Citazione:
|
Citazione:
|
Citazione:
|
Citazione:
Certo , bisogna conoscere la propria legge , la propria vocazione che si manifesta con una voce interiore , il daimon di Socrate e seguirla ad ogni costo . |
Il problema è il come conoscersi.
|
Citazione:
Hai iniziato dicendo che non si può cambiare...ma per me la scelta già porta con se un cambiamento perchè da adattato diviene libero di scegliere. Inoltre dici che basta conoscersi e secondo me manca dell'accettarsi perchè se io so di essere in determinato modo e non riesco ad accettarlo mi porta la nevrosi..... Insomma mi pareva molto semplicistico detto nei primi post ma sono sicura che parlandone verrebbero fuori le cose che non sono state menzionate inizialmente |
Citazione:
|
Citazione:
|
Citazione:
Lo definisco zero proprio come provocazione, in quanto stiamo ripercorrendo strade già seguite da altri. Facciamo scoperte (per noi lo sono) che hanno scoperto già altri.. Socrate con conosci te stesso, 2500 anni fa.. Cogli l'attimo (stesso periodo se non sbaglio) E perché ad oggi non nasciamo con la capacità di conoscerci maggiormente e di vivere il qui ed ora se chi è stato qui prima di noi ne ha scoperto la grande importanza? Oppure non abbiamo istituito degli asili, scuole materne, che potessero direzionare verso questi obbiettivi? Perché non sono nostri, non sono del collettivo. In natura gli alberi e tutte le piante presenti nei paesi inquinati si sono evolute adattandosi. Respirano (come noi) l'inquinamento. Se potessimo portare una persona del 500 qui da noi, con l'aria di oggi, sentirebbe la puzza, si ammalerebbe, avrebbe problemi a respirare, etc... Il nostro corpo si è evoluto adattandosi alle condizioni climatiche, come le piante e come gli animali. La nostra spiritualità? Non segue questo processo evolutivo? Perché? E se questa evoluzione c'è stata, dov'è? Magari sono io che non la vedo... Forse la soluzione sta proprio nel metodo evolutivo dell'uomo, per spirito di adattamento. Per (soprav)vivere una coscienza spiritualmente evoluta non serve e chi la vuole se la fa da se.. |
Citazione:
Questo e' affare del singolo meglio della sua anima e forse dello Spirito . L'uomo puo' tranquillamente vivere e morire senza porsi alcuna domanda e per molti e' cosi' e questo spiega forse l'insensibilita' dello Spirito rispetto alla sorte di tante persone . Forse... |
Citazione:
|
Citazione:
Citazione:
|
Citazione:
Maledetta natura , te la faremo pagare prima o poi :( icon_mrgr: In effetti per la natura sono più funzionali individui che pensano mangiare, riprodursi, morire e fare da concime, che non individui intenti ad esplorare se stessi, magari che mangiano o si accoppiano solo quando serve davvero, che non fanno figli "ad minchiam", ma solo se si sentono davvero in grado ecc ecc |
Non solo si dice che l'alchimista va contro natura quando effettua il suo lavoro, ma io penso anche qualsiasi persona che deve evolvere all'inizio va contro natura, ma con questo non intendo che è contro l'ambiente o madre terra (tipo che inquina).
