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Perchè nessuno sa donde veniamo, dove andiamo, perchè siamo qui. Non potendo rispondere a queste tre capitali domande siamo come ciechi. Sarebbe dunque prova di demenza e superbia sconfinata pretendere di guidare altri. Abbiamo tuttavia un potente faro che illumina il nostro cammino che è la nostra coscienza. Se poi ci mettiamo gli occhiali dell'umiltà allora c'è anche caso che ci si pozza orizzontare un pochino. Ed è questo il mio più vivo augurio a te, agli amici di Ermopoli e naturalmente al sottoscritto! :) Ciao! |
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Parlarne? L'ho fatto in 3 pagine, inoltre il periodo di cui parlo, avevo anche 17-18 anni ed è normale che vedevo le cose in modo molto diverso. Quello che so per certo è che mi interessa un percorso che sviluppi armonicamente corpo, mente e spirito se cosi vogliamo chiamarlo o forse è più corretto dire anima, perchè mi pare che lo spirito è quello che è già perfetto cosi. Certi metodi spirituali, li ho mantenuti, ma è chiaro che la spinta a fare sempre di meglio, ad approfondire e quant'altro è molto forte. Forse non sono pronto a nessun passo, o a nessun sentiero, ma non mi va nemmeno di rimanere nella stasi o dovermi fare piacere il cattolicesimo perchè sarebbe una forzatura. Cambiare comunità cristiana? Volendo ce ne sono di tutti i colori, ed alcune combacerebbero a pieno coi miei principi, ma come ha detto pure Ray (mi sembra) non è di giovamento scegliere un percorso facile, percorso che oltretutto nonostante si facile, manco mi ci sento di entrare. E' vero che devo guardare me stesso, ma vedere gente che segue religioni e poi non si smuove di un passo, mi deprime un po'. Ormai mi sembra che certe cose si sono trasformate e non puoi chiedere ad una rana di tornare girino.:C: |
Secondo me sei un cattolico un po' delusoabbraccio: .
E' normale avere dei momenti di stasi dove non sai dove girare, ma io rifletterei sul perché sento il bisogno di una religione, di credere in qualcosa. Magari è priprio questo che ti vuole far evidenziare questo periodo... il bisogno di non avere bisogno:) Penso (anzi ne ho fatto una mia convinzione) che se il mio cammino avesse bisogno di quacosa per farmi progredire me lo metterebbe davanti, bello o brutto che sia, per cui quello che abbiamo di fronte è dove dobbiamo andare/chi dobbiamo essere.:) |
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Te li riproporrà, a volte cambieranno forma per vedere se capisci, ma se non stai un pizzico attenta a cogliere le occasioni (intese nel senso del discorso, non la maglietta in saldi) hai voglia a roba che che ti si mette davanti. Ho puntualizzato perchè è una delle trappole dei tipi mentali. |
E' vero quello che dice Uno, se potessi riassumere con uno schema, lo avrei messo cosi:
Cambiamento mio personale--->Frequentazione normale della chiesa---> richiesta di approfondimento da parte del parroco----> volontà mia. Mi soffermo sull'ultimo punto perchè è quello che diceva Uno, cogliere le occasioni. Oggi come oggi invece ne discrimino molto. Se è per questo mi è stato proposto di tutto, evangelisti, o di entrare in circoli esoterici. Non me la sono sentita, forse sono occassioni perse, però bisogna vedere quelle giuste. Piuttosto a volte mi capita che certe esperienze rivengono ciclicamente... Essere un tipo mentale... da che si vede? |
Vediamo se riesco a spiergarlo (Uno leggi icon_mrgr: che non scriva come al solito lasciando mezza roba per strada)
Un mentale ragiona su ogni cosa, non lascia spazio alle emozioni. E' simile ad un filtro davanti alle tue percezioni, un tradimento visto dal mentale può essere preso con calma, quasi rassegnazione in quanto nella sua logica ci poteva stare, vengono valutati i pro ed i contro della situazione e cercherà di risolvere il problema "a tavolino", l'emozionale si fa prendere dalla disperazione, dal dolore, da una marea di sentimenti che il mentale lascia alla logica (ho messo gli eccessi per meglio comprendere, ma in realtà se un mentale viene tradito e nella sua logica non era previsto va nel pallone emozionalmente peggio dell'emozionale). Un mentale vive di logica, mangia logica lascia poco spazio alle emozioni. Tutto è calcolato, non ama gli imprevisti (di rado capitano) tende a cercare il controllo attraverso la valutazione delle variabili ed ha un buon autocontrollo. L'essere mentale deve ricordarsi (e questo lo dico per gli altri mentali come me) che non si vive solo di logica e che come in tutte le cose la via giusta è la via del mezzo lasciano il giusto spazio alle emozioni. 8-) Piccola postilla: i serial killer per la maggiore sono persone mentali (hanno una logica ferrea nella ricerca delle loro vittime, il modus operandi è strettamente fissato da un'atteggiamento mentale) E considerando il discorso del potenzialmente... diciamo che i mentali hanno più possibilità di diventare dei seriali di altriicon_mrgr: |
P.S per Faltea: mi interessa moltissimo il discorso sui mentali, i fisici, gli emotivi, ma c'ho paura che se non approfondiamo altrove, si incasina ancora di più il topic :)
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