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Io credo piuttosto che il mondo andrà avanti così come ha sempre fatto a tentoni, che la crisi economica alternerà periodi in cui sarà molto avvertibile a periodi in cui lo sarà meno, certo alcuni dovranno fare dei cambiamenti, magari ci sarò anch'io tra questi, magari no ma non credo in nessun cambiamento epocale o stravolgimento apocalittico. Ci sarà sempre chi avrà troppo e chi avrà niente, chi voterà a destra e a chi a sinistra, chi farà vita da povero mentecatto, chi da nababbo e chi in un modo o nell'altro se la cava. Non credo nemmeno ci saranno alieni a salvare e a distruggere il mondo o Dei terribili o misericordiosi che distruggeranno tutto e trasformeranno il mondo in una palla d'oro volteggiante nel nuovo e splendente universo dell'era dell'acquario. Si andrà avanti a prove, un po' indietro e un po' avanti con un Dio immenso quanto silenzioso e nascosto che offre a chi ha voglia milioni di possibilità di scrollare le coscienze e di aprire una porta verso sé stessi. Questa la mia credenza ma mi auguro vivamente di sbagliare.:) |
se il pensiero è creatore...:)
così sia |
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Non voglio inneggiare al capitalismo , anche se capitalismo significa tutto e niente e non per forza deve avere connotazione catastrofica ma davvero il crollo scenografico del sistema con la punizione dei cattivi e la vittoria dei buoni nella realtà non me lo vedo, anche se sarebbe quanto di più bello potesse accadere e sarei la prima ad arruolarmi. |
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è di oggi l'approvazione del "decreto incentivi"
a mio parere risibile e tendente ad agevolare le solite "fasce" |
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sì sì perfettamente d'accordo. Io mi riferivo a quelle tesi apocalittiche di matrice new-age. Il flusso migratorio sta portando molto pluralismo culturale, sicuramente la nuova società dovrà essere differente e il mutamento in genere avviene secondo il gioco dell'integrazione e del conflitto. |
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questo dipende da come si "accetta" l'altro (tra le varie cose) certo che se l'abitudine è quella di alzare muri, barriere e aver paura... direi che la conclusione non può essere altra rispetto a quella che hai enunciato |
Sicuramente è questione di atteggiamento.
Basta che l'Altro non venga visto, come va di moda, come un individuo debole e senza identità con la conseguente pretesa fagocitante di inclusione e di integrazione (anche quando l'altro invece rivendica la sua identità e la sua differenza ) o nel senso opposto come un individuo di cui avere paura e che minaccia la nostra integrità culturale. La società multietnica non è impossibile ma ci vuole davvero criterio e poca retorica. |
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Ciò dovrebe far capire che Non c'è più scampo per una società capitalista. La ricchezza non comporta benessere generale ma solo fittizia. Finchè esisterà il denaro e la scienza sarà al servizio delle lobby e degli eserciti non ci sarà alcun benessere. Love :) |
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Metto il numero del mio conto corrente... mandatemi tutti i vostri soldi, tanto fra pochissimo non serviranno più. No? icon_mrgr:
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grazie di risanarmi i debiti:) |
Se mandarmi i tuoi soldi lo chiami risanare i tuoi debiti adesso capisco perchè vedete l'economia in questo modo :D
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hai ragione stai tranquillo siamo tutti ignoranti (tranne te) in materia:) |
Vabbeh dai, ma si dice che tra un pò il denaro non varrà più nulla pure io vi dico di darmi i vostri soldi, ma se non me li date, non ci credete, non è Uno che è si arroga la ragione.
