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'ayn soph 12-03-2010 11.26.16

Potrebbe anche trattarsi di una intuizione infatti sembrerebbe che a livello materico questo uni o Multiverso possa essere un Ologramma (ovvero tanti riflessi) di una unica Sorgente Luminosa. In questa ottica il discorso di atomico potrebbe avere una qualche valenza ma ai fini pratici sarebbe prettamente inutile anzi dannoso, a meno che (sempre che fosse come nella sopra detta ipotesi) ci si svegli (o risvegli) un giorno e si pensi in maniera di Unità e quindi la separazione attuata dai riflessi olografici abbia termine.
Ma secondo calcoli approssimativi non si dovrebbe verificare all'istante o perchè no, o forse si? Dato che un messaggero sarebbe convinto di questo (sempre ipotizzando) o sarebbe semplicemente un altro individuo considerato "diverso"?

nikelise 12-03-2010 11.45.03

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 81952)
Non è la causa prima della percezione ma è bastata per salvarlo



Come ? AH forse ti riferisci a quando il neonato distingue l'altro da se' sicche ' prima deve percepire l'altro e poi se'?


Ma CARTESIO , per risalire dal molteplice alla causa prima non puo' arrivare che a se' , altrimenti a che altrononso.gif .

centomila 12-03-2010 11.48.45

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 81952)
La prossima volta però tu fai il poliziotto cattivo ed io quello buono icon_mrgr:

icon_mrgr: icon_mrgr:
Touchè!:H :H

Non ci crederai ma è un periodo nel quale sono costretto a fare tutte quelle cose che NON SO FARE e che quindi non mi piace fare: comandare, fare la faccia dura, etc.

E ti pareva che nella mia casa al mareabbraccio: non mi si offriva la parte del poliziotto cattivo???icon_mrgr:

Eh........quando gira in quel verso non ci puoi fare nulla.........martello.:

Per fortuna che sto considerevolmente aumentando la mia rassegnazione...........:) :)

Ah.........dimenticavo: mi hai fatto fare una grassa risata! Di questi tempi.....è per me una dono non da sottovalutare.scusa.gif

Ciao!

Uno 12-03-2010 11.55.10

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 81953)
Potrebbe anche trattarsi di una intuizione infatti sembrerebbe che a livello materico questo uni o Multiverso possa essere un Ologramma (ovvero tanti riflessi) di una unica Sorgente Luminosa. In questa ottica il discorso di atomico potrebbe avere una qualche valenza ma ai fini pratici sarebbe prettamente inutile anzi dannoso, a meno che (sempre che fosse come nella sopra detta ipotesi) ci si svegli (o risvegli) un giorno e si pensi in maniera di Unità e quindi la separazione attuata dai riflessi olografici abbia termine.
Ma secondo calcoli approssimativi non si dovrebbe verificare all'istante o perchè no, o forse si? Dato che un messaggero sarebbe convinto di questo (sempre ipotizzando) o sarebbe semplicemente un altro individuo considerato "diverso"?

Il discorso dell'unità avvalora il nulla.
Non è questione pratica o astratta, non c'è fondamento al discorso di Atomico in nessuno dei due ambiti

Lascia perdere discorsi sui messaggeri o sui diversi, non aggiunge nulla al ragionamento filosofico, serve solo ad aumentare le separazioni naturali che comunque, malgrado gli sforzi, esistono.

Uno 12-03-2010 18.38.03

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 81955)
Come ? AH forse ti riferisci a quando il neonato distingue l'altro da se' sicche ' prima deve percepire l'altro e poi se'?


Ma CARTESIO , per risalire dal molteplice alla causa prima non puo' arrivare che a se' , altrimenti a che altrononso.gif .

Aspetta, dobbiamo metterci d'accordo su cosa intendiamo per "prima".

Intendo la prima cosa, la meno elaborata, più semplice etc.. che ci fa sapere di esistere.
In questo senso intendevo che il pensiero non è la prima. Anche se sto senza pensare (non è semplice ma è possibile) sia che per pensiero intendiamo il brusio di sottofondo che reale pensiero volontario (merce più rara) io so di esistere, anche se quell'io non è ciò che comunemente si intende.
Con il pensiero comune abbia già la consapevolezza di quell'io molteplice che racchiudiamo in quello che comunemente chiamiamo io.

A dirla tutta la vera consapevolezza dell'esistere la si ha, se la si ha, malgrado il pensiero, il pensiero però è un'ancora a cui aggrapparsi.

Il neonato quando percepisce l'altro si prepara a percepire se stesso per la prima volta, si, vero. Percepirsi come immagine costruita ed elaborata dai filtri culturali etc..
Con il pensiero "di Cartesio" si tolgono dei filtri, ma si può andare oltre senza arrivare alla realtà ultima, che poi come ha giustamente scritto Cento (non precisamente così, ma il senso è quello) è il nulla che è Tutto allo stesso modo in cui il Tutto è nulla.

