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Le regole (intese come strumenti per far bene le cose) non sono il male, è usarle ad occhi chiusi per un tot di anni e poi rifiutarle completamente credendo di librarsi il male, ci si libera delle regole (che aiutano a fare delle cose)... e non sempre... e non degli automatismi che si tramutano in altro. |
anche qui è un fattore di "equilibrio" a mio modo di vedere...
si finisce per fare un "calderone" confuso tra condizionamenti e regole. il condizionamento e le forzature sono una cosa molto spesso legata a un'incapacità dei genitori (o di altre fette di società) di spiegare per bene qualcosa e da cui se ci fanno stare "male" occorre agire per liberarsene (mica facile eh) ma il credere che tutte le regole siano di per se errate è un estremismo derivato da re-azione ad altro. Anche perchè una delle virtù a mio avviso di un ricercatore spirituale (e non solo) sta appunto nel darsi delle regole basate sul proprio modo di essere. come diceva uno c'è chi per muoversi deve stare in convento ed è giusto così, chi usa altri mezzi e chi ci riesce ovunque in molte situazioni di vita. questo sia chiaro è una mia opinione basata su quanto ho saputo osservare io anche e soprattutto su me stesso. |
La pornografia rende schiavi, è in genere male, ma in certe situazioni può essere utile. Ad esempio preferisco uno schiavo della pornografia che si sfoga davanti ad un immagine piuttosto che uno che può va a sfogarsi con la gente violentandola.
Tuttavia mi viene il dubbio che invece possa anche la pornografia portare a queste cose. La pornografia è male, perchè è semplicemente illusione fine a se stessa: nessuno si porterà mai a letto i tipi o le tipe che stanno su quei monitor, perchè la realtà è molto diversa. Delle regole, mi dispiace ma credo che in alcuni casi occorre liberarsene, sta a noi riconoscere quali si e quali no, poichè qualcosa che andava bene per un mio genitore non è detto che per me va bene. Tuttavia occorre tenere anche il lato positivo: io sono contento che nella mia famiglia mi è stato insegnato in modo corretto a non bere, a non fumare, a non bestemmiare o altro. Oggi scelgo queste cose non perchè mi sono state inculcate, ma perchè la mia consapevolezza mi dice che hanno fatto bene a darmi questa educazione. Per via della mano sinistra riferita alla pornografia, uno dovrebbe prendere la persona che ne soffre, farle provare un esperienza fredda e vuota con una prostituta e forse si liberà per sempre da questo vincolo. Tuttavia forse a sto punto è più carina una via della mano destra ( magari meno impositiva della chiesa) ma che ti porta a cercare di inglobare la persona non solo come oggetto di piacere, ma come essere umano, come UOMO. |
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sicuramente perche' mi trovo su un piolo inferiore della scala. Non ho pero' mai detto che demonizzare la pornografia e' male anzi , male, ho detto ,e' demonizzare la sessualita' e questo fiacca la spinta evolutiva perche' crea il disagio espresso da GRI. Non mi pare che questa demonizzazione esca ed entri con facilita' crea invece ostacoli. Mi domando ma sul serio ,che risposta si da' a questo disagio con la rappresentazione del piolo piu' alto della scala non ti sembra piu' utile aprire intanto il sentiero da percorrere . |
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Se dai a demonizzare solo un'accezione negativa ti perdi qualcosa per strada. La rappresentazione del piolo più alto è necessaria perchè il percorso sia valido per tutti... anche quei pochi Santi, altrimenti sarebbe come se all'università i professori studiassero un programma medio in cui sono sicuri che tutti possano arrivare a 110 e lode, significherebbe limitare individui più brillanti. Il disagio espresso da Grii e dal 90% della popolazione non è determinato dalle regole, ma dal bigottismo della gente, cosa che se vogliamo essere sinceri la Chiesa anche combatte in alcune sue forme. Non c'è nessuna regola religiosa per esempio che impediva ad una ragazza di parlare con un ragazzo, ma fino a non molti decenni fa apriti cielo se le pettegole del paese ne vedevano due: il ragazzo era un perditempo, la ragazza una poco di buono. Questo è solo un