Credo dipenda da quanto in alto riesci a vibrare quando sei nella prima attenzione... cioè alla fin fine quanto sei "sveglio".
Una cosa è accedere di la, più o meno coscientemente, altra cosa è mantenere il livello di coscienza necessario a "ricordare". Bon, se è così, una volta ottenuto il livello di coscienza necessario, va a finire che ti ricordi anche degli "insegnamenti" ricevuti in precedenza... che hai portato ma non vi puoi accedere nella prima attenzione. Questo per quel che ho capito... ma non sono sicuro di intendere bene quel che ha detto Uno in proposito... attendo anch'io delucidazioni e correzioni. |
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Penso che se uno è un Maestro Spirituale, è difficile che torni nello stato di allievo avendo degli sprazzi di memoria di essere passato all'altro stato... potendoli usare su se stesso come insegnamento. Ancora di più per la terza attenzione, se attiene al passaggio da questo mondo all'aldilà come fa a tornare indietro ed averne coscienza??? L'attenzione comporta essere svegli e coscienti dello stato in cui si è, penso che si tratti di tre tappe di un cammino spirituale. fiori.gif |
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Non è che non si conserva l'insegnamento o comunque le esperienze fatte, tutto quello che la nostra coscienza tocca memorizza, solo che se il nostro Essere non è capace in un dato momento di accedere alle registrazioni fatte in un determinato contesto non ricordiamo. In soldoni solo quando integriamo i due stati nel nostro essere, cioè siamo coscienti delle due attenzioni (per limitarci a queste che infatti è meglio, la terza l'ho nominata solo per cronaca) ricordiamo tutto... questo vale anche nella prima... in teoria dovremmo ricordare tutto... in pratica solo alcune cose ricordiamo... Il passaggio è realmente sfumato... e può vedersi le prime volte che si passa coscientemente... ma ci si può anche proiettare... o meglio essere proiettati con forza in maniera non volontaria. |
Grazie Uno, sei stato come sempre molto chiaro, anche se mi capita di percepire nei tuoi post una chiarezza che va oltre quel che scrivi.
Però quello che mi chiedevo era una sfumatura, che cerco di chiarire meglio e cioè: sono completamente nella seconda attenzione, non ci sono stato mandato "brutalmente" ma ci sono pervenuto gradualmente. Come dici tu se non fisso la mia "attenzione"o "consapevolezza" nella seconda attenzione, non ricordo nulla quando mi ritroverò nella prima. Ok, d'accordo. Ora torno indietro, non essendo "passato" in maniera brusca, mi troverò di nuovo in quello stato di transizione sfumato in cui ho la percezione sia della prima che della seconda attenzione, per cui continuo ancora a ricevere input dalla seconda e questi vengono ricordati tutti ad eccezione di quello o quelli che mi interessano di più. BattiLaTe: Quindi il succo della mia domanda era: il ricordo delle attenzioni può essere agganciato a un fattore qualiquantitativo? Nel senso: è più semplice ricordare quantitativamente molto ma qualitativamente poco? Questo però contrasterebbe con quanto detto in precedenza infatti, quando la qualità della percezione sale dovrebbe salire anche la mia attenzione e di conseguenza il mio ricordo nell'attenzione ordinaria dovrebbe risultare più nitido! L'unica via d'uscita che mi viene in mente a questo punto, è che le cose che mi interessano non siano effettivamente così interessanti per la parte di me che dovrebbe focalizzare l'attenzione, bensì le cose che ricordo nella prima attenzione e che reputo meno interessanti (razionalmente), proprio perchè sono ricordate, sono quelle su cui si è più focalizzata l'attenzione (nella seconda attenzione) e perciò le più importanti. Della serie non c'ho capito niente!! Ma perchè m'infilo in questi casini? Masochismo? Esaurimento? Boh. nonso.gif Comunque ringrazio chiunque possa aiutarmi a dipanare la matassa, anche se credo di averla imbrogliata ancora di più. :C: |
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O quello è già un barlume di seconda? Vorrei capire insomma fin dove arriva la prima attenzione... Tramite essa posso ricordare di che colore avevo la maglietta il primo giorno di scuola? |
1 Allegato/i
Proviamo a vederla da un'altro punto di vista, così forse anche Daniele capisce perchè è chiamata "attenzione". Vediamo questi tre mondi da un'altra metafora, guardate l'immagine che ho allegato sotto: delle levette come quelle di un impianto stereo o di qualche apparecchio elettronico. Immaginate che ognuna di quelle sia il livello di attenzione che possiamo avere in uno dei tre mondi. Calcolate che si possono alzare i livelli a seconda del "quantitativo" di energia personale disponibile (questo non lo definisco qui rimandiamo ad altre discussioni o a quelle già fatte). Secondo l'immagine c'è un punto 0 e 10 sopra e 10 sotto... immaginate invece che ci sia uno 0 in basso e 7 livelli sopra.
