Ermopoli

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Uno 18-12-2006 17.17.06

Citazione:

Originalmente inviato da Enoch (Messaggio 25066)
Ho trovato in rete questo documento: spiega che la Prima Materia si può trovare nell'urina delle persone.
Spiega come da essa sia possibile estrarre una terra bianca, sia un olio (che è il più difficile da ottenere).
Quest'olio diventerà rosso se esposto alla luce lunare (ed anche alla rugiada).
Unendo quest'olio con la terra si otterrà la Pietra.
Per ottenere l'unione delle due cose suppongo che bisogni distillare il tutto finchè anche la terra diventa volatile.

http://members.aol.com/__121b_nl/n3Y...obcn1+Oqma5YY=

Ammesso che questo sia vero, allora i risultati che alcuni dicono di ottenere tramite l'urinoterapia (pratica che a me non piace affatto) sono da rivalutare anche a causa di quanto scritto sopra, in quanto l'urina contiene un principio curativo?

Sull'urina le cose stanno effettivamente così per il discorso principio curativo.... anche se oggi si usa in maniera barbara icon_mrgr:, per il discorso del thread io al posto tuo considererei un'altra secrezione che sebbene abbia costituzione simile e similmente odore non gradevole nella forma, è "magnetico" nella sostanza, in determinati casi (sarebbe da riconsiderare il perchè dell'invenzione dei profumi personali a dispetto di quello che si pensa).
Insomma è come dire rugiada o pioggia, sono simili ma non uguali.

Per il vino qualcosa avevo iniziato in giro e prima o poi continuerò, interessava pure a A92, ovviamente so già che a te Enoch non interessa considerare il vaso di Hermes come..... qualcosa che usiamo per andare in giro :H, però magari pensando da questo punto di vista potresti approfondire sul vino simile a quello che comunemente conosciamo.

Buon lavoro :C:

Enoch 18-12-2006 18.54.11

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 27011)
Sull'urina le cose stanno effettivamente così per il discorso principio curativo.... anche se oggi si usa in maniera barbara icon_mrgr:, per il discorso del thread io al posto tuo considererei un'altra secrezione che sebbene abbia costituzione simile e similmente odore non gradevole nella forma, è "magnetico" nella sostanza, in determinati casi (sarebbe da riconsiderare il perchè dell'invenzione dei profumi personali a dispetto di quello che si pensa).
Insomma è come dire rugiada o pioggia, sono simili ma non uguali.

Per il vino qualcosa avevo iniziato in giro e prima o poi continuerò, interessava pure a A92, ovviamente so già che a te Enoch non interessa considerare il vaso di Hermes come..... qualcosa che usiamo per andare in giro :H, però magari pensando da questo punto di vista potresti approfondire sul vino simile a quello che comunemente conosciamo.

Buon lavoro :C:

Molto probabilmente ti stai riferendo al sudore.
Comprendo sotto questa luce anche l'affermazione che dobbiamo cercare prima in noi stessi...

Visto che sono molto curioso quello che dici al vaso di Hermes mi interessa sicuramente da quel punto di vista, ma se ho capito bene cosa intendi per "andare in giro" preferisco non addentrarmi in questi campi poichè li reputo pericolosi.

Grazie anche per il buon lavoro, purtroppo come materiale di laboratorio siamo messi molto male: pensa che debbo ancora procurarmi l'alambicco!martello.:
Comunque prima di cominciare ed andare e sperimentare alla ceca è meglio comprendere e studiare il più possibile la materia.

Uno 18-12-2006 20.25.12

Citazione:

Originalmente inviato da Enoch (Messaggio 27012)
ma se ho capito bene cosa intendi per "andare in giro" preferisco non addentrarmi in questi campi poichè li reputo pericolosi.

No mi riferivo ad un andare in giro molto più normale se si può dire... poi a vari livelli ("come sopra........"), il "semplice" corpo che però deve diventare vaso.

Il buon lavoro te l'ho augurato dal mio punto di vista, da questo punto di vista sei già al lavoro :H

:C:


P.s. si... il sudore, studialo... ma non chimicamente, nella pratica

Leunculus 24-04-2007 23.56.23

scusate l'intromissione
 
salve a tutti e raro di questi tempi imbattersi in simili discussioni, o forse è solo la mia poca familiarità con i forum che me lo fa supporre, comunque sia, in questo veramente cupo periodo di afilosofia tecnologica nel quale viviamo, fa piacere incontrare qualcuno che ancora si appassiona agli insegniamenti dell'alchimia.

Altro che medio evo, aveva ragione Fulcanelli quando a spada tratta difendeva quelli che i più per ignoranza, definivano i tempi bui solo perche l'antica scienza medioevale, legata com'era al sistema delle gilde o meglio di S. giles "non vorrei essere troppo ermetico OHPS " e devota alla filosofia tradizionale, non divulgava pubblicamente, non significa che fosse assente anzi, a quei tempi nacquero scuole di pensiero che diedero i natali a più di una mente geniale.