esempio, ma da queste piccole cose poi si sono creati dei drammi ed è sfociato tutto un sistema che paradossalmente rifiuta le regole originali senza comprenderle ed è condizionato da queste non regole "autogeneratisi" tanto quanto la burocrazia. Ogni percorso ha un suo modo di regolamentare le sessualità per impedire minimo la perdita di controllo, per esempio in oriente alcune filosofie valutano nel maschio adulto e nel pieno del vigore una cadenza (di solito si aggira tra una settimana e 15 giorni) regolata da alcuni parametri, misurata in modo da non perdere la forza vitale necessaria per altro, ma non reprimerla non essendo capaci di sublimarla completamente. Al di la di questo non impone altre regole. Probabilmente a te sarebbe andato meglio come approccio (non ne sono tanto sicuro icon_mrgr:), però il "dubbio" che mi viene è che se tu fossi nato in quei luoghi non avresti voluto quella regola. Il concetto su cui ci "scontriamo" (parliamo) è che secondo la visione moderna la sessualità non deve essere regolamentata, deve essere spontanea, libera, etc etc... Non mi sembra che nessuno lo impedisca a nessuno, il fulcro su cui torniamo sempre è però che si vogliono ottenere dei risultati che comportano dei sacrifici senza sacrfici (sacrifici non nel senso di perdita, quanto di far diventare sacro qualcosa). E' come dire voglio comprare una casa ma non ho i soldi e non voglio metterli via perchè mi piace spenderli man mano che li ho, sta in affitto allora, che male c'è? Quello che io sto dicendo (e tutte le vie della mano destra) è che se vuoi una cosa devi prendere atto di quello che te lo impedisce, o che non te lo impedisce nel giusto modo. |
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Perchè, se ci pensiamo bene, contengono un notevole paradosso: sono le nostre zone intime per eccellenza, eppure sono esterne. Intimo significa "molto dentro", e come fanno ad essere molto dentro se sono esterne? Lo sono a livello simbolico, i genitali rappresentano l'energia che ci anima dal di dentro, e sono esterni per interfacciarsi col mondo e dare origine ad un nuovo essere con l'accoppiamento. Per questo motivo c'è la necessità di coprirli, ci si rende conto di avere all'esterno qualcosa che invece dovrebbe stare il più dentro possibile... E non parlo a livello fisico, parlo proprio di energie. L'energia vivificante racchiusa in quelle zone dovremmo saperla usare dentro/per noi stessi (salvo ovviamente le volte in cui c'è la reale intenzione di mettere al mondo un figlio), in questo caso la riproduzione diventerebbe evoluzione. Normalmente ciò che usiamo è poca cosa, con la conseguenza che tutto ciò che rimane è terreno fertile per la pornografia e tutta una serie di altri fattori. Ha ragione Uno quando dice che alle volte basta tenersi per mano per vivere un'emozione addirittura superiore all'orgasmo, ma per farlo occorre saperci mettere tutto se stessi. Quando la spinta è notevole, quando ciò che facciamo è veramente la cosa più importante in quel momento, tutto il resto non esiste. Non ci possono essere fantasie sessuali o pensieri simili quando stiamo usando interamente la nostra energia in altro, questi compaiono quando abbiamo degli avanzi, quando in un certo senso ci stiamo "annoiando"... La masturbazione (interessante l'etimo, manus-stuprare, da cui anche manus-turbare... ossia stuprare, corrompere con la mano), come tutta una serie di altre strade (alcool, droga, sesso, etc etc) è un scimmiottamento della vera strada che porta ad un'espansione di coscienza. In fin dei conti credo che tutto ciò che facciamo (consapevolmente o inconsapevolmente) è una costante e incessante ricerca di Dio. Su questa spinta evolutiva di fondo si ergono tutte le azioni umane, sia le migliori virtù, che i peggiori vizi... Il senso di insoddisfazione che si prova "dopo" è lo stesso che può provare un alcolista il giorno dopo la sbronza... si rende conto che ciò che ha provato è illusorio e passeggero, non è durato che pochi attimi, e questo genera due sentimenti contrastanti: da una parte inizia a sviluppare un senso di rifiuto per tali pratiche, riconoscendole illusorie, dall'altra invece la condizione normale è così "bassa" rispetto a quella provata che inizia a ricercarla il più possibile, diventandone dipendente. La conseguenza quindi è proprio quella di ricercarla in continuazione ma sentendosi anche sempre piu in "colpa"... Credo poco alla storia della chiesa, qualcuno può anche farsi condizionare è vero, ma il senso di colpa se c'è è più che altro per una presa di coscienza personale. Una presa di coscienza che lascia presagire che c'è ben altro, se solo si avesse la forza di saltare fuori dal fosso nel quale ci si gira in tondo da anni e si sapesse andare oltre... |
