nella vita ciò che "devi fare" lo scegli tu.
nessuno te lo impone. quando scegli se non scegli con tutto te stesso prima o poi quella parte che non ha scelto nello stesso senso chiede il conto. per parti di te stesso intendo quantomeno di considerare come principale l'anima. se non è lei a dirigere le operazioni prima o poi qualche conto non torna. alla domanda: come mai non ami te stessa? a mio occhio c'è un insieme di cose che racconti di te che lo lasciano trasparire. |
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Stai tentando di far sopravvivere entrambi.... :) |
La scelta di per sè è un lasciare una via per un'altra, per forza di cose quella lasciata richiederà sempre il conto, forse bisogna proseguire e cercare una mediazione, come dice Kael tentare di far sopravvivere entrambe le Filo oppure come mi sembra di capire da ayn, insistere sul sentiero già sicuro e percorrerlo bene...
alla domanda come mai non ami te stessa, di primo acchitto direi io mi amo, poi sotto sotto penso che qualcosa di meglio avrei potuto fare o potrei ancora fare..ma mi manca il coraggio! |
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Prosegui sulla strada che hai tracciato e guarda in alto, verso le stelle anche se ora sei presa dalla materia continua a non perdere di vista l'alto, molto presto potresti avere un segno o insomma qualche indizio sul come o dove riprendere.:@@ |
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Al primo insorgere consapevole dell'impulso alla lotta verso l'esterno opporre una piccola resistenza(all'impulso). O chiamiamola rinuncia che forse è meglio. Un metodo che appresi dal pensiero assaggioliano. Non so, un esempio banale, in ufficio qualcuno ha buttato una carta fuori dal cestino? rinunciare all'impulso a farglielo notare anche se avresti ragione a farlo. O sarà girare pagina se vedi nuovi articoli di devastazione ambientale. Con la consapevolezza che più in là ci tornerai con altri mezzi interiori che impediranno lo sfiancamento che provi in queste lotte. Un atteggiamento che sia di allenamento ma in questo caso perchè no anche di igiene verso una sensibilità esasperata verso tali cose, che in questo caso non è viltà ma necessità di acquisire strumenti migliori per se stessi. Buona giornata:C: |
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Scusami Tina, i metodi da te suggeriti sono buoni e ben più vecchi di Assaggioli, in certi casi li consiglierei anche io, in altri casi no. |
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Per fare un esempio, fin da ragazza ho avuto la passione per il canto, volevo studiare lirica, avevo una bella voce, ma i miei non me lo hanno permesso. Ci avevo rinunciato con rammarico, poi ho scelto anch'io la famiglia che ha assorbito molta della mia energia. Ma oggi che i miei figli sono cresciuti ho deciso di provare. Prendo delle lezioni private e canto in un coro di semi professionisti. Partecipo ai concerti e opere teatrali. Non è il massimo a cui avrei potuto aspirare iniziando a 15 anni, ma mi da lo stesso molta soddisfazione. Soprattutto sento meno quel rammarico per l'occasione mancata, su un treno più piccolo ma sul binario. Magari potresti utilizzare un pò di quell'energia combattiva per iniziare qualcosa che ti piace veramente, se ti accontenti del risultato. |
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facevo l'esempio della carta nel cestino perchè mi pare si parta dal presupposto che uno stia troppo proiettato a ciò che succede fuori, magari l'esempio non è stato dei migliori o forse volevi suggerire proprio l'atteggiamento che normalmente dovremmo avere nella vita. In quanto ad Assaggioli è nato nel 1888, ho creduto che certe tecniche come quella per esempio imparare ad innescare feedback positivi consapevolmente iniziando da qualcosa che poi man mano sviluppa e allena certe capacità, fossero sue. Comunque ammetto che sono cose fatte e lette piu di venti anni fa, mi resta il ricordo di cose che ho utilizzato per me stessa con non poco risultato. Non ho capito se pensi che in alcuni casi non solo queste tecniche non sono efficaci, ma possono pure risultare negative in qualche modo. |
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Praticamente ho solo detto che se fossi io non userei questo metodo in questo caso :) Citazione:
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La preoccupazione che mi prende quando qualcuno dice di sentire di dover cambiare “registro” è immediatamente: come , dove, quando inizare. Per me è come se fosse l'ostacolo più difficile, iniziare da qualche parte, in qualche modo. Penso subito alla parte pratica, nel momento in cui realizzo che ho motivi seri di desiderare un cambiamento è come se non potessi più rimandare nemmeno di un secondo; la mia mente si attiva per trovare una modalità e sposarla subito. Passo in rassegna tutti i mezzi che sono a portata di mano e che rientrino nelle mie possibilità, e agisco. Per agire intendo fare qualcosa, un'azione che non sia una di quelle che faccio di solito.
