Torno con i bicchieri e le patatine, ma vedendo la scena fra Marta e Fabrizio mi limito a posarli sul tavolino senza interromperli e poi riaffondo nel divano, reclinando ancora la testa indietro e allentandomi ulteriormente quella cravatta che porto più per necessità che altro. Faccio alcuni respiri profondi e cerco di scaricare le tensioni della giornata, pensando a quanto è bello avere un salottino condominiale dove ritrovare, oltre agli altri, anche se stessi...

"Eccoti qua" esclamo , mentre mi rialzo e mi dirigo verso Mark intento ad allentare il nodo della cravatta " umh patatite....e basta?" e prendendo il mio bicchiere dal tavolino , aggiungo " vado a prendere anche delle noccioline " . Mentre mi allontano scorgo sulla gradinata di fronte un gruppetto di persone che non vedo da tempo , alzo la mano che faccio ondeggiare leggermente per attirare la loro attenzione e decido di avvicinarmi per salutare... "Vi lascio soli un attimo ragazzi..."

Guardo Marta allontanarsi, poi mi rivolgo a Fabrizio: "Quello che ti manca credo sia solo una buona idea... Tu hai del talento Fabrizio, non hai niente da invidiare agli artisti che vanno di moda oggi, hai solo bisogno di trovare la grande occasione per dimostrarlo..."
Faccio una pausa sorseggiando un po' del mio gin tonic, poi continuo: "E per far questo hai bisogno o della fortuna, o delle giuste conoscienze..."

Inizio a bere il secondo bicchiere di vino, e rispondo a Mark

"Si è vero quello che hai detto, però di persone che ti promettono mari e monti già ne ho trovate parecchie, poi al dunque non fanno niente"
"L'occasione per svoltare la sto aspettando, spero arrivi presto, intanto cerco di migliorarmi e studiare il più possibile"

Comincio ad assaggiare gli stuzzichini portati da Mark

Mi avvicino al gruppo che saluto con un sorriso e un "mi fa piacere rivedervi ,tutto bene"? Qualcuno ricambia il sorriso , quello che sta parlando mi risponde con il cenno del capo senza però interrompere il discorso che sembra interessare tutti.....sono compagni di Università, meglio sono ex compagni perchè loro si sono laureati da un po' ... stanno parlando di lavoro , del progetto di un nuovo centro didattico mi par di capire, leggo l'espressione soddisfatta sui loro volti , mi colpisce l'entusiasmo nelle parole di chi sta parlando e il cuore comincia a battere forte e lo stomaco è contratto , l'imbarazzo mi prende tutta e mi urla di allontanarmi , indietreggio piano senza voltarmi fino a quando sono abbastanza distanti da non notare la mia assenza ....." nessuno si è neanche accorto che sei arrivata, figuriamoci se nota la tua assenza " mi dico a volte alta e sento le lacrime spuntare,ma ricaccio giù a forza quel groppo e mi stampo sulla faccia un sorriso mentre raggiungo i mei amici intenti a conversare ....

" un'incapace fallita , ecco quello che sei , hai trent'anni e l'unica cosa che ti riesce bene è la parte della single parassita , nient'altro " mi dico sempre a voce alta incurante di interrompere il dialogo tra Mark e Fabrizio , sono arrabbiata e trattengo a fatica le lacrime , raccolgo la mia borsa da terra e cerco dei fazzoletti che non trovo ...."cento cose inutili qui dentro..." e continuo furiosamente a girare la mano dentro la borsa "non hai mai quello che serve .... una nullità ecco quello che sei" e asciugo le lacrime con il dorso della mano.

"Beh che succede Marta? Ti hanno rubato tutte le noccioline?" sorrido cercando di strapparle un sorriso, vedendo che fra l'altro se le è dimenticate. "Dai domani io e Fabrizio te ne compriamo un pacco famiglia, vedrai che scorpacciata!", e vedendola in difficoltà le passo una salviettina che avevo preso insieme alle patatine.

