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Quindi è vero che la chimica come nome deriva dall'alchimia, ma era spagiria e non alchimia. Citazione:
Dico questo a mo' di chiarimento visto che c'è un po' di confusione in giro, ma l'alchimista prima di mettersi dietro ai fornelli ha da fare tutto uno studio filosofico che alla fine lo porterà a procedere con saggezza e non a tentativi.. |
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E' inerente anche al latte virginale? |
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Mi spiace ma il solo studio autodidatta non è sufficiente per diventare un'alchimista, poichè si dice in giro che per diventare alchimista o si ha una rivelazione divina su come si deve procedere o da un maestro, cose che (specialmente la prima) fino ad ora non mi sembra di avere avuto quindi l'alternativa è o non fare niente oppure fare qualcosa magari sbagliando quindi anche su questo punto non siamo d'accordo. Inoltre mi piacerebbe sapere quale è esattamente questo punto di confine tra alchimia o spagiria, se il bicchiere è mezzo pieno, o se il bicchiere è mezzo vuoto. Una domanda: l'urina è derivata da un procedimento alchemico o spaigirico o chimico? |
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Che coloro che pensano che l'Alchimia è strettamente di natura terrestre, minerale e metallica, rinuncino.
Che coloro che pensano che l'Alchimia è unicamente spirituale, desistano. Che coloro che sia soltanto un simbolo destinato a svelare per analogia il percorso della realizzazione spirituale, in una parola che l’uomo sia la natura prima e l'athanor dell’opera, abbandonino… Così diceva Claude d'Ygé, perdonatemi se cito, di solito non mi piace farlo, ma stavolta non avrei potuto scrivere qualcosa di migliore |
2 Allegato/i
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Si legge che l'alchimista deve raggiungere un livello tale che la materia con la quale opera diviene un tutt'uno con lui, o concetti simili. Quindi più che il tipo di materia o materiale in se stesso scelto per realizzare l'opera per l'alchimista diventa ancora più importante il "feeling" che esso instaura con essa. A livello intuitivo e logico per una persona risulterà difficile sentire una pietra, di qualsiasi foggia o materiale che sia, parte di se stesso piuttosto che un membro del suo corpo stesso, mettiamo un piede. Ecco quindi il perchè l'urina è sicuramente il candidato per eccellenza per essere identificata comp prima materia, poichè proviene direttamente dal corpo stesso dell'alchimista, ovvero fino a poco tempo prima era una parte di lui stesso. Quindi se l'alchimista si dovrà "sintonizzare" con la materia avrà più difficoltà con una roccia (od un'oggetto) qualsiasi o con la propria urina? Penso di non essere il solo a pensarla cosi... Interessante la prima e seconda figura del manoscritto "Cabala Mineralis". Mi piacerebbe che qualcuno posti i suoi commenti su queste figure e su quanto detto. Allegato 1884 Allegato 1885 Qui dovrebbe essere possibile scaricare l'intero manoscritto in alta risoluzione. http://robertwhirl.com/alchemia/PON/Cabala_Mineralis_Manuscript_book1.pdf |
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Sull'operare filosoficamente, beh, questo è il segreto dei segreti, altrimenti sarebbero tutti Iniziati... Lasciano intendere però che solo decifrando il linguaggio allegorico che l'Alchimia usa si potrà accedere al giardino segreto dei filosofi. Citazione:
Viene anche indicata coi nomi di arsenico, cadmio, antimonio, tuzia, tartaro, etc.. Tutti i minerali, con il nome ermetico, gli hanno fatto omaggio del loro nome. Viene anche chiamata drago nero coperto di squame, serpente velenoso, figlia di Saturno... Importantissimo, trovo che sia questo passo "questa sostanza primaria ha visto interrompersi la sua evoluzione per l'interposizione e la penetrazione di uno zolfo infetto e combustibile, che ne impasta il puro mercurio, lo trattiene e lo coagula". Questo mercurio primitivo, questa "materia prima", è interamente volatile ma, coagulata dallo zolfo infetto, assume l'aspetto di una massa di cui sopra. Qui interviene il primo solve, necessario alla separazione delle due sostanze. A questo punto, e ricordando anche le parole sopra (è la prima manifestazione metallica terrestre) possiamo pensare sia l'urina? Tutti i metalli, alla loro origine, erano urina? Mi sa di no... Bisogna trovare quel quid, quella forma androgina, quella quintessenza da cui poi scaturiscono e si differenziano tutti i tipi di minerali e metalli... |
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Per me esistono altri livelli oltre a quello materiale, ma per ora quello a cui sono interessato maggiormente è il materiale. |