Se io ho una unità di energia potrei alzare una delle tre leve di una tacca... generalmente alzo la prima, cioè l'attenzione ordinaria di questo mondo, se alzo la seconda automaticamente la prima si trova a 0... se ho 2 unità di energia potrei alzare 2 sulla prima o 1 sulla prima e una sulla seconda... la terza è difficile senza una base sulla prima e sulla seconda anche se un mistico pur non entrando completamente nella terza può avere delle esperienze di essa...... Sono solo esempi ma che evidenziano come una memoria qualitativamente alta dovrebbe almeno abbracciare le prime due attenzioni... spero che si capisca un pò meglio, come ho scritto all'inizio parliamo di cose di cui a volte è più facile (si fa per dire) fare esperienza che trasportarle su un razionale (ed emotivo se vi interessa veramente) discorsivo |
Quando sognamo che tipo di attenzione è attiva? E come funziona il ricordo del sogno? Serve energia anche per quello?
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Aaaaaaah, si, adesso ti ho capito!
In pratica, se per esempio nella prima attenzione sono daniele, corpo, personalità ecc e scivolassi nella seconda portando a zero la prima, nella seconda non sarei più daniele, corpo, personalità ecc. Al rientro nella prima non potrei conservare (consciamente) nulla. Se invece riuscissi a far salire di un livello la seconda x es. e mantenerne uno nella prima mi ritroverei con un piede di quà e uno di là. Ho capito bene? Domanda: c'è una corrispondenza tra le varie attenzioni e determinati piani (astrale, causale ecc) ? Se si e se è opportuno fare questa associazione quali sono le corrispondenze? Così riesco a capirti (forse) + concretamente. Associandomi parzialmente a Cat, l'energia di cui parli cos'è esattamente? |
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No non c'è atttinenza con quei piani... quelli sono piani trasversali alle attenzioni Altro parallelismo: 1 Cristo 2 Padre 3 Spirito Santo |
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I tre regolatori a zero configurerebbero una situazione di 'alta concentrazione al proprio interno', quasi una caduta in catalessi o comunque una situazione in cui si utilizza quello che già si sa'? Potremo chiamarlo pensiero (o rimuginazione) profondo? Il primo regolatore 'illumina' il mondo per noi normale, ed il secondo? (lo sai che sono terra terra) Visto che hai parlato di 7 livelli (e le tue parole non sono mai buttate a caso) cosa succede se uno utilizza il 7° livello del primo mondo? Se il primo è il nostro mondo normale, perchè per avere una memoria qualitativamente alta bisogna usare anche il secondo ivello e non semplicemente limitarci al ricordo del primo? P.s. addirittura una citazione nel primo post, ma allora mi pensi!icon_mrgr: |
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Facevo la domanda sui piani visto che hai parlato di colori...e quando sento 'viola' penso subito all'ultravioletto... ok, associazione non pertinente. Cristo, Padre, Spirito Santo ( a parte lo strano ordine ) adesso si che non ti seguo proprio più! Resto in attesa di ulteriori approfondimenti e o disegnini :H :C: |
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Tornando un attimo anche al Silenzio...
