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Ray 14-07-2009 23.57.19

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71110)
comunque la cosa è meno simbolica di quello che si pensa, lo stato è di morte reale anche se il corpo conserva un minimo di vita.... e qui bisognerebbe iniziare un discorso lunghissimo su cosa è morte e cosa è vita.... nell'uomo ce ne sono due (sintetizzando senza specificare tutte le varie sfumature) di entrambe. Vita corporea e vita reale, morte corporea e morte reale.

Questo lo trovo molto interessante e mi piacerebbe approfondire. Quindi il corpo fisico mantiene un minimo di vita (fisica suppongo), che poi magari serve pure da traccia per "tornare", ma il resto viene trasferito? Perchè se arriva quel momento ci deve essere già un'altra struttura accogliente, anche se direi non quella finale fatta finita.
Mi verrebbe da dire anche che questo passaggio mi appare come una fase cruciale del processo di costruzione del corpo nuovo... passaggio che permette la fase vera e propria di cottura, come la torta che, quando è in forno, ad un certo punto smette di essere impasto e diventa torta, e lì inizia la cottura vera e propria (anche se comunque cuoce tutto il tempo che è in forno).

In pratica, se quando un umano ordinario esaurisce la quantità di "vita" di cui dispone muore (in modo ordinario), quando si è riusciti a "trasferire", o sublimare, la necessaria quantità di vita, il corpo fisico muore e inizia la vita reale pur mantenendo il corpo fisico come supporto in questo piano?

Ray 14-07-2009 23.57.51

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 71111)
Se "dopo morti" il corpo non è più quello di prima vuol dire che esso ha subito trasformazioni quasi a livello molecolare ed atomico?

Io credo di si, qualcosa del genere.

Edera 15-07-2009 12.08.33

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71110)
La morte iniziatica è ciò che ti fa sperimentare la vita senza questo corpo, la vita al di la di un corpo anche se poi per manifestare questa vita un corpo te lo devi procurare e nel caso della morte iniziatica "torni" in quello che avevi prima. Virgoletto torni perchè in realtà non è che vai da qualche parte, in realtà quel corpo non è più quello di prima anche se rimane identico agli occhi di quasi tutti.

Etc etc....

Grazie Uno credo di aver compreso:)
Qualsiasi persona lavorandoci può sperimentarla? O è qualcosa di definito, destinata a pochi? E sopprattutto nella Ricerca personale, da un punto di vista semplice come può essere il mio (a me interessa esperire questa vita nel miglior modo possibile e lanciare i sassolini per l'eternità come ho già scritto, a volte però mi sembra di non riuscire a fuggire dalla necessità di sondare l'essoterico, come se l'esoterico mi ingabiasse) ha senso percorrere una Via iniziatica o può bastare l'esperienza di vivere 'normalmente' senza cercare ordini o esperienze particolari?

Uno 17-07-2009 20.11.42

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 71111)
Non so come questa fase venga gestita attualmente, però mi sembra difficile che il tutto possa svolgersi nella mia cameretta una sera che non ho altro da fare...

Infatti non può accadere quando non hai nulla da fare, caso mai quando sei pieno di cose da fare icon_mrgr:

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 71125)
Questo lo trovo molto interessante e mi piacerebbe approfondire. Quindi il corpo fisico mantiene un minimo di vita (fisica suppongo), che poi magari serve pure da traccia per "tornare", ma il resto viene trasferito? Perchè se arriva quel momento ci deve essere già un'altra struttura accogliente, anche se direi non quella finale fatta finita.
Mi verrebbe da dire anche che questo passaggio mi appare come una fase cruciale del processo di costruzione del corpo nuovo... passaggio che permette la fase vera e propria di cottura, come la torta che, quando è in forno, ad un certo punto smette di essere impasto e diventa torta, e lì inizia la cottura vera e propria (anche se comunque cuoce tutto il tempo che è in forno).

In pratica, se quando un umano ordinario esaurisce la quantità di "vita" di cui dispone muore (in modo ordinario), quando si è riusciti a "trasferire", o sublimare, la necessaria quantità di vita, il corpo fisico muore e inizia la vita reale pur mantenendo il corpo fisico come supporto in questo piano?

Non mantiene la vita per tornare, ma per tenere il suo posto nell'universo, ricordo che stiamo parlando di morte iniziatica e non di quella che qualcuno potrebbe chiamare ascensione, illuminazione o altro.

Per riprendere il tuo esempio normalmente siamo un impasto dentro una teglia, con la morte iniziatica diventiamo una pagnotta che mantiene la forma per conto suo anche per star ordinata sopra un tavolo (universo) può stare sopra un piatto, dentro un cesto etc...
Nel caso specifico della morte iniziatica si "ritorna" nella "stessa" teglia per finire quello che si deve finire.


Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 71134)
Qualsiasi persona lavorandoci può sperimentarla? O è qualcosa di definito, destinata a pochi?
Nessuno è escluso... di fronte alla morte siamo tutti uguali icon_mrgr:
Quote:


E sopprattutto nella Ricerca personale, da un punto di vista semplice come può essere il mio (a me interessa esperire questa vita nel miglior modo possibile e lanciare i sassolini per l'eternità come ho già scritto, a volte però mi sembra di non riuscire a fuggire dalla necessità di sondare l'essoterico, come se l'esoterico mi ingabiasse) ha senso percorrere una Via iniziatica o può bastare l'esperienza di vivere 'normalmente' senza cercare ordini o esperienze particolari?
Questa è una domanda a cui potresti rispondere solo tu, per te può avere senso o meno.... comunque posso sbilanciarmi nel dirti che per te, almeno per ora non ha senso, non ne sei interessata. Poi chi vivrà vedrà...

