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Fare il bene dovrebbe significare muoversi per fare qualcosa di costruttivo, di buono, per l'altro... |
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A me è capitato ad esempio di rispondere istintivamente ad un Ti voglio bene con un grazie! Ed è sempre stata curiosa questa cosa ma adesso con l'interpretazione del voler che l'altro sia bene... beh il grazie ci sta è un augurio bellissimo. _____________________ Quello che invece mi cheidevo è che allora non voler bene ma nemmeno il male dell'altro è un pò come averlo condannato. Non sto dicendo che bisogna volere il bene di tutti altrimenti ci autocondanniamo, è una sensazione che sto esprimendo che mi riguarda. |
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Ed è anche la più neutra ed equilibrata. Se si augura con serenità il bene a qualcuno non occorre molta forza, basta superare l'invidia. Fare il bene di qualcuno presuppone sapere cosa è bene per questa persona (se l'azione è presa a sè), volere bene ad una persona presuppone volere che sia bene a prescindere da cosa questa fa a noi. Se le due cose sono presenti (fare il suo bene e volere bene) si ama. In tutto poi ci sono infinite sfumature e degenerazioni. Insomma il fare (e avere) si deve unire all'essere per poter amare ed esserne coscienti. Si può anche amare senza esserne coscienti, ma il rischio della degenerazione in possesso, gelosia etc è molto forte. In sostanza anche nei rapporti più malati e morbosi c'è dell'amore, ma appunto amore incosciente che per questo motivo può facilmente tramutarsi in altro per buona parte, a volte una parte tanto grande da rovinare tutto. Sto dicendo che "l'amore è e basta" può essere fuorviante. Non è sbagliato in se, ma non è completo e per questo può, anzi sicuramente, degenererà. Quindi "lo faccio per noi" (che può essere una coppia, madre e figlio, il tutto etc.. ) è l'approccio giusto. Non si può fare per un'altro (anche se visto da fuori può sembrare così), non si può fare per se stessi (si può ma non porta mai cosa buone), si può fare per l'insieme. |
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Quindi quando ci si pone di fronte a un problema che riguarda il campo affettivo, nella famiglia ad esempio, volere il bene e il fare il bene non è legato ad un singolo elemento ma coinvolge tutti i partecipanti? Beh si pare ovvio ma tanto ovvio non è se ci penso perchè quando c'è un conflitto tra due (o peggio più di due) componenti vien logico o quasi pensare che una delle due posizioni debba prevalere... Un incontro a metà strada più o meno. |
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