Io da ignorante guardo e dico: ma com'è che sta Banca Americana ancora non tracolla? Ma com'è che spingono tanto per far perdere percezione del denaro contante alla gente? Non è il denaro che si svaluta è la percezione di esso. Sempre da ignorante penso che se davvero ci fosse una crisi di tal misura non potrebbero esserci i supermercati stracolmi di ogni genere alimentare, come non potrebbero esserci i negozi di abbigliamento di marca stracolmi di merce da vendere. Lasciamo stare la percezione che ci stanno inculcando, io guardo in giro e vedo che a partiei prezzi che con la scusa della crisi salgono... il resto è tutto uguale a sempre. Quando ci fu davvero una crisi, negli anni 70 mi pare, in Italia ci fu una cosa chiamata "austerity" a nessuno era permesso utilizzare l'automobile. Mi pare che qui spingano sempre di più a comprare cellulare, tv nuova generazione, automobili a iosa... insomma io la crisi non la percepisco se non nelle parole, ma il mercato di beni di non prima necessità è attivissimo. E che crisi sarebbe?:U Inoltre... se ci fosse crisi, con che criterio un governo spingerebbe affinchè le famiglie si indebitino inserendo incentivi? Per muovere il mercato? Non ha logica... se sanno che le famiglie non hanno denaro e che la Banca centrale Europea ed Americana non può più far credito perchè non hanno denaro, così ci dicono... con quale logica spingono a fare finanziamenti visto che i soldi dicono non ci sono ne nelle famiglie ne nelle banche? Che strana crisi è e che strano modo di affrontare la crisi..... La crisi si basa sui crediti eccessivi e spingono a farne? Strano.... Troppo strano... Per me che sono ignorante ma provo a fare due più due la crisi non è crisi ma una scusa per aumentare i prezzi ed allineare tutti i paesi ad uno standard quello dell'abbattimento del piccolo e che incentiva la grande distribuzione, quella da cui non sapremo più cosa mangiamo e dove andiamo... Secondo me più si leggono i mercati meno si capisce cosa sta accadendo. |
C'è stato sicuramente un grosso momento di difficoltà del mercato, le piccole aziende hanno dovuto mollare la presa, alcune hanno traballato, quelle veramente grosse hanno tagliato personale e hanno ritirato all'interno ciò che prima davano fuori in lavorazione ai fornitori più piccoli, strozzandoli. E chi li ha comprati i capannoni abbandonate dalle formiche? I giganti e a un prezzo molto molto più basso di quello che li avrebbero pagati senza la crisi. Col risultato che se si alza di nuovo il mercato, chi aveva poco ora non ha niente e chi aveva molto ora ha ancora di più. Almeno a livello materiale. Se poi la questione viene affrontata in termini spirituali è ovvio che cambia ma da un punto di vista prettamente terreno, questa crisi ha fatto in modo che chi aveva la pancia piena prima ora ce l'abbia ancora di più. E non mi sembra stiano per niente male anche se hanno la consapevolezza di un cipresso.
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forse negli anni 70 lo stato non era così asservito a banche e economia come al giorno d'oggi...e sempre forse impediva che le cose peggiorassero. |
Però non la raccontano così, in realtà dicono che la crisi è delle banche non dei piccoli. Ai piccoli raccomandano di investire...
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per me la realtà è quella che ti ho detto e il disegno di indebolire sempre più i piccoli medi è da almeno 10 anni che è messo in atto ad "ampio raggio" (nel senso che basta vedere finanziarie ecc. ecc. per accorgersi della cosa) diciamo che gli "squali" sarebbe ora che la finissero con questa ridicola storia tesa a costruire "caste" sempre più potenti e indebolire "la massa" |
Scusa ma il punto era che la crisi esiste o non esiste. Prima sostenevi che il denaro perderà di valore da qui a poco. Adesso dici che non è più così che sono i potenti che hanno il potere e che vogliono indebolire i piccoli, quindi vieni al mio discorso e ne fai un sunto. Ma allora il denaro non potrà mai svalutarsi tanto da far perdere potere d'acquisto ai piccoli perchè andrebbe contro gli interessi dei grandi perchè se uccidi il potere di acquisto dei piccoli va da se che i grandi non hanno più di che mangiare considerando che, per esempio, il miglior cliente delle banche è la somma dei piccoli clientini che pagano commissioni.
Per cui non capisco come possano i grandi e potenti far cadere l'economia se a loro stessi non conviene. Perchè sostenete che il denaro subirà un'inflazione tale e quale a quella della germania del '29? Io non capisco sul serio, |
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sulla seconda parte quello di cui parli è il "gatto che si morde la coda" di quello che hanno messo in moto anche se non come sembra in primo luogo. la banca... grazie alle famose ipoteche (ormai anche su debiti tributari sopra gli 8000 euro cosa da ufficio inchiesta) se tu non paghi ti pignora la casa... che automaticamente non è più tua (guarda negli ultimi anni quanti fallimenti ci sono stati). quindi diciamo che non è vero che la banca guadagna solo nel modo che hai detto...e la casa... non è denaro... ma bene (che magari poi rivende a chi i soldi li ha facendoci un profitto maggiore... rispetto agli interessi sui mutui) |
Non è che si stia discutendo se ci sia crisi o no. La crisi è sotto gli occhi di tutti. Se per percepirla occorre replicare...non so.....il primo esempio che mi viene in mente è quando Cuba ruppe con l'allora URSS: dalla sera alla mattina finì la benzina e le macchine smisero di circolare. Nello spazio di una notte.