Per parte mia, credo fermamente che la filosofia che stà alla base della" cara vecchia alchimia," per citare l'illustre maestro, sia la pietra di fondazione su cui poggia l'intera società occidentale.

Chi mi comprende sa di cosa parlo.

Fatta la dovuta premessa, vorrei soffermarmi sull'immagine del Mutus Liber che Era ha presentato all'apertura della discussione e sul suo ribadire durante la stessa di voler parlare di simbolismo, va bene parliamone, ma dopo di chè puoi veramente pensare di disgiungere il significato simbolico dalla positiva scienza che lo supporta; Certo posso essere daccordo sul fatto che vi sono più livelli di interpretazione, ma in definitiva quando scavando si è giunti al fondo del simbolismo li stà la verita!

Verità alchemica non so quanto sia utile parlarne, dato che se non la si è mai cercata non è facile comprenderla.

Il fine dell'alchimista è quello di racchiudere lo spirito universale o di Dio se si preferisce, in modo da poter scimmiottare la creazione.

Noi non creiamo nulla dice Basilio, coltiviamo una speranza e somministrandole le giuste circostanze naturali la facciamo nascere, crescere ed in fine fruttificare.

Ora per poterlo racchiudere lo Spiritus Mundi bisogna prima che lo si possa rinvenire, premettendo che io non credo assolutamente, per mia esperienza che sia di facile estrazione da sostanze escrementizie o da effluvi più o meno sgradevoli, come solo chi non habbia compreso la lingua nella quale si esprimono i filosofi potrebbe intendere, vorrei ci si soffermasse sul sincero monito del Cosmopolita:" La Pietra non si trova sulla terra dei viventi" sarebbe bene meditare su questo detto prima di dare inizio all'Opera.


Non so chi di voi in questo periodo stia arando, ma è certo che se ci se ne intende di terra si è gia sulla strada giusta.

Ray 25-04-2007 04.30.02

Citazione:

Originalmente inviato da Leunculus (Messaggio 33162)
ma in definitiva quando scavando si è giunti al fondo del simbolismo li stà la verita!

Prima di tutto benvenuto e, da parte mia, benvenute alle "intromissioni".

Poi vorrei capire meglio che intendi con la frase che ho riportato, se è possibile. Messa così mi suona strano... il simbolo per sua natura non ha un fondo, potremmo dire forse che ne ha molti (indefiniti) e che il fondo che troviamo dipende dalla nostra capacità... quindi trovato un fondo troviamo una verità. Man mano che "miglioriamo" troveremo fondi più fondi no?

D'altra parte poi dici che l'alchimista vuole racchiudere Dio. Ma Dio stesso è ineffabile, non ha un fondo... o meglio io non lo comprendo (o lo comprendo in minima parte, vale lo stesso discorso del simbolo). Se lo comprendessi non avrei bisogno di cercarlo per racchiuderlo... com-preso vuol dire circa racchiuso.

Una delle difficoltà di comprensione, a mio avviso non so se sei d'accordo, è esprimibile ribaltando un po' la frittata... alla fin fine si sta parlando di racchiudere una vibrazione o, ancor meglio, un processo vibrazionale.
Questo Spiritus Mundi che va rinvenuto mi ricorda la faccenda della lucertola che si cerca di acchiappare prendendola per il pezzettino di coda che esce dal muro, stando attenti che non si stacchi.

Piacerebbe anche a me ci si soffermasse sulla frase del Cosmopolita. Per esempio sarebbe bello parlare di cosa potesse intendere con "viventi".
Mi piacerebbe anche parlare di quel che accenni sopra... l'origine della "cultura occidentale" ma forse qui sarebbe fuori tema, potremmo aprire una discussione specifica, che ne pensi?

Leunculus 25-04-2007 09.57.32

Ciao Ray, intanto ti saluto cordialmente quanto cordialmente tu mi hai accolto.

Terminato i convenevoli, cercherò di spiegare meglio il mio pensiero.

Mai mi sono sognato di racchiudere Dio dato che il contenuto in questo caso è lo stesso contenitore.

Se leggessi più attentamente, noteresti che io parlo del suo spirito vivificante, lo stesso per chi crede che anima l'intero universo e comunque non tutto, solo una piccola porzione d'esso, che dire poi del simbolismo, forse ti ho già risposto, non tutte le verità ma solo quelle che si va cercando.

Limojon de Saint Disdier, dice bene nell'introduzione del Triomphe hermétique, riassumendo il suo pensiero: "io non scrivo per convincere chi non sa, lo faccio per confermare a coloro che sanno."