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Tu citi Fulcanelli, autore contemporaneo e di cui non si ha nemmeno la certezza che realizzò la pietra. Non ho letto tutte le opere di quest'ultimo ma è abbastanza evidente che la via principale seguita da esso è quella secca, utilizzante la stibnite (mi sembra trisolfuro di antimonio) come materiale di partenza. Ad un certo punto del procedimento di purificazione e di animazione del metallo si dice in giro che bisogna aggiungere anche un certo sale che, guardacaso, si ricavava dall'urina e dagli escrementi animali od umani, quindi anche in questo caso: "niente urina, niente pietra!" Altri autori passati citano quale prima materia dei metalli il mercurio. Essendo la prima materia dei metalli questo tipo di mercurio non è ovviamente un metallo (quindi l'antimonio non è la prima materia dei metalli). Secondo questi autori non si origina negli abissi della terra ma nel cielo, e qui potrebbe iniziare un'altro discorso su un'altra sostanza particolare (da cui secondo me si potrebbe ricavare la pietra) ma ora non credo sia il caso. |
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--------------------------------- Quando il capo vuole, io sono sempre in attesa di leggere dell'Ormus, quello che la scienza moderna ha definito il "seme della materia". Purtroppo, se si cerca con google, vengono fuori di quei risultati... :bleah: Quel che so, è che questo sale magnetico viene raffigurato dalla salamandra (dal latino sal- sale, e mandra- stalla, grotta, roccia) quindi il sale di stalla, sale di roccia.. Il sale, spirito o fuoco nasce dunque in una stalla, in una grotta, e questo è sufficiente per ricordarci la nascità di Gesù... Non era forse lui il bambino nato in una mangiatoia nella grotta di Betlemme, il nuovo sale che porta la luce nel mondo? |
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Comunque per vedere se una cosa è giusta o meno è la pratica. Citazione:
Pur avendo una strumentazione molto più che casalinga sono riuscito nell'opera. Citazione:
Detta così sembrerebbe che sia il salnitro. Il salnitro però è una manifestazione secondaria dello "spirito", che scendendo dal cielo ad un certo punto si differenzia in un sale volatile ed in un sale fisso, e per quanto ne sappia io tutte le vie non possono prescindere da essi. Molti sali fissi sono dei "magneti", basti pensare al sale di tartaro calcinato il quale dopo poco tempo assorbe dall'aria umidità e nitro. Altre sostanze altamente "assorbenti" sono per esempio il tricloruro di antimonio più comunemente conosciuto come burro di antimonio e qui, forse, ci si ricollega con il Fulca. |
non mi ricordo piu' da dove siamo partiti nella discussione, ne' intravedo dove possa arrivare il discorso...
booh.gif mi raccomando pero', restiamo saldi alle cose pratiche. se c'è una cosa che so dell'alchimia è che essa è molto, molto piu' pratica di quanto si possa immaginare. Almeno agli inizi è cosi. Piu avanti nel percorso non so.. |
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Mi interessava invece quello che aveva detto Uno in merito, che Ormus era nome azzeccato perchè dava l'idea di orma, "ormeggiare", quindi attecchire in questo mondo, nella materia, da qui dunque l'attinenza con la materia prima... |
ehila
vi riporto l'impressione che io mi sono fatto in questi anni in merito all'alchimia, e alla suddivisione che è stata fatta sopra. io credo fermamente che l'alchimia spieghi la vita: il perche ed il come di ogni fenomeno naturale. Questo comprende quindi il tutto, dal come e perche si cucina un piatto di pasta al come e perche siamo qui sulla terra. Tocca quindi, sempre secondo me ogni settore della vita e della natura, dai piu apparentemente ovvi, a quelli estremamente complessi o sconosciuti. Tocca ognuno di questi aspetti dandone una scientifica spiegazione approfondita, nel senso che mi spiega non solo come fare ma anche perche, dimostrandone le motivazioni con chiare prove pratiche. ecco Quindi una definizione semplice direi. La spagiria non è altro che alchimia, applicata al solo capo del mondo vegetale . Quindi non posso dire che la spagiria non sia alchimia, ma è quella parte dell'alchimia che spiega e racconta il mondo vegetale. Non è quindi meno profonda dell'alchimia stessa, solamente si differenzia da altre branchie quali ad esempio l'alchimia metallurgica, ma, mi ripeto, le basi sono identiche. tutto qui :D saluti A92 |
Rispetto le tue impressioni A92 ma Spagiria e o Archimia sono cose diverse dall'Alchimia.
Le prime due possono essere definite progenitrici della chimica, l'Alchimia no |
spiego il perche delle mie impressioni
per due motivi primo motivo perche gli egizi, padri dell'alchimia, non hanno mai (credo) fatto alcuna distinzione o suddivisione del proprio stile di vita. quando ad esempio operavano in campo medico non hanno distinto tra operazioni di metallurgia o spagiria o quant'altro. Era semplicemente fatto secondo quanto credevano loro fosse giusto. secondo motivo perche quando preparo la mia tintura spagirica, io non cerco il principio attivo come fa la medicina o chimica nella molecola, ma nell'energia che regola la vita di quella pianta. Io cerco di isolare la vita e l'energia. la chimica non fa questo, bensi cerca di vendere molecole spacciandole per vita, ma quelli chimici sono preparati "morti" |
L'Alchimia non è metallurgia.
