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Il male che funzione ha? Quella di farci vedere dove stiamo sbagliando, o le parti che stiamo più trascurando. Mi viene un esempio stupido: qualcosa va a male, in putrefazione, quando non viene consumata, o utilizzata o è messa li. Le parti di noi che rimangono nascoste ed isolate sono più soggette a male, mentre una sostanza amalgamata in modo omogeneo, sarà integra. Direi che il lavoro difficile del ricercatore spirituale, è quello di scoprire inanzitutto quali sono queste parti (secondo qualcuno sono 14, però io non saprei) e cercarle di integrare. La difficoltà sta nel fatto che corpo, mente, anima vogliono spesso cose diverse e contrapposte, da qui nascono i conflitti. Male, cattiveria, qualcosa che sta in cattività, ovvero è prigioniera. Diciamo che è questo principalmente. Se fossimo identificati con lo Spirito, dubito che faremmo i danni che facciamo.:C: |
Quando ero piccola, meno di otto anni, ho ucciso una farfalla. Me lo ricordo benissimo, come fosse adesso, l'ho catturata e siccome volevo tenermela perchè aveva le ali bellissime ho deciso di ucciderla, nel modo peggiore, con un sasso.
Mi ricordo come fosse appena successo il colpo sul sasso e le ali maciullate. Mi sono resa conto d'improvviso della mostruosità, e oltretutto avevo anche rovinato le ali, era morta e morta per niente. Ho smesso di uccidere insetti, compresi ragni, per moltissimo tempo ma la furia distruttiva non è mai svanita. Alle volte credo che potrei provare piacere a uccidere se fossi sufficientemente stanca e carica di rabbia. Mi darebbe fin sollievo..o almeno questa è la trappola che vivo perchè poi il sollievo non c'è..come nella litigate, nella vendetta o anche nel principio del forte desiderio, meglio dire brama forse, che ti spinge e ti carica ma quando la soddisfi ti svuota e dà nulla. Bello lo spunto sulla cattività Astral, non ci avevo mai pensato, in effetti il male ti segrega e ti domina costringendoti entro pareti di...non saprei..possiamo dire limiti personali, materìali? leggo.gif |
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L'esperienza come quella di Daf, dell'uccisione della farfalla, le ha fatto capire l'inutilità dell'uccidere, la crudezza di togliere la vita e l'ha resa migliore, non ci ha provato piacere...ma se fosse avvenuto il contrario? avrebbe vinto la parte di Male, la qual cosa se avessse ucciso un cane, un gatto...un bambino, gradazioni diverse, molteplici dove prende sopravvento il Male, entità negativa e potente allo stesso modo del Bene. Da un po' di tempo provo repulsione a mangiare la carne, penso alle crudeltà che ci sono dietro questo processo mercificato, penso che potrei vivere bene anche senza, ho letto svariati libri piuttosto convincenti sull'inutilità della carne, ma quello che mi spinge sempre di più verso questa scelta è il raccapriccio della sofferenza, il dolore di morti violente, il sangue che deve scorrere per saziare un corpo fatto di sangue e pulsioni materialmente uguali. Il Male si nasconde anche lì nei banchi dei supermercati? |
Mi fai venire un dubbio Filo.
Male e crudeltà sono la stessa cosa? Voglio dire, il male necessità di esistere per far esistere, manifestare, il bene..non vorrei dire che sono forze neutrali ma non mi viene l'aggettivo. Uccidere per sfamarsi è biologico e normale, uccidere per il piacere di farlo è crudele e deviato. Torturare è un male che è privo di un senso, di una reale funzione.. Non sò non riesco a metterla giù meglio. |
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Prova a pensare alle catene di lavorazione dei polli, dei maiali, dei pulcini e poi fammi sapere se in quelle azioni cruente e a volte sadiche compiute per scellerataggine non sono la manifestazione del Male che incombe sul mondo, agisce per mezzo di stolti, di povera gente in cui la spiritualità è ben poca cosa. Uccidere per sfamarsi non è bilogico, fa solo comodo pensarlo, ci sono animali erbivori e animali carnivori, pensa agli elefanti così grossi si nutrono solo di erba! Anche nel comune pensiero se si pensa ad un leone accostiamo alla sua immagine la violenza, se pensiamo ad una giraffa, invece, mai saremmo capaci di fare altrettanto. L'uomo può vivere anche senza la carne secondo il parere di famosi medici, non ultimo Veronesi, da sempre vegetariano. |
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Con questo vorrei provare a veicolare un concetto (non certo nuovo, se ne era già parlato): Filo, riesci ad immaginare un'azione qualsiasi che non comporti male in una qualche misura? |
i bambini spesso sono crudeli ma non per questo hanno a che fare con il male.