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Non è l'unica causa, la violenza e gli stupri ci sono stati dai tempi della clava e non mi risulta che sulle pareti delle caverne abbiano mai trovato graffiti pornografici... però.. però che a me risulti di bambini che violentano bambine/i prima di una certa degenerazione non se n'è mai sentito più di tanto, per carità forse qualche caso in goni epoca, ma se inizi a stimolare un bambino fin dalla culla con immagini, allusioni e quant'altro, appena si mettono in moto gli ormoni (anzi si mettono in moto innaturalmente prima ed è dimostrato) danno fuori di matto. Quote:
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Daccordo cerchiamo magari di dividere gli argomenti, è una discussione interessante, ma che ha tante diramazioni, e scusate ma cosi non riesco a seguire tutti, mi sembra di perdermi un po' i pezzi.icon_mrgr:
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Ok, però prima toccherà trovarli o "produrli" e poi lasciarli liberi di decidere se è uno dei loro interessi (primari o meno) Quote:
Se tuo padre (è un 'esempio eh, uso la seconda persona per comodità non mi riferisco a te) da ragazzo ti ha detto: "stai attento con le ragazze a far le cose per bene, se le metti incinta ti inguai" Ti ha instillato terrore o ti ha solo dato una visone di qualcosa a cui magari tu non pensavi o non potevi pensare? Si, poi ovvio che c'è una componente di paura (non terrore) che lavora, ad ogni rapporto avrai pensato "e se non sto attento che succede adesso?", ma era una sana paura, proprio quella che magari ti ha permesso di sperimentare (parola forse freddina in tale discorso) senza mettere incinta la prima ragazza la prima volta, al contrario senza quella componente di paura chiusi i "giochi" subito. |
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quindi pongo una questione di metodo nel processo di individuazione : nel processo in quanto tale le polarita' che generano movimento e che fanno progredire sono tante quante i pioli della scala. Allora la polarita' tra un estremo e l'altro dei pioli e' forse utile conoscerla ma poi mi devo concentrare sulla polarita' tra il mio piolo e quello successivo , e' giusto? Questo procedere e' gia' fonte di serenita' , un passo avanti e' cosi'? |
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Sta di fatto che alle ragazze, almeno ai miei tempi, veniva istillato il terrore sulla perdita della verginità e del rimanere incinta, quasi un lascia passare a tutte le altre tecniche tranne il coito-->pericolo = piacere nullo o quasi o deviato in-------> paura gravidanza. La conseguenza ovvero il risultato un forte controllo che sfocia in freddezza o difficoltà a raggungere poi il piacere attraverso di esso, il non riuscire a lasciarsi andare, almeno così credo. Poi ci aggiungiamo una buona dose, come si è detto prima di sensi di colpa,---> se una ragazza si faceva vedere con un ragazzo troppo spesso era una poco di buono. E il tutto era demonizzato in questo modo una deviazione a nascondere e vivere male, secondo me, ciò che andava spiegato attraverso non la paura ma il sentimento e la responsabilità, ma la difficoltà di parlare di sessualità con i figli non è superata neppure al giorno d'oggi. Il sesso non come qualcosa da elevare ma lasciato sporco nascosto e basso lasciato come istinto non da lavorare ma da nascondere. |
Dimenticavo il pezzo più importante che ricopre il Comandamento di non commettere atti impuri legato a quello che ho detto sopra, il fare tanto per fare per dare sfogo ad un impulso senza la completezza interiore con l'interezza della coscienza di quello che comporta per noi e per l'altro, che descrive bene Kael in post di cui non ricordo ora il titolo.
