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luke 13-11-2010 18.11.43

L'esempio della sedia è sicuramente utile per capire il concetto in generale, ma se la sedia non si vede ancora? se ci dovessimo lasciar andare "sulla fiducia" senza avere la certezza che ci sarà una sedia robusta pronta ad accoglierci?
Saremmo costretti a rimanere in piedi anche coi muscoli che ci fanno male , coi crampi ecc ma preferiremmo questa condizione a quella di lascirsi andare col rischio di non trovare la sedia e sbattere violentemente il sedere a terra ed a quel punto coi muscoli ultrastressati non si sa se ce la faremmo a rialzarci.

Certamente si può dire "se ti fossi arrischiato prima a lasciarti andare al buio avresti avuto la possibilità di rilazarti e riprovare nuovamente, quindi più tardi ti butti e peggio è", lo so però ho "per costituzione"le ossa delicate piango.gif

dafne 13-11-2010 21.52.26

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 92352)
.......ma è anche vero che l'essere in piedi è prevalente fino ad un certo punto poi inizia ad essere prevalente l'essere seduti. Fino a che è prevalente l'essere in piedi posso invertire il moto e rimettermi in piedi con una certa facilità, diverso se ho già attraversato il passaggio. Il passaggio è quel momento in cui non sono nè in piedi nè seduto. In quel punto non ho appoggi e quindi neanche equilibrio. Ovvio che vale per tutti i passaggi.

Mi sono resa conto che mi inrocchio proprio sulla continuità della cosa come se non riuscissi a pensarla diversamente. Lo stacco lo percepisco comunque come un da A a B senza vuoto...non ci avevo fatto caso con l'esempio della sedia ma ho fatto un'esperienza col TA piuttosto curiosa e mi sono resa conto che ho un profondio...non sò...orrore del cambio, è come se fossi già in B mentre sono ancora in A. Cosa che però è solo mentale..vabbeh mi sà che non mi capisco manco io per bene intanto continuo ad osservare. (ps poso associare questa cosa a quell'orror vacui di cui leggo ogni tanto in giro?)

dafne 13-11-2010 22.07.23

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 92361)
L'esempio della sedia è sicuramente utile per capire il concetto in generale, ma se la sedia non si vede ancora? se ci dovessimo lasciar andare "sulla fiducia" senza avere la certezza che ci sarà una sedia robusta pronta ad accoglierci?
Saremmo costretti a rimanere in piedi anche coi muscoli che ci fanno male , coi crampi ecc ma preferiremmo questa condizione a quella di lascirsi andare col rischio di non trovare la sedia e sbattere violentemente il sedere a terra ed a quel punto coi muscoli ultrastressati non si sa se ce la faremmo a rialzarci.

Non saprei Luke, penso che se ti stai ponendo il problema della sedia sei già, come dire, un pò più sicuro. Poi in tutti i cambiamenti c'è quel margine di imprevisto che non puoi gestire e che se continui a pensarci ti tiene inchiodato in eterno (o ti fà immaginare qualsiasi cosa per coprirlo).

Vado per intuizione ma forse imparare a conoscere quel vuoto, quel senso di pericolo, ci può foirtificare da una parte e rendere più scaltri dall'altra.

Ho anche una sensazione, ma è piuttosto stiracchiata. Per cambiare certi schemi cristallizzati bisogna imprimere una maggiore forza e fare un salto (se ne parlava anche nella discussione delle ottave) per uscire dal circolo abituale.
Forse in quel cambio si sperimenta un vuoto e se non c'è sufficiente forza o un'immagine di cambiamento di riferimento in quel vuoto ci si perde un attimo e per, come dire, sopravvivenza, si ritorna alla situazione abitudinaria...nel migliore dei casi, ci si smarrisce mentalmente nel peggiore.

stosvegli:

Edera 22-11-2010 23.46.04

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 92361)
Certamente si può dire "se ti fossi arrischiato prima a lasciarti andare al buio avresti avuto la possibilità di rilazarti e riprovare nuovamente, quindi più tardi ti butti e peggio è", lo so però ho "per costituzione"le ossa delicate piango.gif


