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Inoltre, parafrasando Kael, non si può mettere il grande nel piccolo... una coscienza ordinaria non può contenere più memorie. Tuttavia non siamo tabule rase, ma questi ricordi concorrono a formare ciò che noi siamo, la nascita specifica che noi rappresentiamo è determinata anche da queste esperienze che diventano caratteristiche tramite un sistema di cause-effetti piuttosto complicato ma preciso, che potremmo chiamare karma. Le cellule della tua mano, alla mattina, non ricordano cosa ha fatto la mano il giorno prima, ma tu ti ricordi e in base a ciò determini cosa fare oggi con quella mano. |
Scusate se ogni tanto vengo a rompere le uova nel paniere ma mi interessava sapere il punto di vista di qualcuno del forum su questa questione che ora vi sottoporrò.
Alcuni ricercatori usano l'ipnosi regressiva per far ricordare ai loro pazienti le vite passate. I ricordi che scaturiscono da queste sedute sono reali? Se la risposta alla domanda alla questione è positiva, ne sorgerebbe un'altra: oltre all'ipnosi regressiva ci sarebbero psichiatri che applicano la tecnica della ipnosi "progressiva"(?): ovvero al paziente vengono fatte ricordare anche le esperienze di vite future (!). Che spiegazione potrebbe esserci al fenomeno? |
parlando di "monadi" vi è in qualche testo (tradizionale o meno) una descrizione (anche approssimativa) di quali siano?
se si in quale testo? |
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Perciò non credo si tratti di vite future ma di visiluazziozioni della propria vita in un futuro più o meno prossimo. Per quanto riguarda l'ipnosi regressiva in qualche caso emergono ricordi di vite passate.... ma potrebbero anche essere ricordi o idee di altre persone che sono passate a noi e nel nostro carattere, un po' come ereditiamo il carattere e altre caratteristiche dai nostri avi.... Quest'ultima è solo una mia supposizione. |
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E non ci dovrebbe essere nessun giudizio per la singola anima, tantomento l'inferno ???? Lo so che si tratta di una via diversa da quella a cui sono abituata a pensare, ma se è vero che le varie vie portano tutte a un'unica verità finale, forse la risurrezione dei cristiani equivale a rinascere da un'altra parte... |
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Ritengo che ciò che emerge con quel sistema sia o una serie di rimossi personali vestiti con contenuti fantasmatici o tuttalpiù roba pescata a caso dal sub collettivo per qualche associazione. Le associazioni potrebbero avere un senso per il paziente. Questa è una mia opinione basata sulla superficialissima conoscenza che ho in merito, quindi facilmente modificabile nel tempo. |
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Il karma regola la causalità in un ambito più ampio della singola esistenza di un umano, non è il semplice dare avere di una vita, tipo hai fatto il bravo paradiso, hai fatto lo scemo inferno. Le tradizioni orientali comunque, nel descrivere quel che accade all'anima quando non è nel piano fisico, parlano di ambiti che in parte sono paragonabili ai nostri inferno purgatorio e paradiso...il che sarebbe sensato anche per la nostra tradizione, con la differenza che l'anima che si salva è ancora passibile di perfezionamento. Il che se ci pensi completa la nostra tradizione. E differenzierebbe le anime salvate da quelle per esempio dei santi. |
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Non credo però basti andare da uno psichiatra et violà, il gioco è fatto... Così come l'ipnosi progressiva: l'Iniziazione è un "condensare" in una sola vita tutte le esperienze che in un ciclo naturale necessiterebbero di migliaia di anni per essere comprese nel proprio Essere, quindi anche quelle future... ma per essere ammessi ad una tale prova ci sono dietro anni ed anni di preparazione, non una semplice seduta da uno specialista... |
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Le memorie non sono "anime" reincarnate, ma memorie, appunto mi sembra di capire. L'Iniziazione di cui parli non mi è molto chiara... booh.gif |
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Tuttavia, se tramite percorso evolutivo, ci innalziamo al ramo, ecco che a quel punto sono dentro di noi. Ma non siamo più foglie però (Stella è una foglia). |
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In questo caso l'anima che intende reincanarsi non farebbe nulla, sarebbero le foglie a fare tutto il lavoro evolvendosi e diventando ramo. Perciò noi nelle nostra condizione di foglie dovremmo voler fare questo percorso e allora non cadremmo più.... Invece mi sembra che nella reincarnazione sia l'anima che cerca una nuova foglia.... Forse perchè per fare nuove esperienze è necessario avere un corpo e non solo spirito.... |