Se ci pensate la legge della natura è la sopravvivenza, una madre ha 3 cuccioli, i due piu forti sopravvivono, il terzo muore e funge da cibo. L'evoluzione della società si basa sulla soliderietà: un handicappato se seguissimo il ragionamento della natura, dovrebbe essere lasciato a se stesso, oppure quando c'è qualcuno più debole dovremmo approfittarci di lui (come fanno poi tante bestie umane). Lo sforzo tipico dell'evoluzione, è in contrapposizione a ciò che ci viene naturale. Poi è ovvio che se uno non è piu identificato con la propria umanità, ma più spesso con la propria divinità, allora poi diventa naturale quello che prima era più difficile. |
Citazione:
|
Citazione:
Ora è tardi, i figli sono per sempre anche se sono lontani, se muoiono, è un varco che si apre e non si chiude mai. I figli da questo punto di vista penalizzano perchè una parte più o meno grande di se stessi resta vincolata a loro. |
Citazione:
|
Citazione:
E' vero che e' l'istinto materno a portare la donna a volerli ma non c'e' solo lei ma anche lui che l'istinto materno non ce l'ha : oggi i figli sono voluti magari senza una vera e propria coscienza del loro valore , ma non nascono per una costrizione perche' questo e' l'istinto : una forza che si impone . Anche solo il voler assistere anzi provare a vivere il mistero della nascita e' un volere un figlio . Poi se si va piu ' a fondo , il rapporto con i figli come anche il rapporto di coppia se vissuto in modo '' cosciente ''e non per pressione dell'inconscio nelle sue varie modalita', anzi forse piu' il rapporto con i figli che non quello di coppia , e' un vero e proprio percorso di crescita personale : il continuo rispetto della personalita' dei figli in una situazione , la nostra , di supremazia fisica e psicologica nei loro confronti ti impone un lavoro interiore, se lo vuoi fare , che non puo' venire da nessun altro rapporto . Certo puoi pensare che il nostro non sia un bel mondo ma e' l'unico che c'e' e non dovrebbe bastare ad astenerti dal farli come non puo' bastare questo argomento ad evitare di vivere una vita che meriti di essere vissuta . Tanto e' vero , se ci pensi bene , che capita spessissimo se non sempre che uno non fa figli ma poi li va a cercare in altri rapporti piu' o meno stretti ma sempre necessari alla propria crescita e alla fine a dare un senso alla propria vita . |
Citazione:
Posso capire che se ci si risveglia prima si potrebbe non fare i figli ma potrei anche farne con consapevolezza come dice Nike. Invece già il fatto di aver figliato riduce la tolleranza... è come sapere in partenza che non toccherò il traguardo, sento un fondo di verità limitante in me che mi scoraggia dal continuare. Non che non ne abbia il desiderio, anzi, è sempre più forte, ma avverto il limite, non so se è questo o altro ma potrebbe essere questo, io so che l'essere madre mi vincola in qualche modo. Credi che non mi accorga di come giro intorno mancando di continuo l'obiettivo? Se è vero quello che dici, per me non ci può essere speranza di un totale risveglio in questa vita. |
Citazione:
Accade anche all'uomo che si crede necessario a questo scopo. Penso che quando il desiderio di andare oltre preme , spesso nella donna-madre è più drammatico, proprio perchè più violento, una volta che una delle esperienze più forti e più sconvolgente per gli esseri umani, appunto il figliare, sia stata sperimentata e goduta. Questo potrebbe essere un aspetto della questione. |
Citazione:
Citazione:
L'aver messo al mondo un figlio condiziona certo ma anche in bene come ho detto piu' su . L'attaccamento viscerale di una madre , di certe madri , e' grande e' vero ma e' proprio una tappa importante il suo superamento . Come qualsiasi altra ''droga '' psicologica del resto . Arrivati a 18 , 20 i ragazzi anzi spesso ti inducono a pensare piuttosto che limitarti . Anche ti limitano ma non piu' di quanto ci si limiti da soli . |
Citazione:
Citazione:
parliamo di tempo, che alla donna spesso, se è concesso per se stessa in modo totale, arriva quando è già in età molto matura. |
Citazione:
Perche' brutto , conta se e' un termine corretto , giusto nel contesto o meno . Non mi pare brutto anzi rende bene l'idea di un rapporto madre figli talmente coinvolgente da essere , come tutte le cose un limite . Ma credio si capisca bene cosa intendevo dire anche senza ulteriore spiegazione . PS Anche un amore , uno sport , il lavoro puo' essere una droga psico figurati un figlio per una madre . |