'ayn soph 12-03-2010 20.17.25

Il quesito sembra di difficile soluzione ma forse non impossibile, si tratta forse di qualcosa che è morto, faccio un esempio (poi se c'è da correggere fate pure) quando una stessa muore non è che si desintegra ma passa del tempo così senza alcuna attività. Oppure un pianeta dove c'è vità sfortunatamente per diversi motivi questa stessa può cessare di esistere e il pianeta però rimane. Oppure ci sono pianeti che non hanno vita apparente insomma come la consideriamo noi. Forse l'esempio di una stella è più lampante. Non volevo fare l'esempio di un uomo o un animale o una pianta morta perchè mi sembra troppo vicino ma se non ricordo male un certo di vita chiamato elementale (dico bene?) sopravvive ancora nonostante la morte apparente. Quindi si potrebbe dedurre che in questi casi si avrebbe un effetto percettivo e di coscienza quasi pari allo zero. O no? Ogni riferimento a persone è puramente casuale ovviamente, è un esempio per capire meglio.

webetina 12-03-2010 21.59.16

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 81981)
Il quesito sembra di difficile soluzione ma forse non impossibile, si tratta forse di qualcosa che è morto, faccio un esempio (poi se c'è da correggere fate pure) quando una stessa muore non è che si desintegra ma passa del tempo così senza alcuna attività. Oppure un pianeta dove c'è vità sfortunatamente per diversi motivi questa stessa può cessare di esistere e il pianeta però rimane. Oppure ci sono pianeti che non hanno vita apparente insomma come la consideriamo noi. Forse l'esempio di una stella è più lampante. Non volevo fare l'esempio di un uomo o un animale o una pianta morta perchè mi sembra troppo vicino ma se non ricordo male un certo di vita chiamato elementale (dico bene?) sopravvive ancora nonostante la morte apparente. Quindi si potrebbe dedurre che in questi casi si avrebbe un effetto percettivo e di coscienza quasi pari allo zero. O no? Ogni riferimento a persone è puramente casuale ovviamente, è un esempio per capire meglio.

Mi piacerebbe capire meglio ciò che hai scritto, potresti dirlo con altre parole? perchè parli di una cosa morta? Forse cìè qualcosa che hai scritto che mi è sfuggita.
E poi vorrei chiedere, perchè mi è venuto un dubbio, che cosa si intendeva per percezioni, se si parla di qualcosa di diverso dalle percezioni sensoriali, perchè altrimenti devo dedurre che questi si considerano atti che non consumano energia, e quindi possibili in assenza di vita biologica, in tal caso direi che non esistono percezioni dove non vi è impiego e tresformazione di energia.

'ayn soph 12-03-2010 22.10.50

X WEBETINA (quote post 157):
Ora ho detto in altre parole e corretto alcuni errori che potevano rendere il concetto non comprensibile (scusate), se poi c'è bisogno provo ad approfondire.

Il quesito sembra di difficile soluzione ma forse non impossibile, si tratta forse di qualcosa che è morto, faccio un esempio (poi se c'è da correggere fate pure) quando una STELLA muore, non è che si disintegra ma passa MOLTO tempo così senza alcuna attività APPARENTE. Oppure NEL CASO DI un pianeta, LA dove c'è vita POTREBBE PER DIVERSI MOTIVI, TERMINARE e il pianeta però CONTINUARE AD ESSERE. Oppure ci sono pianeti che non hanno vita apparente insomma come la consideriamo noi. Forse l'esempio di una stella (DETTO SOPRA) è più lampante. Non volevo fare l'esempio di un uomo o di un animale o di una pianta morta, perchè mi sembra troppo vicino a noi, ma se non ricordo male un certo TIPO di vita chiamato elementale sopravvive ancora nonostante la morte apparente. Quindi si potrebbe dedurre che in questi casi si ABBIA un effetto percettivo e di coscienza quasi pari allo zero. Ogni riferimento a persone è puramente casuale ovviamente, è un esempio per capire meglio.

webetina 12-03-2010 22.23.33

In effetti continuo a non capire. Per me cìè una grande differenza tra l'esistere di un pianeta, fatto di materia non vivente come si intende in biologia, e un conto è l'essere in vita di un individuo, di un animale. Cosa è la percezione di cui si parla, chi percepisce, quali sono le condizioni per percepire, altrimenti io non posso seguire. la mia logica non riesce ad andare oltre se non ho chiaro la parola o l'azione PERCEPIRE

'ayn soph 12-03-2010 22.34.06

Percepire è nel senso di apprendere con la mente
o anche Capere=prendere=mettere dentro

Questo è per quanto riguarda un dizionario ma si avvicina, infatti è la mente (per alcuni sede dell'anima) che è il vero mezzo di passaggio o di apprendimento e per quale altro mezzo te lo lascio immaginare, ma li ci sono altri meccanismi.
Non so se si capisce.