Questa tua frase mi ha fatto pensare a una cosa. Forse è scollegato ma mi sembrava troppo aprire un nuovo topic per parlarne.
Vorrei riportare una mia sensazione riguardo 'il lasciarsi andare nel vuoto'. La chiamo sensazione ma non credo sia corretto... Io avverto una parte di me che sembra sempre perfettamente lucida e cosciente e che sa sempre cosa bisognerebbe fare. Spesso quello che questa parte mi suggerisce è qualcosa di molto doloroso per me Edera e faccio di tutto per non ascoltarla. Se ne frega di me, delle mie paure, del mio bisogno di ringhiere e di sicurezze, degli altri e delle loro reazioni.
A te succede Luke? A voi succede? E se sì come vi comportate con questa parte così 'canchera'?
Scritta così può sembrare uno sdoppiamento di personalitàicon_mrgr: In realtà è una specie di osservatore sconosciuto (perdonatemi non riesco a chiamarlo in altri modi) che mi trovo incorporato tipo satellitare e che sa immediatamente cosa dovrei fare nelle varie situazioni. Spesso mi porterebbe in una via completamente contraria a sicurezza, protezione, riposo, mi getterebbe in mare aperto a calci nel di dietro, in nome di un principio imparziale che ancora non riesco definire bene. Se almeno si potesse spegnere, lo posso coprire ma lui sotto sotto è sempre lì, silenzioso che attende. Che delirio di post:)

luke 23-11-2010 00.14.04

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 92783)
Questa tua frase mi ha fatto pensare a una cosa. Forse è scollegato ma mi sembrava troppo aprire un nuovo topic per parlarne.
Vorrei riportare una mia sensazione riguardo 'il lasciarsi andare nel vuoto'. La chiamo sensazione ma non credo sia corretto... Io avverto una parte di me che sembra sempre perfettamente lucida e cosciente e che sa sempre cosa bisognerebbe fare. Spesso quello che questa parte mi suggerisce è qualcosa di molto doloroso per me Edera e faccio di tutto per non ascoltarla. Se ne frega di me, delle mie paure, del mio bisogno di ringhiere e di sicurezze, degli altri e delle loro reazioni.
A te succede Luke? A voi succede? E se sì come vi comportate con questa parte così 'canchera'?
Scritta così può sembrare uno sdoppiamento di personalitàicon_mrgr: In realtà è una specie di osservatore sconosciuto (perdonatemi non riesco a chiamarlo in altri modi) che mi trovo incorporato tipo satellitare e che sa immediatamente cosa dovrei fare nelle varie situazioni. Spesso mi porterebbe in una via completamente contraria a sicurezza, protezione, riposo, mi getterebbe in mare aperto a calci nel di dietro, in nome di un principio imparziale che ancora non riesco definire bene. Se almeno si potesse spegnere, lo posso coprire ma lui sotto sotto è sempre lì, silenzioso che attende. Che delirio di post:)

Sinceramente io non l'avverto ancora molto, la parte "canchera" , o meglio non avverto lo sdoppiamento, nel senso che quasi sempre c'è il mio solito io , a volte c'è altro che ne prende il posto, ma se c'è uno scompare l'altro, non vedo coesistenza.
Quando c'è altro respiro meglio, più profondo, sento quasi un solletico per il corpo,una strana sensazione in gola, il corpo più vivo (tanto per non farti delirare da sola :)) vado avanti più a intuizione e messa in atto immediata che a pensiero a getto continuo e ripensamenti vari , poi però mi passa....:(, durasse più a lungo probabilmente non mi farei tanti scrupoli sui passaggi, i cambiamenti,prima e dopo. li vivrei e basta comportandomi all'istante nel modo più idoneo.

dafne 23-11-2010 00.22.28

Hai tutta la mia comprensione Edera abbraccio: mi è capitato spesso di sentirmi così e di dire nooooooooooooo icon_mrgr:

Poi, magari non è la stessa cosa ma di fatto quando l'ho ascoltata alla fine ne ha prodotto del bene, anche se magari non nei termini in cui io lo vorrei stò bene icon_mrgr:

E una di quelle cose che se ci lasciavo troppo sù l'attenzione rischiavo di impazzire. Tu, me, lei, idda, issa, essa, fancippen

Adesso è diverso, in qualche modo a furia di dai e dai ho capito che siamo la stessa persona :H solo che io sono piccola e tonta mentre lei è grande e guarda intorno invece del pavimento che guardo io che sono sempre col popò per terra. Và che ci tocca fidarci di quello che consideriamo ignoto per non cascare nel solito conosciuto mi sà.
Il casotto è quando siamo da una parte e vorremmo passare all'altra, un salto nel buio, bisogna spegnere la lucina della mente che nel mentre si attrezza di candele, fiammiferi, neon, fiamme ossidriche, pietre pomice icon_mrgr:

Edera 23-11-2010 10.43.47

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 92785)
Adesso è diverso, in qualche modo a furia di dai e dai ho capito che siamo la stessa persona :H solo che io sono piccola e tonta mentre lei è grande e guarda intorno invece del pavimento che guardo io che sono sempre col popò per terra. Và che ci tocca fidarci di quello che consideriamo ignoto per non cascare nel solito conosciuto mi sà.
icon_mrgr:

Sì siamo la stessa persona ma come si fa a fidarsi una vocina così assurda? E' troppo estrema, non avrei un minuto di pace, si macinerebbe la vita tipo schiacciassassi, me compresa... E' umanamente impossibile..
Per portarmi dove poi? E se perdo tutto (perderei sicuramente tutto)? E se cado?
Sopra parlavo di affidarsi... Ehhhh.:@@