Non è facile ricercare il Silenzio totale, perchè se per "rumore" intendiamo tutto ciò che i nostri sensi ci trasmettono, dovremmo essere capaci perfino di non "sentire" la sedia sulla quale siamo seduti... Occorre un controllo spaventoso sulle nostre facoltà per "spegnerle" a comando... Occorre saper tenere a bada la mente, farla diventare un quieto lago di montagna dalla superficie immobile... sulla quale non si increspi nemmeno un'onda... Allora, se la mente è nel Silenzio totale nella prima Attenzione, può essere che capti qualcosa sulla seconda o sulla terza... Come giustamente Uno diceva, c'è un range di energia che abbiamo a disposizione, ognuno in base a quanto riesce ad essere "conduttore"... Questo significa che, se solitamente siamo impegnati (anche inconsciamente) a investirne sempre un po' nei sensi ordinari (tatto, vista, udito, etc..) va a finire che non ne abbiamo altra per "ascoltare" su livelli più alti... A questo punto allora vedo due ipotesi possibili: o la Ricerca del Silenzio è voluta, e si riesce a "spostare" coscientemente la propria energia da una barra all'altra... oppure si "accresce" l'energia stessa, così da non doverla spostare perchè "riempie" tutte e 3 le attenzioni. In quest'ultimo caso però (quando si ha troppa energia) possono capitare fenomeni non voluti... e credo che per iniziare sarebbe sicuramente migliore la prima ipotesi. Come si dice? La potenza è nulla senza controllo... |
Posso accennare qualcosa all'impegno?
Si è parlato di " aumento " graduale, per sviluppare la prima attenzione e poi successivamente la seconda. Al momento ho un po di confusione. Se mi impegno nella prima attenzione al fine di aumentarne il lavoro, anzi farei meglio a dire indirizzarlo, tale lavoro si " riflette " sulla seconda mi pare di aver capito... Ora...la Mia Seconda attenzione, comprende anche la prima ma non ne sono conscio giusto? Lavorando " per certi versi " nella seconda attenzione questa è necessariamente " uno specchio " di quello che siamo depurata però di tutte quelle limitazioni che ( ancora ) si possiedono nella prima attenzione...ed ancora...se indirizzo l'impegno per lo sviluppo della prima vi sarà necessariamente anche uno sviluppo della seconda? |
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L'unico modo per comprenderle insieme sarebbe quello di aumentare la propria energia.. |
Ok.....
comprensione intesa di uno dentro l'altro quindi...ma l'energia è " una " pertanto ho bisogno di aumentarla..per non aumentare l'attenzione in un mondo a discapito di un altro... Capito... Thx Kael:C: |
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Di Sele no? martello.: icon_mrgr: |
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Osservando questo esempio, mi viene da pensare, che , se si riesce a spostare il punto di fissione da un vertice all'altro, nero, bianco, rosso.. una volta completata l'Opera, si possa passare coscientemente alla seconda attenzione.. Possibile? faccio da sola martello.: icon_mrgr: |
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già è difficile districarsi nella prima attenzione e distinguere in essa le traccie dei vari piani presenti nella coscienza di veglia domanda: i 'mondi' a cui accedi 'attivando' le successive attenzioni sono già li ad attendere l'eventuale viaggiatore o li crei o appaiono nel momento in cui realizzi la possibilità di esplorarli? |
interessante discussione...
mi sei piaciuto Uno!..davvero... ciao a tutti.. :) |
Ciao a tutti, sulle attenzioni c'è stato un ragazzo in gamba anche se un pò particolare che ha toccato lo stesso argomento in un altro forum.(Xmx.it.)
