Ermopoli

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griselda 14-07-2011 13.23.07

Stamattina....ero di fretta martello.: anche se cercavo di andare piano, volevo arrivare prima senza uscire di casa presto icon_mrgr: però mi sono tenuta sul medio piano media fretta :@@
Così sono uscita di casa senza fare colazione piango.gif tutto per far prima, bon non mi è mancata uscivo per fare qualcosa di piacevole al rientro non avevo fame. Poi tutto ad un tratto è scattata la fame dovevo mangiare.
Cosa? Non c'era niente, perchè non ho la cameriera e neppure le cuoca icon_mrgr: per cui se io ero uscita il pranzo non poteva essere pronto. Un sensazione stizzosa mi ha preso.blink.gif
Volevo mangiare e che fosse pronto. Eggià! manata.gif Non avevo neppure scolgelato la carne...di fare la pasta neppure a parlarne! Troppo tempo e poi non mi andava.
Ho aperto il frigorifero e non mi andava nulla, eppure c'era di tutto lì in bella vista.
Pensare che non fosse fame no eh?
Beh ho preso la frutta, prima un mango ed ho pensato di frullarmelo non c'è niente di più buono ed appagante di un mango maturo frullato con ghiaccio. :@@ Così ho fatto ho sbucciato il frutto e lho messo nel frullatore poi non os che mi è preso...ho riaperto il frigor ed ho preso quattro albicocche che so essere se non sbucciate asprigne una volta frulalte. Beh le ho private del nocciolo e gettate insieme al mango nel frullatore. Pigiato il bottone e via...una volta pronto l'oh versato nel bicchiere: il sapore era asprigno. Ma già lo sapevo! Mi sono sentita indispettita. Ma di che se lo sapvo già?
Mi sono fatta un dispetto?nonso.gif
Mi sono bevuta il primo bicchiere ed una volta terminato non ero per nulla soddisfatta. A quel punto dovevo lasciar stare invece ne ho versato un altro bicchiere e dopo averlo bevuto quasi a forza per metà l'ho lsciato lì. Non mi andava. Ma non ho neppure spostato l'attenzione allo stomaco o al senso di sazietà ma solo verso il gusto e al fatto che ero indispettita dal gusto e con un aspettativa di gusto come un cane con la linguona di fuori che aspetta aualcosa di buono da gustare. Beh ero tantissimo delusa per cui mi sono allontanata dalla cucina e mi sono messa al pc.
Successivamente riandando in cucina mi sono ritrovata davanti al bicchiere mezzo vouto e tanto per togliere quel senso di dlusione ho preso un cucchiaino di zucchero di canna, mentre il grillo parlante mi diceva che non dovevo farlo che poi mi poteva creare fermentazione..., ma gli ho dato una martellata e dopo averlo messo nel bicchiere, mi sono bevuta il po' frullato restante, questa volta finalmente dolce con una parte di me che godeva tutta nle gustarlo.

A volte mi rendo conto dopo che quando è l'ora di pranzo è come se mi sentissi obbligata a mangiare anche se non ho fame devo farmela venire...penso sia una memoria antica da resettare o comunque da non tener in considerazione.

Per l'amore di Ray sono ancora in alto mare o mi dimentico o mi scappa il momento ma ci riuscirò

griselda 14-07-2011 16.46.44

La fame con il gorgoglio si è fatta sentire per l'ora della merenda icon_mrgr:
La prassi sempre la stessa: cercare qualcosa che mi solletichi il palato e poi gustarlo.

Ma difficilmente se non ho una dieta da seguire o una ricetta che voglio provare mi metterei a cucinare solo per me piango.gif sceglierei sempre o il tramezzino o un pezzo di pizza, focaccia, panino, o qualcosa di veloce come un insalata o affettati in pratica non mangerei mai niente di salutare ma solo pasticci con tutti i tipi di salse oggi anche quelle piccanti.

griselda 15-07-2011 13.50.01

Mi sto domandando se la sensazione di vuoto non sia un po' una sorta di non accettazione che il pieno non può esistere di continuo.
Come un errore di sistema.
Ma non solo ho come la sensazione che ci sia una sorta di voler riprovare di continuo il piacere....una sorta di lussuria? No non riesco ad acchiappare sta cosa e definirla ma alla base c'è un non voler lasciar andare ...un non accettare anche l'altra parte....il dolore, il vuoto, la sofferenza...il male


oggi non ho fame ;) però mi sembra strano e mi ascolto in continuazione per cercare il gorgoglìo e siccome non c'è sono come dire...destabilizzata ( lo so che non èil termine giusto ma non trovo un aggettivo che faccia da sinonimo) è come se volessi mangiare per provare piacere insomma il discorso sopra:@@

griselda 17-07-2011 20.16.53

Capisco che non abbia niente a che vedere con la fame emotiva ma qui siamo in esperienze quindi posso allargare.

