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stefano 01-06-2009 14.46.09

come ci si prepara?

ci si prepara diventando "ordinati" nel primo mondo (quello accessibile a tutti all'inizio) e imparando a accumulare energia senza disperdere ove non necessario (risparmio energetico) ampliando le proprie possibilità?

ellebi111 01-06-2009 23.25.55

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 69555)
Siccome credo che hai capito cosa volevo dire con la questoine del silenzio, come la metteresti?

Nel mondo il silenzio vibrazionale non esiste, quindi bisogna cercarlo all'interno. Come? i modi sono due: il primo è "sovverchiare" il rumore con suoni interni, un pò come si fa quando si legge in un ambiente rumoroso situazione in cui si "legge più forte"

L'altro modo direi è quello del diapason o delle radio. Un diapason msso in un ambiente rumoroso non vibra a meno che non arrivi una nota uguale a quella per cui è "sintonizzato" escludendo di fatto le altre. Le radio invece (diciamo le eterodine) oscillano ad una frequenza simile a quella che vogliono percepire ed ottengono "per battimento" una frequenza ben superiore (la somma delle due) ed una inferiore (la differenza) facilmente gestibile...



Citazione:

Ha imparato a fare meno resistenza, ma è cambiata la struttura che, da un altro punto di vista è più "resistente" di prima. Mi rendo conto che sto usando il concetto di resistenza in due modi opposti. Anche qua, come la metteresti?
Non è più resistente, ha una maggiore sopportazione, ha alzato il suo limite.

Ray 01-06-2009 23.54.53

Citazione:

Originalmente inviato da ellebi111 (Messaggio 69640)
Nel mondo il silenzio vibrazionale non esiste, quindi bisogna cercarlo all'interno. Come? i modi sono due: il primo è "sovverchiare" il rumore con suoni interni, un pò come si fa quando si legge in un ambiente rumoroso situazione in cui si "legge più forte"

L'altro modo direi è quello del diapason o delle radio. Un diapason msso in un ambiente rumoroso non vibra a meno che non arrivi una nota uguale a quella per cui è "sintonizzato" escludendo di fatto le altre. Le radio invece (diciamo le eterodine) oscillano ad una frequenza simile a quella che vogliono percepire ed ottengono "per battimento" una frequenza ben superiore (la somma delle due) ed una inferiore (la differenza) facilmente gestibile....

Spetta... "nel mondo il silenzio vibrazionale non esiste"... dobbiamo fare delle distinzioni però. Intanto qui si sta parlando di più mondi e soprattutto dei confini tra essi. Ok, uno o tre mondi potrebbe non cambiare, nel senso che consideriamo solo ambiti più ampi, però credo che tu per silenzio vibrazionale intendi assenza vibrazionale. Certo, quella non esiste.
Ma il silenzio, come quello di cui si sta parlando, è qualcosa di relativo a chi percepisce. Lo stesso concetto di silenzio altrimenti non avrebbe senso (che sia un orecchio o una macchina che misura)... non è una caratteristica intrinseca e basta, è una relazione tra un ambito e un percepiente... un soggetto e un oggetto.
Mi pare che possiamo definire un mondo anche come ambito vibrazionale determinato. E quindi limitato, magari sia superiormente che inferiormente. Qui stiamo parlando di tre mondi che sono tre ambiti vibrazionali distinti (seppure ci sono delle intersezioni non importa adesso). Quindi sta al corpo che percepisce, dove è sintonizzato, e agli apparecchi più o meno difficilmente sintonizzabili sulle frequenze corrispondenti.
Il silenzio sarebbe il passaggio tra un ambito e un altro, come la radio quando passa da una frequenza ad un'altra. Oltre al fatto che una frequenza per me è in silenzio se sono sintonizzato su un'altra, anche se su questa si continua a trasmettere.
Noi possiamo agire solo sul sintonizzatore (noi siamo l'apparecchio).




Citazione:

Originalmente inviato da ellebi111 (Messaggio 69640)
Non è più resistente, ha una maggiore sopportazione, ha alzato il suo limite.

Benissimo. Sopportazione mi pare appropriato. Lessico migliorato.

ellebi111 02-06-2009 00.06.34

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 69644)
Spetta... "Il silenzio sarebbe il passaggio tra un ambito e un altro, come la radio quando passa da una frequenza ad un'altra. Oltre al fatto che una frequenza per me è in silenzio se sono sintonizzato su un'altra, anche se su questa si continua a trasmettere.

Esatto... il silenzio è maggiore se si è capaci di di restringere il campo ovvero di percepire solo quella frequenza escludendo (abbassando fortemente il livello) di quelle immediatamente vicine.

Ray 02-06-2009 00.16.00

Citazione:

Originalmente inviato da ellebi111 (Messaggio 69649)
Esatto... il silenzio è maggiore se si è capaci di di restringere il campo ovvero di percepire solo quella frequenza escludendo (abbassando fortemente il livello) di quelle immediatamente vicine.

Bene. Ma restando nella radio, per giungere alle frequenze più alte, devo per forza passare da quelle più basse prima... immagina la rotellina. Se poi immaginiamo ambiti interi di frequenze devo farmi prima tutto un giro per arrivare al secondo ambito e così via.

E' come se, ad ogni frequenza, per poter passare alla più alta, dovendo "zittire" la più bassa, abbia bisogno di qualcosa che la pareggi. Quindi "riempirmi di un'energia corrispondente" (quel che c'è tra virgolette richiede un migliore lessico, per usare un lieve eufemismo, se riesci a capire che intendo mi aiuti a trovarlo).

Inoltre è come se per accedere, o sintonizzarmi, ad una frequenza più alta io debba vibrare all'unisono, quindi anche qui "mi serve più energia".

Kael 02-06-2009 11.59.45

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 69602)
come ci si prepara?

ci si prepara diventando "ordinati" nel primo mondo (quello accessibile a tutti all'inizio) e imparando a accumulare energia senza disperdere ove non necessario (risparmio energetico) ampliando le proprie possibilità?

Dici che "saturando" la prima attenzione si inizia a ricordare quel che facciamo nella seconda?

stefano 03-06-2009 11.26.21

più "chiudi i conti" con il primo livello più hai energia maggiore da utilizzare.
meno cose lasci in sospeso nel primo più puoi avanzare.
quindi se è questo ciò che intendi con "saturare" direi di si a mio parere

Luce 16-04-2010 15.58.55

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 19488)
Ci sono punti infiniti di fissaggio... infatti lui (Castaneda)parla di punto di unione cioè, il punto in cui ci si fissa tra i tanti... Capito? E' la stessa cosa ma vista da due lati diversi...
Si che è possibile imparare a muovere il punto di unione con volontà, una volontà diversa da quella che crediamo noi essere volontà, in un certo senso sembra che si faccia da solo, in realtà bisogna prepararsi per questo e poi lasciare che si faccia solo all'ultimo.

Qualcuno mi saprebbe spiegare come ci si prepara per spostare il punto di fissaggio?

Intimamente credo che sia necessario sforzarsi,cambiare abitudini,rinunciare a ciò che sappiamo essere controproducente anche se è doloroso e non per ultimo, trattenere le emozioni negative.

Questo può essere considerato lavorare sulla struttura?

Abbiate pazienzaicon_mrgr:


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