Citazione:
piango.gif nonono.gif non ci arrivo, forse è ancora troppo in là per me...leggo.gif ma barcollo ma non mollo |
.. pensavo a quella discussione su "essere quello che non abbiamo deciso " (sintetica)
Essere permalosa - decidedere di non conportarmi da permalosa- essere accomodante Essere cattivi - evitare di comportarsi male -essere buoni .... sono permalosa -> A il contrario sarebbe essere accomodante (due direzioni diverse) mentre invece di essere il contrario (sarebbe interessante capire perchè) mi comporto all'opposto di permalosa cioè evito di comportarmi male. O è esattamente al contrario? icon_mrgr: leggo.gif stà cosa mi stà letteralmente affascinando, è impressionante come la mia mente sbatta contro un muro di gomma..si rifiuta proprio di focalizzare la cosa...piango.gif mi viene anche in mente l'occhio, dove l'immagine arriva alla retina rovesciata e poi al cervello ribaltata di nuovo..è come se io riuscissi ad arrivare all'immagine della retina ma non a riconvertirla...booohhh blink.gif |
Citazione:
Nel micro, cioè in noi, maschile e femminile coesistono "imprigionati" nello stesso ambito, quindi oltre a opposti sono anche complementari. Pensiamola al contrario. Prima c'è un "ermafrodito" indifferenziato dal punto di vista maschio-femmina (i bambini sono più vicini di noi a questo ermafrodito originario), poi la differenziazione fa scendere il piano di manifestazione. Quel che ad un piano è uno, nel piano successivo è differenziato in opposti. Si capisce bene sta cosa con materia e antimateria. Nel piano fisico sono differenziate... se si uniscono si elidono a vicenda, ovvero diventano "nulla" (liberando energia... questo è un concetto importante anche per maschio-femmina) che nel piano di manifestazione in cui questo nulla sussiste è un qualcosa di altro... che se si scinde (differenzia) da luogo ad una particella di materia e una di antimateria in questo piano qua. |
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E' chiaro che per farlo si deve passare giocoforza per la manifestazione di una e dell'altra (alternate). Finchè una ha il sopravvento sull'altra nel piano di manifestazione, l'altra è potenziale ovvero nell'ombra (inconscio)... ma occhio: tanto è intensa (grossa, energizzata) l'una, tyanto lo è l'altra a livello potenziale. Il santo è tanto più santo quanto più ha un grosso diavolo in se. |
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Citazione:
Quello che non ho capito è perchè si parte dal lancio della moneta in quanto impulso di una manifestazione, come se questa fosse lasciata al caso.... Penso invece che qualsiasi manifestazione non sia casuale, ma effetto di qualcosa che sta all'esterno, cosicchè quando nasce l'impulso (causa del lancio) la manifestazione che uscirà sarà l'effetto di quel qualcosa di esterno che ha provocato l'impulso, quindi prestabilta e non casuale. In questo contesto penso non sia molto importante stabilire se le due facce della moneta siano opposte o no, dato che ognuna serve all'altra per esistere, l'importante è capire cosa fa scattare questo impulso che fa partire il lancio per cui o si è bianco o si è nero, se si riuscisse a controllare l'intensità dell'impulso forse si potrebbe dosare il suo effetto in modo da avere gradazioni diverse di una o dell'altra fino a non aver più bisogno di quell'impulso per poter manifestarsi. fiori.gif |
Citazione:
:sornione: ...che fai mi prendi in giro? icon_mrgr: icon_mrgr: va ben, ammettiamo che permalosa e accomodante siano opposti, come maschile e femminile...il contrario? (contrario è sinonimo di inverso, rovescio?) pazienta...son tutti punti paradiso abbraccio: icon_mrgr: |
COMPLEMENTARE
Sono complementari le parti che si uniscono a dare il tutto. A volte il complementare non si riferisce al tutto, ma a una unità di diverso tipo, che va necessariamente specificata. Ad esempio "bello" è il complementare di "non bello", e non devo specificare nient'altro, perchè "bello" insieme a "non bello" riempie il tutto. Se dico "36" è il complementare di tutto ciò che non è 36. Se invece voglio dire che il 36 è il complementare di 64, è chiaro che non mi riferisco al tutto, ma ad una unità di differente tipo, in questo caso "il numero 100". OPPOSTO Sono opposte le cose i cui effetti si annullano. A volte l'opposizione non si riferisce agli effetti