Troppo buono icon_mrgr: Kael , grazie. Era per capire un po' l'impostazione, se deve essere rispettata l'alternanza nei dialoghi o se ad esempio mancando ora Luke possiamo andare avanti noi due escludendo , per il momento, il dialogo con lui (anche se di fatto seduto accanto a noi)


EDIT siccome sola sto piango e basta icon_mrgr:

Mentre continuo il discorso con Mark torna Marta visibilmente turbata, non capisco il motivo perchè fino a prima di alzarsi sembrava serena, mi guardo intorno, vedo poco distante un gruppo di persone tra cui mi sembra di riconoscere ex compagni di università di Marta, allora forse comprendo il perchè delle sue lacrime o forse no, non sono mai stato molto bravo nell'interagire con gli stati d'animo delle persone, anche quando dipingo un bel ritratto sento che quasi mai riesco a cogliere davvero l'anima di chi ho difronte e forse è questo che mi fa maggiormente arrabbiare, più delle scarse entrate economiche derivanti dal mio lavoro.

"si si, ti compriamo tutte le noccioline che vuoi..."

Vorrei continuare a parlare ma le frasi mi restano in gola due, tre volte, allora le passo una mano sulla spalla e le porgo anche io una salvietta.

Appoggio il bicchiere ancora pieno sul ripiano accanto a me e prendo le salviette per asciugare le guance rigate di lacrime .
"Vi chiedo scusa" dico loro con un filo di voce e senza alzare lo sguardo " siamo qui per rilassarci e lasciare lì fuori i problemi della giornata che sono tanti e per tutti, scusatemi ancora ..." e continuo forzandomi di darmi un tono e di sorridere " ma di cosa stavamo parlando ? Ah sì , di noccioline , anzi di una confezione famiglia di noccioline,vi prendo in parola e.... " .

Non riesco a concludere la frase, lo sconforto e la rabbia hanno il sopravvento , le lacrime continuano a scendere....." devo andare , non è proprio serata per me e non è giusto rovinare la vostra, a domani ragazzi "
infilo la tracolla della borsa sulla spalla e mi allontano ...

Aspettando il regista, mentre gli preparo il caffè esprimo la mia opinione.
Da una parte c'è sta cosa dei clan che, sebbene vada esplorata, dovrebbe a mio avviso rendere i rapporti non superficiali, fosse solo attaccamento o appartenenza, ma anche altri aspetti più sottili.
Dall'altra forse c'è una certa libertà per voi di definire/decidere al qualità dei vostri rapporti... giunti a questo punto potrebbe essere interessante per tutti vedere cosa fate.
Comunque aspettiamo.

Grazie del chiarimento ...
Ora non mi resta che aspettare icon_mrgr:

Dico la mia
Non essendoci un copione rigidamente scritto (viene scritto mano a mano dai personaggi) è interessante scoprirne i lati emergenti nei dialoghi dei vari personaggi



p.s. Ray avanza un caffè?

Scusate se intervengo, magari non dovrei, magari dovrei aspettare il regista, però dico lo stesso la mia opinione...

Trovo il personaggio di Marta molto intenso e per questo non lo legherei affettivamente ancora a nessuno. Mentre attendo con interesse l'evoluzione dei caratteri di Fabrizio e di Mark. Il clan nel sottofondo con la funzione di grancassa ai caratteri dei parsonaggi in evoluzione.

Marta è andata via piangendo, resto un attimo interdetto, guardo in faccia Mark, è senz'altro più maturo di me, potrebbe parlarle in modo più efficace, però...che cavolo, pochi minuti prima lei era stata tanto gentile e dolce con me...faccio un cenno a Mark, mi alzo, la seguo e la raggiungo appena prima di una delle rampe che portano al condominio, la abbraccio, la sento singhiozzare, per la rabbia mi stringe le braccia con le mani fino a farmi male

"Ma che hai fatto? E' per la laurea? Ma che ti frega...."

"Sai quanti laureati conosco che sono solo degli imbecilli...sei una bella ragazza, intelligente , spiritosa , un lavoro intanto ce l' hai"

Provo a rincuorarla come posso, anche se so, per esperienza personale, che se si è davvero insoddisfatti di se stessi non c'è niente che serva a consolarci.

Guardo Fabrizio andare a raggiungere Marta, sono contento, è questo il vero spirito di un clan. Vedo che si abbracciano, lei piange sulla sua spalla per un po', ma quando poi alza gli occhi e incontra il mio sguardo le scappa un buffo sorriso, probabilmente sentendosi a disagio per quanto successo. Le sorrido a mia volta, levo il bicchiere in segno di un brindisi e intanto noto che anche gli altri del clan assistono preoccupati alla scena chiedendosi cosa sia successo. Qualcuno si alza e le si avvicina per sincerarsi delle sue condizioni, in breve è circondata da persone che, chi in un modo chi in un altro, cercano di aiutarla e le chiedono come sta...