Ho scoperto che mangio anche per vincere il sonno manata.gif invece di alzarmi dal divano ed accettare di avere sonno e portarmi verso il letto...No! Vado in cucina e prendo qualcosa da sgranocchiare ma anche in questo caso niente di salutare, perchè potrei optare per una carota ma no scelgo qualcosa di sfizioso e poi ritorno davanti alla tv o al pc per continuare quel che non volevo smettere di fare.($)
A questo punto mi rendo conto che uso il cibo nei modi più disparati e meno sani possibili e che di fare la dieta dentro di me non so in quanti siamo a volerla veramente piango.gif in pratica me la racconto non ho la forza necessaria ne la passione per poter portare a termine il proponimento. A volte mi trovo a dirmi che ci riproverò domani e questo mi ha riportato alla mente la dipendenza che avevo dal fumo e che ho spostato tutta sul cibo. Prima per fare quel che ho spiegato sopra usavo la sigaretta oggi il cibo e questo mi sconforta. Pensavo di essere stata brava s smettere di fumare ma avendo spostato tutto sul cibo sono punto a capo è come se avessi sofferto per nulla. Vabbeh non voglio compiangermi voglio continuare a seguire l'evoluzione di questa dipendenza che mi affligge ma che mi piacerebbe tanto risolvere.
Devo andare a caccia della passione leggo.gif

Faltea 18-07-2011 16.39.29

Sono ferma per una tendinite e cosa faccio?
Devo violentemente combattere con la voglia del mangiucchiare, prima la pesca, poi la banana, poi uff ho fame un panino, poi lo yogurt..
Di questo passso altro che dieta!!
Ma poi perché è così importante al punto da renderci così schiave?
Solo per la salute?

griselda 22-07-2011 14.08.34

Rieccomi....
Oggi mi è presa un fame di dolce, di solito il dolce non mi seduce più di tanto preferisco come ho già detto il salato.

Immediatamente mi allarmo perchè non capisco da dove derivi, per cui vado indietro, per rivedere i fotogrammi della giornata e capire cosa mi è sfuggito, cosa mi porta questo desiderio di dolce.

Beh la giornata è iniziata male, il T.A. ho dovuto trovare non so dove la forza per riuscire a farlo, è un periodo che la mente pare sia peggio di un alveare non tace mai e spesso è la causa del fallimento dell'esercizio.

Irritazione con un famigliare non tenuta delle emozioni quindi scarico di energia con irritazione doppia per l'accaduto. Anche se avrei potuto considerare però che con cquell'irritazione sono riuscita ad andare velocissima e superare l'empasse dell'ansia per ciò che mi apprestavo a dover fare e che non ne avevo voglia.

Ma quello che più di tutti mi abbia creato al voglia di dolce, penso sia stata la mancata considerazione da parte della persona da cui pende il mio stato emotivo. Desidero sempre avere la sua approvazione, quando non l'ho mi sento vuota. (Se l'ho ma non ne ho desiderio mi da fastidio strabuzza:
perchè mi genera un'aspettativa al contrario che mi mette ansia. Certo che sono complicata eh?)

Bon tornando indietro alla sensazione di vuoto...è derivata dal non esser stata riempita dall'approvazione desiderata o comunque dalla disaprovvazione silenziosa che è ancora peggio perchè non si può controbattere e quindi rimango frustrata, quindi ecco pure la frustrazione di cui non avevo tenuto conto. Quindi le solite aspettative che mi fregano.
Inoltre continuo ad aspettarmi da fuori quel che devo costruirmi dentro.

Beh siamo solo alle 2 ed è già una giornata da dimenticare ecco magari potrei dire che è una giornata da miglioare :)

P.S. (ho come la sensazione di essere perturbata dagli altri anche se non interagisco con loro.
Se in casa non c'è nessuno ho molta più concentrazione e riesco a dedicarmi di più a me stessa oltre che a concentrarmi su di me mentre se c'è qualcun altro è come se fossi in mezzo al vento e non so bene come schermarmi, ma non posso mica ritirarmi sull'Himalaya eh? martello.:)

Astral 22-07-2011 19.06.38

Oltre ad indagare per motivi psicologici ed esoterici, io indagherei anche per motivi fisici. Ad esempio io ho più fame nervosa quando beve tanto caffè, e non bevo acqua. Se la fame nervosa è qualcosa di fisiologico, e derivato da ansia, è l'ansia che devi curare, più che la fame, perchè sono correlate. :)

griselda 22-07-2011 19.54.50

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 102185)
Oltre ad indagare per motivi psicologici ed esoterici, io indagherei anche per motivi fisici. Ad esempio io ho più fame nervosa quando beve tanto caffè, e non bevo acqua. Se la fame nervosa è qualcosa di fisiologico, e derivato da ansia, è l'ansia che devi curare, più che la fame, perchè sono correlate. :)

Si è vero l'ansia va sempre osservata e come dice Ray sentirla tutta....basterebbe aver Fede in Dio e non ci sarebbe più, ma purtruppo per ora....:)

Grey Owl 23-07-2011 09.36.06

Si mangia per riempire un vuoto che non è solo dello stomaco. Lo spuntino per chiudere il buco allo stomaco ci può stare, ma quando si mangia per riempire un vuoto che non è nello stomaco che fare?

Il titolo parla di fame emotiva che si traduce in fame fisica ma che purtroppo ne fa le spese il corpo stesso. Pare banale ma serve spostare (risolvere sarebbe ideale ma molto arduo) la fame emotiva in un azione diversa dal mangiare cibo.