Solo così percepiremo che c'è crisi? Per quanto mi riguarda la vedo nei negozi che chiudono, nelle persone che conosco che vanno in cassa integrazione o direttamente a casa, che non fanno più le ferie. La vedo anche su di me, sui miei risparmi, nel mio lavoro. E negli indicatori economici. Ma la mia tesi è molto più spinta: ho avanzato l'ipotesi che siamo vicini ad una catastrofe finanziaria di portata epocale. Ma, naturalmente, è un'ipotesi. |
Proprio ieri ho parlato con un mio amico direttore di banca ed anche consulente finanziario. Egli afferma che è la seconda crisi grave dopo la guerra. Dice che il peggio è passato, siamo già in ripresa anche se ci vorranno 4 o 5 anni prima di vedere un certo assestamento anche in seguito all'insediamento del mercato di Cina e India, ma egli è convinto che l'economia mondiale non crollerà come si teme.
Io voglio crederci... |
Mettiamola in questa maniera allora: non c'è crisi, poichè c'è molta ricchezza.
Molta ricchezza finisce sempre più nelle mani di pochi. |
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più o meno. ...di pochi che in maniera indiretta dirigono l'economia... |
Continuo a non capirci molto su come vedete la crisi e perchè il mondo sta per tracollare.
Un conto è dire che c'è molto ricchezza che non viene distribuita (così come è sempre stato dalla notte dei tempi) e un conto è dire che le banche stanno fallendo e l'economia tracollerà da qui a pochissimo. DA quando ero piccola io che la gente è in cassaintegrazione, ne sento parlare da sempre. Non è la crisi è la gestione di certi contributi... è tutto un altro discorso. E' vero che si percepisce nel piccolo, e chi dice di no, ma il mercato è saturo di ogni ben di Dio, bisogna considerare tantissimi fattori prima di dire che si chiude per via della crisi. Che poi il benessere sia esso stesso la crisi del mercato possiamo considerarlo. Che i prezzi con l'euro siano raddoppiatio senza raddoppiare gli stipendi anche è evidente, ma questa è politica non crisi, semmai una crisi voluta e generata da chi deve muovere certi interessi... se la crisi la vedete così, certo è questa, ma se è manovrata allora non arriverà mai al fallimento, non puntano a quello. Personalmente per quello che vedo, per come impediscono certe scoperte o certi movimenti del singolo, non ci credo nemmeno per un attimo che le banche, insieme alle aziende farmaceutiche, falliscano senza un piano coordinato e per definito di manovra mondiale. Comunque è evidente che le percezioni di ognuno sono diverse e siamo a ripeterci le stesse cose da un pò, per cui non resta che dire che staremo a vedere e il tempo parlerà per tutti chi verrà smentito e chi accreditato, indifferentemente da chi. |
Crisi (vera o fittizia che sia cambia poco) attuale conseguenze "palpabili" (10 anni che si va in questa direzione):
- riduzione diritti ceti medio bassi; - inasprimento sanzioni ecc. ecc.; - distribuzione ricchezza accentrata nelle mani di pochi - eliminazione del ceto "piccolo borghese" - divario sociale in aumento. |
Ma i contadini nei feudi come stavano?
Non erano sfruttati mentre pochi potenti erano ricchissimi? Cosa è cambiato in millenni? Nulla da un certo punto di vista e pure tanto da altri punti vista. Solo qualche centinaio di anni fa per tenere le persone sottomesse si dovevano fare guerre, oggi bastano le pubblicità. Se permettete preferisco le seconde. Si è vero che nel pianeta ci sono ancora una cinquantina di querre e guerriglie, purtroppo... ma sono in paesi che non si riesce a controllare con il benessere come si fa qui da noi. Parliamoci chiaro, anche se noi siamo formiche rispetto ad un Briatore che si permette di spendere milioni solo di benzina per farsi un giretto in "barca" (uno schiaffo alla miseria), siamo comunque il 25% della popolazione che detiene il 75% delle ricchezze del pianeta. E ci mettiamo a piangere solo perchè c'è il rischio che potremmo aver solo da mangiare, stare al caldo, vivere puliti e curati sempre meglio di quelli che vivono in certe realtà? Non sto dicendo che dobbiamo rassegnarci e lasciare che i potentucoli di turno abbiano da buttare e noi non poter aspirare ad un benessere sempre maggiore, sto dicendo di vedere tutta la realtà. Tutti si intristiscono quando vedono un documentario sulla fame nel mondo e poi tutti sono pronti a lamentarsi se toccherà tenersi il telefonino 6 mesi in più. Abbiamo già parlato della cosa, tutti pensano che gli stipendi siano diminuiti, in realtà gli stipendi sono sempre uguali, solo che tutto costa di più perchè è più lussuoso, più comodo o più inutile ma indispensabile per la psiche. Un auto costa