L'abbraccio di Fabrizio mi riscalda il cuore , vorrei solo smettesse di parlare perchè quello che dice non fa che aumentare il mio dolore ..." Facciamo l'elenco di quello che non sono e non ho " vorrei urlare , ma alzando il volto dalla sua spalla incrocio lo sguardo di Mark , è seduto all'interno e mi sta il salutando con il bicchiere alzato , provo fastidio perchè mi sembra fuori luogo , "ma come" penso tra me e me "so soffrendo e lui brinda" ..ma è questione di un momento , il suo sorriso è come una pennellata di comicità su quel gesto inopportuno e gli sorrido a mia volta.

Vedendo la scena più di qualche persona si avvicina, chiede cosa sia successo, parla con Marta, a volte si crea un'atmosfera familiare dentro il clan, specie con chi conosci da piu tempo.
Dop aver ringraziato qualcuna delle persone che si sono avvicinate Marta decide di andarsene a casa, è ancora piuttosto scossa e irritata, allora decido di non insistere "se vuoi ci vediamo più tardi, magari dopo cena", le dico.
Mentre sale le scale che portano al condominio , io mi giro e ritorno a sedermi vicino a Mark.





P.s. Che fai, Gibbi, mi rubi le battute? icon_mrgr: fiori.gif

Sorry Luke ($) mi ha tratto in inganno la situazione descritta da Kael su queste persone che mi si avvicinavano , ho creduto di dover proseguire io e non ho rispettato il turno...scusa.gif . Spero che il regista intervenga per cancellare il mio post , scuse anche a te Capo, per sti pasticci fiori.gif

P.S. cancellato il mio potresti proseguire come meglio ti va

Ma non c'è nessun problema, puoi intervenire quando vuoi, non è detto che dobbiamo parlare uno per volta, la battuta che ho fatto era solo perchè nel tuo post avevi scritto facendo parlare in prima persona pure il personaggio di Fabrizio.
:C:

:R scusa non me ne sono nemmeno accorta .... so tutto io faccio tutto io ha colpito ancora .diavolo.g: ..azz aspettiamo il regista va che è meglio. scusa ancora

Decido di salire in casa usando le scale , ho bisogno di scaricare un po' di energia...."Accidenti Marta , c'era proprio bisogno di dare spettacolo? " mi dico a voce alta . Sono arrabbiatissima con me e continuo con i rimproveri " non hai un briciolo di autocontrollo , alla prima difficoltà scoppi come un petardo."
So che quell 'uscita teatrale non sarà priva di conseguenze e mi sto preparando ad affrontare la prima, informare i miei genitori dell'accaduto evitando che lo sappiano dai vicini di casa che erano tra quelli del clan presenti nel salone.
"Il clan...." borbotto tra me , mentre sistemo il bavero della giacca che ho preso prima di uscire di casa " gioie e dolori ..." sospiro piano e mi sento più serena mentre mi avvicino alla vetrata cercando di individuare Mark e Fabrizio tra una folla di persone presente ora nel salone

Mi rendo conto che lo sfogo di Marta è stato più serio di quel che pensavo, così appena torna Fabrizio gli chiedo notizie. "Che le è successo? L'ho vista andare a prendere le noccioline tutta contenta, e pochi istanti dopo è scoppiata in lacrime.." Intanto lancio uno sguardo verso gli ex compagni d'università di Marta coi quali prima aveva parlato, sono ancora lì in gruppo che conversano tranquillamente. Non li conosco bene, ma in tutto il salone sembrano gli unici a non essersi accorti di niente, o per lo meno ad aver fatto finta di non essersi accorti di niente...

Appena torno a sedermi vicino a Mark, mi chiede notizie di Marta, gli rispondo "Mah, credo che sia la rabbia per aver visto i suoi ex compagni di università, il fatto di non essersi ancora laureata...il lavoro che non le piace"
"adesso è tornata a casa, era ancora nervosa, le ho detto che se vuole ci possiamo rivedere dopo cena, sai come è fatta, certe volte è meglio lasciarla sfogare"

Finisco il mio secondo bicchiere, "che vuoi farci, se non riesci a guadagnarti da vivere facendo un lavoro che ti piace devi adattarti, altrimenti devi fare come me che a trent'anni debbo ancora chiedere soldi a mamma e papà, come un bambino che vuole comprarsi un gelato"

Li raggiungo e resto in piedi davanti ad entrambi mentre con tono di voce che vuole dimostrare loro tutta la mia riconoscenza :" grazie ragazzi per essere ancora qua" dico mentre Mark si alza per togliere la sua giacca dalla poltrona vuota accanto alla sua e con un cenno della mano mi invita a sedere .