Ad esempio un lavoro manuale, un attività sportiva, un impegno sociale, qualsiasi cosa che riempia quel buco emotivo che al momento viene riempito col cibo.

griselda 28-07-2011 16.47.57

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 102191)
Si mangia per riempire un vuoto che non è solo dello stomaco. Lo spuntino per chiudere il buco allo stomaco ci può stare, ma quando si mangia per riempire un vuoto che non è nello stomaco che fare?

Il titolo parla di fame emotiva che si traduce in fame fisica ma che purtroppo ne fa le spese il corpo stesso. Pare banale ma serve spostare (risolvere sarebbe ideale ma molto arduo) la fame emotiva in un azione diversa dal mangiare cibo.

Ad esempio un lavoro manuale, un attività sportiva, un impegno sociale, qualsiasi cosa che riempia quel buco emotivo che al momento viene riempito col cibo.

Scusa Grey ma in questo modo non è reprimere?

Oggi ho fame, anzi no, oggi a mezzogiorno ho mangiato ma non avevo fame da morire, ho mangiato perchè era mezzogiorno e perchè avevo cucinato, ho deciso di rimprendere la dieta da ieri e quindi ho cucinato e ho mangiato non ho nemmeno tenuto conto della fame. piango.gif
La parte razionale ha deciso che vuole fare la dieta di nuovo, insomma questo pare che ho deciso a discapito della parte di me che non gliene può fregare di meno, ma non penso sia questo il punto.
E a parte aver mangiato senza appetito, ok che già è terribile se lo guardo. E' che ora sento di nuovo il vuoto ed è già la terza cosa che ingurgito...perchè non si riempie.

Mi domando cosa ho represso e nonostante guardi e stia guardando all'indietro non lo vedo piango.gif eppure se ho questa fame è perchè qualcosa ho buttato giù e con il cibo ora cerco di calmarmi di rabbonirmi di pacificarmi blink.gif

Forse perchè mi è arrivato il ciclo e mi ha incasinato il programma di oggi non so se sia solo questo nonso.gif

Sole 28-07-2011 17.59.06

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 102322)
Scusa Grey ma in questo modo non è reprimere?

No, non è reprimere per me ma contenere, trattenere e dirigere.

Sole 28-07-2011 18.03.18

Gris, secondo me non è male per niente mangiare ad orari fissi e prestabiliti anche se non abbiamo fame. Certo mangiare a pranzo senza fame due etti di pasta al sugo non ha senso, ma mangiare quel che basta per non avere fame dopo due ore è una buona abitudine alimentare.
Non si dovrebbe stressare troppo l'organismo togliendogli i suoi ritmi ma dargli invece dei paletti costanti e fissi. Mangiare il giusto. Se non hai fame un piatto di riso al burro va benissimo. Uno spuntino di frutta o un dolcetto a metà pomeriggio, cena.
Il giusto ritmo abitua anche il corpo a chiedere al momento giusto e la mente a regolarsi meglio su qunado e cosa chiedere.

griselda 28-07-2011 18.20.03

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 102326)
No, non è reprimere per me ma contenere, trattenere e dirigere.

Ecco grazie Sole di aver eliminato questo dubbio.

griselda 28-07-2011 18.22.59

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 102327)
Gris, secondo me non è male per niente mangiare ad orari fissi e prestabiliti anche se non abbiamo fame. Certo mangiare a pranzo senza fame due etti di pasta al sugo non ha senso, ma mangiare quel che basta per non avere fame dopo due ore è una buona abitudine alimentare.
Non si dovrebbe stressare troppo l'organismo togliendogli i suoi ritmi ma dargli invece dei paletti costanti e fissi. Mangiare il giusto. Se non hai fame un piatto di riso al burro va benissimo. Uno spuntino di frutta o un dolcetto a metà pomeriggio, cena.
Il giusto ritmo abitua anche il corpo a chiedere al momento giusto e la mente a regolarsi meglio su qunado e cosa chiedere.

Ecco bene, si ho mangiato ma quel poco anzi finito di pranzare mi sono persino accorta di non aver mangiato neppure il panino concesso ed in effetti come dici mangiare ad orari prestabiliti dovrebbe fare parte del discorso che si faceva altrove sul rieducare a mangiare correttamente....fiori.gif

griselda 04-08-2011 14.45.14

Oggi stavo leggendo un libro ed ad un certo punto è nato un collegamento emotivo tra quel che leggevo e il mio vissuto, credo sia questa l'identificazione e mi è partita la mente nel ricordo e mi è venuto un nodo alla gola ma non volevo piangere e questo nodo aumentava di intensità a qule punto ho avuto il desiderio fortissimo di mangiare strabuzza: volevo inghiottire quel nodo con il cibo mandarlo giù....nell'inconscio da dove era provenuto ($) a quel punto ho lasciato andare e le lacrime hanno sciolto qule nodo e la fame se ne andata con lui :@@

Astral 07-10-2011 20.33.42

Mi succede che quando riesco per un periodo a controllare gli sforzi e mangio correttamente, non passa più di un mese, che dubito sembra che devo rifarmi di tutto e la fame nervosa ritorna con più violenza di prima. E' come se quando sto attento a mangiare mi reprimessi e poi esplodo tutto insieme.

