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Mi riferivo comunque alla possibilità di venire a conoscenza di ciò che prima non avevo chiaro o addirittura non sapevo potesse esserci una " considerazione ". Mi sa che non ho capito tutto ma ben venga chi anche in minima parte ha sostanziato l'Azione; anche quello è " muoversi " non credi? Ma mi pare che stiamo andando OT. Dando per scontato che gia si sappia di essere immortali con piena coscienza ( cosa di cui dubito soprattutto per me ovvio ), si potrebbe anche descrivere il pensiero o meglio ciò che si sa dal proprio punto di vista, in merito alla discussione. Per tornare IT io, viste le domande che pongo, non so nulla anzi leggo con attenzione al fine di riuscire ( forse ) a capirci qualcosa. Cosa pensi invece te, Aresh? concordi con ciò che ha detto Kael nella divisione su riportata?:C: |
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Se questo cavallo non è ancora diventato adulto ed è rimasto puledro, non riuscirà mai a trainare la pesante carrozza, che resterà pertanto ferma in mezzo alla strada a farsi schiacciare in balia di tutto ciò che le sfreccia intorno. Allo stesso modo, il cocchiere (pensiero) ha il controllo sul cavallo, lo guida, sotto gli ordini del padrone (Io, Coscienza, Volontà). A questo proposito occorre dire che non basta però avere questi 4 corpi sviluppati, ma devono anche avere le giuste relazioni fra loro. Ossia, il cavallo, per quanto adulto e forte, non trainerà mai la carrozza se essa non è predisposta ad avere delle staffe a cui legarlo; il cocchiere, per quanto esperto, non potrà mai guidare il cavallo, se esso non ha le redini con cui domarlo; e il padrone non potrà mai dare ordini al cocchiere circa la direzione in cui andare, se quest’ultimo è sordo o se non comprende la sua lingua. Ora, tornando al corpo astrale, possiamo dire che si raggiunge il pieno controllo su di un corpo soltanto quando si sviluppa quello successivo. Ossia con la nascita del corpo astrale nell’uomo si raggiunge il controllo del corpo fisico, ma per avere il controllo anche sulle emozioni e sentimenti, bisogna sviluppare il pensiero (cocchiere che guida il cavallo) Questo cosa significa? Che nell’uomo ordinario, sprovvisto di corpo astrale, l’unico corpo attivo è il corpo fisico. Gli altri 3 corpi, embrionali, sono passivi. Analizziamo ora, prestando molta attenzione, la differenza fra un uomo di questo tipo e un uomo con tutti e 4 i corpi sviluppati. Uomo ordinario: il corpo fisico, attivo rispetto agli altri corpi, riceve le spinte cui è sottoposto stando fermo in mezzo alla strada, e queste determinano il nascere di un certo tipo di emozioni. A loro volta, questi stati d’animo, determinano dei pensieri meccanici. Pensieri che non è stato l’Io a generare attivamente, ma che si trova costretto a “subire” passivamente. Come si può vedere, tutto è accidentale in questo tipo di uomo, tutto dipende dall’accidente che, essendo esterno, non si può controllare. Non si può prevedere che genere di colpo si riceverà stando fermi in mezzo alla strada. Uomo con i 4 corpi sviluppati: il corpo causale, l’Io, è diventato attivo e ha sottomesso gli altri corpi a se stesso, ed è ora libero di dirigere la Coscienza e la Volontà nel pensiero, che a sua volta comanderà le emozioni che spingeranno poi il corpo fisico. Per quanto questi due tipi di uomo si rassomiglino, in quanto entrambi capaci di provare sentimenti ed emozioni, notiamo che in essi il procedere è del tutto inverso. Nell’uomo ordinario tutto è condizionato. L’Io è intrappolato all’interno di una carrozza che lo porta a caso. E’ il corpo fisico ad essere attivo e a determinare le reazioni negli altri corpi. Esempio, scena classica: due uomini discutono. Ad un tratto, uno dei due offende l’altro, e questo genera istantaneamente un’emozione in quella persona… (il cavallo non è stato fatto partire dalle redini del cocchiere ma da una pacca ricevuta da un estraneo). Arrabbiato, quest’uomo inizia a “subire” tutta una serie di pensieri: “quest’uomo è un cafone, un maleducato, vorrei mettergli le mani addosso, ma che mondo è questo? etc” perdendo del tutto di vista il motivo della loro discussione (il cocchiere non guida più ascoltando gli ordini del padrone ma fa di testa sua). Infine, questi pensieri continueranno per tutta la giornata e forse anche per giorni, andando a condizionare tutta la sua vita. Quella sera magari, tornando a casa, quell’uomo non potrà salutare con affetto la sua bambina perché ancora “alterato” da quello che gli è successo prima…(il padrone non ha più alcun controllo sulla carrozza). Nell’uomo con i 4 corpi sviluppati, invece, tutto condiziona. E’ l’Io ad essere attivo e a determinare le azioni degli altri corpi. Nel primo caso quindi, l’uomo reagisce. Nel secondo caso, l’uomo agisce. Nel disegno vediamo, in alto, un corpo fisico attivo che condiziona gli altri corpi sottili. Sotto invece è il corpo causale ad essere attivo, e sottomette secondo Volontà gli altri 3 corpi. Iniziamo a comprendere ora perché, per l’uomo che è attivo solamente nel corpo fisico, alla morte del corpo fisico per lui non ci saranno altre possibilità di esistenza dopo la morte. I corpi sottili, ad esso sottomessi, moriranno con lui. Continua… |
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Plz....abbraccio: scusa.gif |
Scusa Jez hai ragione... Stasera però sono di fretta e continuerò magari domani.
