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Il mio era comunque un dubbio legato a quello che sosteneva Gurdji anzi Oupesky nel libro appunto. Mi sembrava strano solo che non avesse preso in considerazione l'altro lato dell'immaginare ma solo del fantasticare meccanico... Mah... proseguo con la lettura magari più avanti ne da una visione un po' più chiara. |
Buonasera a tutti, permettetemi di esordire in questo forum con dei vecchi appunti tratti dalle mie letture su alcuni libri inerenti la Quarta Via:
Le categorie delle persone che hanno la possibilità di accedere a questi insegnamenti sono: - filosofi, delusi dalla filosofia ordinaria ma ancora speranzosi che da qualche parte esista la vera filosofia - scienziati, delusi dalla scienza ordinaria, ma ancora speranzosi che da qualche parte esista la vera scienza - religiosi (che comprendono l’essenza della religione, altrimenti per loro è l’ideale la via del monaco, che richiede completa obbedienza senza comprendere), delusi dalla religione ordinaria, ma ancora speranzosi che da qualche parte esista la vera religione - politici delusi dalla politica ordinaria, ma ancora speranzosi che da qualche parte esista la vera politica - occultisti delusi dall’occultismo ordinario, ma ancora speranzosi che da qualche parte esista il vero occultismo Tutte queste persone devono essere giunte alla conclusione che inseguire le vie ordinarie non è solamente inutile, ma addirittura nefasto. I ciarlatani occultisti sono una classe da evitare perché non farebbero altro che carpire qualche segreto per utilizzarlo per imbrogliare la gente. Solo questo tipo di uomini potranno sentire nelle parole dell’alunno, per maldestre che siano, un gusto di verità. Dovete rispondere alle domande sincere, che fanno male. Le altre saranno domande poste per imitazione. Da questi "appunti", si evince che soltanto gli uomini 3 potevano avere la possibilità di diventare uomini 4, attraverso gli insegnamenti di Gurdjieff. Forse mi sbaglierò, ma non credo sia possibile trovare nei forum internettiani una comunità riunita di scienziati, filosofi e mistici. Questo non significa che non si possa discutere di Quarta Via, ma mi sembra doveroso sollevare la questione fondamentale, riguardante il fatto che si tratta di un cammino "elitario", non per la gente comune. E Gurdjieff era un gran "snob" (nel senso positivo del termine). Basta anche osservare Battiato per capirlo. |
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Non capisco come giungi a questa conclusione. Al di là dei contenuti, limitandomi unicamente a seguire la logica del tuo discorso, pare che parti dal presupposto che tutti i filosofi, gli scienziati, i politici, i religiosi eccetera siano uomini 3. E perchè mai? |
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Edit: aggiungo che per filosofi, scienziati ecc non intendo i semplici laureati nelle materie suddette. Altrimenti potrebbe trattarsi anche di uomini 1 e 2. |
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Quello che hai scritto tra parentesi chiarisce perchè secondo la tua intepretazione hai esordito così, ma la sua classificazione dei 3 tipi di uomini non è scalare e l'uomo 4 non è una evoluzione dell'uomo 3. |
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Se mi trovi il passaggio di uno dei suoi scritti dove è specificata la tua argomentazione te ne sarei grata, così da verificarne il contenuto. Personalmente ho letto 7 libri sulla Quarta Via e tra questi — ma forse mi è proprio sfuggito, chi lo sa — non viene mai specificato quello che tu intendi. Vengono invece fatte molte allusioni alle classi idonee a questo tipo di percorso: non si sa allora se per ragioni di portafoglio, a questo punto. Escludendo il famoso obyvatel, che può percorrere la via senza una scuola. So con sicurezza invece, che alcuni rami della Teosofia, ai quali lui si è parecchio ispirato, parlano proprio di passaggi obbligatori da percorrere. |
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Per la seconda domanda, intendevo i passaggi nella Teosofia (riguardo un autore in particolare, perché anche lì esistono delle differenze di pensiero, come in tutte le cose). |
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DI G. ho letto qualcosa ma mi pare che la divisione non fosse a crescere, tipo dall'1 al 2 al 3 e solo da qui forse al 4. Ci sono uomini 1, uomini 2 e uomini 3, a seconda di dove abbiano il centro della loro vita, se nel centro motore, in quello emozionale o in quello intellettuale. Tutte e tre queste categorie sono costituite da uomini ancora addormentati, frammentati in piccoli io, che non si ricordano di se, paragonabili a macchine e così via. Dopo il Lavoro, partendo da qualunque di queste categorie, si potrà, cosa non facile, arrivare ad essere un uomo 4. Dopo un altro Lavoro enorme si potrà arrivare al 5 e così via. Ovviamente già il 4 ha raggiunto , tra le altre cose, uno sviluppo armonico di tutti e tre i centri. |
