non è perchè magari è il Cristo (o coscienza cristica) che più banalmente in ciascuno di noi "scaccia i demoni" e connette con il Se ?
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Nel vangelo di Luca, Cap. 11, si legge: "Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. Ma alcuni dissero: «È in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio." Inoltre nella lettera ai Filippesi, in riferimento al nome di Gesù Cristo, si legge: "Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra" Quindi nel suo nome anche i demoni si sottomettono. Inoltre qualsiasi cosa si chiede nel suo nome, Dio la concederà. |
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E' vero che nella religione cattolica Cristo è il nostro Signore per cui nel suo nome... nostro Signore.. ecco forse è il nostro Dominio Cristo. Ma non mi soddisfa nemmeno questo... non so. |
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Quindi la scuola di pensiero è una sola, l'altra è una non scuola... al massimo qualcuno che potrebbe appartenere alla scuola di pensiero della morale (minuscola o maiuscola), che ne avrebbe la possibilità, per pigrizia non lo fa e si lascia vivere. Citazione:
Come mi pare di aver scritto (la discussione è iniziata parecchio tempo fa) perchè ci sia la possibilità di una possessione anche blanda ci deve essere spazio da possedere, spazio non occupato, vuoto. Più siamo pieni (non di nozioni, di Essere) e meno sarà facile possederci. Con gli esorcismi, una persona qualificata e/o capace da fuori chiama (con lo scongiuro) una forza che si inserisce e estromette l'entità possedente. Una sorta di adorcismo che però parte da una situazione compromessa. La forza che subentra non possiede il soggetto, riempe semplicemente i buchi ma lascia il libero arbitrio (finalmente di nuovo) all'ex posseduto. Con il tempo l'azione di questa specie di stuccatura svanisce se il soggetto non lavora su se stesso da solo risolvendo le situazioni. E' per questo che a volte un esorcismo non basta, ma va ripetuto e/o che un posseduto dopo anni può rivenire posseduto se non cambia qualcosa nella sua vita. |
Ieri sera ho visto un programma mi pare su rete quattro il titolo era più o meno : I luoghi di culto in Italia.
Ad un certo punto si è parlato di Esorcismi di cosa ne pensa la Chiesa ed hanno intervistato il più occupato Eserocista di oggi. Quello che mi ha scioccato è stato quando ha detto che, sintetizzo, se uno non va mai a Messa non si Comunica mai o comunque non è un praticante lui si rifiuta di Esorcizzarlo strabuzza: Non riesco a capire sinceramente questa cosa. Lui ieri sera diceva che ci sono anche sacerdoti, Vescovi che non credono agli Esorcismi e che lui dice loro che nel Vangelo Gesù parla di questo e che se non credono agli esorcismi non credono neppure nel Vangelo. Ma Gesù diceva anche di aiutare tutti mi pare o no? Mi domando al di là di rispettare il pensiero di tutti, è giusto rifiutare un esercismo ad un posseduto Cattolico non praticante perchè non va a Messa la domenica mattina? Voi come la pensate? |
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Posto che non ne sò molto di esorcismi e ancora cerco di non soffermarmi troppo su che cosa veicolino questi corpi invasati devo dire che il discorso del sacerdote non è poi così folle, ha una sua logica secondo me. Si faceva altrove il discorso sulle influenze esterne e su quanto potere esse possano esercitare su di noi in base alle nostre interne. Cioè se sono più o meno propensa ad accoglierle. Un rito come un esorcismo presuppone un certo credo, una certa fede, se questa si basa sulla religione cattolica,sule figure, sulle preghiere, sulla gestualità ecc ecc e io non ci credo, non professo, non ho in me le strutture adatte per "subire" l'influenza del sacerdote potrà essere che funzioni per un mix di cose o non funzionare per niente (ripeto, non mi sono mai interessata della cosa per cui magari dico na fesseria gigante) ma è più facile che non funzioni. Per lo stesso sacerdote che deve credere, fortemente credere, che la persona che deve salvare in un qualche modo anche reìcondito gli sia favorevole. Non sò se mi sono spiegata bene. |