complessivi ma ad effetti di particolare tipo, che vanno necessariamente specificati. "maschile" e "femminile" non sono opposti, perchè gli effetti dell'essere maschio non annullano quelli di essere femmina. Si può dire che maschio e femmina sono complementari in relazione alla "possibilità di riproduzione". "bello" e "brutto" non sono opposti, a meno che non ci riferiamo ai soli effetti di gradevolezza e sgradevlezza che ci danno (i quali si elidono concretamente tra loro all'intenro del nostro sistema nervoso, perchè dati da neurotrasmettitori che si inibiscono a vicenda). Similmente a quello che vale per "bello" e "brutto" si può dire per tutte quelle espressioni che hanno polarità opposte nelle nostre emozioni, e quindi avremo "amore" "odio", o anche "coraggio" "paura" e via discorrendo. CONTRARIO Il contrario è un particolare tipo di opposiizone, quindi non è un vero sinonimo di opposto, ma un sottogruppo. In particolare si parla di contrario quando l'opposizione non è tra le cose in se, ma nel modo in cui si manifestano (sviluppano, svolgono). "leggere da destra verso sinistra" è il contrario che "leggere da sinistra verso destra", ma ad opposi non è l'atto della lettura (sempre il medesimo) quanto il verso con cui è effettuato. "fare bene" non è il contrario di "fare male", perchè si riferiscono ad aizoni differenti, non alla stessa azione compiuta in versi opposti. P.S. Naturalmente quando si usano le parole bisogna comprendere che non è questione di giusto o sbagliato, ma semplicemente di adottare una definizione chiara e poi mantenersi coerente ad essa. Con ciò voglio dire che volendo si possono trovare altre definizioni di complementare, opposto, contrario. L'importante è essere chiari e mantenersi coerenti. |
Se hai letto il mio post hai visto che sostanzialmente siamo d'accordo, però per precisione.... e anche per rompere il ghiaccio...
Citazione:
Maschile e femminile sono opposti in relazione al genere. Quote:
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Citazione:
Tu dici hce lo sono in relazione al genere, ma non è che gli effetti del femminile siano annullati dal maschile. Cioè i due generi hanno caratteristiche diverse, non opposte, e mettendo le loro diversità assieme esce fuori un tutt'uno dal punto di vista della capacità riproduttiva. Pertanto maschile e femminile sono complementari rispetto alla riproduzione. Citazione:
Io parlavo di definizioni, io posso definire ciò che voglio con la parola che voglio, purché sia chiaro a cosa mi riferisco e mi mantengo coerente ad esso. Tu invece parli dell'uso delle parole per esprimere concetti, i quali possono risultare conformi o meno alla realtà, e quindi essere giusti o sbagliati. Ma questo è un discorso che viene dopo, perchè se due persone parlano dando significati diversi ai termini, non si arriva da nessuna parte. |
Citazione:
Esempio banale per non impelagarmi in cose che potrebbero urtare delle sensibilità: abbigliamento unisex. Quote:
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Se con abbigliamento unisex intendi un abbigliamento nel quale vengono ad annullarsi le catatteristiche dell'abbigliamento maschile e quelle dell'abbigliamento femminile, allora puoi dire che maschile e femminile sono opposti dal punto di vista dell'abbigliamento.
Per quanto riguarda il definire un nuovo linguaggio, anche questo esula dal mio discorso. Il concetto è più banale, ad esempio se ci mettiamo a discutere di libero arbitrio, ma io e te diamo al termine "libero arbitrio" un significato differente, ecco che pur pensandola allo stesso modo potremmo torvarci a dire cose diverse e a credere di essere in disaccordo. Quello che voglio dire è che in qualunque dialogo serio basato sui contenuti tutti i partecipanti devono rendere chiaro il significato dei termini che utilizzano e mantenersi coerente ad esso, perchè latrimenti il dialogo non funziona. Non si tratta di definir eun nuovo linguaggio, ma solo riuscire ad avere un dialogo reale e non di facciata. Questo è il classico problema delle definizioni (se le definizioni non le controlli, sono loro che controllano te), ed è un concetto banale sebbene rimanga spesso disatteso nelle discussioni. |
I complementari sono l'altro pezzo del puzzle che ci manca: uniti si forma comunque lo stesso disegno, ma ci sono differenze incolmabili.