Citazione:
Sento che sulla evoluzione spirituale si dovrebbe forse fare un distinguo per ciò che caratterizza il percorso spirituale e dell'uomo e della donna. |
[quote=webetina;102866
Concordo invece sul fatto che è una questione di età. Una volta adutli, i figli cresciuti veramente, diventano degli interlocutori meravogliosi a parte che man mano si affrancano dalla posizione di bisogno e di dipendenza totale dai genitori e possono diventare addirittura supporto per chi li ha generati. parliamo di tempo, che alla donna spesso, se è concesso per se stessa in modo totale, arriva quando è già in età molto matura.[/quote] Citazione:
Forse tutta questa differenza alla fine non c'e' . |
Citazione:
Ma per la seconda non mi è molto chiara non so intendi che una volta figliato la natura se ci svegiamo un po' ce lo permette nel senso che lascia che sia ma nel momento che vogliamo andare oltre quell'aver fatto il figlio sarà l'ostacolo che lei ha messo da superare non so se la parola che ho usato è corretta. Mi pare che fosse Sai Baba che ebbe dei problemi perchè "indusse" una donna a lasciare i suoi figli piccoli e la famiglia...perchè per risvegliarsi bisgna divenire liberi ed indipendenti da tutto e da tutti o non condizionati da niente nonso.gif |
Citazione:
|
Citazione:
Citazione:
Non credo vi sia grande differenza tra uomo e donna , la vedo come un utilizzo di energia iniziale , se mi sono risvegliato prima la utilizzo per altro , non per procreare. Ps :non ho letto Gri |
Citazione:
Mi viene anche da pensare che un figlio ti arricchisce con donazioni vere e proprie nella misura in cui è amato, ma il genitore per amare deve essere già ricco. Un figlio però può trovare buone cure e arricchimento anche all'esterno della madre, in quel caso, perchè no, può diventare a sua volta fonte per la madre stessa o per il padre man mano che assume il ruolo preponderante. Quasi in assoluto sono convinta che sia l'istinto a portare le donne a diventare madri, poi la donna si accorge che deve mortificare molto altro, in genere lo fa volentieri, e farebbe bene se si elevasse prima se vi anela, ma non va così quasi mai nella nostra cultura. Ho dubbi anche su quanto afferma Ray che se ci si elevasse prima non figlieremmo. Chedo a lui su quali basi o esperienze è arrivato a questa conclusione un pò estrema, che rifiuto così su due piedi perchè non ne comprendo il significato. Se rinascessi non farei figli, ma non so se non avendoli me medesima lo potrei ugualmente affermare. E' quì il nocciolo, figliamo solo per istinto? L'istinto non si interessa della elvazione spirituale? E non mi basterebbe lo stesso questa spiegazione. |
Che bello sto un passo avanti, un po' perchè non li ho mai voluti, un po' perchè non posso permettermeli, finalmente un affermazione degna.
Non so forse si Ray si riferisce anche al fatto che chi è risvegliato può utilizzare tecniche per trattenere il seme, o forse il discorso è più ampio. Ecco quello che vedo e sento in giro è che le persone ad un certo punto smettono di vivere, e proiettano i loro desideri sui figli che devono diventare il più bravo a calcio o la piu brava a fare danza. Quanti genitori veramente continuano ad evolversi nonostante la prole? Forse per una madre è più appagante, ma per un padre dover far un figlio e poi non vederlo perchè deve lavorare 10 ore al giorno per mantenerlo, mi sembra un cane che si morde la coda. |
Citazione:
Ma poi quando e' grande ancora di piu' e meglio : come quando devi rispettarne la personalita' e la natura pur avendo autorevolezza e potere su di lui . In quale rapporto c'e' il bisogno di un simile autocontrollo in presenza di tanto potere ? Non nell'amore , non nell'amicizia dove i rapporti di forza sono pressocche' alla pari tutto sommato ( se consideri le reciproche dipendenze ) . |
NOn vorrei sbagliarmi ma mi sembra ci siano casi di persone "sveglie" che comunque hanno avuto figli, Mosè, Maometto, per esempio, magari se cerco trovo anche altri casi booh.gif
|
Si intendeva dire comunque che chi è sveglio non fa figli di certo perchè segue la spinta della natura.