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Quindi lo vedo piu' un avvertimento che un instillare terrore (poi forse dipende da come viviamo noi soggettivamente la situazione non so). Il discorso verginita' lo vedo ancora diverso.. lo vedo come qualcosa di cui si e' persa l'origine che sicuramente aveva un senso, che non conosco riconducibile alla purezza.. e da li il discorso che se la perdi prima del tempo non sei piu' degna... Anche qui pero' sinceramente fatico a trovare il terrore che instillerebbero i genitori in proposito.. Parlando del mio personale, posso dire che non ho mai sentito da parte dei miei genitori una demonizzazione, semplicemente non se ne parlava (forse e' anche peggio), mia madre invece faceva la moderna, ma non e' mai stata in grado di parlarmi serenamente dell'argomento (ma anche qui non ci vedo terrore, ma ignoranza, nel senso vero del termine, senza offese..). E' chiaro che poi una ragazzina sente dire, legge, o parla con le amiche.. ma non e' abbastanza per poter avere un'educazione sessuale decente .. |
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Per quanto riguarda invece la verginità, allora ti dicevano che non dovevi perderla mica perchè era un valore ( che l'imprintig è talmente importante da condizionare tutta la vita) ma di non perderla perchè non ti saresti più sposata. Sino ai tempi di mia mamma l'uomo esigeva l'integrità fisica per la quale se non c'era potevi anche essere ripudiata, sembra il medioevo ma è meno lontano di quanto si pensi. Perdendo il senso delle cose si perde anche tutto il resto. Ma ti rendi conto la riduttività della cosa? Si lo so che era ignoranza ma allora quando si è ignoranti bisogna affidarsi a chi ne sa di più e questo è il motivo dei Comandamenti. Ma poi non ci si crede appieno ci si eleva e si fa come si vuole e poi si dice di stare attenti. Non so se si capisce. Poi logico che oguno fa quello che può. |
Un po' proiettiamo sui figli le nostre paure...
Però ho notato una cosa: i ragazzi e le ragazze di oggi sono molto più "svegli", succede che molto facilmente appena conosciuti vanno a letto insieme e poi si approfondiscono eventualmente la conoscenza personale.... E' un peccato perchè non c'è più il gusto della scoperta e della conquista, il sesso è già servito bello e pronto.... poi quando anche questo viene a noia forse ci si metterà alla ricerca di quel brivido che si può avere anche solo prendendosi per mano.... Però penso anche, non ne sono sicura ma è una mia impressione, che essendo i ragazzi di oggi più liberi sessualmente, non vedo tutto questo bisogno di ricorrere alla pornografia, forse questo avveniva di più quando non era così facile fare sesso con i propri coetanei.... |
Ed invece Stella posso assicurarti che il boom c'è lo stesso ed è questo che mi chiedo il perchè...
