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Scrivitele quelle che hai già visto e non scordarle. Magari guarda in passato se ti è già capitato e trova dei paralleli. O comunque osserva tutto e come dice Daf vai al super osservando te in ogni momento e ascoltandoti. Vediamo cosa è cambiato nel frattempo abbraccio: |
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Però se si parla di attenzione, credo di averne avuta molta poca in infanzia quando la ricevo non so bene come gestirla, mi sento come se mi avessero messo in mano una patata bollente. |
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Se mi fa questo apprezzamento è perchè IO DEVO AVER FATTO QUALCOS'ALTRO se gli dico di no si offende ci rimane male e io perdo la mia immagine, quella che voglio avere, quella di donna seduttiva che mi fa sentire ............................. Da ragazzina quante volte sul posto di lavoro ho ricevuto avance non richieste proprio perchè avevo un modo di fare che gli altri scambiavano per : ci sta! Ed io scambiavo per : Cavolo sono così bella e importante! Se deludevo lui deludevo quello che volevo sentirmi importante agli occhi degli altri specialmente degli uomini le donne non erano soggette alla mia seduzione per cui le avevo tagliate fuori dal gioco. Questo perchè avendo ricevuto poche attenzioni quando le ho avute mi hanno fatto un effetto ...altro che patata bollente si si |
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Tra l'altro lui sa bene che nel posto di lavoro non può importunare le clienti, non è un ragazzo avventato solo uomo un pò furbo che sa come aggirare l'ostacolo. Lui ti investe della sua confidenza nel biglietto che non potendolo fare al lavoro ha cercato di contattarti così, che ti ha trattato in quel modo perchè c'era il direttore, insomma ti da un sacco di spiegazioni per agganciarti. Qui scatta un meccanismo tuo di non dover deludere ora l'aspettativa di gentilezza con il tipo che con te è stato gentile. Lui ora si è pure fratto un'immagine di te, ragazza carina, timida, gentile un pò distratta o inesperta. Tu non vuoi rinunciare a quest'immagine che forse ti gratifica di te (sorridi anche al cane) e non vuoi offenderlo con un rifiuto secco perchè ai suoi occhi perderesti qualcosa o semplicemente sarebbe deluso, e tu non vuoi apparire deludente con te stessa. Avresti preferito che si continuasse con quell'atteggiamento e che non ti mettesse ora nelle condizioni di doverlo rifiutare. Ti assumi la colpa cercando la causa per cui ti ha attenzionata. In fondo lo stesso sentimento lo provi anche con la tua famiglia quando ti buttano fuori le tue cose senza avvisarti ed altre che hai raccontato. Il tuo desiderio sarebbe quello che ognuno facesse quel che deve senza costringerti a tirare fuori l'orco, cioè a difendere il tuo spazio anche a costo di essere dura, sgarbata o altro. Non vuoi la lotta, vorresti una pace continua dove ognuno faccia quel deve senza divergenza, senza lotta, soprattutto senza metterti in condizione di dover tirare fuori il tuo lato negativo che vuoi nascondere o tenere a bada, perchè forse non sei pronta ad accettarlo come parte di te. (Qui potrei ipotizzare che rifiutando tu questo atteggiamento nei tuoi genitori, più tuo padre, non vuoi riscontrala in te nello stesso modo come lo riscontri in loro/lui.) Nel momento in cui affronti il tipo con un atteggiamento di rifiuto del suo invito ti metti in contatto con la tua ombra, devi sopportare il senso di frustrazione che ne deriva dall'aver ora appurato che un altro è deluso da te, non sei così carina e gentile come sembravi. Io penso che il senso di vergogna nasconda la paura del conflitto tra l'immagine di te gentile e il tuo lato ombra di persona anche dura. Assumendoti la colpa, provando vergogna, evitando l'incontro eviti di contattare l'altra parte di te che rifiuta. Questo è ciò che risuona in me leggendoti. Può non corrisponderti, vedi tu come lo senti. Vorrei aggiungere un'ultima cosa: quando ho un problema che mi si ingigandisce più del dovuto in genere come metodo mio di lavoro cerco la soluzione estrema per tirarmi fuori dal problema. La soluzione estrema serve a darmi dei confini, un orizzonte dello stesso, un circoscrivere il problema entro dei limiti che me lo fanno vedere nella sua interezza. Da qui alla soluzione estrema ci sono tante soluzioni intermedie prima di arrivare a quella drastica. Così con il tipo la soluzione estrema è parlarne con il direttore, ma prima di arrivarci ci sono molte altre alternative che potrebbero essere risolutive e più immediate per salvare capra e cavoli. Insomma, puoi continuare ad andare al supermercato, rifiutare il tipo ma continuare ad avere con lui un dialogo simpatico o gentile quando serve. Devi solo individuare quella giusta per te. |
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Come si fa si caccia un urletto ogni tantoicon_mrgr: icon_mrgr: icon_mrgr: ? Provo a leggervi intanto dal tuo post in giu' chissa' che non capisca qualcosa del vostro mondo troppo complicato . |
