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Dovrebbe servire a non fare entrare ne' uscire nulla . E' un ambito fisico /psichico da preservare per evitare le tentazioni esterne ed evitare l'influenza verso l'esterno , entrambe ritarderebbero l'opera. |
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La bolla dici che non è il vaso... anche qui mi interessa la tua opinione. E' il tappo? O secondo te non c'entrano nulla? |
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------------------------------------ Per le differenze vi ci lascerei ragionare da soli |
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Una bella discussione, ma non posso intervenire senza essermi letto cos'è l'Alchimia, l'opera in bianco e l'opera in nero, per tanto mi rimane difficile poter intervenire :(
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Da questo deduco che il corpo non può essere il vaso, dato che non è dal corpo che è nata la vita ma casomai il contrario, il corpo semmai è la bolla, che sufficientemente allenato è in grado di aumentare la sua resistenza e non lasciar "evaporare" niente del suo prezioso contenuto.. A tal proposito sappiamo che il materiale più impermeabile è il vetro, e il vitriol o vitri-olum (dove le ultime due lettere in dizione latina, VM, completano l'acronimo con Veram Medicinam) cioè olio di vetro, garantisce una bolla a tenuta stagna dove iniziare le operazioni. |
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Comunque, per quello che dici dopo, d'accordo o meno che posso essere non lo vedo risolutivo, dato che il corpo è quesi tutto acqua. Tornando alla bolla invece, corpo o non corpo (molto dipende direi dall'estensione che si da a questo termine) mi pare possiamo concordare che si tratta di qualcosa di costruito ad hoc e di cui non disponiamo in partenza, che serve per poter aprire "il vaso" e che in seguito non servirà più. Si? |
Nella prospettiva....come dire.....mercuriale lo spirito individuale è dentro il corpo fisico (vaso) e proprio per il fatto che è lì (di fatto prigioniero) è individuale.
L'opera consisterebbe appunto nel farlo uscire dal vaso facendogli perdere, di fatto, l'individuazione. Una volta riportato allo stato universale l'Arte dovrebbe essere in grado di farlo ritornare, coscientemente e non più come in prigione, nel vaso. Reintegrando lo stato originario. E' intuitivo cogliere la pericolosità dell'operazione che, se non ben condotta (avvalersi di una bolla ermeticamente chiusa) rischia di far "scappar via" lo spirito non più individuato e portare quindi alla morte. Così come un rientro nel vaso eseguito non perfettamente rischia di portare la conseguenza di una o più minorate capacità nell'individuo che ha tentato l'opera. Concludendo e tentando di rispondere alla domanda del thread azzarderei l'ipotesi che la materia prima è lo spirito individuato mentre la prima materia è lo spirito universale. |
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Questo mi fa pensare che quando si dice chiudere ermeticamente il vaso, ovvero il corpo, la chiusura dal basso il primo chakra avviene attraverso il pavimento pelvico per impedire la fuoriuscita dell'energia dal basso. Per chiudere ermeticamente poi si deve agire sulla parte alta... qui posso pensare alla tecnica di meditazione in cui si crea un circolo fra il primo e il settimo, dove l'energia parte dal basso risale lungo la colonna e gira sulla sommità della testa per ridiscendere al primo attraverso il circolo del respiro. Ma il XV arcano mi fa pensare che il diavolo indica l'aspetto materiale nella vita dell'uomo, quindi si potrebbe fermare al terzo chakra, ovvero nella sede dei diaframmi che abbassandosi chiudono la fuoriscita dell'energia dall'alto creando un palloncino di aria fra il pavimento pelvico e la barriera diaframmatica. Tra l'altro i diaframmi sono molto difficili da individuare come muscoli, ci vuole molta consapevolezza del corpo per trovarli anche se si attivano automaticamente con il respiro, e questo potrebbe c'entrare con la discesa nell'inferno descritto nel punto 2 della tua citazione che sarebbe il VIT prima del rettifica che avverrebbe con l'acqua...ma qui non so ipotizzare nulla. Se sono fuori strada ditelo. |
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(poi che fai? Ti tappi con le mani bocca e naso per impedire che esca l'aria? boccaccia:) |
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Con il pavimento pelvico si evita la dispersione verso il basso. Lo so che il respiro non si può impedire e i chakra non si possono chiudere (però l'ho scritto così!) tranne con la morte ed anzi si devono rimuovere i blocchi energetici . Però se dice chiusura ermetica in qualche modo dovrà pur avvenire, per ora non riesco ad immaginare altro modo oltre quello che ha imparato la scimmia mentre canta. A meno che ora tu non voglia togliermi la curiosità? :@@ |
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Comunque della bolla, a questo punto, forse sarebbe bene tornare a parlare nel tread con le immagini classiche... sia perchè qui si parlava di materia prima, sia soprattutto per via dell'immagine. Ricordo che nel disegno la bolla era si esterna al "corpo", ma anche che fuoco e aria erano fuori... |
Vi lascerei bollare un pò nel vostro brodo, ma sarà meglio aggiungere un pò di sale, così la bollatura si velocizza.