So bene che da tutto ciò che traspare da come scrivo e mi pongo non appare serenità piena, e non posso avere la pretesa di essere un esempio mirabile di come si cambia. La questione per me è da quali standard una persona parte prima di raggiungerne uno un po' più altino rispetto a quando era più in basso. Se si è partiti da sotto lo zero , dieci gradi sopra lo zero è paradiso. Si sale , si scende, ma si conosce poi la strada è stato detto. Citazione:
Mi piacerebbe Uno avere un suggerimento riguardo a tale difficoltà, lo valuterei immediatamente per me stessa. Mi dirai uno stacco è uno stacco e basta, e invece chiedo ancora consigli per attuarlo.... |
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Seconda cosa, metti che stiamo parlando di un magazzino, è una buona cosa farci un'abitazione senza modificare in qualche modo la struttura? Quindi è inutile e non è giusto tentare di cambiare le persone che non lo vogliano e/o non credano che sia necessario. Ma parliamo di te (direttamente, non indirettamente come adesso) Citazione:
Qualcosa che in un certo senso ti mette i paraocchi in senso buono, ciò ti fa concentrare su ciò che può aiutarti. E' normale che appena inizi a renderti conto di quello che sto dicendo, le tecniche ed i metodi iniziano ad andare stretti e a soffocare, a farti sentire incapace, ma se non hai ancora la forza di mollarli devi tenerli, non devi arrenderti. Lo stop ti arriva, la vita sa mandartelo, solo che al contrario di quello che si pensa non è che arriva quando sei pronta, te ne manda uno ogni tanto, prenderai quello che capiterà quando sei pronta. Una volta preso il primo non servirà più per quella cosa che la vita te ne mandi altri, non ti serviranno più tecniche e metodi per quella cosa. Magari per altre cose, ma avrai comunque un piccolo vantaggio. Quindi riassumendo, non è importante studiare come attuare lo stacco, è importante vederlo arrivare e coglierlo, prepararsi per qesto, cosa che però non potrai fare finchè non sarai pronta. Se sfrutti uno stop, anche se devi ancora cambiare delle cose, inizi ad usare la tua forza, prima è impossibile. |
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Siamo in questro thread, se nella premessa ti riferivi anche a colei che lo ha aperto, dico che nell’ipotesi che fosse come dici, è un fatto che abbia dato uno spunto ad altri che magari possono approfittarne meglio e questo aumenta il credito attorno a se stessa. Un gesto non può mai essere lo stesso che non averlo fatto, quindi vorrei dire grazie ad entrambi, non in eguale misura ovviamente, lei è motivata dal bisogno tu no. |
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Pagherei qualsiasi cosa per avere qualcuno che mi guidi nel cambiare veramente me stessa visto che da sola ho sofferto molto e l'aver sofferto non è il problema, il problema è il dubbio che stringi-stringi sia stato tutto inutile. |
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Uno perché l’ho vissuto personalmente, e la vita mi ha dato di potere cogliere alcune opportunità compreso la possibilità di pagarmi una terapia per anni; da sola non riuscivo ad avere risultai stabili e ci ritornavo. Secondo motivo perché ho vissuto, subendone anche le conseguenze, il dramma di chi accanto a me il cambiamento non ha potuto attuare malgrado le tante promesse sincere sotto la paura di perdermi, fino a farmi allontanare definitivamente, pagandone tutti le conseguenze. Anche se, per questo dico vale sempre qualcosa avere un attimo di dubbio, dopo anni la stessa persona trovandosi molto vicino al perdere anche l’amore di suo figlio ebbe la forza di stravolgere il suo comportamento, diventando ciò che non mi sarei più aspettata, un padre tra i più amorevoli e presenti . Buona sera a tutti |
Non bisogna mai disperare, forse sono monotono ma la speranza e la fede alla lunga, anche se sembra andare tutto per il verso storto vincono, l'amore do per scontato che ce l'abbiamo certamente in forma grezza
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Il problema non è mai disperare in attesa che la speranza e la fede vincano, ma quanto costa l'attesa? Nel frattempo l'altro che fa? |
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L'attesa può costare, anche molto cara ma ne vale la pena a volte si fa la frase "costi quello che costi" e in questo caso è così. |
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E' una tua caratteristica cercare di salvare le persone, ma se non salvi prima te stessa......... e poi le persone non si possono salvare, le si può aiutare a volte, ma quando noi siamo salvi e quando loro vogliono essere aiutate. Citazione:
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Mi sono agganciata al discorso di webetina, storia simile alla mia ma con risultato opposto. L'altro era mio figlio... Ma non voglio trasformare questo 3d in un confessionale. icon_mrgr: |
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Se stai bene così è giusto che ti spenda per gli altri :) |
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Io faccio per due facendo finta di fare solo la mia parte. A lui non piacciono i surrogati... Cambiare qualcosa di se stessi a volte è doveroso nei confronti delle persone che amiamo se è vero che le amiamo. Amare, cambiare... tutto ciò che si fa con la bocca resta nell'aria. La motivazione interiore è alla base del cambiamento, costa uno sforzo a volte molto grande, e deve essere forte altrimenti è solo un modo come passare il tempo. |
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ascolto quello che dici e penso, tutto non lo metto a fuoco ma non è importante ripeto poi ognuno agisce di suo. Mi sento di dire ritorna troppo la parola cambiamento anche collegato agli altri e allora prima di cambiare non sarà necessario capire? Oppure non sarà più giusto ri_trovarci? Siamo sicuri che quello che siamo oggi sia tutto da buttare? O c'è da integrare qualche parte? Forse lasciata nel passato o spedita nel futuro? |
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