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Scherzo Uno in effetti parlava di energia sessuale non di sessualita' con tale fine...... pero' non so se lo ha detto solo per '' decenza'' in forum. |
Stavo leggendo il libricino dei 5 riti tibetani
-Peter kelder - I cinque tibetani- (Compralo su Webster QUI e aiuterai Ermopoli) e volevo chiarimenti su questo passaggio per il secondo rito: Citazione:
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Vuol dire che se si riesce mantenendo le gambe tese si possono in maniera gravitazionale portare appena un pò oltre la linea parallela con il pavimento. Come per alzare un pochino il bacino da terra. Questo sollecita maggiormente i muscoli addominali e l'estensione dei muscoli lombari e delle gambe. |
Con domani si ricomincia :sornione: .....é la decima , no undicesima , no non dodicesima che " Ricomincio da tre " ... già come il film di Troisi , bellissimo ...icon_mrgr:
Bon ogni volta che ricomincio mi si pone il problema della respirazione .. chiedo , si respira come solitamente si fa con qualsiasi esercizio fisico? In fase di contrattura di espira e si inspira in decontrattura? chiedo perchè a me viene naturalmente da fare il contrario. |
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Nel libro viene descritto il modo in cui si respira. Nel primo Rito non c'è una respirazione particolare. Ci si può lascia andare. Nel secondo nell'azione di tirare su le gambe e la testa si inspira e nel portarle giù si espira. Nel terzo si inspira portando indietro la testa e l'azione stessa di inspirare aiuta moltissimo ad espandere il torace ed avvicinare le scapole di modo da creare quell'arcatura e apertura del torace. Nel quarto tirandosi su si inspira e si espira portandosi a terra. Nel quinto si inspira portandi con il sedere in alto e si espira torando giù. Però c'è da dire che abbinare la respirazione al movimento è già un passo avanzato. Si può tranquillamente farlo senza pensare troppo alla respirazione secondo me. |
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Ho notato, rileggendo , che Gri aveva giò precisato la respirazione nel terzo esercizio e mi era sfuggita. Non sono d'accordo che la respirazione sia ,anche se per ora , un di più . Ho provato in questi giorni seguendo le Tue preziose indicazioni e , per me , con postura scorretta contratta in avanti e conseguenti difficoltà di estensione del petto/costato , inspirare nella fase di estensione mi ha di molto facilitato sia il 3° che il 4° esercizio , permettendomi appunto estensioni che prima erano rese più difficoltose dall'espirazione che di suo porta a chiusura. |
Son contenta che ti abbia giovato Gibbi. Allora rilancio con qualcosa che può essere molto molto piacevole da sperimentare visto che ti interessa unire la respirazione alla pratica. E' molto semplice, basta che l'inspirazione abbia lo stesso tempo dell'espirazione di modo che sia l'andata che il ritorno abbiano lo stesso spazio di durata.
Ha degli effetti interessanti da notare. |
All'inizio sia le ripetizioni che la respirazione devono essere il più naturali possibile affinchè sia il corpo a guidarci se facciamo caso a troppe cose non ne facciamo bene nessuna :@@
Con il fare questi esercizi ed altri ho come avuto la sensazione che l'espansione toracica e del corpo sia da abbinare all'inspirazione, mentre la contrazione del corpo abbia a che vedere con l'espirazione. (l'ho scritto perchè vedendo vari video che girano mi pare che ognuno faccia un po' a suo modo, sarebbe secondo me da chiarire. Espando e faccio entrare l'aria contraggo e l'aria esce come se fosse un palloncino. |
Credo inizierò con questa pratica, svegliandomi un po' prima al mattino per eseguirla... Sono sicura mi aiuteranno. In questo momento mi servirebbero 10 kg di buona volontà per partire:)
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Quando dice di flettere indietro intende inarcare anche tutta la schiena e farla andare indietro? Oppure bisogna solo incurvare le spalle e aprire il torace? Uff mi sà che certi doloretti me li potevo risparmiare...attendo fiori.gif |
Devi immaginare di avere il bacino inchiodato al muro. Ciò che si muove sono il torace in apertura la testa che va indietro e se riesci stringi le scapole senza alzar le spalle mi raccomando. Se non riesci verrà con il tempo. L'importante è che l'asse del bacino-gambe sia parallelo al pavimento, non si sposti mai. Per avere un riscontro positivo di questa cosa prova a sentire se stai lavorando con il quadricipide. Se si, vuol dire che stai andando indietro con il bacino.
Se non ti è chiaro ci riprovo. magari trovo un disegno utile. Ricordarsi sempre che se il limite è iclinare indietro la testa va benissimo, se il limite è aprire il torace va benissimo, così come se il tuo limite è riuscire a guardare dietro va benissimo. Va benissimo sempre se vengono rispettano i propri limiti, diversamente non si sta facendo bene la pratica e non si ottiene nessun beneficio. Perchè i tibetani sbloccano.. ma se noi continuiamo a bloccare... |
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Per i dolorini ...pensa che io facendo proprio questo esercizio mi sono procurata uno problema al muscolo sopra al ginocchio che non è più guarito e che dovrò decidermi a fare una tac. Ma posso dire che è stato il Tibetano? Oppure che è stato qualcosa di concomitante o che era lì proprio per uscire ed è successo?nonso.gif Però penso che se segui la figura che c'è qui in forum le parole servono a poco magari potrebbe servire uno specchio per vederci mentre lo facciamo. Questo è quello che penso poi in caso il Capo rettificherà. Bacino sui dolorini icon_mrgr: |
E possibile che i Tibetani fatti la sera dalle 23 in poi possano mettere insonnia?