o forse si? |
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Io non parlarei di male in termini cattiveria o bontà perchè ci porta solo a dare dei giudizi soggettivi sulle azioni altrui senza esserci dati la possibilità di capire e si rischia di girare a vuoto. Noi che invece ricerchiamo la trasparenza...e l'oggettività dobbiamo ampliare la visuale. Penserei più ad un guerriero che va in guerra e con forza e coraggio combatte per resistere. Uno più su parlava di resistenza e la identificava con l'uomo. Era un punto importante. |
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Posso interpretare le tue parole così? Se sbaglio correggimi. Non ci sono dubbi che sono pochissimi quelli che non lo subiscono e che altrettanto pochissimi sono quelli che cercano di ricordarsi di ricordarsi di averlo notato.. Il punto non è tanto cosa fa l'uomo ma come lo fa. Nel tuo esempio e come ti fa notare Ray, mangiare dobbiamo mangiare e se non sono gli animali è una pianta che in quanto nasce cresce e muore meccanicamente come un animale e noi umani è viva intendendo la vita proprio così, poi c'è altra vita ma non è inerente adesso. Se osservi la natura, un leone che a te ispira violenza a me ispira forza e potenza. Non uccide... va a caccia e si nutre per sopravvivere. Non caccia più di quelloc eh gli serve e questo è bene. Non uccide per dimostrare la sua forza e questo è bene. Non si diverte a spaventare i più deboli e questo è bene. Uccide per mangiare e questo è il suo bene. Ma la gazzella uccisa era madre di un piccolo cucciolo... e questo è un male. Ma è inevitabile. La comprensione di questo meccanismo naturale sta alla base per l'applicazione di ciò che comunemente vien detto "fare il male minore". Facciamo un esempio: hai la possibilità di salvare 30 persone dalla morte tra adulti anziani uomini e donne, ma ti viene chiesto il sacrificio di un bambino per poterlo fare. Sei costretta a scegliere o verranno uccisi tutti. O la vita di un bambino o le altre persone. Cosa farai? E' difficile vero? Ma è così.. c'è sempre un innocente o più da sacrificare agli dei. |
Si Filo, capisco il discorso che fai sugli animali, quello di cui è male, è come vengono allevati, trattati come bestie e comunque ogni azione ha delle conseguenze (alimentazione cattiva, tumori).
Si l'intento come ha detto Sole conta, ad esempio uccidere una persona che sta mettendo una bomba in una scuola di bambini, io non lo vedo male. Certo l'azione ideale sarebbe riuscirlo a neutralizzare, ma purtroppo come si dice in tanti casi bisogna scegliere il male minore. Chi è illuminato dallo Spirito Santo, sa sempre qual'è il male minore, ed il bene supremo, ovvero non un bene egoistico di tornaconto personale, ma l'azione che scatena una catena di bene che riguarda più esseri. Si dico più esseri, perchè il bene è un energia che dovrebbe prendere in considerazione l'universo intero. Il caso di Sole è estremizzato, ma succede per esempio quando un medico deve scegliere se salvare la madre, o il bambino. Uno dei due muore, e l'altro soffrirà per la perdita. Credo che il male esista solo nell'uomo, infatti un animale non uccide perchè erediterà tutto, o per divertimento. D'altra parte però credo che esiste una forma di male diabolica che è alimentata dalle gerarchie inferiori. Quando un uomo uccide per esempio non per un tornaconto personale, ma per il desiderio di vedere quella persona soffrire e trarne piacere, ci vedo in azione una forma demoniaca. Poi noi ragioniamo in termini di giusto o sbagliato, ma secondo me vedo le azioni come una serie di sfumature, alcune sono bianche, altre grigie al 20%, altre al 70, altre sono nere. C'è un male poi che è necessario, che è quello che non tutti i mali vengono per nuocere. Spesso associamo al bene la creazione, e al male la distruzione. Ricordiamo che un eccesso di creazione può portare anche al male, e un ordinata distruzione, può ripristinare l'equilibrio. |
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Amo molto i cani però penso che la loro natura sia un gradino inferiore all'uomo, l'uomo dovrebbe avere la possibilità di migliorarsi, di salire quella scala spirituale che lo porti a vivere più in alto, sempre più vicino all'Entità del Bene e più si avvicina più percepisce l'orrore del comune fare. Anche l'erba è una forma di vita, comunque dai non esageriamo, i livelli di sofferenza sono molto diversi, mangiare i fagioli, i legumi, le uova non sparge sangue...dolore... sei mai andato in una qualche azienda dove lavorano le carni? Il terrore degli animali è qualche cosa di straziante, le loro urla ti penetrano dentro, avverti davvero Il Male, è lì presente e si impossessa di quegli operai che ridono, scherzano mentre infliggono pene crudeli a esseri impotenti, legati ad aspettare il proprio turno, quello è il Male che agisce, potente e imbattuto. |