Edera 23-11-2010 12.00.32

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 92784)
Sinceramente io non l'avverto ancora molto, la parte "canchera" , o meglio non avverto lo sdoppiamento, nel senso che quasi sempre c'è il mio solito io , a volte c'è altro che ne prende il posto, ma se c'è uno scompare l'altro, non vedo coesistenza.
Quando c'è altro respiro meglio, più profondo, sento quasi un solletico per il corpo,una strana sensazione in gola, il corpo più vivo (tanto per non farti delirare da sola :)) vado avanti più a intuizione e messa in atto immediata che a pensiero a getto continuo e ripensamenti vari , poi però mi passa....:(, durasse più a lungo probabilmente non mi farei tanti scrupoli sui passaggi, i cambiamenti,prima e dopo. li vivrei e basta comportandomi all'istante nel modo più idoneo.

Ho capito quindi tu preferiresti avvertirlo sempre questo 'altro'. Io invece lo avverto praticamente sempre (Es: mi succede qualcosa che mi crea conflitto, cerco dentro me la possibile soluzione e questo me la mostra così, nuda e cruda e mi trovo con questa patata bollente in mente che non so dove buttare. Le soluzioni sarebbero: magiarsela ed è quello che mi viene suggerito dal profondo oppure buttarci acqua sopra per farla freddare quello che faccio spesso. ) Lo avverto ma non mi fa nè respirare meglio, nè solletico, mi dà solo uno spintone nel fosso a cui devo sempre opporre con la mente una forza uguale e contraria... Non ne voglio sapere di mollare il controllo.

dafne 23-11-2010 12.48.52

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 92790)
Sì siamo la stessa persona ma come si fa a fidarsi una vocina così assurda? E' troppo estrema, non avrei un minuto di pace, si macinerebbe la vita tipo schiacciassassi, me compresa... E' umanamente impossibile..
Per portarmi dove poi? E se perdo tutto (perderei sicuramente tutto)? E se cado?
Sopra parlavo di affidarsi... Ehhhh.:@@

Uhm, non sò, mi sà che parliamo di due cose diverse perchè a me comunque in genere mi dà il senso di cose assurde quello che vuole si, ma mai percepita come uno schiacciasassi, anzi. Rimane lì a guardare mentre mi schiacciasasso da sola icon_mrgr: icon_mrgr: e poi pazientemente raccoglie i pezzi anche se glieli strappo sempre via di mano prima che possa farci un'immagine nuova...vabbeh mi sà che è fuori tema, comunque che ci sia una ringhiera o meno cadere bisogna cadere, siamo vulnerabili e basta. Non ci si può proteggere se non guardando, diceva Uno più sù, bene in giro a veder se ci sono buontemponi.

Nel passaggio dissolviamo quello che siamo secondo me e lo dobbiamo fare per passare da in piedi a seduti, le mille sfumature in mezzo alla fin fine possono forse aiutarci a capire quando siamo vicini al momento del vuoto e prapararci un appiglio, l'immagine a cui vogliamo arrivare. Bon io vivo a immagini per cui magari per qualcun altro è più semplice pensare a un'idea, un pensiero.

Se poi i salti li facciamo così, a estrazione del lotto può capitare che ci ritrovi seduti credendo di voler essere stesi e allora nascono i problemi. In negativo come in positivo, penso, non rientrano forse nei casi positivi quelli che chiamiamo satori?

leggo.gif

Ray 23-11-2010 14.13.38

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 92783)
... Io avverto una parte di me che sembra sempre perfettamente lucida e cosciente e che sa sempre cosa bisognerebbe fare. Spesso quello che questa parte mi suggerisce è qualcosa di molto doloroso per me Edera e faccio di tutto per non ascoltarla. Se ne frega di me, delle mie paure, del mio bisogno di ringhiere e di sicurezze, degli altri e delle loro reazioni.

Nein, tu no Edera, lei Edera e tu edera, ja. No fero lei fregare nulla di te, viceversen, lei fregare di te e tu fregare di tue piccole illusorien sicurezzen daten da linea di minore resistenzen, ja.

Edera 23-11-2010 15.29.05

Citazione:

Nein, tu no Edera, lei Edera e tu edera, ja. No fero lei fregare nulla di te, viceversen, lei fregare di te e tu fregare di tue piccole illusorien sicurezzen daten da linea di minore resistenzen, ja.
Non vedo, non sento, non vedo non sento, non vedo non sentoooooooo... Sono orba non riesco a leggere il tuo post!!
Se te vuoi io fare pakko prioritarien e spedire Edera a casa tua jaaaaaaa, io tenere edera con piccolen e misere illusionen, essere molto più simpatica jaaaa.

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