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luke 23-03-2012 12.05.02

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 112219)
Non è mica una cosa che puoi scegliere, se ti capita così è perchè per quello che sei non può essere diversamente.
Anche se non rende esattamente la situazione specifica che descriveva Cubo, ma una più estesa e comprensiva, potremmo definire il tutto uno shock.
Generalmente quando qualcosa ti coglie di sorpresa i tuoi confini (in tutti i sensi) tentano di adattarsi per ammortizzare o contenere l'evento. A livello fisico le espressioni, mimiche ma anche di tutto il corpo, sono il segnale più evidente. Con un vero shock la cosa è talmente repentina che la nostra struttura non ha nè il tempo nè la capacità di deformarsi alla bisogna, quindi le parti più deboli dovrebbero scoppiare... una sorta di Solve indotto dall'esterno.
Se la forma è abbastanza forte, o non c'è un intervento cosciente del soggetto, in tempi più o meno lunghi tutto ritorna come prima, più o meno.

Potremmo dire che la situazione che descriveva Cubo è una serie di shock a catena


Si certamente quando capitano questi shock la reazione interna è quella che deve fisiologicamente essere, per come siamo in quel momento, in base a quanto abbiamo lavorato su quel problema, come siamo preparati .
L'unica cosa che mi chiedevo , è se , avendo un minimo di presenza di sè in quei momenti, in presa diretta, si può fare qualcosa di più che chiudersi e far seguire la procedura meccanica dello shock, esista un modo per esserne più coscienti e poterlo sfruttare meglio , in modo da raggiungere una nuova forma o configurazione con 5 shock invece che con 20.

Cubo 23-03-2012 12.06.30

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 112236)
L'unica cosa che mi chiedevo , è se , avendo un minimo di presenza di sè in quei momenti, in presa diretta, si può fare qualcosa di più che chiudersi e far seguire la procedura meccanica dello shock, esista un modo per esserne più coscienti e poterlo sfruttare meglio , in modo da raggiungere una nuova forma o configurazione con 5 shock invece che con 20.

fantastico. me lo chiedevo anch'io e non lo sapevo. ringrazio, mi accodo e aspetto.

Arianna 23-03-2012 13.02.32

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 75586)
Non sono sicuro che con un solo colpo di spada potè davvero sciogliere tutti i nodi, semmai tagliò le corde alle quali il carro era legato, ma i nodi restarono ancora lì...

E anche se davvero potè miracolosamente compiere quest'impresa, sciogliere un nodo significa risalire alla fune, libera, com'era in principio. Se uso la spada anche la fune non c'è più...
Quindi un gesto del genere può davvero corrispondere alla profezia dell'oracolo, che parlava solo di sciogliere il legame ma non la fune?


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Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 76525)
Il segreto del nodo deve essere stato di natura religiosa , perchè un altro sistema antico assai diffuso per registrare messaggi , oltre a quello degli intagli su un bastoncino e delle lettere incise nell'argilla , consisteva nell'intrecciare nodi su una corda o su striscie di cuoio grezzo .
In realtà il nodo gordiano avrebbe dovuto essere "sciolto" leggendo il messaggio in esso contenuto, forse un nome divino di Dionisio , il segreto racchiuso nelle vocali di Beth-Luis -Nion .
Tagliando il nodo , Alessandro pose fine ad un antico ordinamento religioso, e questo suo gesto, rimasto a tutta prova impunito (perchè in seguito egli riuscì a conquistare l'intero Oriente sino alla valle dell'Indo) , diventò un precedente per anteporre il potere militare alla religione o all'erudizione . Simile il caso della spada del gallo Brenno , scagliata sul piatto della bilancia usata per misurare il tributo di oro romano , che fornì il precedente per considerare il potere militare al di sopra della giustizia e dell'onore ."

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 75584)
Alessandro Magno, nella sua breve vita, ha realizzato quanto un uomo normale non riesce a fare in cento anni, per questo la sua vita è un mito!

Che sia stato raggiunto un risultato fuori dall'ordinario non si discute, ciò non vuol dire che fosse Alessandro l'uomo cui l'oracolo si riferiva né il risultato lo stesso. Egli ha sicuramente dato prova di grande volontà e determinazione (vabbè, diamo per scontato che i fatti siano quelli sopra riferiti e non che si tratti di una ricostruzione operata ad arte per maggiormente validare la sua grandezza), ma, se corrispondesse a verità quanto riportato da Gibbi, avrebbe anche rinunciato a qualcosa di non poco conto, che conosceva? Chissà.


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