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L'esempio che mi porti è un po' estremo, tuttavia anche se sceglierò di sacrificare il bambino secondo me non lo sacrificherò agli dei ma all' Entità-Male che mi ha messo alla prova e ha vinto! Mi chiedo comunque se la vita di un bambino valga la vita di 30 persone, qual è il metro di giudizio che mi spinge a sacrificare il bambino? |
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Quanto al discorso animali, io ho detto semplicemente che si potrebbe fare il male minore, ovvero allevarli bene prima di mangiarle, piuttosto che trattarli come oggetti. Il fatto che devo sopravvivere, non mi autorizza ad allevarli per esempio come avviene oggi. Si è vero tutte le azioni sono comprese di bene e male, ma se fosse cosi, non dovremmo nemmeno proporci una morale migliore o un cammino spirituale, tanto qualsiasi cosa di bene facciamo è anche allo stesso tempo male. Non saprei, secondo me c'è il discernimento tra i due, e non vorrei che qualcuno utilizzasse questa relatività per fare quello che vuole...fiori.gif Filo certe teorie sull'alimentazione vegetariana, solo state create anche per il business che c'è sui prodotti biologici. dovresti mangiare solo cibi naturali e di qualità, cereali integrali il che implica pure un bel costo. (cmq di questo se cerchi sul forum se ne parla altrove). Ti dirò che c'è gente che parla alle piante, ed è stato dimostrato che persino le pianti hanno emozioni primordiali. Inoltre non saprei se gli animali vivono in modo cosi meccanico come ha detto Sole, secondo me sono dotati di una loro intelligente ed un "anima" inteso come cuore, a volte anche superiore a quello di certi esseri umani. |
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Posso dire che per alcune cose non bastano 30/40 anni, sono conquiste a volte lente e faticose, la scala dei valori è tutta in salita, spesso non riusciamo a vedere con lucidità, ci barrichiamo dietro false credenze. |
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Sto parlando di 6,7 anni, io non sopportavo che insetti che non centravano nulla, venissero schiacciati da dei deficienti e mi sentivo in dovere di fermarli. Ovviamente questo nella mente del bambino, anche i bambini non sono tutti uguali e hanno anche oltre l'educazione il loro patrimonio genetico. Io ho trovato sempre crudele uccidere gli animali, una volta per sbaglio è successo a me, e mille sensi di colpa, ma secondo me conta anche l'intento. Il male non la vedrei soltanto come una scelta inconsapevole o meccanica, c'è chi fa il male e lo sa che è male, semplicemente non gliene frega niente, o pensa che chi attacca per primo attacca due volte. Gli unici impulsi che potrei vedere naturali ma inconsapevoli, è quando il bambino tocca il seno di una madre, una zia o una maestra, perchè sente l'energia sessuale e non capisce. |
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La prima come dici tu si può imparare anche a 30/40 anni oppure mai, la seconda è possibile per certe cose anche dopo pochi giorni di vita. Ti faccio un esempio preventivo: non ti serve conoscere il funzionamento di ogni meccanismo del sistema sterzante e differenziale della tua auto per scegliere se andare a destra o sinistra girando il volante. Per capirci meglio, la famosa conoscenza che implica la responsabilità è già quella della possibilità di scelta, non quella delle conseguenze, ovviamente la seconda aumenta enormemente la responsabilità, ma la prima non ne è esente. |
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Se pesti una lucertola senza accorgertene sei innocente, in tutti gli altri casi sei responsabile, più o meno ma sempre responsabile. Sposta il discorso, prendi un assassino che da una sola coltellata ad una persona e l'uccide e prendi l'assasino che da (ferocemente) 20 coltellate. Il primo è quasi innocente? (pur avendo già detto che il "quasi" non esiste in questo caso) Gira completamente il discorso. E' più importante un bene fatto con la consapevolezza di far del bene o uno fatto scegliendo ma spontaneamente? Sono uguali, non avrebbe invece lo stesso valore un bene fatto per sbaglio o senza la minima scelta anche se ovviamente noi che preferiamo il bene ne saremmo comunque contenti. Andando oltre, come già detto in altre occasioni, anche il non scegliere è una scelta, ma qua mi fermerei prima, vivisezionare troppo ci impedisce di vedere i passaggi. |
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Il Bene fatto consapevolmente scegliendo di farlo ha un valore intrinsico maggiore, coinvolge la persona nel profondo,anche se poi il risultato della sua azione non cambia |
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Ma se un bambino o un gruppo di bambini crescesse in un ambiente dove seviziare un gatto fosse considerato giusto avrebbe la stessa nostra idea di bene e male? Sicuramente no, avrebbe la sua idea di male e di bene. Per lui sarebbe normale far del male al gatto e non lo considererebbe Male. Tornando al discorso di prima evitare il male o non vederlo come volontariamente faccio io è una limitazione. |
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