Edit: gioco forza che quando qualcosa o qualcuno Muore, allora la mente non c'è, ma altri meccanismi continuano a funzionare, in altro modo.

webetina 12-03-2010 23.00.47

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 81987)
Percepire è nel senso di apprendere con la mente
o anche Capere=prendere=mettere dentro

Questo è per quanto riguarda un dizionario ma si avvicina, infatti è la mente (per alcuni sede dell'anima) che è il vero mezzo di passaggio o di apprendimento e per quale altro mezzo te lo lascio immaginare, ma li ci sono altri meccanismi.
Non so se si capisce.


Edit: gioco forza che quando qualcosa o qualcuno Muore, allora la mente non c'è, ma altri meccanismi continuano a funzionare, in altro modo.

in tal caso confermi il mio dubbio, consideri l'apprendimento con la mente possibile senza consumo di energia, di materia, se è vero che energia e materia sono in relazione.
quando qualcuno muore e la mente smette di funzionare per quanto se ne sappia, allora immagino che secondo le tue conoscenze entrino in gioco altri meccanismi che io non conosco ecco perchè non ti seguivo e non posso rilanciare. la mia formazione è di matrice razionalista, ma che comunque non mi ha dato più sodddisfazione nelle risposte esistemziali, quindi sto in ascolto.

Uno 15-03-2010 17.30.23

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 81985)
X WEBETINA (quote post 157):
Ora ho detto in altre parole e corretto alcuni errori che potevano rendere il concetto non comprensibile (scusate), se poi c'è bisogno provo ad approfondire.

Il quesito sembra di difficile soluzione ma forse non impossibile, si tratta forse di qualcosa che è morto, faccio un esempio (poi se c'è da correggere fate pure) quando una STELLA muore, non è che si disintegra ma passa MOLTO tempo così senza alcuna attività APPARENTE. Oppure NEL CASO DI un pianeta, LA dove c'è vita POTREBBE PER DIVERSI MOTIVI, TERMINARE e il pianeta però CONTINUARE AD ESSERE. Oppure ci sono pianeti che non hanno vita apparente insomma come la consideriamo noi. Forse l'esempio di una stella (DETTO SOPRA) è più lampante. Non volevo fare l'esempio di un uomo o di un animale o di una pianta morta, perchè mi sembra troppo vicino a noi, ma se non ricordo male un certo TIPO di vita chiamato elementale sopravvive ancora nonostante la morte apparente. Quindi si potrebbe dedurre che in questi casi si ABBIA un effetto percettivo e di coscienza quasi pari allo zero. Ogni riferimento a persone è puramente casuale ovviamente, è un esempio per capire meglio.

Perfetto, adesso si capisce meglio la risposta, quello che non continuo a capire è: questa era la risposta per quale quesito?

'ayn soph 15-03-2010 20.59.46

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 82070)
Perfetto, adesso si capisce meglio la risposta, quello che non continuo a capire è: questa era la risposta per quale quesito?

In effetti non era una risposta ma un riepilogo per capire tutto il tema del thread e dato che avevo messo la forma in maniera diciamo ermetica icon_mrgr: (a modo mio) ho corretto per fare capire webetina

'ayn soph 14-04-2010 19.59.29

Ci stavo pensando stasera e se non ricordo male feci delle ipotesi circa il fatto che non percependo nulla al di fuori di se si potesse trattare di qualche cosa di morto facendo l'esempio di pianeti o stelle spente.
Ripensandoci meglio gli esempi potrebbero anche aumentare e considerare una stella molto grande e isolata (infatti qualche giorno fai mi fece un giretto virtuale con un programmino ai confini dell'universo scoprendo stelle molto grandi e brillanti anche se solitarie), oppure altre casistiche ma non necessariamente morte.


Colgo l'occasione per salutare l'amico Atomico :C:

Telemaco 25-08-2010 23.04.15

Ciao a tutti
sono nuovo di questo forum, che oltretutto conosco pochissimo.
Mi ha colpito l'originale idea di Atomico, ma ancor più le sue argomentazioni.
Lo so, è passato un pò di tempo e la discussione si è spenta da qualche mese, ma io la vedo solo ora e mi sembra non sia stata ancora compresa nella sua profondità.

Volevo solo esternare che comprendo ciò che Atomico vuole dire.
Rasoio o no, ipotesi confermata o meno, al di là di tante parole è possibile afferrare il suo concetto anche solo intuitivamente, ma solo senza barriere mentali o schemi preconcetti.
Il suo argomentare mi sembra comunque seguire un approccio serio e scientifico.
Tra due possibilità, quella di considerare l'ipotesi di Atomico priva di fondamenta o al contrario, quella che la sua tesi è troppo avanti per essere compresa da menti ancora impreparate, io opto per la seconda.

Ho riflettuto su argomenti che forse tratterò in seguito che mi portano nella direzione della teoria di Atomico.

Buona serata a tutti.


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