luke 07-10-2011 20.45.03

Ma solo io se sto agitato e/o molto nervoso non ho fame?:U

gibbi 07-10-2011 21.39.31

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 104794)
Ma solo io se sto agitato e/o molto nervoso non ho fame?:U

Se il nervosismo e/o l'agitazione è causa di una sofferenza (non fisica ovvio) , lo stomaco è completamente chiuso , se invece è legato ad un malstare per qualcosa non identificato , quella detta anche comunemente "insofferenza" , mi trovo a smangiucchiare , pilucco e pilucco.

luke 07-10-2011 22.46.59

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 104797)
Se il nervosismo e/o l'agitazione è causa di una sofferenza (non fisica ovvio) , lo stomaco è completamente chiuso , se invece è legato ad un malstare per qualcosa non identificato , quella detta anche comunemente "insofferenza" , mi trovo a smangiucchiare , pilucco e pilucco.


Dall'esempio che hai fatto mi viene dapensare ch in caso di ansia e nervosismo emettiamo energia,la buttiamo fuori anche se non è la parola giusta, siamo già carichi e non abbiamo voglia o bisogno di mangiare.
Nell'altra situazione invece potrebbe essere il contrario, quasi un vuoto che si crea , un risucchio che fa sentire il bisogno di alimentarsi.

Però è giusto un mio pensiero, la situazione è probabilmente più complessa.

Astral 07-10-2011 23.14.34

Bisogna capire cos'è sto vuoto che sentiamo. Si mangia per noia, per rabbia, tristezza, delusione, o contentezza.

Grey Owl 08-10-2011 08.00.01

Si mangia per riempire un vuoto, quel senso di perdita di un qualcosa.

Astral 08-10-2011 09.00.35

Si ma perdita di cosa? :) Ammesso che si possa perdere qualcosa o qualcuno.

Forse dispersione energetica?

Faltea 10-10-2011 13.16.46

Secondo me è un'interpretazione errata che fa il corpo, cioè al cervello arriva la richiesta di un bisogno (da vedere ed approfondire quale) lo stesso non avendo i mezzi per soddisfarlo lo tampona con l'esigenza (finta) di cibo.

Sole 10-10-2011 13.42.41

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 104793)
Mi succede che quando riesco per un periodo a controllare gli sforzi e mangio correttamente, non passa più di un mese, che dubito sembra che devo rifarmi di tutto e la fame nervosa ritorna con più violenza di prima. E' come se quando sto attento a mangiare mi reprimessi e poi esplodo tutto insieme.


Secondo me non hai represso, ma hai trattenuto più di quello che potevi o era giusto per i tuoi limiti, per cui l'argine ha straboccato e quando un fiume rompe gli argini lo fa con molta forza perchè aumenta la pressione dell'acqua.

Sole 10-10-2011 13.45.43

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 104850)
Secondo me è un'interpretazione errata che fa il corpo, cioè al cervello arriva la richiesta di un bisogno (da vedere ed approfondire quale) lo stesso non avendo i mezzi per soddisfarlo lo tampona con l'esigenza (finta) di cibo.

Ma allora è una interpretazione errata della mente?

griselda 10-10-2011 15.50.46

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 104806)
Si ma perdita di cosa? :) Ammesso che si possa perdere qualcosa o qualcuno.

Forse dispersione energetica?

E un po' quello che ho detto all'inizio del 3d e quindi la tua frase è corretta ma mal interpretata dalla mente per aver automatizzato erroneamente quel bisogno/mancanza/necessità con bisogno/mancanza/necessità di cibo.

Se il nostro corpo ha in se un intelligenza innata quindi un meccanismo che è il pianto atto a farci sopravvivere da neonati e se questo poi viene usato anche per manifestare altro perchè usato con intelligenza per riempire altra fame, quindi mancanze diverse dal cibo, in pratica un segnale richiamo d'attenzione che se viene esaudito per altro otlre che per necessità/bisogno di cibo quindi per far andare il vapore con materiale grossolano energetico necessario al corpo per crescere...ecco che il bambino se ha bisogno di attenzione e riceve cibo, ha bisogno d'amore e riceve cibo, ha bisogno di calore e riceve cibo o il sostituto del cibo che il ciuccio, o succhiare il dito, o altro surrogato del cibo si creerà un circolo vizioso, una distorsione un meccanismo che riprenda quel mangiare, succhiare o altro per riempire quel che manca o è mancato anche fosse solo la frustrazione di un no.

Mangiare da piacere nel momento in cui si sta mangiando si sta bene ma quando non si ha fame è la mente che lo vuole perchè vuole arginare il dolore o pseudo tale con il piacere e quello più immediato è quello di ingurgitare qulacosa che replica in malo modo il senso di benessere che dava e da il senso di sazietà il soddisfare un bisogno primario come quello di mangiare che può venir stimolato da tutti i sensi.

Quindi posso mangaire anceh se sono sazio ma mi sto annoiando sensazione che non reggo che mi genera sofferenza e che quindi non voglio per cui scaccio con il cibo. Che poi mi genera senso di colpa e ancora disagio sofferenza e che cerco di calmare con il cibo.
Più sofferenza (tutto ciò che io ritengo sofferenza) voglio scacciare e più mangio senza aver fame fisica.
Almeno per ora così mi pare:)

Faltea 10-10-2011 20.36.17

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 104854)
Ma allora è una interpretazione errata della mente?