Ray 17-07-2009 23.46.10

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71267)
Per riprendere il tuo esempio normalmente siamo un impasto dentro una teglia, con la morte iniziatica diventiamo una pagnotta che mantiene la forma per conto suo anche per star ordinata sopra un tavolo (universo) può stare sopra un piatto, dentro un cesto etc...
Nel caso specifico della morte iniziatica si "ritorna" nella "stessa" teglia per finire quello che si deve finire.

Ok, è quello che intendevo con lo smettere di essere impasto e iniziare ad essere torta.


Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71267)
Non mantiene la vita per tornare, ma per tenere il suo posto nell'universo, ricordo che stiamo parlando di morte iniziatica e non di quella che qualcuno potrebbe chiamare ascensione, illuminazione o altro.

Bon, quindi se ho capito, con la morte iniziatica inizia il vero e proprio trasferimento nell'altro corpo, cosa che permette poi l'ascensione (alla fine del rosso), la vera redenzione della materia. Processo che dura "tre giorni". ...?

Kael 18-07-2009 14.09.52

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71267)
Infatti non può accadere quando non hai nulla da fare, caso mai quando sei pieno di cose da fare icon_mrgr:

E' questo che fa raggiungere al "forno" la temperatura sufficiente per trasformare l'impasto in una solida pagnotta? Il fatto di essere pieni di cose da fare inteso come energia/calore che aumenta? O anche la consapevolezza che questo corpo non basta più per le nostre esigenze, è insufficiente?

Sembra quasi un paradosso, per sperimentare la vita senza un corpo bisogna prima immergersi al massimo in questo corpo, sfruttarlo fino al limite per poter così "sbucare" fuori da sotto..

Uno 29-07-2009 12.08.52

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 71292)
E' questo che fa raggiungere al "forno" la temperatura sufficiente per trasformare l'impasto in una solida pagnotta?

Detta in maniera non precisa è come se le tante cose che ti verrebbe da fare invece che rubarti energia te la danno proprio perchè non dai loro importanza anche se ne sei interessato*.
In un certo senso passi dal dar loro importanza a che loro ne diano a te (tra virgolette, cercate di capire il senso), o se vogliamo dirla in altro modo l'energia impersonale della seduzione di queste cose diventa un possibile tuo carburante.

Questo apre alcuni punti di riflessione. Gli oggetti, le situazioni, ma anche le persone, possono sedurre chi è orientato in un certo qual modo. Aver pochi interessi, essere amorfi da una parte ci rende prede difficili (per questo alcuni si chiudono alla vita) dall'altra ci esclude da serbatoi energetici immensi, come detto sopra dal vivere, dalla vita.


*= a volte si fa inconsciamente, ma facendolo così non si riesce a mantenere l'equilibrio utile ad ap-prendere qualcosa di buono, si diventa solo snob.

luke 29-07-2009 18.17.06

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71739)
Detta in maniera non precisa è come se le tante cose che ti verrebbe da fare invece che rubarti energia te la danno proprio perchè non dai loro importanza anche se ne sei interessato*.
In un certo senso passi dal dar loro importanza a che loro ne diano a te (tra virgolette, cercate di capire il senso), o se vogliamo dirla in altro modo l'energia impersonale della seduzione di queste cose diventa un possibile tuo carburante.

Questo apre alcuni punti di riflessione. Gli oggetti, le situazioni, ma anche le persone, possono sedurre chi è orientato in un certo qual modo. Aver pochi interessi, essere amorfi da una parte ci rende prede difficili (per questo alcuni si chiudono alla vita) dall'altra ci esclude da serbatoi energetici immensi, come detto sopra dal vivere, dalla vita.


*= a volte si fa inconsciamente, ma facendolo così non si riesce a mantenere l'equilibrio utile ad ap-prendere qualcosa di buono, si diventa solo snob.

A volte capita di aver voglia di fare molto, di studiare cento cose diverse o impegnarsi in molte attività, anche se poi, per svariati motivi, non assecondo questo impulso iniziale; se lo facessi mi ritroverei, allora, con energie che mi vengono dalte dalle cose e dalle attività in cui mi impegno e che mi seducono.

Su quest'ultima parola, ho visto che uno dei significati etimologici più ricorrenti di se-durre è quello di distogliere, portare fuori dal proprio cammino (in alcuni casi addirittura dal retto cammino), quindi essere sedotti da una cosa o da una persona sembrerebbe avere una valenza negativa. La soluzione sta forse in quel non dare imoprtanza pur essendone interessati?
Dovremmo quindi trovare la giusta misura in virtù della quale una, o più cose, ci attraggono ma senza lasciarsi prendere completamente da esse, in modo da sfruttare a nostro vantaggio l'energia?

Edera 29-07-2009 22.53.52

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71267)


Questa è una domanda a cui potresti rispondere solo tu, per te può avere senso o meno.... comunque posso sbilanciarmi nel dirti che per te, almeno per ora non ha senso, non ne sei interessata. Poi chi vivrà vedrà...

Grazie della risposta.
rileggendo mi sono accorta che nel mio post da pasticciona quale sono ho scambiato 'essoterico' con 'esoterico' stravolgendo il senso del post.
Vado un attimo offtopic... Purtroppo in questi giorni non ho internet e credo durerà per un pò.. Spero di potervi seguire di nuovo presto.

Uno 30-07-2009 00.00.04

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 71767)
nel mio post da pasticciona quale sono ho scambiato 'essoterico' con 'esoterico' stravolgendo il senso del post.

Avevo capito :)


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