Uno 25-04-2007 11.43.29

Bella presentazione Leonculus, un pò volutamente intorcolata... ma espressiva.
Io invece ne prendo in "esame" (non si tratta di vivisezione o di qualcuno che ti esamini, ma di un modo per discutere) un'altra parte

Quando aro e semino pur non creando nulla di nuovo faccio "fuoriuscire" da un seme qualcosa che prima non c'era.... se poi seleziono le piante da coltivare, le innesto, le curo etc pur partendo da una base esistente la perfeziono (diverso da rendere perfetta), quindi non scimmiotto ma sfrutto il seme che mi è stato donato... sottigliezze lo so... ma che determinano l'operato
:C:


P.s. ci chiedi in aprile se stiamo arando? icon_mrgr:

'ayn soph 25-04-2007 13.21.34

Stando a digiuno dell'argomento documentandomi appena riporto questo link che mi sembra in tema:
http://<br /> itis.volta.alessandria...p4/ep4bald.htm

Leunculus 25-04-2007 17.58.27

Certamente Uno, la tua sottigliezza, come tu la definisci, nel puntualizzare la tua condizione di operoso curatore agreste, non ti avrà fatto scordare un insegnamento basilare per chiunque voglia cimentarsi nella soluzione dell'Arcano.

Io per parte mia, ho deciso da un po di tempo, di fidarmi di ciò che i filosofi mi hanno lasciato detto, visto che sino ad ora non mi hanno mai mentito.

A detta di tutti, una delle condizioni più importanti, per la riuscita in questa operazione più divina che umana, è quella di imitare la Natura; ora è certo, che i bassorilievi delle grandi chiese metropolitane dell'arte gotica, traducono questa attitudine con l'immagine della scimmia o se vogliamo, con quella "dell'homme sauvage" simbolico di ben due delle qualità che denotano il sincero operatore, la prima l'ho di già esplicata ma la seconda e non ultima, ma anzi più importante e salvifica, è quel regredire ad uno stato di simplicitas, che non significa divenire idioti, ma bensì, tornare semplici come semplice è l'operare di madre natura; o bambini condizione principe per guadagnarsi il regno dei cieli.

Ray 25-04-2007 19.47.00

Hai ragione, ho letto male. Non parli di racchiudere Dio ma lo spirito di Dio. Non che mi sia così evidente la differenza tuttavia certamente posso assumerli, almeno temporaneamente e per miei limiti, come uno la manifestazione dell'altro. Concorderebbe con quanto puntualizzi su contenitore e contenuto.
Invece non ho letto male per quanto riguarda il simbolismo: pur restando nel campo semantico "alchimia" le verità che lo stesso simbolo cela sono molteplici e, se pur concordo che (forse) troverò quella che cerco, non posso per questo convincermi di aver trovato il fondo.

Sull'imitare mi piacerebbe ci soffermassimo. Certo la scimmia lo simboleggia, ma cosa intendiamo per imitare? La scimmia non lo fa con coscienza o perlomeno non con la coscienza presente nell'imitato. In effetti anche noi possiamo "imitare" a diversi livelli di consapevolezza... normalmente usiamo però l'accezione imitare come un tentativo di apprendere senza sapere bene cosa e come. Il bambino imita il gesto dell'adulto e solo in seguito prende coscienza di quel che fa. Diverso il caso dell'artista marziale che osserva il maestro eseguire un movimento: cercherà si di imitare il movimento, ma mentre osserva cercherà anche di cogliere l'essenza dietro la forma, il come quel movimento vien fatto, i muscoli usati, dove sta l'equilibrio e via dicendo.
Tutto questo per dire che ci sono diversi "imitare" che vengono eseguiti proprio da diverse parti di noi, a mio modo di vedere.

Il discorso consapevolezza lo farei anche sul "regredire". In linea di massima, come fai notare con il detto cristiano, le varie tradizioni e non solo l'alchimia danno questa indicazione. Però regredire può essere inteso come perdere qualcosa di acquisito oppure no. Questo "diventare come bambini" tanto ricercato non spiega come mai i bambini non hanno la pietra o non entrano tutti nel regno dei cieli. Allora mi chiedo se devo regredire e tornare proprio come un bambino o se devo portarmi dietro qualcosa che ho acquisito smettendo di essere bambino.

Mi piacerebbe molto sapere che ne pensi e confido che capirai quel che intendo dire anche se forse non mi sono espresso granchè bene (posso sempre cercare di spiegare meglio in caso).

Leunculus 25-04-2007 20.53.45

Ciao Ray, in prima analisi dici bene, non vi è differenza, ma se mentre nei riguardi di Dio siamo decisamente poco capienti, per quanto riguarda il suo spirito, ti vorrei far notare che l'alchimia occidentale sprona il neofito allo studio del primo capitolo del vecchio testamento.

In genesi, viene raccontata con parametri prettamente gnostici la creazione del mondo, ora e noto che al momento della formazione del primo uomo, Dio insuffla nelle sue narici lo spirito di vita, lo stesso, che Fulcanelli dice essere espresso nella facciata delle cattedrali gotiche, la grande H, simbolo dello spirito aspro dei grandi misteri ellenici.

Per quanto riguarda poi il regredere, se riponessi fiducia negli antichi maestri, non dovresti nutrire dubbi in proposito.

Non si tratta come tu paventi di una predita esperienziale, ma anzi, secondo me quì tocchiamo una delle tappe capitali dell'evoluzione animica, in fin dei conti, non vi è nulla di più semplice di Dio è uno ed uno solo, il... solo, se mi capisci.

