Ermopoli

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Sole 11-07-2007 21.49.36

Si dice: "povertà dello spirito"

La miseria in cui cade l'uomo senza anima, senza avere un ponte per lo Spirito. La ricchezza interiore nasce da una conoscenza di se.

Kael 11-07-2007 22.07.18

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 36031)
Dentro come fuori?
Si perchè no? Purchè ci si ricordi che "come" non intende uguale, quello è quello che siamo normalmente (gli esempi di Turi se sono arrabbiato vedo tutti arrabbiati etc ), al contrario per trovare l'individualità come umani qualcosa in noi deve trasformarsi... quel qualcosa che deve essere in grado di viaggiare dentro e fuori senza confini anche se i confini (sfumati, non precisi, non netti) esistono per poter esistere il creato.
In termini psicologici si potrebbe dire che mentre solitamente esiste l'estroverso e l'introverso, deve nascere.. ci si deve trasformare in pluriverso da universo.

Il Regno non ha un luogo fisico, ma dinamico. Non è in cielo, non è in terra, non è dentro e non è fuori. Esiste (nel senso che lo trova) solo per chi è capace di muoversi dentro e fuori di se, chi cioè "vince" i suoi confini e spazia in tutto il creato.

Citazione:

Miseria... di che miseria si parla? Mica quella di oggi dell'euro? icon_mrgr:
Parla del piccolo semino che, se paragonato al possibile raccolto che può fruttare, è appunto una miseria. Se l'uomo non si conosce non può "mettersi a frutto", sarà un arido semino invece che un abbondante raccolto..

RedWitch 11-07-2007 23.44.50

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 36031)
Miseria... di che miseria si parla? Mica quella di oggi dell'euro? icon_mrgr:

Il sonno.. "vivere" dormendo , è vivere in miseria ...

griselda 11-07-2007 23.59.55

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 36031)
Miseria... di che miseria si parla?

Chi cade in miseria ha bisogno degli altri per sopravvivere...

Ray 12-07-2007 09.12.14

La miseria della sconnessione...

Uno 12-07-2007 18.43.20

Bene... tutte risposte valide, la più precisa è l'ultima, simile a quella di Sole... ma connessione (non facciamoci sentire da Turi... sstt) è perfetto in questo caso.
Come se qualcuno ci chiudesse i tubi dell'acqua... il "bello" è che la maggior parte delle persone vive la maggior parte della vita con un rubinetto che va a gocce... quindi tocca mettere dei recipienti sotto per farsi una specie di doccia ogni tanto, per esempio quando ci si innamora, quando si diventa genitori etc etc... a volte si rischia di affogare in quei momenti... e comunque è talmente veloce (l'acqua è poca) che riusciamo si e no a insaponarci... fatica fare un risciaquo completo.
Basterebbe imparare ad aprire di più il rubinetto...

turaz 12-07-2007 18.59.27

non si dice forse "attingere o bere alla sorgente"?

)))
ciauzz

Uno 14-07-2007 11.18.50

4. Gesù disse, "L'uomo di età avanzata non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov'è il luogo della vita, e quell'uomo vivrà. Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt'uno."

Il quarto periodo a me risulta uguale in tutte le versioni, se qualcuno ha altre versioni siamo qui.
Questo periodo ha diverse possibili chiavi di lettura, perfino quella più materiale che la scienza oggi conosce: se l'uomo anziano potesse riportare le cellule ad uno stato indifferenziato troverebbe l'immortalità.
Ma quello più interessante in generale è che nel corso della vita dovremmo compiere un percorso che partendo dalla non coscienza di noi come individui, arriviamo alla scoperta della nostra individualità per poi tornare (conservando l'individualità) alla consapevolezza che siamo tutti uno (non me icon_mrgr:, a vari livelli).
Perchè molti dei primi? Perchè si riferisce a quei primi che sono di ritorno.. se al posto di primi e ultimi usate due numeri esempio 1 e 10 e pensate che vivendo da 1 dovremmo arrivare a 10, se poi riusciamo a a tornare ad 1 (conservando la coscienza del 10) ecco che siamo tra quei "molti" dell'1 cioè dei primi.

Ray 15-07-2007 11.54.43

L'edizione che ho io (molto curata e ottimo rapporto qualità-prezzo a mio avviso, mi permetto di consigliarla) riporta tuttele varie differenze tra i vari papiri. La traduzione proposta è scelta filologicamente in maniera piuttosto seria (non entro in dettagli) e, senza perdere il senso o cambiare le parole, usa un italiano decente.

(I Vangeli Apocrifi - a cura di Marcello Craveri - ed. Einaudi - €16,80)
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Il testo:
Citazione:

3. Gesù disse: - Se coloro che vi guidano vi dicono: "Ecco! IL Regno è nel Cielo", allora gli uccelli del cielo vi saranno prima di voi. Se essi vi dicono: "Il Regno è nel mare" (in un'altra versione è "terra" n.d.r.), allora i pesci vi saranno prima di voi. Ma il Regno è dentro di voi ed è fuori di voi. Quando conoscerete voi stessi, sarete conosciuti e saprete che siete figli del Padre Vivente. Ma se non conoscerete voi stessi, allora sarete nella privazione e sarete voi stessi privazione.
4. Gesù disse: - L'uomo vecchio di giorni non esiti ad interrogare il fanciullo di sette giorni sul Luogo della Vita ed egli vivrà. Poichè molti che sono i primi saranno gli ultimi e diventeranno uno solo. (altro papiro: molti dei primi saranno gli ultimi e gli ultimi primi n.d.r.)