il doppio ma oggi le manovelle per i vetri le trovi solo nei paesi del terzo mondo. Una casa costa il doppio, ma in inverno puoi girare (se vuoi sprecare) in magliettina e in estate con il cappotto. Fai la doccia tutti i giorni (con l'acqua calda) mentre solo 40/50 anni fa era normale fare un bagno una volta a settimana. Se a pranzo non mangi il dolce è per tenere la linea, non perchè non puoi permettertelo... Etc... Ripeto, non significa che non si possa cercare di stare sempre meglio, ma se è vero che la "crisi" è che si sono basati affari su una economia gonfiata è anche vero che gli effetti di questa "crisi" stanno toccando solo ciò che del nostro benessere è/era gonfiato e tutto sommato neanche più di tanto. Questo è il vero potere a cui siamo sottoposti e sottomessi, se un mese non guadagno abbastanza il problema non sarà qualcosa su cui dovrà tirare la cinta, il problema sarà che il mio vicino non ha lo stesso problema, forse non ancora... Quindi in qualche maniera dovrò cercare di mantenere il mio status anche a costo di debiti... il mio vicino dovrà fare lo stesso con me. Ma non facciamo i debiti per mangiare o vestirci, li facciamo per far vedere all'altro che non siamo più poveri di lui, e lui li fa per non farsi vedere da noi. Pecore senza neanche più i cani da pastore, una delle poche cose che condivido di tutte le assurdità raccontate (a fior di quattrini) da Icke e personaggi simili, compresi quelli del signoraggio. Il sistema è autoalimentato, siamo noi che lo teniamo in piedi e noi non lo faremo cadere... i potenti sono tali perchè non hanno neanche bisogno di esercitare il potere, questo vale anche per queste misere cose mondane. Se eserciti il potere non sei potente, è una questione logica che però non credo di poter esprimere in maniera chiara in poche righe (la mettiamo in lista). Volete far veramente crollare il sistema? Iniziate a comprare solo il minimo indispensabile per mangiare per 6 mesi/ un anno. Rottamate le auto, chiudete i contratti con i cellulari. Se siete in una casa di proprietà rimaneteci, se siete in affitto andate in una più piccola e spendete meno anche se significa ancora di più stare stretti. Etc... Se lo facessimo tutti non si arriverebbe neanche a 6 mesi forse... Ma chi inizia? Nessuno.... tutti a sperare che imploda da solo... tutti a sperare che i soldi non vagano più nulla (si poi torniamo all'età della pietra... ma dai...) ma tutti continuano a vivere come sempre. |
non sono assolutamente d'accordo con l'ultima frase da te postata.
di nuovo l'opinione che siano tutti "capre". quanto dici c'è chi lo fa o cerca di farlo. quindi dire "tutti sono li a sperare" è falso per quanto mi riguarda. così come che non inizia "nessuno". |
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E' vero se lo facciamo io è te è già qualcosa ma la maggior parte della gente vuole rimanere bella comoda ma che gli frega, presente: "vai avanti te che mi scapppa da ridere" dei film di Bad Spancer e Terence Hill? Ecco questo il pecoraggio a cui siamo ridotti. Ipnotizzati dalle pubblicità in tv continuiamo a dire: lo voglio, lo voglio, lo voglio :bleah: |
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quindi dire "nessuno e tutti" è falso. |
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Stefano, quando dico "tutti" c'è sempre l'eccezione che conferma la regola. Ma è un eccezione, la norma è il tutti.
E non voglio entrare nel personale... chi è a posto con la coscienza non si offenderà |
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secondo me non è un'eccezione. entrando sul filosofico andante poi, se esiste l'eccezione evidentemente la regola non vale in "toto". e magari anche la maniacale ricerca di "regole" non è di per se utile in questo contesto. |
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che se c'è chi dice "voglio voglio voglio" preso da discorsi "pubblicitari" c'è chi davanti a questi sa di "essere essere essere a prescindere" e magari un minimo riesce a Scegliere. |
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Io ho descritto il quadro che vedo, se a te o ad altri non va bene non c'è nessun problema, ma non occorre sempre e per forza entrare sul personale :) |
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non ti sto "dando" nulla. ti ho scritto la mia opinione. per me se esiste un'eccezione non si può affermare "tutti e nessuno" così come la maniacale ricerca di regole di fatto non porta a nulla (sempre a mio parere). tu puoi pensarla come vuoi, io ti dico dove non sono d'accordo con il tuo pensiero. |
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