Ok penso di aver compreso cosa intendi.
volendo tornare a un discorso di puro Principio ti va di tracciare a grandi linee i tratti distintivi di Maschile e Femminile? A me vengono questi accostamenti Maschile: azione, movimento,inserimento, impressione,forza, intelligenza femminile: ricezione, riposo, accoglimento, sviluppo, sapienza. ci stanno secondo te? |
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Io lo vedo come un continuo scambio, in cui prevale ora l'uno ora l'altro.
Visto in termini più ampi, il creatore ci ha formato e se noi lo accogliamo ci lasciamo formare... e insieme creiamo qualcosa di nuovo, come l'ombra dell'albero illuminato dal sole... cioè diventiamo individui nuovi. Quindi l'armonia tra i due principi crea qualcosa di nuovo che prima non c'era. Poi, pensandoci bene, non sempre un principio maschile o femminile restano immutati, ma si trasformano in base agli elementi con cui si incontrano... Mi ha fatto pensare che un chiodo nel legno resta sempre un chiodo, ma se invece che nel legno un chiodo viene messo nel fuoco si trasforma e si scioglie e poi gli si può dare un'altra forma... Quindi, rapportando questo alla vita quotidiana, una persona dura come un chiodo se trova qualcuno più forte diventerà malleabile e a poco a poco si trasformerà... |
In ogni cosa creata è insito il Principio Maschile e Femminile, quello che i cinesi hanno rappresentato col simbolo del Tao in cui compaiono i Principi dello Yin e dello Yang .(http://www.ermopoli.it/portale/showp...37&postcount=4)
Quindi il Principio maschile deve essere a sua volta femminile verso qualcos'altro. Come nell'esempio di Uno il chiodo è principio maschile per il legno ma è Principio Femminile per il Martello. Quindi il chiodo riceve (Principio Femminile rispetto al martello) energia dal martello che diverrà (il chiodo) Principio Maschile per il legno. Dipende in che relazione stanno le cose, ma il Principio Maschile e Femminile è sempre presente. Inoltre, come si vede nel simbolo del Tao nulla è completamente Yin o Yang (Principio Maschile e Femminile) e quando esso diventa fortemente Maschile (o Femminile) ha in sè il puntino (il potenziale, il seme) per divenire Femminile (o Maschile). |
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Perchè un anziano duro di cuore potrebbe trasformarsi passando del tempo con un bambino. Di che forza stiamo parlando allora? Allo stesso modo la forza ricevente può essere in un "corpo" duro o uno morbido, anche in questo caso di che forza stiamo parlando? Non sono forze delle entità, è la disposizione delle forme delle entità che favorisce o ostacola il fluire di queste forze in un senso o nell'altro in determinati punti delle strutture. |
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La domanda nasce dal fatto che osservandomi,ad esempio quando leggo, ho notato che se sono in tensione per qualcosa,ho dei pensieri (movimenti interiori)non riesco ad aprirmi al nuovo,ad andare in profondità nella lettura, al contrario ogni tanto si... :C: |
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Un bambino ha con sè la forza della spontaneità, riceve ma anche dà ... Così una persona dura di cuore passando del tempo con un bambino potrebbe intenerirsi... Certamente dipende dalla disposizione a lasciarsi trasformare... Quindi questa forza se viene accolta con una disposizione di apertura trasforma, il fatto che noto nell'esempio è che il bambino non vuole trasformare la persona dura di cuore, è semplicemente se stesso e proprio questo non forzare agisce spontaneamente nel cuore dell'anziano... Quindi è una forza capace di trasformare ma che non forza nessuno se non viene accolta... |
mi inserisco in un argomento da voi trattato al lungo e molto tempo fa però non riesco a togliermi dalla testa questi concetti così deterministici da voi ampiamnente usati, sembra quasi che l'individuo maschio sia l'elemento più importante per crescere, per dinamizzare il mondo, per dare l'incipit a tutto quanto sia nuovo e sperimentabile, dall'altro lato la donna, principio passivo, come nell'esempio dell'albero, prende e sviluppa l'elemento maschile. spero di aver capito male ma io credo fortemente nella coesione dei due principi, maschile e femminile, due facce di una stessa medaglia, non dimenticate il mito della mela, l'uomo era un unicum composto di forze uguali e distinte, nella divisione dell'unicum tali forze sono andate ai due esseri nuovi, portatori, in egual misura e in modi totalmente personali, i principi attivi e passivi. Non voglio parlare, per ora, delle sovrastrutture che hanno portato la donna ad essere considerata un elemento di subordine rispetto all'uomo, mi piacerebbe sapere se qualcuno potrebbe essere d'accordo con me, grazie, patrizia
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capisco cosa intendi ma il principio maschie e il principio femminile di cui si parla in questa discussione non sono visti come uomo/donna maschio/femmina e relative sovrastrutture ma di due diversi energie complementari..uno senza l' altra..non esisterebbero...e viceversa.. rileggiamo va magari ci chiariamo le idee fiori.gif |
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un saluto a tutti e perdonatemi se non entro nel modo migliore nei vostri commenti, patrizia |
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Per comprendere il concetto che cercavo di esprimere devi dimenticare maschile e femminile che in qualche maniera riconducano i tuoi pensieri a uomo e donna e simili, se ti è più comodo prova a pensare a più e meno, positivo e negativo, attivo e passivo etc.... Lo so che con ying e yang è apparentemente più semplice perchè la nostra mente non associa questi a qualcosa già conosciuto, ma il concetto di fondo è lo stesso, il rischio però è che con ying e yang rimaniamo nella superficie del concetto, un qualcosa di astratto che non riusciamo a collocare anche nel mondo concreto. :C: |
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ps. sai come posso ritrovare una discussione alla quale ho partecipato ieri e che non ritrovo? era basata sui concetti di repressione dei cattivi pensieri. |
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Ciao Patrizia benvenuta !!! fiori.gif Ti linko la discussione di ieri: http://www.ermopoli.it/portale/showthread.php?t=4908 |
ciao stella e grazie, ora provo il link che mi hai inviato, a presto patrizia
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