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Centro istintivo, Emotivo, Intellettuale. Fisico, Animico, Mentale Il 4 quattro li sa usare nell'insieme |
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Forse non sono mai abbastanza i libri letti su G., chissà. In ogni caso, possiamo anche non parlarne più, ma per conto mio non ho alcun dubbio. D'altronde se fosse come dici tu, ossia che la quarta via sia stata dedicata ai 3, perchè chiamarla quarta? Era una via dello yoghi. |
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Faccio prima ad elencare quelli che ho letto: La quarta via incontri con uomini straordinari Frammenti di un insegnamento sconosciuto I racconti di Belzebù al suo piccolo nipote (che Gurdjieff consigliava di leggere per primo e per ben tre volte, così da ostacolare le letture successive e scremare il numero maggiore di aspiranti icon_mrgr:) Vedute sul mondo reale La vita è reale solo quando "Io sono" il nunzio del bene venturo La percentuale del mio dubbio è comunque ridotta ai minimi termini: l'avevo lasciata semplicemente perché una persona saggia lascia sempre una piccola eventualità di dubbio anche tra le sue più grandi convinzioni. Chiuso l'argomento, perché l'urgenza di quello che avevo da dire si è compiuta. |
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Gurdjieff pone poca differenza fra gli uomini 1, 2 e 3, per lui sono comunque tutti uomini sbilanciati, chi più nel corpo, chi più nel cuore, etc.. ma insisteva sul fatto che la quarta via non appartiene a nessuno dei tre. La trova, chi può, chi inizia a bilanciarsi e diventa un uomo 4, chi integra gli altri due aspetti che gli mancano, e a questo proposito capirai che è illogico attribuirla solo all'uomo 3 se poi per entrare ha bisogno di sviluppare anche gli attributi relativi agli uomini 1 e 2 che tu invece vorresti scartare a priori. |
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Se cerchi un confronto serio sui concetti va bene e sai dove trovarmi, giocare a chi ha la lista dei libri letti (e soprattutto compresi) più lunga non è in cima alle mie priorità anche se mi sarebbe facile vincere sia come quantità che come qualità. |
...a proposito di frammenti di un insegnamento sconosciuto...
qualcuno conosce Rodney Collin, allievo di Ouspenkij? Ha scritto un opera interessantissima, si intitola LE INFLUENZE CELESTI (per i Gurdjieffiani influenze C)...praticamente spiega nei dettagli e amplia quello che Gurdjieff e Ouspenkj non hanno apprfondito nei loro libri...parla dei cosmi, dei tempi nei vari cosmi, dei cicli del macro e microcosmo, dell'essenza, personalità e anima; dà un interpretazione nuova del ricordo di sè che non ho mai trovato in nessuno dei libri su Gurdjieff...poi parla anche della morte e dell'eterno ritorno (amplia quello che è stato detto ne IL NUOVO MODELLO DELL'UNIVERSO)... Ho conosciuto questo autore leggendo IL RICORDO DI SE (anche questo molto interessante) dove è spesso citato dallo scrittore, sedicente successore (autoproclamatosi) e fondatore di una scuola della quarta via, di Gurdjieff Roberto Earl Burton... Consiglio questi due libri (soprattutto il primo) a chi non è rimasto soddisfatto dai testi "canonici" della quata via, e vuole approfondirne i concetti... |
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Stavo leggendo "i racconti di Belzebù a suo nipote" e devo dire che non è una facile lettura.
In questo trovo un'assonanza su quanto affermava Bodhi che la conoscenza era terreno per eletti. Oggi, seppur con maggiore impegno di quanto ce n'abbia messo io, il libro può essere fonte da cui trarre tanti buoni spunti ma il tipo di narrazione, considerando il tempo nel quale era stato scritto, poteva essere un buon blocco per chi non era padrone della lingua. Il creare volutamente delle parole diverse per definire concetti come l'amore divino, ed usare queste parole mischiate ad altre arzigogolanti ti porta a dover rileggere (dal canto mio) il libro con tanto di block di traduzione a lato per decifrare passo passo ciò che vuole dire e trarne il concetto che vole esprimere. insomma un criptare dei concetti per far si che chi legge, debba "faticare" per accedere alla conoscenza che esprime. Per ora ho abbandonato, mi ha un po' irritato questo suo modo supponente (traspare dalla narrazione) con cui mi sembra si prenda gioco del lettore. Intanto è lì, sospeso. Qualcuno di voi l'ha letto? |
Io non l'ho letto ed avevo già sentito pareri su di una esagerata "astruseria" di certi passaggi, in futuro potrei anche metterci mano vedremo...