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E' una posizione comprensibile, perlomeno elimina i curiosi e i mitomani, però d'altra parte un sacerdote non può rifiutarsi di compiere un rito sacro se c'è una richiesta. Quello che può fare è pretendere alcune cose prima, come appunto praticare anche gli altri riti previsti, un po' come si pretendono delle cose prima della comunione o cresima eccetera. Andrebbe detto però che nella religiona cattolica il rito dell'esorcismo serve innanzitutto a stabilire se chi lo riceve è posseduto o meno. Quindi può essere richiesto anche di fronte ad un timore, che comunque deve essere supportato da qualche altro indizio. |
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Per questo non capisco al reticenza visto che nasciamo tutti Cristiani E Cattolici poi con il Battesimo credo :@@ |
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Nel filmato l'ultimo registrato perch fino a un po' di anni fa li filmavano oggi invece è vietato. Bon dicevo nel filmato diceva che le persone che lui ha esorcizzato materializzavano oggetti dalla bocca, tipo chiodi lunghi anche dieci centimetri e che erano posseduti da demoni che parlavano lingue anche lui sconosciute. E che si è preso sputi di tutti i generi per cui era abituato a mettere la mano davanti alla bocca del posseduto. Un po' quello che abbiamo visto nei film anche se magari in alcuni un po' esasperato. La cosa che non caspisco è se questi demoni vivono nell'inconscio come facciano ad entrare in un corpo. Le persone che vengono possedute di solito sono persone molto religiose e con alti valori, come se il reprimere dentro di se certe cose dessa la forza a entità invisibili che se ne impossessano. Cioè come se tendere da una parte sola possa favorire l'altra. Magari sto dicendo eresie eh ma è un pensiero che mi è venuto vedendo i film di questo genere non ho cultura in questo senso. |
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Non limitate tutto al credere bigotto anche se questo comunque funziona, è un credere nel senso che il nostro essere sa che una qualche cosa può essere, può esistere etc... Non è che però l'ateo o lo scettico siano al riparo da una possibile possessione, eventualmente renderanno più difficoltoso, se non impossibile l'esorcismo di tipo cristiano/cattolico e qui si può leggere una delle motivazioni del padre esorcista. Uno (non io :D) può non credere in Dio ma credere (diamogli il nome e la connotazione che vogliamo) al fascino del male, ad un certo tipo di tentazione etc... quindi è comunque terreno fertile per una possessione anche se questa può prendere una forma anche non assimilabile all'iconografia maligna cristiana diavolo.g:. Invece il credente cristiano è terreno fertile per una possessione, diciamo classica e plateale, tanto più non segue i dettami in cui crede e tanto più consciamente o inconsciamente ha preso atto di questa cosa. Insomma il contrario di incorruttibile e di puro, ad un puro semplice (non incorruttibile) può bastare anche un semplice contatto. Esempio Se mettiamo una maglia bianca (puro) dentro una pozzanghera.... se invece ci mettiamo un impermeabile bianco (puro ed incorruttibile), si sporcherà in superficie ma basta una sciaquatina. Se invece fosse una maglia nera (impuro e corruttibile) lo sporco sarà meno evidente anche se comunque ci sarà. |
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Mentre se uno frequenta e non frequenta, pecca e anche no, ma si sente a posto con se stesso, allora non è in pericolo di possessione del tipo Plateale ma può essere posseduto ugualmente. |
Ma come si fa ad accorgersi di essere posseduti?
Molti anni fa io ero "disturbata da certe cose", ne ho parlato in altro 3d. Poi un giorno seppi di un prete esorcista, ci andai perchè ero inquieta e volevo togliermi questo dubbio. Ma il prete non ebbe alcun dubbio sul fatto che dentro di me non ci fosse nessuno. Parlammo a lungo e mi disse che avevo gli occhi limpidi e il cuore puro, mi raccontò alcuni aneddoti ma non seppe dirmi cosa mi disturbava, di certo non era possessione di entità demoniache. Il dubbio mi è rimasto come di qualcosa di insoluto anche se ora sono tranquilla, niente mi disturba più. |
Incorruttibile ed impermeabile non sono la stessa cosa Edera.
