Secondo me la difficoltà deriva dal fatto che si considera la cosa sempre da un puntio di vista personale... strettamente personale. Non capisco perchè si riesce ad accettare la morte dei corpi e la loro scomparsa, sia che abbiano 90 anni che 2, ma risulta difficile con le anime. Son corpi anche quelli da un certo punto di vista, nel senso di contenitori... meglio son fatti più durano.
Se proviamo a non metterci sempre al centro e consideriamo l'idea che siamo una delle innumerevoli esperienze, prove, emanazioni dello Spirito che le raggruppa tutte, possiamo tranquillamente pensare che certamente farà un'esperienza da handicappato, una da bambino morto presto, una da genitore di handicappato, una da genitore di bambino morto presto, una da squillo, una da convento e chi più ne immagina più ne metta... non vedo alcuna mancanza in tutto ciò... non credo che lo Spirito abbia mancanze... Tra l'altro, se come avevamo detto di qua o di la, quello che si sveglia deve finire per accorparle tutte, vuol dire che tutte ce le cucchiamo... esplorando abissi e cieli prima di divenire completi... |
Proprio perchè è difficile staccarsi dall'idea di persona. Si trasferisce anche sull'anima la persona. Lo Spirito essendo impersonale nella mente umana fa perdere i punti di riferimento e quindi diventa difficile ritrovarsi come Sole, Ray... ecc.. è qui il nodo. Ma nemmeno è facile da sciogliere. Fa paura.
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Non è questione di paura, o di mettersi a ragione sul divino, o sullo strettamente personale, la domanda è semplice, muore il corpo, muore l'anima, cosa rimane?
L'oblio? lo spirito continua a esistere? non si è più? Questa è la domanda, se qualcosa continua ad esistere oltre, morti tutti i corpi. Se c'è un viaggio che continua oppure morta l'anima, semplicemente non si esiste più. sto parlando della parte eterna di ciò che siamo, non dei singoli corpi. booh.gif Quotato da Ray Secondo me la difficoltà deriva dal fatto che si considera la cosa sempre da un puntio di vista personale... strettamente personale. Non capisco perchè si riesce ad accettare la morte dei corpi e la loro scomparsa, sia che abbiano 90 anni che 2, ma risulta difficile con le anime. Son corpi anche quelli da un certo punto di vista, nel senso di contenitori... meglio son fatti più durano. . Semplicemente perchè la morte del corpo fisico è un dato di fatto e c'è poco da commentare, la morte dell'anima puoi contestarla soltanto col dialogo religioso o filosofico e non vi è certezza palese come quella fisica. Comunque forse ho capito... praticamente state dicendo che muoiono tutti i corpi e rimane soltanto lo spirito che è impersonale? |
siete arrivati all'assunto che l'anima, esista o non esista
non ha importanza. allora la domanda è siamo tutti uguali? |
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Ti ringrazio Kael, il fatto di essere eletti non era sicuramente riferito a nessuno dei partecipanti della discussione, ne a me stesso, riportavo semplicemente ciò che spesso vedo nei movimenti, e nelle religioni.
Grazie per i link, me li leggerò con Calma, e ti farò sapere. |
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Dal mio punto di vista la discussione porta invece al fatto che l'anima esiste, ha importanza e che si deve lavorarci su, ma mi interessa molto il come si è arrivati alla tua conclusione secondo te. Per la domanda, se è diretta conseguenza dell'assunto, aspetto di capire prima... |
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Forse si. Ti rigiro la considerazione. "siamo arrivati all'assunto che il corpo, esista o meno, non ha importanza"... non batte no?