Si, sicuramente.
Io la vedo come una "programmazione" errata. Ma ho ancora da cogliere la matrice, è radicata nell'infanzia.

Per mia madre era fondamentale che i figli mangiassero, tanto. Forse il fatto di aver passato la guerra l'ha portata a ritenere il cibo risolutore e questo involontariamente l'ha passato a me..
Ma penso ci sia altro, più a fondo, ma per ora non ci arrivo.

Ieri pomeriggio sembravo una tossica senza dose, pazzesco. Ho avuto la classica giornata da "cibo-cibo" nella quale un mese fa avrei consumato formaggini vari, dolcetti, merendine fino ad arrivare a cena sazia ma con il piatto in tavola.
Ora no, dieta. Ad un certo punto ero una furia, una vipera.
Ho provato ad analizzare questa cosa ma non ne ero completamente cosciente, rifiutavo di avere qualcosa di strano anche con me stessa. Il classico discorso tra sordi, solo che lo faceva il mio Io sensato con il mio Io rabbioso...
Oggi riflettendoci su, entrambi gli Io erano concordi nel constatare che c'era un problema, ho rifiutato alla mia parte viziata il piacere del dolcetto e questa è diventata una belva.
Ma non è solo questo, c'è dell'altro. Non è solo un fattore emotivo, sono convinta che il fisico senta la mancanza di qualcosa e per questo mandi l'impulso al cervello, il quale non ha idea di come compensare ma nel tempo ha compreso che il cibo compensa un po' tutto, più o meno...

griselda 22-10-2011 16.00.30

Mi è capitato di vedere più e più volte di aver il desiderio di mangiare prima di aprire una pagina di matematica icon_mrgr:

Poi una riflessione:
prendiamo un bambino inappetente la madre ansiosa.
Il bambino arriverà a mangiare per calmare l'ansia della madre.
Questo porterà il bambino da adulto a mangiare per calmare la sua di ansia come da bambino calmava quella della madre.
Dovrei fare un sondaggio icon_mrgr:

Astral 22-10-2011 16.58.37

Tutto giusto, ma le soluzioni? :D

Comunque vi è una fame psicologica ma anche una fame da squilibrio biologico, tipo troppo insulina.

griselda 22-10-2011 18.09.55

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 105243)
Tutto giusto, ma le soluzioni? :D

Comunque vi è una fame psicologica ma anche una fame da squilibrio biologico, tipo troppo insulina.

Eh hai ragione le soluzioni non sono sempre facili e noi lo sappiamo bene.
Per il secondo problema credo che si trovino soluzioni anche farmaceutiche o alimentari mentre per la prima soffrire fino a che si resiste spostando il minimo di volta in volta? :)

Astral 22-10-2011 18.26.37

Io ho notato che se inizio la giornata bevendo d'acqua, il corpo mi fa venire continuamente sete, ed invece di richiedermi più cibo, mi richiede più acqua. Forse a volte avremmo bisogno di bere di più ed il corpo interpreta male.

Per la fame biologica sto provando la rodiola rosea, che aumenta anche i livello di seretonina, ed aiuta nello studio.

Poi c'è anche un'altra cosa che sottovalutiamo: parliamo di fame biologica, psicologica, ma nessuno parla di GOLA :D

griselda 22-10-2011 19.10.01

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 105246)
ma nessuno parla di GOLA :D

Parliamone,parliamone :D

Faltea 24-10-2011 12.21.08

Sembra assurdo da dire, ma con la dieta la fame emotiva è andata scemando.
Ci sono state giornate che mi sembrava di impazzire, di essere in astinenza! Eppure ora quel senso di, che conosciamo tutti, non c'è più.
forse il fisico ha bisogno di un regime alimentare fisso? Di "essere messo in riga" e il mio "sottostare alle sue esigenze" pensando di far bene è stato solo un viziarlo?
Anche i dolci ora sono passati in secondo piano, voglia di cioccolata? Cos'é?
nonso.gif

Per carità, mooolto meglio per me! Ma è strano non trovate? Si direbbe che più rimani a cibi insipidi più la voglia cresce, invece..

dafne 30-12-2011 01.12.42

C'è una frase che ho sentito guardando un programma su un un tizio molto obeso che si sottoponeva a una dieta.
Ad un certo punto il trainer insisteva a chiedergli perchè mangiava perchè se non avesse capito che cosa lo spingeva a mangiare non sarebbe cambiato mai (ricorda nulla.?..sgrunt).

Bon la cosa che il tizio reprimeva era una cosa di un certo peso ma la frase che mi ha colpito mentre questo spiegava come stava cambiando è stata "..per tutti quelli che mangiano mangiando le proprie emozioni.."
Un clik.

Ok, razionalmente lo sapevo già, si mangia per compensare, per mandar giù un boccone amaro, per reprimere coprire mettersi un cuscinetto protettivo...ecc..ma il cosa mi sfuggiva nettamente. Il cibo da mandar giù sono le emozioni, quelle che non riusciamo a gestire o non vogliamo gestire. Poi ogni emozione ha il suo fatto scatenante, il suo sintomo ripetitivo ma questo tizio non voleva ammettere con se stesso e gli altri di essere omosessuale e ha avuto una frase splendida perchè ha detto che non voleva mostrare di sentirsi solo...emozioni. Le mangiamo assieme ai biscotti alla pizza magari e cerchiamo di digerirle ma non funziona, il corpo non può farlo e nemmeno la mente.