Incorruttibile messo nella maniera più semplice possibile (che non è la più precisa) è la capacità di un ente di non perdere la forma (corruttibilità e depravazione sono collegate) che gli è propria anche se soggetto a delle forze. Ovviamente in un ente ci sono diverse forme, nell'umano in particolare, o meglio la forma è unica ma è la risultante delle forze che agiscono al suo interno in contrapposizione con le forze esterne. L'esempio visivamente più immediato potrebbe essere un palloncino la cui forma è dovuta alla pressione interna dell'aria ma anche ad eventuali forze che lo costringono in qualche modo. Per esempio potrebbe essere legato a salcicce, oppure uno ci si potrebbe sedere sopra etc.. Quindi se tizio è un cattolico dentro di lui agiscono determinate forze, se è anche un interista tifoso ci sono altre forze, se è un amante dell'arte, se è un amante della natura etc... Ad essere un pelo più preciso la forza è una sola e le forze diverse in realtà sono manifestazioni diverse della stessa forza, ma questo poco ci interessa ora ai fini del discorso che stiamo facendo. Quindi, mettiamo che io sia uno yogin serio... mettiamo che io riesca a controllare perfettamente il mio corpo (non solo, ma qui facciamo un esempio). Se fossi impermeabile in tal senso sarei un sistema chiuso, di conseguenza non potrei praticamente vivere. Se invece sono incorruttibile qualcosa può penetrarmi (esempio banale: un giorno devo stare con delle persone e non mi ritaglio uno spazio per la pratica etc..) ma non togliermi la forma che deriva dal mio essere yogin. Quindi che significa "seguire i dettami". Nell'esempio appena fatto significa seguire un corso di yoga e applicarsi anche se non si è ancora uno yogin, stiamo attenti a ciò che facciamo al di fuori della pratica che potrebbe essere contrario a questa. Essere puri, sempre nell'esempio fatto, significa che, per esempio, non andiamo al corso perchè ci va la biondona che ci piace, non ci andiamo per scrivere un libro etc.. ci andiamo perchè tendiamo ad essere uno yogin anche se non lo siamo ancora. Quindi come potete osservare nell'esempio se solo seguiamo i dettami o se solo siamo puri ma non entrambe le cose non siamo incorruttibili. L'esempio si può applicare a qualsiasi religione, a qualsiasi pratica spirituale o mondana... Ricordate che la corruzione è visibile solo quando si manifesta, cioè dopo, anche se lavora sotto a lungo, come la ruggine. Come ci si accorge di essere posseduti Tea? Come ci si accorge di essere alcolizzati? Come ci si accorge di avere una qualsiasi dipendenza? Di solito il punto di rottura è quando ci rendiamo conto che stiamo facendo, o abbiamo fatto qualcosa che se fossimo pienamente in noi stessi (il che anche letteralmente significa che qualcosa occupa il nostro posto mentre noi siamo in giro, che lo si veda dal punto di vista psicologico o completo il concetto è medesimo) non faremmo, non avremmo fatto. Ma questo accade solo per le cose eclatanti... se uno da ubriaco investe ed uccide una persona è chiaro che da sobrio non l'avrebbe mai fatto, ma si dice che il più grande potere del diavolo (e metteteci quello che volete, non è importante la definizione, è importante il concetto base) è non farsi scoprire. |
Sei stato molto chiaro, vediamo se ho compreso grazie.
Per essere incorruttibile, bisogna seguire i dettami ed essere puri, se siamo solo uno o solo l'altro siamo corruttibili. Prendiamo una cosa mondana. Sono appassionata di arte, i dettami vorrebbero che imparassi la terminologia e a fare l'analisi di una qualsiasi opera mi trovi davanti. La purezza vuole che io segua un corso d'arte non per diventare famosa o perché c'è il compagno simpatico ma perché lavorare nel mondo dell'arte rappresenta un'aspirazione che mi permette di realizzare la mia natura, indipendentemente dalle conseguenze esterne. Se sono incorruttibile può accadere che per un giorno io non vada a lezione perché ho altre incombenze tuttavia questa mancanza non cambierà nulla nella mia aspirazione. Stessa cosa per la spiritualità, se sono cattolico (e probabilmente chi è battezzato lo è a prescindere) per essere incorruttibile dovrò seguire i dettami della mia religione e essere puro, cioè il mio seguire i dettami dipenderà solo dalla voglia di perfezionare il mio spirito in questa direzione, non dalla necessità di fare felice il prete o mia mamma. Quindi praticamente tutti, visto che siamo stati battezzati e che difficilmente siamo incorruttibili, siamo soggetti a gradi di possessione variabile, possessione che nella maggior parte dei casi non viene notata e che forse (ma questo lo sparo io ora) in qualche modo ci serve? Da questo punto di vista quando si dice che il diavolo è il padrone del mondo, ha un suo perché. |
Personalmente avevo una grossa paura di questa cosa fino alla maggiore età, talmente grossa che non potevo nemmeno parlarne.