Il corpo ha importanza? Chiedi se siamo tutti uguali... ma tutti chi? I corpi sono tutti uguali? E le anime (anche in senso lato... si dice ha un'animo buono, è di animo cattivo ecc)? Le coscienze forse? Anche qui non mi pare... |
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... Stavo pensando che forse nella limitata comprensione che abbiamo di questi fenomeni, altrettanto siamo limitati nel seguirne la dinamica. Di una persona forse si devono tenere bene in conto delle variabili che di solito non si considerano: non solo l'aspetto oggettivo, come l'ambiente e dunque le capacità esterne che si dice dovrebbero conformarsi a questo, ma anche l'aspetto soggettivo che forse comprende anche quei Talenti di cui si parla, nonchè il Piano in cui si è immersi, pure se elemento inconoscibile. Vedo ... o meglio considero la persona come una maschera. Si è detto che quella Entità Spirito utilizza numerose manifestazioni per le Sue Esperienze, appunto le persone. Perchè non considerarle quindi tutte promananti da una Unica Fonte, anche se con aspetti differenti? Perchè non considerare le " maschere" da questo tipo di visione? In questo forse c'è l'Uguaglianza. A tutti è data la possibilità-potenzialità di sperimentare. Il corpo dunque considerato come semplice, e talvolta puro, strumento di esperienza, al di la della personalità, secondo me è la chiave che può essere utilizzata per andare oltre. La considerazione dei partecipanti in quanto Astral, in quanto Jez, in quanto tizio o caio ha poca importanza dal punto di vista personale-umano ma tantissima dal punto di vista Spirituale. Non vorrei scadere con questo nel buonismo con tutto quello che ne consegue, anzi lungi da me. In questa considerazione però, per altro verso, assume altrettanta importanza la presenza, o meno, dei Talenti di cui si parla, ma questo è un aspetto che ricade, secondo me, nella scelta di ognuno vale a dire sfruttarli o meno; da questo nulla è lasciato al caso ma questo, nello specifico, è il risultato di ciò che si vuole in quel momento, di quello cioè che si reputa prioritario, per se, in un dato momento. Non è un caso insomma che pur essendovi dei segnali per tutti, tali manne possono essere disattese o no: dipende da ciò che si desidera! |
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che state considerando l'aspetto del corpo e dell'anima in modo differenziato da individuo a individuo. ora se così avessi capito, ognuno è strutturato anatomicamente e spiritualmente in maniera diversa tale da consentire solo ad alcuni la formazione di un anima "adulta" e quindi meritevole di interesse.... ... |
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:U |
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però purtroppo o meno male.... non siamo uguali :H
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questa frase è emblematica, e anche se lo sai lo voglio ribadire
quando dici purtroppo in sostanza ti riferisci che sei superiore, e quando dici meno male è per lo stesso motivo. se mi sono sbagliato smentisci ovviamente risponderai che ti riferivi ai diversi concetti e sviluppi che l'anima può avere. quindi non trattasi di razzismo vero e proprio quanto di veteroanimarazzismo. icon_mrgr: |
Potrei terminare il tutto dicendo (ed è vero) che questi sono problemi personali (tuoi) e che nulla hanno a che fare con la discussione, se vuoi apriamo una discussione in zone più personali (per esempio esperienze) e vediamo perchè cerchi sempre di girare la frittata (e fare una frittata quando c'è minestrone) per affermare che io mi sentirei superiore o viceversa perchè ti senti inferiore e cosa ti rode dentro, ma devi essere disposto ad ascoltare....
Lasciamo questa discussione (finita o meno) che rimanga in tema, sei libero di aprirne una nella zona che ti ho detto, in cui puoi dirmi su di tutto (spero educatamente come può essere pubblicato, se no dovrei costringerti). Grazie |
Ma l'anima può morire in un uomo mentre è in vita? Mi pare di aver letto da qualche parte che può succedere.
Ma, beh immagino che non sia facile parlare di questa cosa, mi domando come può succedere e perchè? Inoltre solo noi possiamo uccidere la nostra anima o può farlo il fuori? Mi sono sorte queste domande a seguito del 3d sul suicidio. :C: |
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Non saprei invece se una volta nata possa morire prima del corpo fisico, anzi, questo lo escluderei perchè l'anima (intendo quella vera) è un corpo più permanente di quello fisico.. Però la possibilità di "perderla" non saprei, credo siano casi rari ma non lo escluderei. |
La domnda di Gris apre a considerazioni interessanti. Per prima cosa vien da chideresi cosa si intende con "in vita". Come dice Kael in molte persone l'anima non nasce neanche... ma anche quelli in cui nasce, possono dirsi vivi prima? Biologicamente si dovrebbe dire di si... però evidentemente ci sono vari gradi di "vivo".
