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Sarò bigotta forse, ne ho affrontato il tema da poco, ma penso mal si consona ad una signora un linguaggio allusivo specie rivolto ad un signore, specie se ci ospita a casa sua con garbo ed educazione. Frecciate se ne sono tirate tante in forum, di ogni genere, e si è cercato di recente di non farlo più con buona volontà e responsabilità, a me sembra che tu stia oltrepassando il limite e senza motivo anche. Sei una persona che può dare qualcosa, spero con intelligenza e non al prezzo del buon gusto che noto spesso ti manca e non ti sta bene, e penso anche non ti serva oltre il tentativo di provocare reazioni, e non mi piace nemmeno che Uno debba dare dimostrazione di saper scendere ad un certo livello, quello della volgarità, terreno dove vorresti scontrarti a quanto pare visto che hai raccolto subito... Non conosco le tue intenzioni ma ho voluto farti conoscere il mio pensiero perchè tutto quello che accade qui lo respiro nel bene e nel male. |
No non sempre , l'uomo ha la possibilità di trovare aiuto anche al di fuori di se ,tuttavia è un meccanismo che trae forza dalla volontà stessa dell'uomo .
Diamantea Il tuo pensiero è più che chiaro ,le tue intenzioni molto meno . La tua lettura dei miei post è alquanto superficiale se dalla tua risposta ometti di scrivere una cosa mooolto importante e cioè che è Uno che manca di "cortesia" e "galanteria" usando espressioni colorite e diciamolo anche eccessive . Ciò non ostante ti inviterei a restarne fuori giacchè Uno non mi pare sia bisognoso di avvocati difensori ne di altre persone qualificabili in altre maniere. |
Ma non si parlava di provvidenza?
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Se vogliamo analizzare gli effetti negativi nell'uomo causati da un'errata interpretazione del concetto, ne troviamo a pacchi... Tuttavia mi concentrerei per tentare di capire che cos' è veramente la Provvidenza e perchè i testi sacri la riportano così frequentemente. |
Anche i testi sacri fanno riferimento a questo di cui stiamo discutendo . "provvidenza" è "spirito"
Errore è considerarla facoltà divina fuori dall'uomo . Il danno è quello che traspare anche sui post nel 3D . Erronea convinzione che un uomo si differenzi dall'altro nella capacità o attitudine alla preghiera , chi viene esaudito è il prediletto abele l'altro sarà caino ! Il buono e il cattivo ,il giusto e il peccatore , il buio e la luce , il che non è affatto così! |
Beh c'è differenza però tra la preghiera mia e quella di una monaca di clausura, si sa che prega di più e meglio si attira maggiormente la divina provvidenza, ma è una questione anche logica come chi si allena di piu a correre lo fa meglio.
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Quella che intendi tu non è provvidenza ma ha altri nomi (fosse anche solo "capacità di provvedere a se stessi", che è comunque diverso da Provvidenza) |
No Astral nessuna differenza , se la suora come te ha intrecciato una relazione con una parte non visibile ma innegabile presente in se .
Kael potrei ritenermi offesa se indossassi gli abiti della bigotta . Io ritengo DIVINO lo spirito che alberga nell'uomo ; rido dei tuoi dei che tu sai stanno fuori e amano vedere mendicarti aiuto che non ti elargiranno mai se non sarà il tuo spirito a volerlo! |
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Ancora ti riveli una baccante , strategicamente inutile pero' !! Tornerei al consiglio di APOLLO a DIONISO se non fosse che il vino rosso puro fa bene alla salute !!!icon_mrgr: |
Lory innanziutto perchè ridi dei dei di Kael, manco gli ha citati!