E' una definizione filosofica dato che in altri settori il senso cambia leggermente. In questo caso si può parlare, dato che ci saranno sempre differenze incolmabile tra i due di vera opposizione? Mentre gli affini infatti sono la copia dello stesso pezzo. Peggiora la comprensione o aiuta? |
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Perchè se prendi l'ermafrodito dell'esempio di Ray più su (ma lo avevi letto? :)) non è uguale? In questo caso probabilmente dirai che è solo rispetto agli organi sessuali. Poi magari ci aggiungo io rispetto all'orientamento sessuale con un gay, rispetto al modo di affrontare le cose, rispetto ai colori, rispetto all'atto sessuale e mille altri esempi. Che se ne evince? Che se vogliamo andare a fondo non esiste l'opposto assoluto in nulla, però quando due entità (che siano qualità o altro) hanno molti aspetti in opposizione possiamo dire che quelle due entità sono opposte e nella fattispecie parlando di maschile e femminile sono opposti e complementari come genere. Quote:
Va benissimo per il dialogo, l'importante è capirsi, ma se si riuscisse ad usare l'esatto significato delle parole si risparmierebbe del tempo, e alla fine si eviterebbero delle incomprensioni che possono comunque scappare. Se mi fai l'esempio di "libero arbitrio" il problema è eventualmente mettersi d'accordo su cosa intendiamo per il concetto non per le parole. Libero e arbitrio dovrebbero avere un solo significato prese a se. Poi succede che qualcuno intende altro, per esempio io dico sempre che di molte parole oggi non si usa più il vero significato originale. In questo caso è giusto cercare di mettersi d'accordo anche se come detto sopra sarebbe preferibile usare il reale originale ed oggettivo significato delle parole. |
Citazione:
Riprendo questo passo, perchè di opposti e contrari ancora non ho capito nulla. Dunque gli opposti messi vicini si annullano mentre i contrari possono continuare ad esistere. Allora. Partiamo da esempi visivi. Monte opposto è la valle contrario il monte rovesciato complementare tutto quello che stà attorno al monte mamma chioccia (perchè ci sono scritti eh) opposto bimba sperduta contrario mamma distaccata il giorno (inteso come luce) opposto è la notte (perchè non possono esistere nello stesso momento) contrario ... qualcosa che sia luce (in quanto non si eliminao i contrari a vicenda) ma non il giorno blink.gif ...il pomeriggio? L'ambito giorno è troppo ampio vero per questo gioco? Se avessi definito mattino sarebbe stato più facile, forse. Pigra delimitiamo l'ambito pigro inteso come non faccio le cose, non mi muovo. l'opposto dovrebbe essere fare le cose, mi muovo (insieme si annullano) il contrario? dovrebbe essere un non fare direzionato da un'altra parte? Un fare quello che non andrebbe fatto? ahi ($) pigro opposto diligente contrario non diligente? piango2.g: non ci arrivoooo |
Ps
insisto perchè credo che capire questa cosa mi potrebbe essere tantissimo utile nella gestione degli atteggiamenti. Sono abituata a viaggiare per opposti e ho la sensazione che capire i contrari potrebbe aiutarmi ad uscirne in un certo senso anche se non so ancora come. Del tipo, vorrei spaccare tutto. L'opposto è non spaccare. Però non risolvo il problema perchè quello che rimane è la voglia di spaccare anche se non la manifesto. Forse, se riuscissi a trovare il contrario (che dovrebbe essere sfogare ma non spaccando) riuscirei a schiodarmi dall'altalena. leggo.gif |
Citazione:
complementare è la valle contrario il mare Citazione:
Citazione:
opposto è ombra contrario è buio complementare (nel giorno) il calore ma anche altro Etc... ricorda comunque non sempre ci sono scelte univoche per trovare la miglior corrispondenza, soprattutto nei complementari dipende dal punto di vista. Per conoscere il complementare assoluto di una cosa dovresti conosce l'insieme che contiene l'oggetto dell'indagine ed il suo complementare. In questo caso potrebbe essere difficile definirlo ed è per questo che usiamo le approssimazioni oggetto di altro 3d. |
Si ma mi stò dannando l'anima, letteralmente, per quel cavolo di contrario. Probabilmente perchè non riesco mai a uscire dall'ambito degli opposti. Il mare contrario a monte mi ha fatto quasi cadere dalla sedia manata.gif