Altro modo di vedere la cosa, a mo' di spunto, per quel dentro e fuori di voi, è l'interpenetrazione dei vari "mondi"... non si tratta id cercare un luogo ma una vibrazione. Discorso agganciabile anche al "luogo della vita", al fanciullo, e ai primi che diventano ultimi e/o viceversa... piani, corpi e trasmutazioni alchemiche che "invertono" gerarchie...

turaz 16-07-2007 09.43.18

oppure semplicemente che sia il "vecchio" sia il giovane hanno qualcosa da insegnarti.
E se superi i " limiti mentali" sai osservarlo.

ciauzz

Uno 24-07-2007 10.02.41

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 36192)
oppure semplicemente che sia il "vecchio" sia il giovane hanno qualcosa da insegnarti.

Da quali parole hai dedotto questo? Mi piacerebbe capirlo, a me è sfuggito
grazie

turaz 24-07-2007 10.19.57

qui
L'uomo di età avanzata non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov'è il luogo della vita, e quell'uomo vivrà. Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt'uno

Uno 24-07-2007 10.22.38

lo avevo letto, ma continuo a non vedere da cosa hai interpretato così

turaz 24-07-2007 10.25.01

se poi si vogliono sviscerare significati più esoterici ove il bambino è la shekinah in via di espansione e il vecchio è inteso come l'uomo stesso allora è un altro paio di maniche (forse)

Uno 24-07-2007 10.38.56

Io non volevo sviscerare nessun significato particolare, non riuscivo, non riesco a capire da cosa esce (per esempio) che il vecchio abbia qualcosa da insegnarti (in questa frase intendo), per questo ti chiedevo se me lo spiegavi, sono sempre disposto ad imparare anche se può non sembrare.

turaz 24-07-2007 10.43.45

in quella frase non è specificato.
quindi è una deduzione mia che esula dalla frase in se.
dato che è "normale" che il bambino impari dal vecchio (in senso puramente fisico) questa frase va in controtendenza spiegando al vecchio di domandare al bambino senza fermarsi all'apparenza dell'età fisica.
un altro significato che vi trovo è quello che ho scritto dopo.

Uno 24-07-2007 11.09.49

Ah esula dalla frase, ok basta saperlo.
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Un'altra lettura, attinente alle frasi: in entrambe le traduzioni appare il "7 giorni", cosa vi ricorda?

RedWitch 24-07-2007 11.22.19

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 36601)
Un'altra lettura, attinente alle frasi: in entrambe le traduzioni appare il "7 giorni", cosa vi ricorda?

Il tempo della Creazione ?

Grey Owl 24-07-2007 13.59.59

A me fa' pensare alla legge dell'ottava... :H

oppure alle fasi della luna...
quattro fasi... crescente, piena, calante, nuova...

turaz 24-07-2007 14.03.28

bambino di 7 giorni mi fa pensare a una shekinah già completamente formata (7 giorni intesi come sette fasi di sviluppo)

ciauzz

griselda 24-07-2007 14.06.06

A me fa pensare al perfetto funzionamento dei sette Chakra.

turaz 24-07-2007 14.12.40

che magari sono 12...))))

ciauzz

griselda 24-07-2007 14.51.11

O forse si parla dei cosmi di cui parla anche G ? E di cui si parla qui?

stella 24-07-2007 22.51.20

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 36149)
4. Gesù disse, "L'uomo di età avanzata non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov'è il luogo della vita, e quell'uomo vivrà. Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt'uno."

Se faccio un confronto tra questi versetti e quelli della parabola di Gesù del padrone della vigna che va a prendere gli operai a giornata, al mattino al mezzogiorno e alla sera, e dà a tutti lo stesso salario, concludendo che i primi saranno ultimi, direi che tutti sono uguali nel regno di Dio, dai vecchi ai lattanti....
anzi i lattanti che sono gli ultimi ad essere arrivati, sono i primi nel Regno di Dio perchè puri....

Matteo 20:16 Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».

Un'altra interpretazione può essere che in un'era come quella in cui sono stati redatti i vangeli, denominata come la "pienezza dei tempi" che si potrebbe equiparare a un vecchio avanti negli anni, per trovare il luogo della vita bisogna tornare indietro agli albori, com'era l'uomo al settimo giorno della creazione, prima della tentazione del giardino di eden, in cui l'uomo era come un bimbo appena nato.... e lì era il luogo della vita....

E inoltre rimanendo nel regno di Dio si diventa un tutt'uno con Gesù stesso che si definisce il primo e l'ultimo per cui tutto diventerebbe uno.....

Kael 25-07-2007 11.50.49

Citazione:

Gesù disse: - L'uomo vecchio di giorni non esiti ad interrogare il fanciullo di sette giorni sul Luogo della Vita ed egli vivrà. Poichè molti che sono i primi saranno gli ultimi e diventeranno uno solo.
L'uomo "vecchio di giorni" non esiti ad interrogare il fanciullo "di sette giorni".
Nella tradizione ebraica, si circoncidevano i neonati all'ottavo giorno... La cosa, oltre avere una valenza pratica (si diceva infatti che all'ottavo giorno ci fosse meno pressione di sangue nel corpo, dunque la ferita avrebbe sanguinato meno e si sarebbe rimarginata prima) ne aveva sicuramente anche una più profonda...
Il sette è il preludio all'otto. Sette è il numero della creazione, l'otto è il numero perfetto, che rappresenta il "ritorno" al "do" iniziale con una nuova consapevolezza, su un'ottava superiore.

Il fanciullo di sette giorni dunque è alla fine dell'ottava, ma non è ancora entrato nell'ottava superiore. E' ancora direttamente collegato alla Vita dalla quale è emanato, dal non-Manifesto.
Il vecchio di giorni invece è da troppo tempo in questo mondo... si è dimenticato dell'altro... Troppe ottave sulla terra che gli fanno dimenticare il vero Luogo della Vita...


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