"Eh lo so Fabrizio, del resto..." ma mi interrompo subito al veder tornare la nostra amica.
"Vieni Marta, siediti", le faccio posto vicino a me. "Va un po' meglio adesso?"

" Ho le ossa rotte come se fossi stata sbatacchiata qua e la ....e sono ancora un po' lontana dall'avere quel bel carattere accomodante dolce e solare che mi piace tanto ...ma meglio si " rispondo a Mark accennando un sorriso e continuo accomodandomi sulla poltrona : "ho approfittato dell'incontro con i miei genitori per avvisarli che non sarò a casa per cena ....più tardi uscirò a fare due passi , ho bisogno di riordinare le idee...quello che è successo stasera mi ha fatto capire che il vaso è proprio colmo"

"E perchè continui a paragonarti sempre agli altri?" le dico appoggiando il bicchiere sul tavolino. "E' inevitabile che se ti raffronti a Tizio, Tizio sarà sempre più Tizio di te. Tu sei Marta..."
Prendo un attimo fiato fissandola negli occhi, come per cercare le parole migliori da dire. "E' ora che inizi ad occuparti di Marta, a come è Marta (calco la parola "è"), piuttosto che a come non è..."
"Insomma con tutte le qualità che hai, che sei, tu pensi solo a quello che non sei..."

"Mark ha ragione: noi tutti non siamo e non saremo mai un sacco di cose, probabilmente molte di più di quante possiamo essere. Non puoi passare tutto il tempo a fare paragoni con tutti, non ne usciresti più e non vedresti le qualità che hai, e tu ne hai parecchie...una per esempio è essere mia amica, ti pare poco eh eh ?"
Cerco di farla ridere, e mentre parla con Mark abbozzo su di un foglio una sua caricatura, con una faccetta arrabiata e con i fulmini che le escono dalla testa.

Sono percorsa da brividi , così incrocio le braccia e strofino le mani sulle maniche della giacca per scaldarmi . " Non mi piaccio e non sono soddisfatta di come sta andando la mia vita , non provo alcuna soddisfazione nel lavoro al quale dedico una considerevole parte della mia giornata , tempo che ho sottratto e che continuo a sottrarre allo studio....ma volevo l' indipendenza economica , non dover chiedere sempre danaro ai miei genitori e ho così scelto di lavorare e i miei studi sono rallentati " mentre parlo faccio no con la testa e preciso " fermati , è più giusto dire, perchè non do esami da mesi oramai " .
Le parole scorgano come un fiume in piena " e voglio una casa mia , ma devo riuscire a sopportarne i costi non intendo chiedere altro aiuto ai miei ".
Mentre pronuncio queste parole Fabrizio solleva la mano dal foglio e allora rivolta a lui " scusa Fabrizio , nessuna critica ... " . Poi spostandomi in avanti e abbassando un po' la voce concludo " sinceramente non comprendo il riferimento che entrambi avete fatto al mio voler essere come qualcun altro".

Fisso Marta negli occhi, vorrei trovare una frase ad effetto che possa aiutarla, ma fra me e me penso che non sia questo il momento, la vedo ancora scossa e piuttosto infreddolita. Lì c'è la mia giacca e per un attimo penso che potrei prestargliela per scaldarsi, ma poi convengo che è meglio evitare ogni tipo di fraintendimento. Così mi alzo e vado ad alzare un po' la temperatura del bracere virtuale, poi torno dai miei amici e dico: "Ne parleremo con più calma dopo Marta, ora è quasi ora di cena e vado a cambiarmi perchè non la reggo più questa cravatta!"
Poi, prima di andare: "Ah, Fabri, partitina a biliardo dopocena?"

"si ci sta bene una partitina, ma ricorda che dalle ultime volte che abbiamo giocato mi sono allenato parecchio, non sarà facile battermi stavolta"

Mi giro verso Marta e la vedo ancora assorta nei suoi pensieri, sembra un vulcano pronto ad esplodere, non è facile trovare qualcosa da dirle che possa realmente tranquillizzarla, allora ripredo la mia certelina e mi alzo

"Marta io vado a mettere qualcosa sotto i denti, dopo cena gioco con Mark, se ti va di venire...dopo la partita possiamo fare due passi...che dici?"