Mi ha fatto venire in mente Patanjali e il suo Samyama: Concentrazione, Fissazione e Unione sono tre precisi stati di attenzione che se realizzati insieme e applicati nelle differenti condizioni soggetto/oggetto possibili possono portare il 'praticante' a fare esperienza di condizioni 'alternative' allo stato di veglia ordinario. Che ne pensate? |
Eccomi... non dimentico mai nulla, devo solo trovare/aspettare il momento adatto :H
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Questi esempi sono solo la percezione della seconda attenzione comunque rimanendo noi completamente immersi in questa prima attenzione... come se ci affacciassimo ad una finestra e la luce ci sommergesse pur rimanendo dentro la stanza in cui viviamo.... Ho usato parole troppo "poetiche" forse per il tuo essere ma spero che tu possa intendere quello che volevo esprimere. Il tutto si può trasportare anche in terreno più pratico, questi momenti sono quelli che ricordiamo meglio (se viviamo solo nella 1 attenzione) quei momenti in cui il tempo sembra fermo... dopo anni puoi ricordare il profumo dell'aria (dipende sempre dall'intensità dell'esperienza ovviamente... una persona comune, che non segue nessun percorso interiore, ha comunque 2 o 3 esperienze forti durante la vita). Se apprendi qualcosa in quei frangenti (e sempre ap-prendi qualcosa di diverso) non lo avrai fatto tuo al "ritorno" subito... con il tempo pian piano tornerà come un puzzle a posto... che poi sono le cose che realmente impariamo in una vita... il resto sono solo nozioni e dati, già in queste esperienze prestando attenzione si percepisce chiaramente il corpo in maniera diversa... lo si sente vivo... non so come definirlo meglio... lo si sente estraneo ma allo stesso tempo parte di noi... si sente una "frescura" che poi in definitiva è la percezione diretta di un'altra parte di noi... quella che normalemente non sentiamo... Scusa sto "poetizzando" ancora :H in termini più pratici puoi leggere al volo un testo memorizzandolo e comprendendone il senso senza ritornare indietro più volte... la lettura sarà solo l'atto che ti collega a qualcosa che hai già da qualche parte o meglio a cui sei già connesso.... adesso non mi vengono altri esempi... caso mai li aggiungo... Citazione:
sei comunque sicuramente una persona fuori dal comune sei la persona veramente libera in questa prima attenzione e altre "piccole" icon_mrgr: cose che adesso non dico (oggi ho anche troppo fantasticato secondo alcune menti che leggeranno) |
Grazie per la risposta, veramente gradita. Ovviamente ha generato altre domande che, appena rese presentabili mi permettero di postare.
Troppo poetico? non ti preoccupare, accetto volentieri questo tipo di intervento, basta solo che non metti anche...... in rima!:C: |
Si potrebbe dire che la prima attenzione è solo la punta dell'iceberg... solo ciò che affiora in superfice dal grande mare dell'Incoscio. Un'isolotto, un arcipelago o perfino un continente, sono comunque minimi rispetto alle grandi montagne che stanno sotto.
Per poter "scendere" mi pare sia necessario (almeno le prime volte) "addormentare" la razionalità (ergo Silenzio), visto che com'è strutturata ora può vivere solo fuori dal mare. Più avanti magari, dopo varie immersioni e portandosi dietro l'esperienza, si può piano piano integrarla... in un certo senso quindi "raffinarla". Ma se vogliamo, la razionalità all'inizio è proprio quella che ci frena... quando sei sotto basta un attimo, un lampo di razio, per farti ritrovare di colpo sopra la superfice del mare e interrompere cosi l'esperienza. La razionalità è il Rumore della prima Attenzione... e se per scendere serve il Silenzio... |
Citazione:
Beninteso, concordo pienamente con quello che hai detto sopra ma "razionalità" può risultare fuorviante... il rumore è dato dal flusso incontrollato di pensieri che attraversano la mente "addormentata"... più uno è sveglio più riesce ad esercitare un certo dominio (magari parziale) su questo rumore e riesce così a ridurre il rumore. Certo che la razionalità fa parte del rumore, ma non basta bandirla e magari assumere un modo "irrazionale" di pensare per "scendere". Inoltre e per inciso, dato che non è questo il tema, spezzerei una lancia a favore della tanto vituperata razionalità. Speso la si confonde con una frequente attività mentale ma non è per nulla così. La vera Razionalità è un modo di utilizzare le possibilità mentali conferendo/imponendo una certa struttura, un certo ordine... e costa una certa fatica. La maggior parte di coloro che vengono appellati "razionali" in realtà sono solo soggetti ad una certa forma mentis più o meno subita e quindi tendono ad essere pensati (invece di pensare) in un certo modo piuttosto che in un altro... esattamente come, operando le debite corrispondenze di modalità, gli irrazionali. Ma la razionalità si dovrebbe avere (per usarla se serve e no se non serve) e non essere razionali (o irrazionali). Chiaro che, come dici tu, se la ho posso non usarla e questo è uno dei presupposti per scendere in quel mare... |
Citazione:
Come diceva Uno, occorre una certa padronanza del punto di fissione, occorre essere molto "svegli" per poter passare coscientemente e non in quei casi sporadici che più o meno tutti sperimentano alcune volte nella vita. Quindi, e questo forse può apparire un controsenso, occorre esser ben svegli per dominare la razio così da poterla "trascendere" e spingersi oltre, laddove siamo troppo fuori il suo normale range e non riesce a giungere... La gente che "dorme" è quella che non sperimenta in queste 3 attenzioni, poco nella prima e men che meno nella seconda o nella terza, ma in quella interna, che corrisponde al -1... mondo interno, soggettivo, sogno, ecc... |
Citazione:
Si parla di aumento della vibrazione (rumore) e non di assenza della stessa (sarebbe silenzio anche quello forse ma dentro una scatola di legno mi sa). Da qualche altra parte si parla anche di temperatura. In effetti l'aumento della temperatura corrisponde ad un aumento della vibrazione (e del movimento). Dato che parliamo di silenzio restiamo nel suono. Esiste uno spettro di vibrazioni percepibili. Più la vibrazione aumenta più il suono diviene acuto ed è acuto perchè il movimento aumenta (velocità)... nello stesso tempo l'onda percorre più strada... fino a quando supera la soglia e non è più percepibile. Da una certa vibrazione in poi qui c'è silenzio. Nel discorso delle levette (post 43) si dice che, se ho capito, questo aumento della vibrazione richiede un aumento dell'energia, il che è anche ovvio. Ma se io sono un cavo, o aria che conduce suono, più aumento la temperatura più l'energia scorre veloce, aumentando così la vibrazione. Se come si dice in molti tread noi non siamo batterie ma conduttori (al massimo un pochettino accumulatori) e l'energia scorre attraverso di noi e semmai noi la reindirizziamo per usarne una parte ma non siamo noi che in realtà la produciamo e quindi nel consumarla non consumiamo noi stessi, si tratta non di accumularne tanta ma di diventare in grado di farne correre tanta, o meglio di farla correre più svelta... quindi paradossalmente più ne usiamo meglio è, più ce ne arriva, prima arriva, più corre, più aumenta la temperatura e più ci avviciniamo al silenzio. Se poi avessimo un regolatore di temperatura... beh, si tratterebbe di spingerla al massimo che possiamo sopportare, poi usare più che possiamo l'energia che scorre e aumentare così la capacità di tollerare temperature sempre più alte... aumentando le levette... mah... |
Ruotazione
Corpo Fisico, Mentale ed Emotivo. C'entrano? |
Non vorrei generare confusione, devo già chiarire una cosa scritta male indietro nei post, però si potrebbe dire che il corpo fisico è quello più sintonizzato con questa prima attenzione, l'emotivo con la seconda e la mente con la terza.