Fulcanelli di qui, Fulcanelli di la, ma poi non traete profitto dal più grande insegnamento che ha lasciato: osservare le analogie, analogia che è poi il fulcro di tutte le Opere. Che differenze ci sono tra il vaso e la bolla? Fondamentalmente che uno si tappa dall'esterno e l'altra si forma dall'interno, poi che uno è più materiale e rivolto alla materia più densa, mentre l'altra etc... Hanno però moltissimi punti in comune (come in alto così in basso...) tra cui i principali sono filtrare quello che entra, a seconda di come sono costruiti, e non lasciar uscire nulla. Se uso un vaso di vetro può entrare luce e calore, se uso un vaso di terracotta può entrare il calore (in sintesi) ma come entrano queste cose? Entrano pure su oggetti lasciati all'aperto. Perchè usare dei contenitori? Solo per aumentare la pressione, la densità? (che è anche un motivo) No... per separare il grano dal loglio. Se osservo un qualsiasi corpo, che sia un oggetto, un composto chimico, un gas etc questo riceve della luce diretta ed indiretta da altre sostanze che inevitabilmente sono attaccate a questo corpo. Se invece ho un oggetto che sta dentro un vaso di vetro, ed in qualche maniera i corpi estranei vengono eliminati o più esattamente integrati, ecco che dal vetro passa solo luce che arriva senza "sbattere" (riflettere) prima altrove, non importa se fuori dal vetro ha passato infiniti corpi, ma dentro il vaso passa solo quella, non c'è più il "flipper" cosmico. Idem con il calore e con mille altre cose. Questa è in sostanza l'induzione concetto che più volte in passato ho cercato di mostrare. Passare dai vasi alla bolla, per analogia dovrebbe essere facile, poi basta pensare a quello che oggi, fantasiosamente, è rimasto dei cerchi magici (bolla disegnata su 2 dimensioni) e sul presunto scopo che gli si da quando si vorrebbe interagire con demoni e simili. E' rimasto poco e nulla, praticamente superstizioni scimmiottate, però c'è una reminescenza di una Scienza antica molto evoluta. Il concetto del "flipper" è molto importante e complesso, ma per ora lo lascio così. |
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. EDIT: non ho visto il post di Uno |
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Il post di Uno sul "flipper", mi ha fatto pensare ad una immagine descritta da FUlcanelli che si trova a Notre Dame, nella quale si vede una specie di cavaliere davanti ad un forno che sembra scagliarsi, con una picca, contro alcuni raggi provenienti dall'alto.
Fulcanelli infatti descrive il bassorilievo dicendo grossomodo "l'alchimista protegge l'athanor dalle influenze esteriori".(magari posso postare nel 3d sulle immagini classiche per espandere il discorso). Sapendo che in alchimia sono possibili molte interpretazioni oltre la prima e più immediata, potrebbe anche, azzardo, essere un'immagine che in qualche emodo si riferisce a questo "filtraggio" che si compie in qualche modo, ad esempio con la scelta di un particolare vaso piuttosto che di un altro o con la creazione di una bolla che lasci passare solo quel che serve realmente , con un certo controllo sul lavoro ecc. |
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Il verbo filtrare anche se rende abbastanza l'idea è impreciso perchè non parliamo proprio di un filtro tipo una retina. In sostanza dobbiamo pensare che se prendi una qualsiasi energia, forza etc... essa sarà pura a meno che qualcosa non la influenzi. Influenza che se non è continua tende a decadere. Ci sei? Accesa la lampadina? |
Mah.. qualcosina si ma ci sto ancora riflettendo. Il fatto è che pensavo che lo zolfo fosse ancora dentro la bolla, in realtà la separazione è stata fatta a monte e dentro alla bolla c'è solo acqua. Acqua che va spiritualizzata, accresciuta, ma forse rende meglio "affilata", o resa penetrante. E questo è possibile grazie all'influenza costante di una fonte di energia pura, libera da influenze esteriori grazie alla bolla appunto, che può esaltare le proprietà spirituali e potenziali di quest'acqua.