Uno 25-04-2007 21.38.37

2 Allegato/i
Sono d'accordo sull'ascoltare i filosofi, ma non tanto sull'interpretazione della scimmia e dell'homme sauvage che sono due cose diverse.

Leunculus 25-04-2007 21.44.38

Ciao Uno, vista la risposta così succinta, prendo atto del fatto che non sei daccordo.

Uno 26-04-2007 00.53.30

Succinta? Ho allegato due foto che valgono come 10 pagine, del resto ti ho preso in parola: "io non scrivo..... "

con simpatia
:C:

Ray 26-04-2007 06.03.58

Citazione:

Originalmente inviato da Leunculus (Messaggio 33215)
Per quanto riguarda poi il regredere, se riponessi fiducia negli antichi maestri, non dovresti nutrire dubbi in proposito.

Non si tratta come tu paventi di una predita esperienziale, ma anzi, secondo me quì tocchiamo una delle tappe capitali dell'evoluzione animica, in fin dei conti, non vi è nulla di più semplice di Dio è uno ed uno solo, il... solo, se mi capisci.

E' proprio perchè ripongo fiducia nei Filosofi che cerco di capire cosa intendono e nella mia ingenuità (caratteristica fanciullesca), se non mi è chiaro qualcosa, domando e cerco di indagare come posso.
Questo re-gresso, condizione necessaria all'in-gresso, entrambe operazioni sui "gradi" (che se son abbastanza piccoli son gradini), non è per me dal significato così scontato. La perdita esperienziale non la paventavo, semplicemente cercavo di escluderla se era il caso, in quel tentativo di capire le cose togliendo ciò che non sono. Mi confermi che di questo non si tratta ed è già qualcosa.

Semplice in effetti significa uno ed uno solo. E' interessante che solo sia estremamente simile a "suolo", accezione che rimanda alla terra ma anche al fondamento delle cose. Inoltre "solo" è anche molto vicino a sole, a sale e a "sciolto"...

E dell'imitare che mi dici?

Leunculus 26-04-2007 11.49.23

ragazzi mi siete troppo simpatici!!!
 
Va bene Uno, per quanto riguarda le immagini ti do ragione, vi si potrebbe scrivere anche dei libri, ma convinto come sono che tu le habbia cercate con cura, non mi stupisco del fotoggrama destro che, è evidentemente una delle rappresentazioni dell'homme sauvage, anche se, io preferisco quelle che lo ritraggono mentre si appoggia tenendo un tronco in mano, cosa, che iconograficamente lo avvicina di più ad un san Cristoforo; in quella da te scelta invece, con quella clava in mano, assomiglia più a Cuculin, l'eroe della saga celtica del Mabinoi, personaggio sotto il quale si potrebbe scorgere la divinità nordica di Lug il distruttore.

E l'altra che mi lascia perplesso, forse perchè, con quella risoluzione, si riconosce certamente la figura di un Michele arcangelo, ma il personaggio che tiene sotto il piede non è ben distinguibile, per tradizione iconografica si dovrebbe trattare di Lucifero, però non pare, sembrerebbe invece quella di un bambino, ma, anche in questo caso, si potrebbe avvicinare forse al bassorilievo di Notre-Dame- de Paris, dove si rappresenta la strage dei primogeniti non so!

Fatto stà comunque, che mi faresti un gra favore se mi facessi comprendere il collegamento con la scimmia.

Leunculus 26-04-2007 12.16.28

A noi Ray, mi chiedi quale è la mia idea di imitazione, direi esattamente la tua però, in questo caso, la rappresentazione filosofica, utilizza un animale che, di per se stesso non è totalmente appropriato osservandolo con l'ottica dei nostri giorni, però, se ci si ricorda che, il bagaglio iconografico degli immagier che scolpirono i bassorilievi delle cattedrali, si rifà alle convinzioni dei loro tempi, "questo, potrebbe dare un ragguaglio a Uno, per quanto riguarda il collegamento che facevo scimmia - homme sauvage" ci si deve ricredere, cioè, mi spiego meglio, la scimmia che coglie i frutti dell'arbor scientie, è prorio quell'operatore accorto che, sapendo di non poter con le sole proprie forze, compiere manipolazioni della materia che, a detta dei filosofi sono fuori dalla portata umana, va imitando la natura e, da essere semplice, utilizza ciò che essa gli fornisce; in definitiva, per godere di un qualche ritrovato tecnologico, non è che sono costretto anche a conoscerne tutto l'iter di fabbricazione ne convieni.

Ray 26-04-2007 14.23.25

Ne convengo se si tratta di goderne, non ne convengo se si tratta di riprodurre. Anzi in questo caso più ne so meglio è.

Mi fa piacere che distinguiamo entrambi diversi tipi di "imitare". Come fai notare in effetti la discrepanza temporale fa si che, per potersi fidare appieno dei Filosofi, si deve porre decisa attenzione sul significato dei termini da loro usati, spesso in rapporto non d'identità col significato attualmente comune.
Quindi abbiamo un imitare "istintivo" che possiamo lasciare alle scimmie e un imitare consapevole, diciamo "intellettuale" che faremmo meglio ad usare. Posto di saperlo fare... altrimenti andrebbe appreso. O andrebbe appreso l'utilizzo, in questa (e in altre) funzione della "mente" appropriata, a differenza di quella solitamente e inconsapevolmente usata.