Secondo, ci sono una serie di creature esterne, non è solo tutto dentro di noi, ma anche fuori di noi. Di nostro c'è soltanto la volontà ed il libero arbitrio, senza Dio sei nulla, un involucro di carne e nervi. |
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Quindi essendo Dio in ogni luogo, è sia dentro che fuori di noi, e in ultima analisi tutto è Uno, anche se noi viviamo nella dualità e nella separazione da Dio... Ma tornando alla Provvidenza, questa si manifesta anche se non si fa un'esplicita preghiera, perchè quello di cui abbiamo bisogno è scritto dentro di noi... è necessario avere fede. Io questa cosa l'ho sperimentata e continuo a sperimentarla nei momenti bui della mia vita... prima di toccare il fondo, accade sempre qualcosa che fa andare avanti... Può presentarsi come un fatto inaspettato, un'entrata inattesa, un ostacolo sul cammino che mi costringe a cambiare strada... E' come la storia di quella vedova descritta nella Bibbia (1 Re 17) nel quale l'olio e la farina che aveva nei vasi non si esaurivano, ogni giorno ne rimaneva un po' necessario a sfamare lei e i suoi figli, o come la manna nel deserto, ne cadeva la quantità giusta per ogni giorno, (se la conservavano per il giorno dopo questa andava a male e la dovevano gettare), ciò significa che Dio provvede ogni giorno, senza affannarsi a pensare al futuro. Io come tutti ho molte preoccupazioni per il futuro, ma ad ogni giorno basta il suo affanno, certo non bisogna stare fermi ad aspettare che succeda qualcosa, perchè la fede senza le opere non serve a nulla. |
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Non siamo tutti uguali, è un dato di fatto, se mi dici che potenzialmente tutti potrebbero arrivare a chiedere e ottenere nello stesso modo potrei anche pensarci ma c'è una differenza dovuta all'evoluzione dello spirito prensente nell'uomo. Non è una questione di buono o cattivo ma di capacità di stabilire quel contatto con la parte invisibile di cui parli. Inoltre dire che la Provvidenza è uguale allo Spirito non saprei.. Il problema di fondo Lory è che secondo me ci vuole una certa umiltà. Non un'umiltà che umilia e assoggetta l'uomo ai capricci di un dio, umiltà nel riconoscere i propri limiti mentre si cammina, limiti che possono venire spostati passo dopo passo. Almeno io la vedo così. La tua posizione mi ricorda tanto certe teorie alla Aleister, va bene, ogni uomo è una stella ma perchè rischiare di farla collassare? |
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Arriverà a 3 :@@
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...e brava Edera .
Uno , comincia a contare da te . |
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Bisogna avere l'atteggiamento passivo di abbandonarsi a Dio da un lato e dall'altro invece operare attivamente al meglio delle nostre possibilità. |
Un'altra cosa vorrei aggiungere a ciò che ha scritto Edera.
L'umiltà ti permette di vagliare con attenzione ed obbiettività ogni teoria, ti tiene aperta la mente. La supponenza chiude le porte e ti permette solo una visuale a tubo. Io non credevo in questa provvidenza, ho sempre pensato di essere io a gestire e controllare le cose in modo da "generare" le soluzioni. Con l'esperimento fatto, in realtà mi sono limitata ad osservare, senza interferire e vedere se le cose si sitemavano da sè (provare questa provvidenza). I soldi sono un contorno del contesto, un pretesto in quanto in nessun'altro ambito sarei mai riuscita a stare "ferma". Kael perché la provvidenza può essere solo divina? |
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La sopravvivenza invece è la capacità dell'uomo di superare alcuni problemi e diciamo in un certo senso è un concetto opposto. |
Eccallà, scontata come l'acqua caldaicon_mrgr: [Mi riferisco a Lory]
Bentornata Stella, concordo con gli altri, le tue parole sono sempre profonde e riscaldano:) |
Vediamo se ci arrivo un pochino, io direi che la Provvidenza è divina perchè è un intervento di Dio nella vita dell'uomo predisposto per aiutarlo a salvarsi da se stesso, potrebbe essere?.. Ovviamente se vuole, se non vuole non ci sono santi..