però... appunto bisogna chiarire.... intanto per mente non si intende ragione comune e pensieri... per emotivo non si intende "oh come soffro perchè mi ha detto scemo" (esempio) come per il corpo qui non si intende quello che comunemente consideriamo corpo, cioè appena appena un nucleo che attrae materia più densa quel tanto che basta per non disgregarsi.... intendo un corpo compatto... non super... ma con caratteristiche ben precise materiali o meno materiali... che vanno dalla percezione precisa di se e dell'ambiente, compreso il ricordo della posizione, cioè di se stesso nell'Universo, fino all'uso della volontà per seguire piani in maniera unica, piani di cui però è artefice non unico, etc etc Non sono sicuro di essere riuscito nell'intento di farmi capire, comunque l'associazione (per esempio) corpo fisico = prima attenzione; ci sta ma in una certa maniera... non significa che qui siamo con il corpo fisico e se andiamo nella seconda attenzione siamo solo con il corpo emotivo... ma che questi sono i mezzi che più si interfacciano in maniera naturale, lo scopo dell'Uomo è integrare i tre mezzi.... Vabbeh si capisce quello che si capisce, comunque ci si torna qui ogni tanto |
lo stato di Veglia, di Sonno profondo e di Sogno restano i più frequentati per arrivare poi allo stato Trascendentale dell’Essere, lo stato di Coscienza Cosmica e di Coscienza di Dio.
quello che succede negli stati superiori viene definito illuminazione e ci si arriva con un percorso, credo, che si basa su conoscenze già acquisite da chi a questo livello ci si trovi, ma lo si può attraversare anche senza l'aiuto di tali persone? se la risposta è negativa, come avrebbero fatto i primi? |
Citazione:
Quindi sinteticamente nessuno ha mai affermato che non sia possibile da soli arrivare ovunque... è solo una questione di tempi e modi. P.s. ma che c'entra questo con il discorso? :H |
è vero era una mia perplessità (dato che si insiste spesso, non qui che ci si deve affidare ad un maestro) che cmq andava in quel verso cioè che ci si arriva anche da soli. chiusa parentesi (avrei potuto farlo in altro luogo)
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Citazione:
Citazione:
E' OT, ma certi personaggi che fanno passare energia dalle mani e che sembrano... fulminati.. semmai si sono scaldati troppo? |
Citazione:
Siccome credo che hai capito cosa volevo dire con la questoine del silenzio, come la metteresti? Citazione:
Un esempio, in altro ambito, può essere uno che impara a reggere gli insulti perchè impara a non identificarsi. Prima ad un insulto si scalda tanto, poi resta "freddo" ma l'energia che passa è la stessa. Ha imparato a fare meno resistenza, ma è cambiata la struttura che, da un altro punto di vista è più "resistente" di prima. Mi rendo conto che sto usando il concetto di resistenza in due modi opposti. Anche qua, come la metteresti? Citazione:
Poi, se proprio vogliamo, chi desidera far cose senza capirle, solo per setirsi importante o per darsi delle conferme, e senza preoccuparsi di avere una struttura adeguata, un po' fulminatello già di suo è facile che sia. |
Citazione:
Essendo mondi a se stanti non credo si possano portare dentro ad uno esperienze di quell'altro, dovremmo catturarle nella coscienza in modo da averle "dentro" anche se esternamente non più a portata... |
3 attenzioni due silenzi.
vediamo il primo silenzio è quello che consente di avere percezione del secondo "mondo". il secondo silenzio è quello che consente di avere percezione del 3^ mondo. Quindi se parliamo di "Silenzio" si intende il "chiudere le porte" al rumore del primo mondo per avere consapevolezza del secondo e a quello del secondo per avere consapevolezza del terzo? Cerco di andare oltre per potere contemporaneamente avere percezione dei 3 mondi e ricordarmeli (coscienza) devo "risparmiare energia" (in base alla mia disponibilità di essa) in ciascuno dei mondi per poterla utilizzare in ciascuno nello stesso "tempo" (prendendo l'esempio di UNO) con tre mondi quali intendiamo? mondo fisico, mondo astrale mondo mentale? Quindi più "risparmio" e ottimizzo l'utilizzo di energia in ciascuno mondo più posso avere coscienza dei 3? in più più "indirizzo" più posso "costruire" in ciascuno dei 3? |
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