Leunculus 26-04-2007 14.53.13

Ray, circa il tuo appunto iniziale, ricordati le due vie, una lunga e pericolosa l'altra breve ed alla portata di tutti, e non scordare comunque che entrambe celano il loro segreto anche al ricercatore più sagace.

Produrre sinteticamente anche un solo grano di frumento, è impresa titanica, sarà sicuramente più agevole attendere che la natura seguendo il suo corso te ne procuri a millioni.

Uno 26-04-2007 16.29.48

1 Allegato/i
Sarebbe ovvio anche a chi non mi conosce che se ho scelto due immagini, piuttosto che altre, l'ho fatto con cura... mi dispiace che la risoluzione (è vero, purtroppo non ne ho trovate di più grandi) della prima impedisca di distinguere chi viene bloccato dal piede di S.Michele... è uno di quegli "animali" simbolici che spesso si trovano in chiese dello stesso periodo, questo in particolare è: viso di scimmia, coscia di capro, artigli di leone e coda di serpente.
Non serve aggiungere altro sulla sua simbologia e sul fatto che venga tenuto fermo dall'Arcangelo e minacciato con la spada, immagino.
In altre occasioni le scimmie sono presenti nelle arcate di entrata di alcune chiese, ma sempre con qualcuno che cerca di colpirle o similari azioni....
Quindi che sia legata (la scimmia) all'entrata nel mondo Sacro nulla da dire, ma che sia da tenere lo stesso comportamento di imitazione lo posso accettare solo come riferimento per il novizio che altro non può.... come per esempio colui che si avvicinava a Thot o Thoth se lo "grecizziamo"... figura a cui veniva accostata spesso la scimmia... con tra l'altro il senso della distanza tra l'uomo comune e colui che ha compiuto l'Opera (per rimanere in termini alchemici).

Anche la scelta di un "uomo selvaggio" (lo so che la traduzione perde parte del senso), rispetto un altro ovviamente non è casuale... ma non voglio annoiarvi, continuate pure.

Leunculus ti lascio un Jacob Bogdany pregno di simbolismo che spero saprai apprezzare.
:C:

Leunculus 27-04-2007 20.57.26

Carissimo Uno, come avrai notato, ti scrivo come si fa con un amico di lunga data perche, anche se non ti conosco de visu, credo di avere più affinità elettive con te che non con uno qualsiasi degli amici che posso frequentare fisicamente, per i quali nutro un sincero affetto, ma con i quali, mai mi sono potuto misurare alla pari nel discutere simili argomenti così come faccio con voi.

Certamente siamo dei privilegiati in questo perchè, durante la nostra vita, ci sono state rivelate verità che i più neanche riescono ad intravvedere però, questo privilegio e parlo sopratutto per me, lo paghiamo caramente in solitudine non fisica, per quello basta fare conocsienze ma intellettuale, questo, per dire che quando ho potuto interloquire con voi ,è stato come acqua fresca nel deserto, quindi, non usare più quell'espressione infelice, siamo a casa, quì non si annoia nessuno.

Intanto, mi scuso per non averti potuto rispodere subito ma gli impegni come sai impellono.

Ti ringrazzio molto, per la bella tela che mi hai proposto di indagare, certamente dalla simbologia complessa, ma alla portata comunque di chi è abbituato a confrontarsi con gli enigmi filosofici e che, con un pò di pazzienza si può leggere; a proposito un dei miei vari hobbis, è proprio dipingere, da autodidatta comunque, perchè questo mi ha riservato il destino e però, proprio per questo, mi sono potuto scegliere i maestri cosa non del tutto priva di lati positivi, proprio ora, stò terminando una copia della famosa cena in emmaus di Caravaggio che, spero di finire al più presto compatibilmente con i miei impegni di lavoro, non appena terminata, ho intenzione di fargli una foto digitale, così, magari ve la potrò sottoporre, per avere da voi un qualche giudizio in proposito.

Veniamo ora al fotogramma che mi hai descritto, con i particolari che hai aggiunto riguardo il personaggio che l'Arcangelo tiene sotto i piedi, nel quale l'iconografo ufficiale vedrebbe la raffigurazione del demonio, mi è certamente più facile individuare il punto cruciale dell'opera al quale fa riferimento, in primis l'Arcangelo o più semplicemente l'Angelo da angelos messaggiero, di per se per l'ermetista è la figurazione del mercurio, Hermes messaggero degli dei o della divinità, la sua spada nell'atto di colpire è la trasposizione ermetica dell'acciaio magico dei saggi, l'alcaest il solvente universale, mercurio filosofico che compie l'apertura dell'opera, il demone così raffigurato non ti sarà sfuggito, è il compendio di quegli strani esseri raffigurati sul camino di d'Estissac che Fulcanelli chiama stefanofori, portatori di corona e che, identifica con i genitori della pietra.