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Diciamo che la Provvidenza agisce se ci si fida di Dio... fidarsi, quindi avere fede. Se uno ha fede non si pone la questione di volere o non volere, fatto quello che uno umanamante può fare per aiutarsi, dove non arriva, mette la faccenda nelle mani di Dio... C'è un passo nel libro della Sapienza (Sap 14, 1-5) che parla così della Divina Provvidenza: "Anche chi si dispone a navigare e a solcare onde selvagge implora un legno più fragile della barca che lo porta. Questa, infatti, fu inventata dal desiderio di guadagni e fu costruita da una saggezza artigiana; ma la tua provvidenza, o Padre, la guida perché tu hai predisposto una strada anche nel mare, un sentiero sicuro anche fra le onde, mostrando che puoi salvare da tutto, sì che uno possa imbarcarsi anche senza esperienza. Tu non vuoi che le opere della tua sapienza siano inutili; per questo gli uomini affidano le loro vite anche a un minuscolo legno e, attraversando i flutti con una zattera, scampano." |
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Al contrario, quando si rimette nelle mani di Dio continuando comunque le proprie opere, è come se avesse un mantello protettivo. Almeno l'impressione che ho io è questa... Le cose soggette alla nostra discrezionalità, appartengono al libero arbitrio dell’uomo e possono portare alla sua stessa condanna.. Per questo dicevo se vuole o meno essere salvato. La Provvidenza la vedo come un gancio in mezzo al mare a cui appendersi ma serve la fiducia che comunque andrà, sarà il modo migliore per noi, in quel preciso momento. Sono d'accordo con quanto dici, se uno ha Fede non si pone la questione, il problema sta nel mollare il timone della nave e avere Fede... Credo sia piuttosto confuso quello che ho scritto, spero si capisca lo stesso qualcosina |
Allora mi dite che senza divinità non esiste la provvidenza?
Che non è una condizione che si manifesta per riequilibrare un'instabilità, ma un'intervento proprio del divino? E solo del divino? Non so, non mi torna riflettendoci sopra. In quanto credo che la provvidenza venga in aiuto anche del miscredente, o no?:o |
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C'è per tutti, per alcuni, per chi la cerca di più, per chi si trova in una situazione più "funzionale" al piano Divino?nonso.gif |
In gergo informatico direi che la Provvidenza è come una backdoor¹ nel sistema. Backdoor che trovi solo se la cerchi al di la delle apparenze.
La fede deve essere per la Provvidenza, non in Dio che per chi crede l'ha originata. Quindi è accessibile a chiunque anche a chi non crede in Dio ma crede nella Provvidenza. ¹backdoor è letteralmente una porta dietro, cioè un modo nascosto e non evidente per entrare in un meccanismo del sistema. |
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La differenza è che una persona di fede lo sa che esiste e ci crede, una che non ha fede pensa a un caso fortuito o a un influsso positivo.... Se si vuole vederla al di fuori del divino, penso che sia una legge di compensazione universale, c'è chi nasce e c'è chi muore, c'è chi è felice e chi è disperato, ma le cose cambiano e si evolvono in continuazione, non saprei spiegarlo meglio... Questi ragionamenti comunque, per una persona che non crede nel divino, lasciano il tempo che trovano, si potrebbero fare centinaia di esempi di bimbi e persone che non hanno il minimo per vivere e muoiono di fame, di stenti e malattie, come la mettiamo con la divina provvidenza ? Anche se hanno la fede muoiono egualmente, e forse questo per loro è provvidenziale, ma non vorrei essere fraintesa, so solo che i disegni di Dio sono molto diversi dal nostro modo comune di ragionare.... Io penso che i veri credenti si dovrebbero fare strumento, facendo agire Dio in loro, come ha fatto Madre Teresa di Calcutta e tanti altri meno conosciuti.... secondo me Dio opera in questo modo, cambiando i cuori dal di dentro.... |
Come si fa a credere nella Provvidenza, senza credere in Dio..stosvegli:booh.gif ($)
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Lasciare il timone a Dio, anche quando le cose vanno male? Secondo me un po' di provvidenza c'è per tutti, ma per chi ha fede in Dio ce n'è di più. Molti si domandano dei bambini che muoiono in africa, pochi si domandano che se non era per molte associazioni umanitari il numero dei bambini sarebbe ancora maggiore. Loro poi hanno le loro tradizioni pagane, il che cozza un po' con la divina provvidenza. Forse non bisogna essere credenti in Dio, ma bisogna comunque avere dei requisiti. |
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O da nessuno o dal destino e allora entrambi Provvidenza e Destino hanno la funzione di un DIO creatore del Tutto con altro nome in quanto sarebbero sia CAUSA PRIMA che FINE o dalle capacita' dell'uomo per chi non crede e allora la fede starebbe in quelle capacita' dell'uomo ( della scienza o della tecnica e non nella Provvidenza ) . |
Manco a me suona molto il fatto che si possa credere nella Provvidenza ma non in Dio...