L'acqua discioglie, diluisce. La dieta rigida obbliga a un rigore mentale, elimina, pulisce e schiarisce le idee. Poi c'è indubbiamente la gola, che fà rima con pigrizia che in linea generale predispone al caos, al disordine.
Uhm..pappa buona per stanotte :H

Faltea 30-12-2011 12.06.37

Daf, altro lato della medaglia, la rigidità della dieta mi ha portato a perdere l'appetito, per cui quello che asserivo sopra non è del tutto corretto.
Il mettere in riga il fisico ha creato un meccanismo strano che mi ha portato a rifiutare i cibo.
Mangiando alimenti insipidi, ho tolto il piacere (forse a livello mentale) del cibarsi.
Si può dire che involontariamente sono finita dall'altra parte.
Spaventata, mangiavo per forza, sono andata dal medico il quale mi ha imposto di mangiare quello che mi fa gola, di non abbuffarmi ma se avevo voglia di un cioccolatino o che di mangiarlo.
Dura, perché è la mente che controlla tutti questi meccanismi e se prende il sopravvento non ti fa piacere nulla.
Il giorno di Natale a denti alti ho mangiato un po' di quello che mangiavano gli altri, alla cena idem...
Ora si può dire che sto un po' meglio, ma spesso ancora mi trovo a mangiare per forza.
C'è qualcosa di sbagliato in questo e credo appunto che faccia parte della stessa medaglia.
Ho cercato di analizzare i pensieri, ma non ho trovato nulla di strano all'inizio. Ora ho visto che per togliermi la gola in automatico la mente pensava "tanto non ti piace" come la volpe con l'uva.
Siamo così fragili?

griselda 12-02-2012 14.54.07

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 107663)
per tutti quelli che mangiano mangiando le proprie emozioni.."

L'altro giorno ho iniziato ad avere paura e ieri mi sono mangiata l'immangiabile.
Mi vedevo dirmi che non dovevo ed infischiarmene assurdamente: volevo mangiare, volevo sentire i sapori e farli passare attraverso la gola.
Ho come una sensazione che non riesco a prendere per intero dalla gola. A volte ho proprio la sensazione che è lei a volere, vuole quel qualcosa che si sente lì dentro.
Come se dovessi prendere coscienza di qualcosa che non colgo, questa è comunque l'idea che mi sono fatta.
Mi è capitato di farmi fuori una scatoletta di caramelline alla menta fredda perchè le sentivo trapassarmi la gola provocandomi una sorta di piacere/dolore sottile. blink.gif nonso.gif
E poi chiaramente il volere e rivolere provare quella sorta di piacere/dolore.
Provavo la stessa cosa quando il fumo passava in gola dandomi anche lì la sensazione di sentire la gola.
Ma perchè questo bisogno?
A cosa è legato?

Per quasi tutta la mia vita fumando non ho mai gustato il cibo non mi intressava il cibo grossolano mi interessavano di più le impressioni, nutrivo più l'anima del corpo.

Prima fumando non usavo il gusto come senso, non ho mai fatto esperienza del cibo come modo di riempirmi. Fumavo e mi anestetizzavo in certo modo.

Adesso mi vedo come se volessi attraverso il cibo nutrire l'anima ma alla fine riesco solo a gonfiarmi di grasso inutilmente.

Io sono portata per gli eccessi, sono quella che mangia un certo cibo sino a nausearsi e poi non lo vuole più vedere per mesi anni etc
Perchè invece facendo la dieta finita la dieta che mi è costata sforzo, sacrificio fatica e sofferenza piano, piano riprendo i chili che avevo perso, in pratica una situazione frustrante e mi pare anche inutile.
L'unica soluzione mi pare quella di seguire la mi indole dell'eccesso per risolvere e passare dall'altra parte.
Ma seguire l'eccesso nel cibo cosa vuol dire? Mangiare in modo assurdo e continuato tutti i giorni a tutte le ore sovraccaricando il corpo e creando una specie di corto circuito?
Non mi è chiaro nonso.gif

Eh si sono esasperata da questo ossessivo bisogno di cibo di cui il mio corpo però non ha assolutamente bisogno.

dafne 12-02-2012 21.51.59

Sono ingrassata di nuovo anch'io Gri, non ancora tantisssimo ma abbastanza da suonare campanacci d'allarme.

Da ragazza mangiavo quel che volevo e non ingrassavo. Anche nei brevi periodi di soddisfazione è capitato.
Ho notato che ci sono periodi di stress che mi fanno ingrassare con l'acqua, o quasi, e periodi di "buona" che metabolizzano più rapidamente il cibo. Indubbiamente l'età rallenta il process, sigh, ma c'è qualcos'altro.

Ho una mia idea, forse fantasiosa e che potrebbe non servirti a nulla ma credo che oltre al fisico si sia modificato qualcosa nel mio metabolismo, crescendo, non solo fisico ma anche emozionale.