|
Citazione:
Si esatto, ho detto che una volta pagato lo scotto alla natura e aver messo al mondo figli questa è meno interessata al fatto che ti evolvi e, entro certi limiti, tollera. Poi non è che è impossibile andare fino in fondo, è semplicemente molto difficile, come per altro lo è senza figli. Il punto è che se ti svegli quel tanto da capire di non farli prima di averli fatti.... mentre se invece lo capisci dopo pazienza. Intendiamoci: prendete con le pinze questo mio modo di esprimermi. Sembra da come parlo che la natura sia senziente in modo simmile a noi, che ci tenga d'occhio e che ostacoli intenzionalmente più o meno intensamente tizio o caio a seconda di vari fattori tra cui la prole. Non è certo così... sto usando questo linguaggio per facilità, le cose sono più complesse. Tuttavia credo sia esperienza di chiunque abbia figli che la spinta ad averne cali, per poi scemare, una volta avuti. Lasciando quindi più "spazio" (tempo, energia, eccetera) al resto. Si Gibbi, è una questione di energia. Ma siamo in filosofia e non in esoterismo quindi per il momento lascerei perdere di approfondire la cosa se non per quanto ho detto sopra. Più tardi cerco d rispondre a tutti... accenno una sola cosa per Nike, in caso non ci fossimo capiti. Certo che una volta che hai figli puoi utilizzare il rapporto con loro e il tuo ruolo di genitore per migliorare te stesso. Così come puoi non farlo. Tuttavia non sono certo indispensabili al tuo evolverti, possono semmai essere una parte dei mezzi che usi dato che li hai lì. Ma quello che dicevo, come spero di aver chiarito, è che senza è meglio non che con sia impossibile. |
Citazione:
|
Citazione:
Se tutti ci risvegliassimo e nessuno facesse più figli la razza umana si estinguerebbe velocemente, ma la natura invece vuole l'esatto contrario, ovvero autoconservarsi, mandare avanti la specie, quindi comprendo questo istinto forte verso la procreazione e che una volta assolto questo compito verso la natura essa ci lascia in pace, cioè diminuisce l'istinto. Comprendo pure che questo istinto è più forte nella donna in quanto il suo periodo fertile è molto più limitato rispetto l'uomo, quindi di donne risvegliate o sante se ne sente dire di meno rispetto gli uomini. Questo è un argomento se non sbaglio già affrontato altrove. Comunque aspetto che chiarisci cosa vuoi dire esattamente con "parziale risveglio dopo aver figliato", mi sembra che tocchi una questione molto importante e voglio capire bene. |
Citazione:
Io penso che la vita del mistico, dell'artista e dell'uomo in carriera è molto più ardua se si hanno figli. Poi ci deve essere anche un motivo di fondo per farli, uno può essere anche un padre spirituale. |
Citazione:
Che crescita può esistere in un essere umano se la cosa che gli insegni è di non assolvere alle sue responsabilità? La primissima cosa di cui ti rendi conto è proprio che la tua evoluzione corrisponde al crescere delle responsabilità. La libertà dai legami non è abbadonare tutti e tutto, ma è non esserne dipendenti pur vivendo in mezzo a loro. Se hai delle responsabilità, se qualcuno di così piccolo dipende da te e credi di essere libero abbandonando il tuo dovere compi un atto contro l'Universo imprigionandoti maggiormente. |
Citazione:
Il primo: proprio primo sopra ogni cosa a mio parere, un uomo che si è risvegliato, certamente non distingue più tra "mio" e "tuo". Ogni bambino e uomo è figlio, non suo figlio ma solo "figlio". Per quanto questo possa essere molto difficile da sentire e capire. L'idea di essere Madre o Padre cambia completamente. Il secondo: un risvegliato ha chiuso il circolo con la sue ereditarietà, non ha bisogno di trasferire ad altri il proprio corredo se non in circostanze particolari. Prendiamo i tempi antichi in cui la Nobiltà era un fattore reale di eredità. Parlo di tempi molto molto antichi. Un iniziato di quell'epoca (per rispondere a Luke...) aveva forse l'obbligo o la Responsabilità Spirituale di lasciare l'erede che in ogni caso doveva sempre fare il suo percorso. Ad esempio la stirpe di Davide... Gesù viene dalla stirpe di Davide dopo generazioni e generazioni... (e questo forse risponde pure a Faltea) dove ognuno ha fatto il suo singolarmente. Il terzo: se mi accorgo in tempo, non faccio figli perchè devo (come già detto) provvedere con tutte le mie energie procreatrici a me stessa/o. Ad evolvere. Ogni mio intendimento è verso quell'unico scopo. |
Citazione:
Concordo infatti con quanto hai detto sulla fuga dalle proprie responsabilità e sull'abbandono.....e anche su Sai Baba. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 17.43.16. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271