Siamo vivi soo se il corpo funziona? Qui rischiamo di finire in discorsi su perosne attacate a macchinari e tenuti "in vita" grazie ad energie artificiali... in quei casi la macchina corpo sta ancora facendo la raffineria? O nelle varie leggende su forme di "vita" artificiale, dal golem ai vari frankenstein... C'è un altro punto che tocchrei.. Kael dice l'anima che nasce, ma l'anima nasce mente siamo in vita? Si e no... dipende sempre da cosa chiamiamo "vivo". I corpi sono supporti, ma non possiamo usarne più di uno alla volta (o si?) quindi l'anima "nasce" quando il corpo muore, sempre se prima è "nata" ovviamente, se non c'è (non è stata costruita in modo da permanere) non supporta proprio nulla. Oppure, girandola, se nasce l'anima allora il corpo muore... muore come supporto della coscienza, forse potrebbe continuare a trattenere coesione se sufficientemente rifornito, ma sarebbe altro da prima. In questo caso è vivo? se si, più o meno di prima? In efetti nel tread delle immagini alchemiche si parlava proprio di questo... il "corpo" deve "morire" per permettere ai due uccellini (anima e spirito) di uscire. La domanda che non capisco invece è quella dell'interno ed esterno come cause di morte dell'anima... |
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Noi quando nasciamo abbiamo un abbozzo, come un feto di anima se posso definirlo così, poi questo va fatto crescere, costruito. (strutturato?) Alla fine l'anima è ciò che rimane alla fine del corpo sempre che la si sia riuscita a far nascere. ( come gravidanza e parto) (Tra l'altro per Kael io ho letto che questo avviene dopo la nascita l'abbozzo intendo ma non so cosa ci sia di vero) Ora è stato detto che si può nascere anche senza abbozzo, senza un feto di anima è così? In questo caso se veritiero non si potrà costruire niente non potrà nascere niente, ma questo mi fa pensare alle clonazioni ad esempio, nell'essere umano non riesco a pensare come possa avvenire questo. Mentre se non si fa nessun tipo di Lavoro o si nasce già con un'anima formata ( è così?) oppure abbiamo quell'abbozzo e non abbiamo, "partorito l'anima", quando finisce il corpo dopo un po' finisce pure quello. Ora tornando alla domanda iniziale se abbiamo un feto da nutrire e far crescere all'interno di noi, può anche succedere che avvenga un aborto spontaneo o che possa morire appena dopo la nascita o ancora dopo? Ok che già mi dovrei preoccupare di far crescere il mio ma la curiosità....:@@ |
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Poi vale quanto detto sopra, finchè non nasce l'anima può morire in qualsiasi momento se non nutrita come si deve, ma una volta "nata", essendo più permanente del corpo fisico, penso l'unica possibilità è quella di perderla... |
Io penso che l'anima nasce già nella vita prenatale, il feto "sente" lo stato d'animo della madre, come sente i suoni e altre cose.
Mi appoggio a questo ragionamento anche supportandomi alla Bibbia: Geremia 1:5 "Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni". Questo significa che come si forma il bimbo si forma anche l'anima, solo che tante volte l'anima viene proprio dimenticata, alla nascita di un bimbo, e non viene nutrita come si nutre un bimbo di latte e lo si fa crescere, così che il corpo cresce, ma l'anima resta minuscola, quasi inesistente. Perchè il nutrimento dell'anima è diverso da quello del corpo fisico, in questo senso molti hanno l'anima atrofizzata come qualcuno che si lascia senza cibo. La morte dell'anima secondo me è appunto questa mancanza di cibo, o ancora venderla per un piatto di lenticchie, infatti peccato mortale non si riferisce al corpo ma all'anima... |
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