Ho raggiunto questo pensiero:
Se voglio farmi passare la fame e restare magra mi tocca la dieta a vita. Azz
Non si tratta più di togliere qualcosa che è momentaneamente in eccesso ma un eccesso solidificato nel tempo, adipe affezzionato altro che grassetto leggero 8-)

Comunque le emozioni da mandar giù sono indigeste come il sangue, stà che alla fine o le soffochi digerendo altro oppure le ributti su.
Meccanismo tipico dei disturbi alimentari no?

Prima ho cercato di farci caso. Ero sazia, fisicamente ma volevo mangiare mangiare mangiare.C'erano degli avanzi ed era un vero peccato....:(
Dentro qualcosa mi diceva piantala o rigetterai ma qualcos'altro voleva voleva voleva.
Forse quello che tu identifichi con la gola.

Ma non era qualcos'altro, ero sempre io. Razionalmente sapevo che stavo ingoiando più di quel che potevo ma volevo volevo lo stesso perchè quel qualcosa voleva proprio rigettare.
E' pazzesco anche solo da pensare ma il meccanismo espulsivo era il desiderio nascosto.
Non l'ho ancora rielaborato ma in fondo coincide con la tua sensazione di dover esagerare fino a esplodere.
Il problema è che non ne siamo capaci. Io perlomeno, non riesco, il rigetto è una situazione che evito sempre al limite, per un pelo, oppure se è autoindotto è sempre blandito perchè organizzato dalla mente. Non sò se si capisce.

Forse non sono emozioni particolari a essere soffocate (soffocare significa togliere aria, curioso che si usi questo verbo con delle "cose" come le emozioni normalmente associate all'acqua....) ma le emozioni in generale.

Mi ha colpito quello che ha scritto Faltea che ha proprio smesso di sentire lo stimolo della fame.

Non sono molto esperta di malattie alimentari ma forse esistono delle cose comuni sul piano fisico che possono poi essere portate per analogia sull'emozionale.
Potremmo provare a vederle insieme partendo da quello che si dice sempre e vedere se è così..

Tipo.

Si mangia senza necessità fino a stare male per colmare un vuoto, una mancanza di tipo affettivo.

Gli eccessi alimentari sono paragonabili alla febbre da shopping o al continuo desiderio sessuale.

Chi è in preda a una crisi non capisce null'altro se non il desiderio che lo stà travolgendo.


leggo.gif

diamantea 12-02-2012 22.19.04

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 109641)
Io sono portata per gli eccessi, sono quella che mangia un certo cibo sino a nausearsi e poi non lo vuole più vedere per mesi anni etc

Fino a quando arrivi alla saturazione?
In qualche modo associo questo processo con altra esigenza di saturare nominata da Ray nel 3d della trasmutazione.
Cioè energeticamente si sente l'esigenza di saturare delle parti ma non sapendolo fare nella zona giusta e nel modo giusto saturiamo con ciò usiamo per compensare, cioè il cibo.
Non so come funziona questo processo di saturazione, e a cosa serve di preciso, però se l'intuizione è giusta si potrebbe affrontare l'argomento sotto altra luce e in altro luogo.
Potresti dire qualcosa in merito Ray, se la mia intuizione è giusta?

griselda 12-02-2012 22.41.21

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 109652)
Sono ingrassata di nuovo anch'io Gri, non ancora tantisssimo ma abbastanza da suonare campanacci d'allarme.

Da ragazza mangiavo quel che volevo e non ingrassavo. Anche nei brevi periodi di soddisfazione è capitato.
Ho notato che ci sono periodi di stress che mi fanno ingrassare con l'acqua, o quasi, e periodi di "buona" che metabolizzano più rapidamente il cibo. Indubbiamente l'età rallenta il process, sigh, ma c'è qualcos'altro.

Ho una mia idea, forse fantasiosa e che potrebbe non servirti a nulla ma credo che oltre al fisico si sia modificato qualcosa nel mio metabolismo, crescendo, non solo fisico ma anche emozionale.

Ho raggiunto questo pensiero:
Se voglio farmi passare la fame e restare magra mi tocca la dieta a vita. Azz
Non si tratta più di togliere qualcosa che è momentaneamente in eccesso ma un eccesso solidificato nel tempo, adipe affezzionato altro che grassetto leggero 8-)

Comunque le emozioni da mandar giù sono indigeste come il sangue, stà che alla fine o le soffochi digerendo altro oppure le ributti su.
Meccanismo tipico dei disturbi alimentari no?

Prima ho cercato di farci caso. Ero sazia, fisicamente ma volevo mangiare mangiare mangiare.C'erano degli avanzi ed era un vero peccato....:(
Dentro qualcosa mi diceva piantala o rigetterai ma qualcos'altro voleva voleva voleva.
Forse quello che tu identifichi con la gola.

Ma non era qualcos'altro, ero sempre io. Razionalmente sapevo che stavo ingoiando più di quel che potevo ma volevo volevo lo stesso perchè quel qualcosa voleva proprio rigettare.
E' pazzesco anche solo da pensare ma il meccanismo espulsivo era il desiderio nascosto.
Non l'ho ancora rielaborato ma in fondo coincide con la tua sensazione di dover esagerare fino a esplodere.
Il problema è che non ne siamo capaci. Io perlomeno, non riesco, il rigetto è una situazione che evito sempre al limite, per un pelo, oppure se è autoindotto è sempre blandito perchè organizzato dalla mente. Non sò se si capisce.