La Sibilla, interrogata su cosa fosse realmente un filosofo, rispose enigmaticamente "colui che sa fare il vetro". Colui cioè che sa formarsi dall'interno una bolla che "filtra" le cose in entrata, che lascia passare solo il "puro". Sul "funzionamento" della cosa però ci sto ancora riflettendo, cioè il vetro rimbalza alcune cose e ne fa passare altre? Dici che non importa se fuori dal vaso abbia passato attraverso infiniti corpi, ma nel vetro passa solo quella. Cioè le influenze rimbalzano, come fossero schermate, mentre la luce filtra? Beh, in effetti nel vetro oltre alla luce e al calore non passa altro... Per quaranta giorni (canonici, poi in pratica sappiamo possano voler dire molti di più..) il vetro deve resistere alle influenze, non cedere alle "tentazioni", anche laddove gli urti siano potenti e dove la pressione interna possa rischiare di far esplodere la bolla. E' chiaro che dev'essere un vetro di pregiata fattura.. |
Ovviamente, anche se conoscessi il nome della materia prima, non potrei rivelarlo........
Val la pena però di riflettere e di ricordarsi che la materia prima è, per definizione, la prima. Perciò se devo fare del pane la mia materia prima sarà il grano, se devo fare del burro sarà il latte, e così via. A questo punto la domanda più sensata sarà: cosa cerca d'ottenere l'alchimista? La risposta a questa domanda darà per deduzione la materia prima relativa (una sorta di cammino a ritroso).Purtroppo pochi riflettono su cosa sia veramente la pietra filosofale, per alcuni è fare oro e perciò pensano che la materia prima sia il seme dell'oro, per altri è uno stato trascendente e perciò la materia prima è lo spirito universale, e così via. Io dico solo che per iniziare un lavoro si deve avere ben chiara in mente l'immagine di cosa si vuol realizzare, e a costo di passare per 'visionari' può esser utile iniziare a ragionare............ dalla fine. |
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Per me la pietra filosofale, grossomodo, è la corporeificazione dello spirito universale, quindi produrrà cose diverse se applicata a diversi ambiti (oro coi metalli eccetera), ma mi rendo conto che detta così vuol dire tutto e niente. Forse sarebbe bene aprire un tread specifico. |
Ieri sera pensando a Dioniso, al vino mi è passato per la mente che anche l'uva nella botte fermenta e poi si trasforma in vino, sostanza liquida.
Mi chiedevo se può esserci un'attinenza con la trasformazione alchemica anche se qui si parla di materia prima ma per il vino l'uva è materia prima e poi c'è tutto il processo di macerazione, filtraggio, nettare che accomuna il mortale con il divino ecc... |
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Buonasera , ricordo che questo fu un bel posto dove poter scrivere . Poi un giorno andai via sbattendo la porta ma non ricordo affatto il motivo... . Ricordo di aver letto i commenti di alcuni utenti che mi associarono addirittura al "diavolo",quale onore ammesso che esista, non so ancora se Uno mi perdonò quella brutta uscita ... di tempo ne è passato da quel dì e la vita sa sempre dare tra urti e scossoni il giusto metro per poter giudicare . Ray, perdona la mia crudezza ma:dici una cosa e poi riesci con la maestrìa degna di "azzeccagarbugli" a capovolgerne il significato. Non amo quotare estrapolando brani dal contesto ma è stato indispensabile per agevolare un invito alla ri-lettura e alla riflessione. Parti bene circoscrivendo il materiale necessario alla grande opera all'uomo. Poi parlando di correlazioni perdi il filo per poi riprenderlo e riperderlo :) Prova a rimanere stretto a ciò che hai enunciato ovvero che tutto si svolge nell'uomo,e vedrai che troverai il filo del ragionamento . Può essere d'aiuto suggerirti di osservare la figura di cui hai postato il link , quella che racchiude un omino nudo all'interno di una ampolla . Cosa rappresenta quella ampolla? Lo scoprirai se ne osservi il significato simbolico invertendone le parti . Ci sei? E' difficile? Adesso capisci che se c'è qualcosa da fondere deve avvenire lì ed è soltanto lì che fonderai i mercurii :) Dici bene che nell'uomo risiede tutto ciò che serve e tutti gli arnesi necessari alla creazione della pietra . Non lasciarti ingannare dal termine "pietra" . Continuerò a leggervi. |
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