E' come se credo che mi arriverà un regalo ma non credo nell'esistenza di colui che me lo dovrebbe inviare.... Certamente in molti casi il credere sarà molto "astratto", quasi infantile, ma se riesco a credere in misura maggiore, avendo Fede nella Provvidenza, a quel punto il passo successivo di credere in un Dio, pur non riuscendo a raffigurarselo dovrebbe essere quasi consequenziale. |
Invece che provvidenza la si chiamerà fortuna... metto il meglio che posso a fare qualcosa e poi la fortuna mi viene incontro con l'occasione...
Metto il meglio che posso e Dio mi aiuta con la Provvidenza. Le forze per me esistino se l'uomo le mette in moto in qualsiasi cosa voglia credere. |
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Uno però parlava di fede proprio nella Provvidenza, cioè credere a qualcosa che già si riconosce essere oltre il caso, la fortuna ecc e mi chiedvo come questo fosse compatibile con il non credere in qualche modo in Dio. Sono d'accordo che si dovrebbe fare il meglio che si può ed in quel caso dovrebbe arrivare (scusa.gif), al momento giusto l'aiuto della Provvidenza . |
In effetti potrebbe essere una questioni di nomi, tuttavia non riesco ad afferrare come posso credere al meccanismo di queste forze che si mettono in moto, senza credere a chi lo avrebbe creato, questo meccanismo.
Forse il punto è che al mio livello non posso proprio comprendere questa cosa, nemmeno volendo, magari la potrò capire in futuro. La spiegazione informatica di Uno mi sembra quanto di più chiaro possa esserci per spiegare le mie intuizioni riguardo l'argomento, tuttavia avverto dei chiari limiti nel comprendere davvero la questione. |
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Quello che cercavo di sintetizzare con l'esempio informatico è che non c'è un Dio che sta li ad osservarci e ad intervenire (direttamente per lo meno) ogni volta che ne abbiamo bisogno e glielo chiediamo.
C'è un Dio che ha creato il sistema (o per chi non tollera la parola Dio, un Universo autocreato o che altro, ora non ci interessa), sistema che ha delle costanti (leggi universali) e delle variabili (l'insieme di tutte le azioni di tutti e tutto e il loro incontro con le costanti) che determinano il destino di tutto e tutti. In mezzo a questi flussi ci sono delle piccole aperture che ci permettono di "uscire" da una linea immutabile. In sostanza, come detto sopra, non è qualcosa che possiamo fare con la volontà, non solo con la volontà almeno, ma dobbiamo credere in e poi sfruttare quello che c'è. Facciamo un esempio va.... Siamo nella seconda guerra mondiale, ci troviamo sperduti in un paese bombardato, abbiamo fame ma in giro c'è solo distruzione. Cioè l'agire di tutti ha determinato quel disastro e per quanto noi possiamo essere pacifisti o che altro siamo in mezzo alla cosa, cioè nel destino, in quel destino. Il destino ci porta in un situazione in cui non abbiamo da mangiare. Possiamo accettarlo oppure no. Allora in quel paese disastrato iniziamo a cercare pur se nell'evidenza dei fatti pare che non ci sia nulla. Ricordate che parliamo di Provvidenza quando noi cerchiamo (in un certo senso anche aspettiamo, ma attivamente) contro ogni evidenza dei fatti. Ecco che cercando e cercando troviamo sotto le macerie una cantina che è rimasta abbastanza protetta e piena di cibarie. Non so se è sufficientemente chiaro, la Provvidenza non è qualcosa di magico nel senso di creato dal nulla, è magico nel senso che non lo vediamo finchè non "arriva", se non ne abbiamo fede e non ci disponiamo alla sua ricerca (a volte anche facendo poco e nulla) ci disperiamo ed andiamo in altre direzioni piangendo su quanto siamo sfortunati etc.... Quindi il discorso Dio o non Dio è a monte, come avevo scritto sopra per chi crede in Diò è Lui che ha originato anche la Provvidenza, come tutto. Per chi non crede in Dio comunque la Provvidenza esiste, basta avere fiducia in essa.. |
E quando la provvidenza capita quando uno non la cerca, od aspetto passivamente che sarebbe?
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