A proposito chi di voi è riuscito a risolvere l'enigma dello scudo, io ce l'ho fatta certo, il nostro caro maestro, ci ha lasciato vari indizzi per poterlo interpretare, ma il compito, non è stato comunque di facilissima esecuzione, il suo messaggio per darne un accenno, verte sualla tempistica da rispettare per l'ottenimento della sostanza prima dell'opera.

Alla luce di queste informazioni, il gruppo che mi hai sottoposto rappresenta la produzione del mercurio filosofale.

Kael 29-04-2007 23.28.23

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 33280)
Leunculus ti lascio un Jacob Bogdany pregno di simbolismo che spero saprai apprezzare.

Eh, purtroppo io non sono Leunculus, e ti sarei grato se mi sapessi dare qualche indicazione in merito a questo disegno...

:C:

Uno 30-04-2007 00.53.01

Eccomi, stavolta ci ho messo un pò io a rispondere, cerco di "dividermi" tra i vari argomenti... Kael hai ragione ma probabilmente non solo sull'ultima pittura si dovrebbe scrivere qualcosa... avendo più particolari sembra la più "piena" in realtà anche l'Arcangelo e "l'omo selvaggio" sono molto interessanti.
Come detto da Leonculus messi insieme rappresentano l'inizio dell'Opera, adesso accenno ma bisognerebbe arricchire per onestà di cronaca.
L'Arcangelo, ma anche angelo/messagero come ben sottolineato da Leo è il mezzo che porta la scintilla attraverso i vari piani fino a giungere sulla Terra/materia (come noi la conosciamo... ma c'è n'è pure di più "solida"). Gli "animaletti" usando terminologie diverse sono elementali, cioè quelli che costruiscono la vita nella Creazione, se lasciati senza controllo sono dei mostri... in quelle raffigurazioni più di un tipo di animale è presente, ognuno rappresenta delle caratteristiche particolari, messe insieme danno vita appunto ai portatori di corona... che si potrebbe anche dire il Re di questo mondo... della spada ne abbiamo già parlato in altro thread....
"L'omo selvaggio" di cui ho scelto questa particolare forma è l'archetipo dell'uomo, quelle che si vedono nell'immagine sono scaglie che riportano ai pesci cosa dalle molteplici valenze, sia come origine di forme poi divenute terrestri, sia come simbolo di mandorla mistica o anche vescica piscis... quell'uomo rappresenta il primo punto dove si incontrano forze contrapposte dandone appunto origine.
Le scaglie sono anche un'armatura... una corazza materiale e non che ci aviluppa dalla nascita (intesa come genere) fino alla prima morte quella che tra le altre cose compare nel dipinto di Bogdany. Il bastone/randello è anche un simbolo fallico su cui non mi soffermo ora, ma è un'elemento importante per arrivare alla terza tappa della prima fase.
Il dipinto ha come sfondo (in un gioco di ombre) un teschio, i cui contorni sono delimitati dalla volta (avevo accennato qualcosa nella leggenda dei teschi ritrovati) c,è dell'uva (vino, alcool, spirito) in una coppa, c'è una tazza vuota ed una coppa rovesciata dove sopra sosta l'uccello nero la cui ombra crea l'occhio del teschio, l'occhio sinistro, quello della visione mentale.
la scimmietta curiosa è posizionata sul lato opposto quello che specularmente diventa destro, dove la coppa è ancora in piedi, particolari importanti sono anche che la frutta della coppa ribaltata è in quantità sovrabbondante... una coppa che è stata riempita troppo...
I colori molto scuri (tendenti tra il marrone ed il nero, tranne le coppe e la frutta rovesciata) ci indicano inequivocabilmente il periodo dell'Opera... cioè il Nero

Ripeto ci sarebbe altro... è inutile riempire le coppe troppo ed in una volta sola icon_mrgr:

un saluto anche a Leo

Kael 24-05-2007 10.20.13

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 33375)
Il dipinto ha come sfondo (in un gioco di ombre) un teschio, i cui contorni sono delimitati dalla volta (avevo accennato qualcosa nella leggenda dei teschi ritrovati) c,è dell'uva (vino, alcool, spirito) in una coppa, c'è una tazza vuota ed una coppa rovesciata dove sopra sosta l'uccello nero la cui ombra crea l'occhio del teschio, l'occhio sinistro, quello della visione mentale.
la scimmietta curiosa è posizionata sul lato opposto quello che specularmente diventa destro, dove la coppa è ancora in piedi, particolari importanti sono anche che la frutta della coppa ribaltata è in quantità sovrabbondante... una coppa che è stata riempita troppo...
I colori molto scuri (tendenti tra il marrone ed il nero, tranne le coppe e la frutta rovesciata) ci indicano inequivocabilmente il periodo dell'Opera... cioè il Nero

Ti ringrazio, molto interessante.
Mi chiedo come mai l'occhio sinistro (quello della visione mentale) sia creato dall'ombra di un uccello nero (a me inizialmente più che la sua ombra sembrava fosse la sua coda.. tipo un pavone). Perchè un volatile? E perchè nero?
E se l'occhio sinistro rappresenta la visione mentale, quello destro cosa rappresenta?