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questa cosa che hai scritto corrisponde a pura verità. Io vorrei che ognuno facesse quel che deve fare senza costringermi a tirare fuori l'orco, perchè se dovessi farlo saltare fuori... Mah chi lo sa che succede... E così non gli dò da mangiare niente, lo ascolto (infatti mi crea conflitto, malessere e quant'altro) lo riconosco ma non lo utilizzo tranne rare volte che salta fuori senza controllo perchè magari sono veramente stanca e quelle volte si mangia anche ciò che non dovrebbe mangiarsi. Rifiuto la lotta, rifiuto la possibilità di sentirmi causa del dolore o anche solo del dispiacere di qualcuno perchè voglio conservare una certa immagine di me non integrando il resto. Vorrei che il combattimento fosse sempre indolore, strategico senza perdite. E forse alla base di tutto, proprio infondo c'è una grossa paura, che Edera con l'orco integrato rimanga senza affetto, senza attenzione e non voglio rivivere la sensazione di essere abbandonata a me stessa. Perchè è questa è la verità, in profondità io sento vuoto, un vuoto universale incolmabile che tengo lontano conservando un'immagine di me stessa innocua o che considero amabile. Però non sorrido per sentirmi buona o per essere apprezzata, sorrido spontaneamente :) Continuerei a sorridere anche con l'orco integrato, solo che dopo il sorriso se fosse necessario, al contrario di adesso mostrerei i canini, difenderei il mio spazio me ne fregherei delle conseguenze. Ma nel caso del buttafuori la conseguenza quale sarebbe? Che non mi aiuta più a passare le bottiglie alla cassa? Non mi fa nè caldo nè freddo.. Cioè per come la vedo non perdo nulla che lui può darmi e voglio ma perdo l'immagine che voglio conservare di me stessa... E' questo il mio scoglio più grande, accettare l'ombra, avere il coraggio di tirarla fuori anche se questo dovesse costare la perdita di attenzione o benevolenza (non del buttafuori ma delle persone a cui tengo veramente). Non so perchè mi trascino appresso l'idea che un'Edera completa con orco annesso sia inaccettabile dalla maggioranza dell'umanità. Mah. |
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Quello che voglio dire è che ho la sensazione che il mio cambiamento/integrazione dell'ombra provochrebbe la totale disgregazione del mio mondo esteriore. |
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http://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=4034 Leggile se ti va, magari ti aiutano. Oppure apriamo un fan club per orchi io mi sto già iscrivendo ahahahahah abbraccio: |
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Ma l'integrazione degli opposti obbiettivo di questo forum e di tutti noi che fine fara' icon_mrgr: . |
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Stavo pensando di aprire un thread intitolato; a scuola di orchite ma pareva altro, allora magari si potrebbe trovare un altro titolo tu cosa suggerisci? |
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Fifone boccaccia: icon_mrgr: Boh non sò come neanch'io come fare a essere gelida e priva di tatto icon_mrgr: io per interpretare la parte pensavo di usare il carnet che contiene tutte quelle frasi che trovo più irritanti. Ma non posso giocare da sola, peccato stosvegli: |
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Comunque scrivendovi credo di aver preso la forza di affrontare del tutto il buttafuori in questione, prenderò nota delle mie emozioni tanto dovrò andare al supermercato quanto prima e in caso lo affronterò in modo educato. Questo mi serve da lezione per le volte in cui mi convinco a rimanere nel mio brodo senza parlare(sono molte) e senza trovare soluzione, a volte basta esprimersi, grazie.
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Una volta c'era una pubblicità che diceva "metti un tigre nel motore", si potrebbe trasformare in "metti un'orco nell'amore", oppure si potrebbe fare una cosa tipo "risveglia l'orchetto che è in te" icon_mrgr: icon_mrgr: |
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Non è che devi per forza farlo ma se vuoi essere te stessa, integra, autentica prima o poi dovrai fare la sua conoscenza e presentarlo in società. All'inizio è dura si sa, ma poi diventa più semplice. L'alternativa è reprimerlo, rinunciare alla sua funzione che non è solo negativa o distruttiva, man mano che la conosci ne cogli il significato e il beneficio. Ci sono persone che reprimono tutta la vita, lasciandosi vivere o sopraffare dalle vicende, non credo sia quello che tu vuoi. La pace si ottiene dopo la lotta. All'esterno perdi solo ciò che non ti serve, e trovi ciò che ti è più utile. Il 3d dell'autostoppista è cominciato così, parlando dell'ombra, o orco poi si è sviluppato con jung, e l'integrazione degli opposti. Materiale ce n'è tanto su cui lavorare ma poi certo il passo lo devi fare tu da sola. Approfitta della storia del tipo al supermercato per sperimentare una delle tante soluzioni intermedie possibili senza pensare a lui ma a te stessa, una piccola mossa meno dolorosa e osserva che succede dentro di te. abbraccio: |
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Ultimamente era scatenato, un pò di pace in famiglia... :@@ |
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Se posso non è tanto la prima parte ma mi concentrerei sulla seconda. |
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ps sempre disponibile per l'esperimento eh Nike, naturalmente su un esempio diverso che coinvolga una mia esperienza così riduciamo le vie di fuga 8-) |
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Tanto per non contraddirmi... Orco è chi l'orco fa. Dai, facciamo la pace, mettete dei fiori nei vostri cannoni, all we need is love.fiori.gif fiori.gif fiori.gif fiori.gif Hahahahaahhicon_mrgr:
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