Si parlava comunque delle Leggi che governano i vari corpi, e abbiamo visto che più i corpi si fanno sottili e più libertà di movimento hanno... Facciamo un esempio: se prendiamo fisicamente due persone e le portiamo agli estremi del mondo, il tempo e lo spazio per i loro corpi fisici saranno un ostacolo insormontabile per rivedersi ancora. Niente però potrà impedir loro di pensarsi, e di visualizzare mentalmente l'immagine dell'altro... Questo ti da qualche indicazione? |
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Ovviamente il fisico " avrà " problemi a spostarsi mentre l'ostacolo, pur presente, è differente al piano superiore. Per certi livelli potrebbe anche intendersi il cosi detto " sdoppiamento "( anche verificabile nel " piano " nel quale siamo immersi ) ma qui mi pare di andare oltre la trattazione nel senso di prematuro... |
Stavo pensando che il Movimento di Creazione, è particolarmente attinente al discorso che stiamo qua affrontando. Lo cito direttamente per chi non lo avesse letto:
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Se l'uomo dunque nel suo corpo fisico non è altro che un punto nell'Universo, ecco che esso "diventa" retta grazie alle emozioni. Sono proprio esse (il cavallo) che trainano i veicoli fisici, e non permettono in questo modo la staticità nell'Universo, per un discorso di attrazione e repulsione... lo dice la parola stessa: e-mozioni. L'uomo divenuto retta a questo punto si muove grazie alla mente, "immaginando" e formando cioè il "piano delle possibilità". Il corpo mentale gli serve a concepire tutte le possibili alternative derivanti da ogni singola scelta. Infine, l'uomo nel suo corpo mentale si muove divenendo il "solido dell'eternità" grazie al corpo causale ("solido" comunque è un termine improprio, sarebbe più corretto chiamarlo "spazio" dell'eternità, in quanto il piano è infinito e genera uno spazio non delimitato... ossia l'Universo stesso). L'Io compie deliberatamente qualsiasi scelta possibile e immaginabile. L'Io diventa onniscente, ossia Egli è il Tutto stesso, l'Universo, l'Uno. Un Tutto che il punto invece può sperimentare in uno e uno solo stato d'Essere per volta, spostandosi continuamente di punto in punto... ecco la Legge del Tempo! Il punto può muoversi all'interno dello spazio dell'eternità in qualsivoglia direzione, su qualsiasi retta, ma in quanto punto egli ricoprirà sempre e solo lo spazio di punto... Questo spiega anche bene perchè per l'uomo ordinario è facile illudersi di possedere i corpi sottili sviluppati... in quanto il punto può credere di rassomigliare all'Universo poichè può ricoprire i suoi stessi spazi. Ma uno solo per volta... Solo quando esso diventa retta entra in una nuova Dimensione dell'Essere. Ora egli è un insieme infinito di punti allo stesso tempo, egli è insieme caldo, freddo, tiepido e tutte le sfumature intermedie, che invece il punto deve sperimentare una per volta. E questo via via fino allo Spazio-Tempo dell'Eternità, in cui l'Io è Uno solo, inscindibile, che Tutto comprende e da Tutto è compreso. Ecco quindi il discorso sulle Leggi. Il punto è la parte più piccola, infinitesimale, quella che però ha anche più possibilità di movimento. Questa facilità di movimento del punto comporta tutta una serie di Leggi che lo controllino attentamente e severamente, affinchè il sistema resti in equilibrio perfetto. Già la retta ha invece una capacità di movimento più ristretta, occupando al tempo stesso più punti per volta, e questo comporta meno Leggi in quanto "più stabile per sua natura". Discorso che prosegue fino all'Assoluto... Immobile in se stesso, privo di spazi di movimento, ossia spazi vuoti in quanto Tutto, non necessita di Leggi poichè Egli stesso è l'Equilibrio perfetto delle cose. |
La condizione dello "Spazio dell'eternità" è l' Essere.
La condizione del punto è l'avere, in quanto occupa uno spazio che poi, muovendosi, perde di volta in volta... "A chi ha sarà dato, e a chi non ha, sarà tolto anche quel poco che ha" |
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