Ho tanti coetanei fidanzati, appagati ma che comunque non smettono di farne uso, anzi e sopratutto... cercando di coinvolgere pure il partner. Per quanto riguarda il fatto che oggi si va a letto subito, questo penso sia un peccato ( non in senso cattolico) perchè alla fine credo che la sessualità dovrebbe essere l'espressione fisica, di chi si intende talmente tanto con la persona da condividere anche quello. Andare a letto di primo acchitto, a mio avviso, esotericamente parlando, significa condividere qualcosa con uno sconosciuto, e può essere sconcertante a livello energetico. |
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Per la pornografia purtroppo devo smentirti, film di tutti i generi sui telefonini entrano già nelle scuole medie inferiori e che non si sa bene come arginare visto che per primi i genitori non sono in grado di prendere una posizione ferma. |
Credo che un errore che alcune famiglie fanno sul discorso sessualità è il silenzio,come se non parlando di certi argomenti non esistessero,o comunque si conosceranno più tardi possibile se non trattati..da qui i disastri degli autodidatti,lo sporco e tutto il resto.Egoisticamente,o per paura delle conseguenze i genitori,evitano l'argomento nella speranza che più si ritarda la teoria,più tardi ancora arriverà la pratica..ma purtroppo sappiamo che non è così..Quando ho scoperto il piacere (non so se ne è derivata una pulsione sessuale sinceramente,ero davvero piccola)credo di essermi giocata la sessualità sana,nel senso che ancora oggi ho moltissime difficoltà,non è qualcosa da vivere liberamente,con tutta me stessa, ma spesso per non dire sempre soggiogata alla mente,mi faccio paranoie..penso.. prima durante e dopo e neanche so perchè.Di certo ho un brutto ricordo della prima volta (e te pareva..),ricordo successivamente un rischio di gravidanza che mi portò a confidarmi con mia madre la quale piangeva disperata..ero la sua bambina,come era possibile tutto ciò?da lì l'idea che avevo bruciato le tappe,che quelle sperimentazioni col primo fidanzato erano sbagliate e da lì la condanna inconscia del sesso,del fare l'amore se non entro certe regole e parametri stabilite da altri..forse guidate dalla fiducia che se mi dicevano una cosa era per il mio bene e fare altrimenti era essere ingrata e perchè no precoce..viziosella.Vabbè ancora oggi è un disastro per me la sessualità,la vivo bene per un pò col partner poi inizio a perdere colpi,nel senso di desiderio e soddisfazione..quando provo piacere è sempre collegato alla mente,mi creo il canale per arrivare al dunque,spesso come se il compagno fosse un mezzo,non c'è quello di cui parla Uno..sarà che le scoperte prepubertà mi hanno indirizzato malamente e questo è quanto.Non ho citato,ma mi interesserebbe proseguire il discorso di Uno appunto,da questo passo "il fulcro su cui torniamo sempre è però che si vogliono ottenere dei risultati che comportano dei sacrifici senza sacrfici (sacrifici non nel senso di perdita, quanto di far diventare sacro qualcosa).