Forse non sono emozioni particolari a essere soffocate (soffocare significa togliere aria, curioso che si usi questo verbo con delle "cose" come le emozioni normalmente associate all'acqua....) ma le emozioni in generale.

Mi ha colpito quello che ha scritto Faltea che ha proprio smesso di sentire lo stimolo della fame.

Non sono molto esperta di malattie alimentari ma forse esistono delle cose comuni sul piano fisico che possono poi essere portate per analogia sull'emozionale.
Potremmo provare a vederle insieme partendo da quello che si dice sempre e vedere se è così..

Tipo.

Si mangia senza necessità fino a stare male per colmare un vuoto, una mancanza di tipo affettivo.

Gli eccessi alimentari sono paragonabili alla febbre da shopping o al continuo desiderio sessuale.

Chi è in preda a una crisi non capisce null'altro se non il desiderio che lo stà travolgendo.


leggo.gif

No, no hai perfettamente ragione sul metabolismo è cambiato è proprio così. Non so come funzioni perfettamente ma so e sento che è cambiato ma era già mutato prima che smettessi di fumare perchè già avevo preso dei chili quattro o cinque mi pare, e non mi era mai capitato senza eccedere nell'alimentazione.
Va da sè, che il rallentamento è dovuto all'età da una parte e dall'altra c'è stato un problema per me legato allo smettere di fumare che ha inciso, ma bon dico si può rimediare....ma non riuscirci è frustrante e questo è un altro di quei sentimenti che peggiora la situazione.

Sai che il tuo discorso sul rigettare....mi ha ricordato che questo mi capitava prima di smettere di fumare (chiedo scusa se menziono questa cosa ma per me è una tappa a cui far riferimento ) saltuariamente di esagerare con il cibo, sempre senza coscienza visto che me la sono ricordata ora....e rigettavo...
Ora invece la cosa è diversa nel senso che mangio con quell'eccesso come hai ben descritto tu, sapendo di non fare il mio bene ma non resistendo all'impeto che mi invade e mi travolge, so che ingrasserò e in quel momento a quella parte di me che si sta strafogando non gliene frega niente. Poi il coccodrillo.....piange.
Stasera mi sono osservata bene ero come invasata blink.gif dovevo masticare, era come uno di quei personaggi da film ch enon mangia da un sacco di tempo era una sorta di frenesia :bleah: e ora il mio stomaco non rigetta più e io ingrasso tengo tutto dentro menomale che almeno l'intestino ora funziona altrimenti chissà....? Però ho ripreso tutti i chili e sai perchè?
Perchè ho evitato la bilancia non volevo farmi male il doppio: mangiando e poi fustigandomi. Sì ci sono riuscita a non torturarmi dopo aver mangiato, perchè mi sono detta se vuoi mangiare mangia ma non salire sulla bilancia perchè in verità non vuoi dimagrire o se lo vuoi lo pretendi con un miracolo e per farlo devi diventare una maga icon_mrgr: bene ieri però volendomi comprare un bel maglioncino ho visto spogliandomi davanti ad uno specchio non mio (anche questo è il colmo che qui non mi veda come mi sono vista là) ho preso coscienza del grasso in eccesso e che ho ripreso i chili che avevo perso.

Sì anche a me quel che ha detto Faltea mi ha fatto pensare....però non penso sia qualcosa che ha attinenza con me io sono convinta che smetterei di mangiare se riempissi con altro....quindi il lavoro credo che sia relativo a quel vuoto ad arrendercisi, un po' come hai scritto tu dicendo che dovresti arrenderti alla dieta perenne (sempre se ho capito bene eh?)
Il mio ora non è affettivo, non mi manca l'affetto, non mi manca l'attenzione, non mi manca quel che desidero allora mi domando cosa mi manca??????? Che cosa è quel vuoto?
E mi sono risposta che la sensazione di essere viva, voglio sentirmi viva!
Mi manca di sentire Dio dentro di me.....ma non so come fare non ho ancora imparato come ha scritto Uno da qualche part, mi spiace non ricordo dove.....che è quella sensazione che si prova quando si è innamorati ma che non è necessario esserlo
Non voglio essere blasfema ma io vorrei capire cosa ha a che vedere Dio con l'adrenalina e con la capacità di rimanere senza attaccare o fuggire io voglio capire questa cosa e sono sicura che se la imparo smetto di mangiare in eccesso.stosvegli:leggo.gifabbraccio:

griselda 12-02-2012 22.46.38

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 109653)
Fino a quando arrivi alla saturazione?
In qualche modo associo questo processo con altra esigenza di saturare nominata da Ray nel 3d della trasmutazione.
Cioè energeticamente si sente l'esigenza di saturare delle parti ma non sapendolo fare nella zona giusta e nel modo giusto saturiamo con ciò usiamo per compensare, cioè il cibo.
Non so come funziona questo processo di saturazione, e a cosa serve di preciso, però se l'intuizione è giusta si potrebbe affrontare l'argomento sotto altra luce e in altro luogo.
Potresti dire qualcosa in merito Ray, se la mia intuizione è giusta?

Sì brava è questa l'idea che mi sono fatta speriamo che Ray ce ne possa parlare


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