Questo perché da piccola mia mamma mi raccontò determinate cose e non avevo barriere difensive a riguardo, inoltre sono a venuta a contatto con una collana di libretti esoterici in un età in cui non avevo nessun strumento per digerire certi argomenti. Le uniche cose di cui ero a conoscenza era ciò che mi veniva insegnato a catechismo, nella mia mente quindi il diavolo era qualcosa di enorme e mostruoso, la sola idea mi provocava paralisi notturne e altro. Poi lentamente iniziai a interessarmi ad altro e a vedere la cosa da diverse angolazioni, venire a conoscenza di altri tipi di spiritualità (pagana, spiritista ecc) mi liberò la mente e feci un sogno preciso a riguardo. Ovviamente la cosa ha preso altre forme ma le miei paure notturne sono svanite (per ora, non escludo di poter andare incontro ad altre esperienze). Riflettendo su questo posso immaginare come in realtà il male sia qualcosa che si radica dentro di noi e non fuori, qualcosa che a fare con le nostre idee,coi concetti che abbiamo assorbito. Sembra legato alla nostra crescita spirituale, tanto più allarghiamo la consapevolezza di noi stessi (anche attraverso letture ecc), tanto più il male assume forme e modi di espressione differenti, forse sempre più sottili e meno plateali. |
A me la possessione eclatante da l'idea di una persona molto semplice che cade in tentazione, per non aver mai pensato di poter essere travolta da quella tentazione ne gode e poi però si pente e gli insegnamenti incisi nella sua coscienza fanno si che il tormento è talmente grande da creare dentro di se l'immagine del Demonio che solo lui può averla spinta a commettere quel peccato la vedo come uno spostare la responsabilità altrove e questo alimenta maggiormente la possibililtà di possessione.
Mentre chi di solito non è di animo così semplice e non ha ricevuto un educazione in tal senso autorevole, vive una vita di peccati ma ne predilige uno tanto che questo si insidia in lui facendogli fare quel che vuole convincendolo che è la cosa più giusta a mondo. Questa secondo me è una possessione inconsapevole e accettata proprio per questo. La prima chiede sostegno da parte della Chiesa e nella persona del suo Sacerdote, l'altro fino a che non prende coscienza, a volte succede quando ci si trova davanti a degli effetti nefasti. Solo allora prende coscienza di essere posseduto anche se non lega ciò al demonio. Scusate la non scientificità delle mie parole. Il posseduto della prima ipotesti viene aiutato dall'esorcismo. Il secondo? Da centri specializzati tipo quelli degli alcolisti anonimi ( l'insieme fa la forza? quella che non si ha da soli ) dove una persona, che di solito è uno che ha superato il problema che ne è fuori) dove viene aiutato ad uscire dal problema ( la centesima scimmia?) Quando si decide di uscire da una abitudine alla quale si stati legati per tantissimo tempo si viene tentati in continuazione, passano per la mente costantemente motivi per cui "si dovrebbe" ricominciare. Capita che questi motivi facciano leva sulle paure per riuscire a trovare un varco per entrare. Nei centri specializzati questo avviene rimanendo a contatto con un proprio "tutor" non mi viene scusate il termine corretto, il quale sostiene nei momenti di defaiance. La lotta in entrambi i casi pare estenuante. Ma se il sacerdote aiuta con l'esorcismo, gl alcolisti anonimi con il "tutor" di sostegno e con una volotntà di gruppo mentre nel primo con la fede credo, per tutti gli altri che succede? Chi riesce a liberarsi paga pegno ma quanto può essere grande questo pegno? |
Questi vuoti in cui è possibile che si insinui un demone o altro è un vuoto di volontà?
Se è così, siamo pieni di vuoti, poche cose vogliamo. Essere integri è il modo per evitare questi vuoti. Imparare e andare verso l'integrazione, l'unità dell'essere è un autoesorcizzarsi e un auto adorcismo perchè invochiamo in noi la presenza del Se? |
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