E' come dire voglio comprare una casa ma non ho i soldi e non voglio metterli via perchè mi piace spenderli man mano che li ho, sta in affitto allora, che male c'è? Quello che io sto dicendo (e tutte le vie della mano destra) è che se vuoi una cosa devi prendere atto di quello che te lo impedisce, o che non te lo impedisce nel giusto modo."perchè alla fine vorrei prendere atto ma ho molta difficoltà a farlo,vi chiedo una mano (non è una battuta eh) se è possibile rispondere.. fiori.gif |
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Non c'entra vero? :@@ |
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ma il lavaggio del cervello no?:@@ |
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Io ho una cara Amica, alle volte con lei raggiungo dei momenti di comunione che difficilmente ho potuto raggiungere con chiunque altro, ma è diverso dal provare un tenersi per mano se non metaforicamente. nonso.gif |
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Ma non so cosa spiegargli (fermi coi pomodori, vi vedo eh!! :H ) o per essere ancora più sincera non sò COME spiegarglielo.M'imbarazza troppo. Poi ridacchiano, fanno battute sceme e io vado in panico martello.: tempo fà avevo persino provato a comprare un libro sull'argomento per leggerlo con loro, si sono avvicinati entusiasti, lo hanno guardato, mio figlio più grande mi ha detto "ma non ha figure!!" :U si sono alzati e sono andati a giocare altrove :wow: lasciandomi li come un'ebete. (non ti dico il nervoso...ghghghghgh) Forse sono, come diceva Nike altrove, troppo presa dal pensiero che sono "piccoli" e che quindi non devo dirgli nulla, non voglio che crescano,forse è anche quella proiezione di me piccola che mi fà da filtro e non mi permette di vedere che il più grande va per la quarta elemntare..hai voglia, specialmente col mondo che lo circonda, andargli a spiegare la storia delle api sul fiore....manata.gif Ma è un altro punto sulla mia lista già luuuunga icon_mrgr: Sul discorso verginità invece bisognerebbe sostare un pochino a mio avviso perchè come già detto non è una cosa solo fisica, esiste anche una sorta di verginità morale e forse una emotiva, non lo so ma credo che ogni esperienza realmente vissuta con tutta l'attenzione e la consapevolezza a disposizione ci faccia perdere qualcosa ma ci regali anche qualcos'altro..insomma...ufffa che fatica...credo che sia capitato a tutti di avere una storia poi lasciarsi e dopo del tempo innamorarsi ancora e quasto "nuovo" amore se porta con sè una "nuova prima volta" è un regalo difficilissimo da dimenticare. Anche se ho la sensazione che ad ogni passaggio la "soglia" da oltrepassare per quella prima volta sia diverso..come se si fosse assaggiato solo in parte l'amore e la volta successiva, se capita, si sia disposti a darsi più liberamente..vabbè mi fermo che mi riparte il delirio abbraccio: |
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Mi ha colpito la frase di Uno in cui dice che se si vogliono ottenere dei risultati essi comportano dei sacrifici, nel senso di far diventare sacro qualcosa. Per riallacciarmi all'esempio di Uno, dopo anni in cui ho speso soldi stando in affitto, stò pensando di comprar casa. Mi metto al lavoro per comprar casa, ci vorranno anni, giorno dopo giorno, mettendo da parte i soldi, alla fine il comprar casa diventa realtà. |
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Il sacro e' il punto d'arrivo ma il sacro sta anche piu' in basso . Si puo' dire ...quasi democraticamente ad ognuno il suo sacro in base al proprio livello e sensibilita'. E fin qui ci siamo. Ma chi svilisce il sacro? Chi dovrebbe rispettarlo di piu' talvolta .Non tutta la chiesa ma una parte di questa si. Negare il tentativi di controllare la sessualita' da parte della chiesa e' negare l'evidenza. La bigotteria della gente da dove viene? BIGOTTO: si dice di chi e' scrupoloso nelle pratiche di culto ma senza intima religiosita'. Deriva dall'intercalare bi god per dio . Non solo dalla gente come dici. La chiesa c'entra Uno eccome, certa chiesa non quella pura di cui parli ma un'altra si , quella che e' stata la causa prima del disagio espresso da Gri ed altri , disagio insinuatosi nella societa' e nelle famiglie attraverso la demonizzazione della sessualita'. Non e' la regola religiosa che e' sbagliata ma il distorto uso delle regole da parte di certa chiesa col preciso fine di controllare la potenza della sessualita' . La fantasia sessuale dunque distorta nasce da un cattivo modo di vivere la sessualita' per questi motivi come ampiamente esemplicato dagli interventi precedenti. Il sacro va rispettato ma da tutti. D'altra parte la polarita' sacro /profano e' un'archetipo che inflenza anche l'ordine religioso come tutti perche' non dovrebbe esere cosi'. Anzi del cattivo uso del sacro certo ordine religioso e' stato vittima illustrissima. Siamo o non siamo qui per distinguere e trovare le cause PRIME o le prime cause ...la gente non ha mai causato nulla ''e' stata causata''. |
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