, l'ho anche scritto in un 3D, riconoscendo in me di avere problemi con l'autorità e avendone avuto uno di recente che mi ha messa sul chi vive di questo mio modo di essere, quando dopo qualche giorno ho rivisto in anticipo, quel che sapevo avrebbe potuto farmi rivivere un episodio analogo, ecco che al primo pensiero ho stoppato, proprio come dici tu prima che l'emozione prendesse il sopravvento sulla ragione e mi facesse agire in automatico. Questo però se fosse il modo, che tra l'altro mi ha ricordato un post di Uno quando parlava di "slalomare" certe cose, se riconosco in anticipo il mio meccanismo posso svicolare e non farmi prendere come al solito alle spalle e cadere nella trappola. In questo caso i pensieri non li ho messi nel secchio e dopo la risata comica del vedermi in quel modo ha interrotto i pensieri che altrimenti mi avrebbero come al solito sovrastata. Insomma tutte queste parole per chiedere se è così che bisogna fare, conoscendosi, riconoscere anticipatamente un meccanismo che genera di solito pensieri che fanno svuotare il secchio. E forse poi cercare anche nel passato, fondo del secchio, altri episodi di quel genere e ricapitolarli |
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Ecco, quel giorno ho provato a reggere, di solito la rabbia mi fa dare in numeri ed inveisco contro tutto e tutti mentalmente, reggere il dolore, era il dolore che produceva rabbia e quel dolore mi ha portato a piangere singhiozzando, dietro quella persona c'era mia mamma e i suoi silenzi punitivi, o la sua non voglia di darmi retta o il dedicare il suo tempo ad altri mentre io la desideravo. Per non ciucciarmi il dolore che ancora provo, ho visto che di solito mi salgono pensieri di rabbia, perchè il dolore è ancora la e non volendolo provare, lo ricaccio addosso a tutti quelli che me lo fanno rivivere. Forse il segreto è tutte le volte ciucciarselo farsi portare dentro e accettandolo piangere tutte le lacrime che si sono trattenute in passato :) |
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Stavo elaborando la parola elaborare icon_mrgr:
Un elaboratore elettronico esamina i dati, li scandaglia per metterli insieme e fare un unico sistema. In effetti si elaborano i dati che vengono presi uno per uno esaminati per poi essere riprocessati nel generale. Elaborare è dunque spezzettare, taglire il capello in 4 per poi ricomporlo verificato e archiviato? |
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Credo che ordinariamente siamo abituati a farci passare i pensieri per la mente subendoli passivamente, un pensiero ne attira un altro, poi un altro ancora etc... se invece di lasciarli passare li fermassimo un momento, e ci lavorassimo sopra, esaminadoli, cercando di guradarne più prospettive possibili? forse elaborare dati a nostra disposizione significa in un certo modo anche poterli modificare e farli un po' più "nostri" rispetto al pensiero che ci arriva preconfezionato.. |
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