La distinzione principale tra le due, detta in maniera sintetica ed imprecisa è che la spagiria si può fare senz'anima solo tecnicamente, l'Alchimia no. Poi puoi anche studiare e praticare la spagiria con l'anima, ma comunque non sarà mai Alchimia |
vai avanti please
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Vorrei ricordare che gli stessi principi che si trovano in natura per realizzare l'opera alchemica si devono trovare anche nell'uomo (microcosmo). Quindi un collegamento tra i due estremi lo trovo, e non mi sembra un ragionamento particolarmente contorto. |
non è un ragionamento contorto
ma cosi credo che non se ne esca siamo tutti, credo, consapevoli delle difficoltà nell'affrontare l'argomento alchimia. Quindi io proporrei, per quanto possibile, di partire dall'inizio e seguire una linea. Eravamo partiti bene, col primo post; dal principio e dalle definizioni ora credo che ci siamo persi, almeno io sicuramente. Ad esempio si parla di antimonio, ma non abbiamo detto cosa sia, quindi si da per scontato che tutti lo sappiano, ma, e sono certo di quel che dico, qui quasi nessuno sa di che si tratta.. Io propongo una continuazione logica e per argomenti, in maniera da non generare confusione o parlare senza possibilità di essere capiti, ed andare avanti.. icon_mrgr: |
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Detta in maniera (molto) sintetica con questo principio si assume che qualsiasi fenomeno è condizionato dall'osservazione dello stesso fenomeno. Tornando a noi, se un procedimento Alchemico lo seguo/preparo io sarà diverso dal se lo segui e lo prepari tu, come del resto qualsiasi cosa, anche cucinare una torta. Questo indagando bene avviene anche con la più "sterile" chimica, ma la concezione e la volontà di intenti, nonchè il risultato ricercato fa si che in questo caso ci si accontenti di un effetto che stia entro un certo range (campo) che tutto sommato non riusciamo neanche a vedere e che percepiamo come costante per tutte le ripetizioni del tal preparazione chimica. Per capirci meglio, seguendo una ricetta precisa tutti riusciamo a fare una torta, se non riuscissimo a distinguere con il senso del gusto delle variazioni tra una torta ed un'altra, saremmo nella stessa condizione in cui una certa operazione chimica da sempre lo stesso risultato... o almeno ciò vediamo. Con l'Alchimia vera il discorso cambia, non c'è un range (campo) di possibilità, c'è il cosiddetto piccolo spiraglio o passi per quello o non stai facendo Alchimia. Quindi i procedimenti sono importanti ma è altrettanto importante che l'Alchimista abbia delle specifiche caratteristiche, che poi alla fine si forma anche continuando a procedere nella Via dell'Alchimia. La Spagiria è una via di mezzo tra l'Alchimia e la chimica da questo punto di vista. |
ok per ora tutto chiaro
continua please....... |
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Ho fatto alcune ricerche in francese (secondo Fulcanelli la lingua dei Diplomatici, ossia dei possessori della cabala fonetica, la lingua degli Dei) ed ho trovato analogie molto interessanti.
Mercurio (in francese mercure), si pronuncia in maniera impressionantemente simile a mére coeur, cuore di madre. Se prendiamo la Madre per eccellenza di tutti noi, la Santa Vergine, "notre dame", sappiamo anche che Gesù fu proprio il frutto del suo seno, del suo cuore. Il Mercurio dunque è il centro, il cuore, di quel Principio femminile, la Materia (Mater) rappresentato da Maria, la mère, foneticamente uguale a mer, mare. Zolfo (soufre), dal canto suo, si pronuncia in maniera altrettanto simile a souffle (respiro) ed anche a soffio (sempre souffle). Ne deriva che Dio, all'inizio dei tempi, insufflò lo zolfo nella terra mercuriale da cui aveva plasmato l'uomo (come forma), e questo prese vita.... Ma non è finita. Il Sale, terzo Principio risultante dall'unione dei primi due (sel) si pronuncia foneticamente simile a scel, sigillo. Il Sigillo che "chiude" e sigilla appunto l'unione ormai più indivisibile dei primi due. Se alla morte quindi lo Spirito ci lascerà e "polvere eravate e polvere tornerete", con la Realizzazione della Grande Opera questo non sarà più possibile, zolfo e mercurio saranno "Sigillati" insieme per l'eternità, Spirito e Materia una cosa sola... |
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