Per stallo intendo quando immagino di fare una cosa e poi l'immagine si ferma si disslve, nebbia, non riesco più a capire cosa stavo facendo e dove devo andare. Una sensazione brutta una perdita temporale quasi.. insomma mi addormento e mi perdo.. e acccade da solo. Ma l'immagine che poso riportare è proprio di dissolvenza e nebbia fino a: ma dove ero e dove vado?
Mi fai notare con questa domanda che manca il "dove sono" in effetti... |
In questi giorni ho provato a fare l'esercizio anche con tutto il resto, guardando ad esempio un fiore, o un frutto, o l'orizzonte. Mi sono accorto che una volta partita la domanda "che cosa è questo, cosa è quello?" non c'è più possibilità di bloccare la risposta, è come se fosse direttamente inclusa nella domanda. Quindi quello che bisogna bloccare è la domanda.
Quando si riesce a guardare un qualsiasi oggetto senza l'interferenza della mente, che cerca subito di de-finirlo, si prova una forte emozione, la luce ed i colori si fanno più brillanti, le forme più nitide e, soprattutto, si ha la consapevolezza che in realtà è la prima volta che lo vediamo sul serio, anche se i nostri occhi si sono posati sopra migliaia di volte. Non è facile spiegarlo a parole, assomiglia ad uno stupore infantile, dove la mente non c'è e lascia posto ai sensi. Se ricordate quel giochino dove a parte la prima e l'ultima lettera tutte le altre erano invertite, tipo "Vetede cmoe si resice a lgegere lo setsso?", il nostro cervello da pochi input immediatamente "riordina", corregge e completa quello che manca così da formare qualcosa di senso compiuto. In modo simile, quando posiamo la vista su qualcosa, il cervello completa l'immagine prima ancora che l'abbiamo osservata del tutto, impedendoci così di osservarla davvero. Ecco, quando si riesce a osservare "senza mente" è un'emozione forte, completa, come se non ci fosse distanza fra l'osservatore e la cosa osservata, pieni di viva e sana curiosità.. |
Citazione:
Ma se nel primo non c'era niente di legato nel secondo mi è parso portarsi a dietro un ricordo dimenticato. In pratica era come se lo sentissi invece che vederlo. Ma non so se diciamo la stessa cosa Kael. fiori.gif |
Citazione:
|
Citazione:
|
Citazione:
Citazione:
Bene la mia IP soffrirà un po' ma sopravviverò icon_mrgr: Grazie Kael per averlo raccontato fiori.gif |
Eh magari, purtroppo non sono affatto certa si tratti della stessa cosa di Kael, non credo sia per niente semplice osservare 'bloccando' la domanda, evitando di definirla.
Però mi ha ricordato dei momenti in cui magari dopo aver corso all'aperto mi sono fermata ad osservare qualche fiore o qualche albero e ho sentito letteralmente un piccolo sobbalzo al cuore, come un guizzo. Nel caso dell'albero ad esempio non mi è bastato osservarlo ma d'istinto l'ho anche annusato come se lo vedessi per la prima volta e dovessi conoscerlo, inoltre ho annusato le foglie e i rami più piccoli per registrare le differenze. Tuttavia credo che la percezione di Kael sia qualcosa di più profondo, uno stato di vera assenza della mente |
Citazione:
Ad ogni risposta la mente genera subito una serie di ulteriori domande. La risposta sta nell'assenza di domanda. ------------------- Ieri sera ho voluto provare l'esercizio di visualizzare il percorso da casa al lavoro. Devo dire che sono riuscita a vederlo passo passo, respirando profondo e costante. L'immagine era tratteggiata come una serie di fotogrammi uno dietro l'altro. Ho notato che il respiro si è regolato automaticamente per permettermi l'esercizio. La mente era presente cercava di interferire, sono riuscita a non perdere mai il contatto con il percorso sequenziale fino a due ore del vissuto del mattino. Poi mi sono voluta fermare. Non so che tipo di esercizio ho fatto, se c'entra qualcosa con quanto descritto da voi oppure ho fatto tutt'altro. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.11.29. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271