Inoltre il ghigno del teschio è creato dall'ombra della coppa rovesciata... se la coppa non fosse caduta il ghigno allora non ci sarebbe... la bocca avrebbe un espressione più "neutra"...

Shanti 26-05-2007 23.19.56

La scimmia è il fisso e l'uccello il volatile? Più che altro mi domando perchè un pappagallo invece che un corvo, forse era troppo palese? Poi, scusate se sproloquio sicuramente non c'entra ma pur capendoci ancora poco di alchimia mi sforzo, mi viene in mente che la scimmia e il pappagallo appartengono simbolicamente al segno dei gemelli governato da mercurio.
Bon la pianto :D

Uno 29-05-2007 09.46.01

Brava Sha, osserva.... osserva...
Pappagallo perchè è ancora nel "regno" della famosa imitazione che dicevamo sopra... ma c'è anche un'altro volatile sopra a sinistra, volatile al bordo e volante non appollaiato.

Giuste anche le considerazioni di Kael, l'occhio destro è l'occhio intuitivo, creativo... che deve essere collegato a spirito (uva, vino)
Se l'altra coppa fosse rimasta in piedi non era più la bocca ma l'altro occhio.... cioè quello che entra dall'occhio ma che se esce (in maniera scomposta... rovesciandola) dalla bocca fa ghignare il nostro "teschietto"

Quante cose eh? (e non è finito... basta osservare)
Ci sono altre tele interessanti di questo autore, le esamineremo nella giusta sezione

Leunculus 09-06-2007 07.20.35

precisazioni
 
se qualcuno non se ne fosse ancora accorto, nel quadro la rappresentazione del teschio, è data dal gioco d'ombre posto a sinistra della coppa ancora in piedi, sopra la testa del cebo capuccino, per quanto riguarda poi il volatile, direi proprio che, è quanto di più lontano si possa immaginare dalla rappresentazione di un pappagallo visto che si tratta di un fagiano.
A tutti tantissimi auguri.

Leunculus

Uno 09-06-2007 10.49.25

Sicuramente non conosco tutti i tipi di fagiani esistenti sul pianeta, ma quelli che conosco io hanno la testa più piccola in proporzione al corpo... e il becco chiaro... ma qui potremmo anche non aver certezze se non abbiamo fonti uguali sul volatile che Bogdany aveva intenzione di dipingere ... l'ombra invece è evidente dalla forma...

Passa un sereno fine settimana :C:

Leunculus 09-06-2007 12.44.34

dalla forma di cosa ?

turaz 27-06-2007 13.05.10

la tavola 4 mi sa di "unione degli opposti"

balduinus 23-07-2007 15.13.12

magari l'uccello é una pernice (anche per il colore). E chi arriva dall'alto a sinistra in volo?
E la coppa di ceramica ?

Uno 23-07-2007 17.46.42

Come premessa devo ammettere di aver traviato il filo del thread con qualcosa che pur essendo connessa è un pò oltre... comunque prima di trovare l'ispirazione per riprendere il filo originale provo a "chiudere" sinteticamente il discorso pittura di Bogdany

La frutta è occidentale, gli animali bassi (cioè escludendo il volatile alto) sono orientali. La scodella in ceramica è ciò che in altri termini si definirebbe sacro graal...
Da notare la differenza dei vari materiali dei contenitori.
La scatola tonda è il corpo, il vassoio basso è la genetica e ciò che ereditiamo.

balduinus 23-07-2007 19.29.46

grazie Uno, ma.. "come si fa" a interpretare cosi' newbie.gif
io non sono digiuno al 100% di simbolismi, ma non ci arriverei proprio. Qualche suggerimento di lettura..?

Uno 23-07-2007 20.43.03

Io non ho imparato sui libri anche se ne ho letto qualcuno..
due classici, ottimi... ma tosti.

Gli archetipi dell'inconscio collettivo. 1934-1954
Carl Gustav Jung


Archetipi
Elémire Zolla

griselda 05-09-2007 19.34.35

Non mi intendo di Alchimia mi sono divertita a dilettandomi con dati in mio possesso provare ad analizzare la tavola numero 4 del Mutus Liber che appare in prima pagina per cui la premessa va ai profani non tenetene conto. gli altri già lo sapranno di loro. Questo il motivo che sino ad ora mi ha tentuta lontana ognun ci vede quel che può.
Le lenzuola le vedo come i cinque sensi che raccolgono sensazioni che poi vengono strizzate fuori dalla mente (elaborate) dalle due parti del cervello che lavorano insieme (intuito e ragione) e che vanno a riempire il catino. ( il Graal?) Perché rugiada perché emana dalla terra che in questo caso siamo noi.
Per primavera si potrebbe intendere la conoscenza di quello che Uno chiama il nostro fattore psicofisico energetico e che pare che nella nostra prima vita/primavera si formi e poi sempre quello usiamo.
La luce sembra una conchiglia potrebbe essere l’energia sessuale elevata sopra la terra, al di sopra dei sensi.
Il toro e l’ariete due animali simbolici l’ariete aguns (Dio) quindi fuoco l’energia creatrice ma anche il fegato che è quello che di solito viene danneggiato dalla rabbia repressa, ma che simboleggia anche il coraggio e la potenza, energia maschile potente e il toro la forza fisica, (natura) l’istinto, ma anche la milza che sovrintende alle infezioni, agli sforzi. Simbolo lunare. Energia femminile. Insomma due ghiandole importanti.
L’uomo lo vedo raffigurato a testa in giù.