Graziefiori.gif |
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Ma come mai li fai a quel'ora? Non riesci proprio prima? Magari prima di cena di modo che anche l'assimilazione del cibo sia migliore? |
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Mentre i Tibetani ho trovato quell'orario per continuare a farli sempre alla stessa ora. Li faccio anche volentieri. fiori.gif |
Ho notato che usare bene il respiro aiuta a non fare fatica nell'eseguire i vari esercizi, creare armonia tra la tecnica e corpo.
Purtroppo il terzo lo eseguo in piedi per esigenza di un muscolo sopra al ginocchio che non è più andato a posto, ma questo mi ha dato l'opportunità di sentire che vengono mossi dei muscoli che non uso solitamente. Altra cosa l'ultimo il quinto esercizio consiglierei di trovare la giusta posizione provando prima come sta meglio il corpo nella posizione del ponte e poi dopo scendere per vedere se si riesce a farlo con armonia e senza fatica eccessiva in un su e giù che diventa ritmico e quasi come l'elastico che si tira e poi si ritira o una altalena questa la sensazione. Ma sopratutto controllate di non trattenere il respiro ma di trovare il tempo giusto tra l'inspirazione e l'espirazione. Buon Lavoro P.S. vorrei domandare se secondo voi mantenere l'ordine di esecuzione è importante. Lo domando perchè il faccio il terzo prima del secondo per poi scendere e lavorare da terra in pratica i due in piedi e gli altri tre a terra. Grazie P.P.S. Attenzione a non eseguire il primo esercizio a tutta velocità io ho provato e sono quasi schizzata fuori dalla stanza icon_mrgr: |
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Se vuoi e soprattutto se riesco a spiegarmi al meglio, provo a descriverti come salire e scendere senza spezzare il ritmo e la respirazione e così potresti anche recuperare la distenzione delle piante dei piedi che non puoi fare facendo il terzo in piedi. |
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Grazie Sole ascolterei volentieri e con interesse la descrizione fiori.gif p.s. dici che a quel punto il terzo quello che dovrei fare in ginocchio è meglio saltarlo proprio o lo continuo a fare in piedi? Immagino che non ha lo stesso effetto del farlo in ginocchio ma fin'ora non mi ha creato problemi per cui sto continuando così. |
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Prima della descrizione che non sono sicurissima di riuscire a portarti al meglio per via del mezzo, hai provato a mettere un cuscino sotto le ginocchia? Ti fan male lo stesso? Anche ame fanno male se sto sul duro, io metto una copertina sottile, eviterei troppo spessore, il giusto che le ginocchia siano sul morbido. Fa male? |
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Allora...il problema parte dal ginocchio penso ma poi arriva al muscolo appena sopra quello esterno sinistro della gamba sinistra questo per capirci. Poi ho provato e riprovato diverse volte a riusarlo ed ogni volta pagavo le conseguenze del volerlo ad ogni costo far funzionare mentre ogni volta che mi accucciavo sui due piedi, anzi quando tentavo di farlo scendendo piano, come quando ci si mette per parlare ad un bimbo poi il muscolo non mi reggeva più e non riuscivo più a risalire e per mesi rimanevo bloccata in una non corretta deambulazione. Da allora non ci provo più ho fatto una cura a base di vitamine che mi ha dato il mio omeopata e opercoli che mi ha fatto passare il dolore e oggi cammino bene ma non ho più forzato anche quando devo scendere a terra o rialzarmi non appoggio più su quella gamba e quel muscolo ma sopperisco con le braccia su cui ripiego. OT io do la colpa al peso eccessivo ma immagino dietro a questo problema ci sia una memoria che andrebbe scoperta ed elaborata e poi cambiata ma non so sinceramente come riuscire a farlo quindi...:) fine OT |
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'nzomma.... non c'ho capito niente, ma non importa. Visto quel che dici che soffri nel sollevarti, non ha senso spiegarti il passaggio da seduta in piedi. Dovrei essere lì a farti vedere e vedere che lo fai bene.. per non forzare sul ginocchio e sulla schiena, per cui evitiamo, io continuerei a farlo, così come fai con un accorgimento da tenere a mente se vuoi, cioè ricordati di non inarcare la zona lombare. |
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Perchè io lo faccio uguale tranne che per le ginocchia piegate e le dita dei piedi piegate anch'esse icon_mrgr: scusa ma mi vien tanto da ridere icon_mrgr: perchè sembriamo tanto quel film " non guardarmi: non ci sento" del mitico Gene Wilder (Frankestein Junior ) abbraccio: Grazie per prima e per dopo abbraccio: |
Io continuerei a farlo così come lo stai già facendo (in piedi), stando attenta a non inarcare troppo la zona lombare, perchè questa inarcatura potrebbe darti l'illusione di aprire molto le spalle mentre invece sforzi i lombi e il torace resta chiuso.
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