Ci riprovo giornata piovosa (prendo a riferimento l'es del giorno) opposto = mi verrebbe da dire giornata soleggiata ma sono due ambiti, il sole e la pioggia mentre gli opposti si strutturano nello stesso ambito, che dovrebbe essere quindi quello della pioggia..quindi l'opposto di una giornata piovosa potrebbe essere una giornata nuvolosa? La stessa qualità, la pioggia, ma con direzioni opposte, piove ->non piove... contrario, mi sposto di ambito, diverso dalla pioggia c'è il sole quindi giornata soleggiata... complementare ..non lo sò, forse è uno di quei casi in cui è di difficile definizione.... Mi basta un si o un no per decidere in che senso andarre avanti, grazie fiori.gif |
Provo a mettere giù un qualcosa per vedere cosa ne traggo:
Opposti Mi fa pensare ad un comportamento attraversato/generato o da una energia negativa discendente oppure da un'energia positiva ascendente. Continua a battermi in testa ( icon_mrgr: ) che possa aver a che vedere con il maschile e con il femminile nonso.gif Nike ha scritto da un'altra parte che due opposti sono l'ostinazione e la tenacia. In effetti una, l'ostinazione è frutto di brama, forza, imposizione, rigidità mentale, fredda ed arrivista. Tenacia invece la vedo legata al cuore ai buoni sentimenti alla fede, al buon senso, che ha elasticità, costanza... Non riesco ad andare oltre piango.gif |
Al post 4 Ray dice che gli opposti sono i lati estremi di una stessa cosa.
Quindi ostinazione e tenacia per essere opposti dovrebbero essere gli estremi di tutta una serie di comortamenti che stanno nel mezzo e che vanno poi a formare il complementare, come dice sempre Ray più avanti. Mentre il contrario dovrebbe essere relativo a: è o non è. Bon adesso per iniziare poi ci ritorno e ripasso magari provando a trovare esempi. blink.gif n.b. (se riportassi errori di comprensione chiedo scusa e accetto gentile correzione) |
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Sono contento di riprendere questa discussione perchè non sono sicuro di aver capito tutto sino in fondo e neanche di avere proprio le stesse opinioni di altri.
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Questo fatto si complica se prendiamo in considerazione alcune cose che ha detto Uno, ossia che a volte opposti e contrari coincidono (comunque vado a rileggere). Il complementare, per me, è tutto ciò che manca a quella cosa per formare l'intero. Quindi nella moneta il complementare di una fccia è l'altra faccia più tutto il suo spessore. A questo punto il complementare sarebbe relativo all'ambito intero che si considera. Non so se a tutti torna sta cosa... |
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Per capire l'opposto a mio avviso bisogna fare riferimento al verbo opporre o opporsi cioe' porre davanti , porre un ostacolo .
Il contrario e' cio' che va in senso diverso . Ostinato va verso una direzione arrendevole verso un'altra , quindi contrari . Opposto e' cio' che e' di natura diversa pur partendo dalla stessa base di fatto . Prendiamo il male ed il bene se non sono intesi uniti in una sola personae quindi complementari ma intesi astrattamente sono contrari : vanno in direzioni diverse . Ma qual'e' il loro opposto . Questa , ammesso che sia cosi' , e' proprio strana : opposto di male e bene e' il meglio . C'era un3d che diceva come aforisma mi pare il bene e' nemico del meglio . e c'era uno ( Ekart ) che diceva che Dio non puo' essere buono perche' non sarebbe migliore . Allora siccome niente e' definitivo anche il bene ad un certo punto cessa di essere tale e deve retrocedere per far subentrare qualcosa d'altro che lo sovverte : il meglio . Banalmente se bevo un bicchiere d'acqua e' bene se ne bevo dieci non e' piu' bene e diventa male arriva il meglio , meglio che mi fermo . Gesu' era meglio della originale religione ebraica a cui si e' opposto . Il meglio dunque per essere tale deve opporsi al bene . E questo passaggio concreto dal bene al meglio non sempre anzi non e' mai facile da cogliere e da vivere . |
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