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Tuttavia, oltre alle suggestioni che credo rappresentino la quasi totalità dei casi (a parte la malafede ovviamente), ritengo che in particolari circostanze, che tra l'altro non sono per nulla favorevoli, sia possibile per qualcuno accedere a qualcosa che loro vivono come ricordi e che scambiano per esprienze loro. Mentre non sono esperienze loro e non sono proprio ricordi. Esistono anche i casi per i quali si accede a qualche piccolo sprazzo di queste esperienze e che hanno un particolare significato, in ottica evolutiva, per le persone in questione, ma il significato è nella loro vita ovviamente. In questi casi, quel che penso accada è che l'inconscio non trova null'altro di altrettanto significativo per comunicare una determinata esigenze di "lavoro". Sono casi molto rari e circoscritti e hanno a che fare appunto con la Ricerca. Ma anche qui spesso non sono circostanze favorevoli, dato che è facile ingannarsi. Si, per fare un determinato tipo di esperienza, lo spirito deve (cercare di) incarnarsi. Usa l'anima come una specie di ponte per la materia, dato che l'anima è polarizzata ed è in grado di partecipare ad entrambe le nature in un determinato modo. Il percorso evolutivo che possiamo fare modifica l'anima o, se vuoi, la costruisce. Ossia la rende sempre più adatta ad incarnare lo spirito. In questo modo tutti i vari tentativi (le foglie) confluiscono in uno. E quella singola foglia "diventa" tutte le altre (che insieme fanno il ramo). Grossomodo. |
Una volta mi è capitato di seguire una ricerca che andava dietro ad un bambino che descriveva luoghi, posti, nomi e persone che non poteva mai aver visto, si trattava di un altro continente rispetto a dove era. La mamma di questo bambino decise di seguire quello che raccontava il figlio fare delle ricerche e trovò i nomi , il paese e i luoghi che il bambino raccontava. Lo accompagnò sul luogo e il bambino iniziava e raccontava della sua mamma di quella casa.. e poi il seguito, non ci furono grandi rivelazioni però il bambino sapeva esattamente dove era. Io non credo che sia suggestione ma concordo sul fatto che a necessità l'inconscio peschi e i bambini sono molto passivi per queste cose anche se magari gli servirà tra 20 anni.
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Tramite un percorso evolutivo come dice Ray noi possiamo "spostare" la nostra coscienza e dalla foglia risalire al ramo e alla vita che lo vivifica, in questo modo possiamo venire a conoscenza di tutte le "nostre" vite passate, virgoletto nostre perchè di fatto non siamo "noi" che le abbiamo vissute. L'errore è credere di essere già il ramo, di avere molte vite, quando invece inizialmente noi non siamo che la foglia, il guscio esteriore, che una volta caduta non avrà più modo di "tornare". Ecco che in questo modo si possono conciliare due concetti altrimenti in apparente contrasto fra di loro, ossia il discorso di più rinascite e quello invece di Gesù quando esortava a darsi da fare perchè abbiamo una sola vita a disposizione... PS: per l'Iniziazione magari ne apriamo un thread a parte altrimenti rischiamo di andare troppo OT |
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Una volta cresciuto il ragazzo per una serie fortuita di eventi si trova di nuovo in quella che una volta era la "sua" casa, e davanti a "sua" moglie che nel frattempo era invecchiata di più di 20 anni. I ricordi non erano stati cancellati correttamente e quindi il ragazzo si trova a ricordare quello che era stato, e una volta ricordato, cerca in tutti i modi di riappropriarsi della vecchia identità, dimostrando a sua "moglie" chi era stato, aiutandola a capire chi l'aveva ucciso etc.. intestardendosi per voler riprendere la vecchia vita da dove si era interrotta. Questo pero' non era possibile, perchè ora lui si trovava in un altro corpo, in un'altra persona che evidentemente doveva fare delle altre esperienze di vita.. Il film finisce che il giovane accetta il fatto di non essere più la persona morta in precedenza ma quella nuova, un'altra, diversa. A quel punto interviene la volontà divina e gli cancellano nuovamente i ricordi passati, questa volta correttamente. A parte il film, carino, penso che renda bene il concetto, siamo attaccati alla nostra persona, e quindi risulta difficilissimo accettare che c'è la non remota possibilità che una volta finita questa vita, non ci sia più possibilità di ritorno per la foglia, quello in cui siamo identificati, mentre credo che se si riuscisse ad accettare (veramente non mentalmente e basta) che il corpo, la persona è un mezzo che ha lo Spirito per fare esperienza, per evolversi e chissà che altro che ora non vedo e conosco, ci sarebbero in giro meno "cleopatra" e "napoleone" icon_mrgr:... La paura di perdere quello che si crede di essere adesso è determinante credo.. lasciare andare la persona non è certo cosa da poco. :C: ps: aggiungo una considerazione in merito al film: se anche i ricordi per ipotesi fossero veri ricordi, e ne potessimo avere un facile accesso oggi, vi immaginate cosa succederebbe? già siamo divisi così, figuriamoci ricordando cose di altre presunte vite.. altro che follia.. |
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