Ray 05-09-2007 23.37.43

Ach... e se te ne intendevi?

Kael 20-09-2009 12.34.02

Citazione:

Originalmente inviato da Enoch (Messaggio 24112)
Avevo tratto ispirazione da questo brano in cui è riportata esperienza di una persona che ha raccolto la rugiada utilizzando delle bottiglie di plastica piene di ghiacco, appoggiate all'interno di un contenitore ceramico.
E' interessante poichè dice che inizialmente essa era più simile ad olio che ad acqua...

Ti quoto perchè un particolare importante della rugiada di maggio è il suo colore. Conosciuta anche col nome di Vetriolo (cabalisticamente "vitri oleum"), cioè olio di vetro, proprio per la sua classica colorazione verde.
Smeraldo dei Filosofi, proprio come di smeraldo era la tavola di Ermete...

Kael 20-09-2009 16.37.55

2 Allegato/i
Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 33218)
Sono d'accordo sull'ascoltare i filosofi, ma non tanto sull'interpretazione della scimmia e dell'homme sauvage che sono due cose diverse.

  

Penso che Leunculus abbia confuso l'homme sauvage, di aspetto grezzo e tozzo (sinistra) con l'uomo dei boschi di Fulcanelli, diall' aspetto ben più slanciato e "regale" (destra)








A tal proposito questa foto che ho fatto tempo fa a Salisburgo la vedete più somigliante a uno o all'altro, o a nessuno dei due?

Allegato 2090
La fisionomia è più simile a quella dell'uomo dei boschi, però non presenta la pelle da fauno come quest'ultimo ma si avvicina di più alle squame da pesce dell'homme sauvage.. La sommità del bastone sembra biforcuta (che inizialmente mi aveva fatto pensaare a Poseidone) ma potrebbe anche essere il sostegno per qualcosa che reggeva e che si è staccato.. (magari proprio la faccia della madre pazza che appare sul bastone dell'uomo dei boschi...)

griselda 21-09-2009 11.23.08

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 74154)
  

Penso che Leunculus abbia confuso l'homme sauvage, di aspetto grezzo e tozzo (sinistra) con l'uomo dei boschi di Fulcanelli, diall' aspetto ben più slanciato e "regale" (destra)








A tal proposito questa foto che ho fatto tempo fa a Salisburgo la vedete più somigliante a uno o all'altro, o a nessuno dei due?

Allegato 2090
La fisionomia è più simile a quella dell'uomo dei boschi, però non presenta la pelle da fauno come quest'ultimo ma si avvicina di più alle squame da pesce dell'homme sauvage.. La sommità del bastone sembra biforcuta (che inizialmente mi aveva fatto pensaare a Poseidone) ma potrebbe anche essere il sostegno per qualcosa che reggeva e che si è staccato.. (magari proprio la faccia della madre pazza che appare sul bastone dell'uomo dei boschi...)

A me la cosa che più mi colpisce della foto che hai scattato tu è il bastone che non attraversa in diagonale il corpo, di solito non è tenuto da una parte sola ma passa da sinistra a destra o viceversa e dal basso in alto. nonso.gif

Kael 15-10-2009 11.42.39

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 19486)
Ah dimenticavo..... per dare il modo di sgarbugliare la matassa a chi vuole provarci: sudore.

Non l'abbiamo ancora fatto, quindi... perchè non provarci adesso?

Il sudore generalmente è considerato un modo per abbassare la temperatura corporea, oltre che per eliminare sostanze di rifiuto e comunicare agli altri i nostri "umori". Beh in realtà tutte queste sono conseguenze. Il sudore è una sublimazione che avviene a causa di un surriscaldamento interno. Quando il fuoco si alza, a causa di uno sforzo fisico o ad un altro genere di lavoro, sublimiamo questo vapore acqueo, questa aria calda e umida, che si condensa in tante piccole goccioline.. In quanto sublimazione, il sudore non è il rifiuto ma il "sublime", così come qualsiasi altra sostanza sottoposta a sublimazione emette la sua parte più pura e volatile..
Ma come? Il sudore non sono sostanze di scarto, non è puzzolente? Si, ma questo deriva dal fatto che questa parte più pura e perfetta, salendo, intacca le impurità che trova nel suo cammino e le porta con sè fino alla superficie del corpo, purificandolo.
Quello che quindi ci arriva alla fine del processo è scarto a posteriori, non a priori. In origine è quanto di meglio abbiamo, quel "subito sotto al limite" che il fuoco interno esalta nella sublimazione...


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