Sull'essere eletti...non so...non in tutte le Vie serve una cultura elevata che ti dia modo di leggere libroni su libroni, oltretutto la cultura che non diventa sapere serve a poco. Diversi Santi non credo fossero molto istruiti, anzi...evidentemente arrivavano ad afferrare alcuni concetti seguendo una strada diversa dal ragionamento erudito o dalla stimolazione intellettuale indotta da letture diffiicili. Certe volte se leggo libri di alchimia, ad esempio, ho l'impressione che non serva a niente se non conosci bene perlomeno latino, greco , francese , mitologia, botanica ed altre materie.Poi però sento dire che alcuni importanti alchimisti erano illitterati o semplici ciabattini... |
Maddai.... parli dei "Porc Dolg" doveri esserici? E della Kundabuffer e del pianeta Karnak.... diavolo.g:
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La sensazione che avevo leggendo non era solo quella che giustamente poni del faticare, ma credo proprio che ci fosse la necessità di "distruggere" ogni tipo di concetto precostituito (vedi l'assurdità della storia stessa) per dare al lettone la possibilità di ragionare. Non ti dice "questo è questa cosa qui" ma ti spiega cosa fa e cosa è.. non serve che si conosca altro se si ragiona su quel che Belzebù dice a suo nipote. Ed è questo a parer mio l'ostacolo più grande di quel libro perchè noi "mentaloni" cerchiamo riferimenti, certezze, punti fermi a cui ancorarci.. leggendo quel libro invece ti manca la terra sotto i piedi, Si devi necessariamente tentare di distruggere tutto quello che sai per poter capire cosa dice... è un opera eccezionale per me. Ogni volta che si cerca di definire con cose già definite da altri i concetti che esprime si perde l'80 per cento di quello che vuole dire.. Quasi quasi che sarebbe meglio leggere certi libri senza sapere altro prima... oppure aver la forza di non interferire... p.s. beh.. ..in questo sito c'è qualcuno che fa questo sporco lavoro per noi.... |
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Del suo libro mi ha incuriosito di come parla delle influnze C, sostenendo (come non ha mai fatto G.) che si tratta di entità spirituali (angeli, arcangeli...) strizzando l'occhio alla teosofia e all'antroposofia... Un altro concetto interessante è l'urgenza di creare o costruire un corpo astrale attraverso la sofferenza volontaria, l'attenzione divisa, e il ricordo di sè per salvarsi dall'eterno ritorno ed entrare nel sentiero dell'evoluzione cosciente... Cmq ripeto: si vale la pena di leggere il libro di R.Collin perchè al contrario di Burton usa un approccio totalmente scientifico con dimostrazioni plausibili... |
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Non sono libri per le masse (per fortuna oggi sono disponibili a chiunque) Gurdjieff li pensò per per i suoi allievi, dopo che che capì di non riuscire più a realizzare la sua opera attraverso L'ISTITUTO PER LO SVILUPPO ARMONICO DELL'UOMO, a causa dei suoi gravi incidenti, (causati secondo lui da "forze avverse") cominciò anni di scrittura per trasmettere il suo insegnamento e raggiunge un piu ampio raggio di persone... Devo dire che ho trovato utilissimi, e molto belli, per capire Gurdjieff e il suo stile, tutti i libri dei suoi allievi che descrivono la vita quotidiana a fianco del maestro: la cucina, i pranzi, i brindisi degli idioti, la traversata del caucaso, semplici lavori manuali al priure di avon, gite in francia...mi sarebbe piaciuto sentire la voce di Gurdjieff...su you tube si possono vedere due suoi filmati verso fine della sua vita, senza audio, però si può notare la sua vitalità nonostante avesse piu di ottanta anni... |
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pensavo di essermi rintronata di bottoicon_mrgr: Comunque nella prefazione dice in effetti che il primo libro è proprio per ripulirti da tutto ciò che sai, ma per ora mi ha fatto solo un gran caos.. Vediamo se riesco a proseguire la letturapiango.gif Personalmente non l'ho trovato illuminante Incontri con uomini straordinari nonso.gif, lo pensavo molto più "succulento", un buon pranzetto insommaicon_mrgr: |
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(anzi, nel tuo caso direi che ti fa un gran bene icon_mrgr:abbraccio:) |
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