Ermopoli

Ermopoli (https://ermopoli.it/portale/index.php)
-   Filosofia (https://ermopoli.it/portale/forumdisplay.php?f=112)
-   -   evoluzion della spiritualità nell'uomo (https://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=7281)

Ray 02-09-2011 12.43.53

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 103125)
Si può buttarlo fuori da quella cordata, così come si può buttare fuori da un luogo di lavoro, da un forum, da un coro, da una famiglia, da un team sportivo...
Potrà sempre riprovare a fare il percorso ma non con la stessa cordata, migliore o peggiore, sicuramente diversa e questo credo faccia una differenza.

No, non si può buttarlo fuori dalla cordata, siamo tutti fratelli. Si può solo lasciarlo indietro... che poi è pure rispettoso.

diamantea 02-09-2011 14.42.03

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 103127)
No, non si può buttarlo fuori dalla cordata, siamo tutti fratelli. Si può solo lasciarlo indietro... che poi è pure rispettoso.

Siamo tutti fratelli? Ma quando mai! L'hai detto tu stesso a proposito della barzelletta dell'uomo sapiens...
Davanti a Dio siamo tutti fratelli ma di fatto non ci comportiamo da tali, io mio fratello non lo lascerei mai indietro, questo per me non sarebbe rispettoso.
Un estraneo mi viene facile lasciarlo indietro o allontanarlo dalla mia vita, ma un fratello no.
Ma naturalmente io non sono ancora spiritualmente elevata e forse per questo non lo posso capire.
Amen.

griselda 02-09-2011 17.43.53

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 103078)
S ( e magari inorgoglirmi per questo icon_mrgr: )

O magari deprimersi secondo me potrebbe essere controproducente saperlo a meno che di essere già forti e non condizionabili o influenzabili.

Un giorno un astrologo mi disse che dopo aver detto a delle persone che non avevano nel tema natale l'illuminazione questi smisero di lavorare su di sè. Del tipo: tanto che senso ha, che lo faccio a fare?
Meglio darsi da fare e basta almeno io la penso così.

Ray 02-09-2011 19.08.49

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 103134)
Un giorno un astrologo mi disse che dopo aver detto a delle persone che non avevano nel tema natale l'illuminazione questi smisero di lavorare su di sè.

Avrebbe più senso il contrario... ma vabbeh, questa cosa dell'illuminazione nel tema natale è da paese delle banane...

Sole 02-09-2011 19.24.58

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 103074)
Ma se sono caratteristiche invisibili per l'occho non attento o per chi ignora certe conoscenze, come faccio a sapere se il mio "fisico" può reggere una certa evoluzione , in che misura e dove ci sono carenze da migliorare?
Oppure me ne accorgo lo stesso, nel senso che ci sono/saranno dei segnali inequivocabili in tal senso?

Personalmente sono sempre stato abbastanza orgoglioso del mio fisico, ma come faccio a sapere se in ottica evolutiva è una "chiavica"?

Il punto non è quanto in forma sia il corpo.... il Buddha poraccio, non incanalava niente con la ciccia che aveva, per come lo rappresentano ovviamente.
Banalmente, tanto per farci un'idea, ad esempio tanto più rusciamoi a mantenere la gioia senza bisogno di esternarla o gioire fisicamente saltellando ad esempio, senza bruciarla.. oppure tanto più resistiamo al dolore di una forte emozione senza esternarla, maggiore è la resistenza/elasticità dei nervi. Quando una forte emozione viene contenuta internamente senza sforzo ( non ha senso andare in nevrosi, ci si allena a passi) allora il corpo ha una tolleranza migliore. la media umana è che non regge praticamente un milligrammo di emozione. I nervi saltano spesso e tutto diventa un dramma. Questo è un aspetto.
Migliorare il corpo significa anche Lavorare sui blocchi energetici e anche fisici quindi... che si sono formati nel tempo. Con le tecniche da te nominate il risultato si ottiene ma ci vuole costanza. Se fai bene i Tibetani ne trovi a iosa di indizi su cosa Lavorare, che blocchi hai e come potresti opporti, ecc ecc. Molto spesso il corpo comunica tutto quello che c'è da sapere.

Si può andare avanti su questo, magari esplorare ancora cosa sia questo aspetto psicofisico.

luke 02-09-2011 19.37.21

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 103138)
Il punto non è quanto in forma sia il corpo.... il Buddha poraccio, non incanalava niente con la ciccia che aveva, per come lo rappresentano ovviamente.
Banalmente, tanto per farci un'idea, ad esempio tanto più rusciamoi a mantenere la gioia senza bisogno di esternarla o gioire fisicamente saltellando ad esempio, senza bruciarla.. oppure tanto più resistiamo al dolore di una forte emozione senza esternarla, maggiore è la resistenza/elasticità dei nervi. Quando una forte emozione viene contenuta internamente senza sforzo ( non ha senso andare in nevrosi, ci si allena a passi) allora il corpo ha una tolleranza migliore. la media umana è che non regge praticamente un milligrammo di emozione. I nervi saltano spesso e tutto diventa un dramma. Questo è un aspetto.
Migliorare il corpo significa anche Lavorare sui blocchi energetici e anche fisici quindi... che si sono formati nel tempo. Con le tecniche da te nominate il risultato si ottiene ma ci vuole costanza. Se fai bene i Tibetani ne trovi a iosa di indizi su cosa Lavorare, che blocchi hai e come potresti opporti, ecc ecc. Molto spesso il corpo comunica tutto quello che c'è da sapere.

Si può andare avanti su questo, magari esplorare ancora cosa sia questo aspetto psicofisico.

I tibetani li ho abbandonati da un pò manata.gif, sarà il caso di riprenderli , il TA invece l'ho continuato ed in effetti uno degli obiettivi che vorrei raggiungere è quello di reggere meglio le emozioni, come se il corpo avesse una piccolissima tolleranza, a almeno io l'ho ridotto così nel corso degli anni, non perchè credo di averlo maltrattato con vizi o comportamenti non salutari, ma forse perchè molte emozioni represse o non vissute bene, viene automatico scaricarle sul corpo il quale, pur stando in ottima salute ed offrendo prestazioni fisiche ancora buone, poi offre una capacità di resistere bassa, ed allora con poco si sfoga la rabbia, la tensione, ti si annebbia il cervello ecc.

Una cosa che ho notato ultimamente , non so se sia un effetto o un caso, è che quando ripenso a certe emozioni non ricapitolate o ne immagino altre sento una sensazione di raffreddamento al centro del petto, come se fuoiruscisse calore e la pelle si raffreddi, cosa che prima non mi succedeva o non l'avevo notata io.

P.S. Budda in realtà era magrissimo, ho letto che la statua del ciccione che ride non rappresenta lui ma un monaco cinese chiamato Pu-tai :wow:

Astral 02-09-2011 20.31.32

Direi da partire dal sistema nervorso, magari ci può aiutare la medicina alternativa e la psicologia per rinsaldare il sistema nervoso. Io spesso ho emozioni troppo forti per il mio sistema nervoso, molto spesso devo esternarle o mi sembra di esplodere.

Il corpo in ogni caso condiziona la mente, avere un corpo rigido non aiuta per questo alcune posizioni yoga e i tibetani possono aiutarci.
Anche l'alimentazione in un certo senso fa parte di questo processo.

Non so quanta evoluzione ci sia in uno che medita dopo aver mangiato trippa e paiata.

Sole 02-09-2011 20.52.08

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 103141)
Il corpo in ogni caso condiziona la mente, avere un corpo rigido non aiuta per questo alcune posizioni yoga e i tibetani possono aiutarci.

[OT]QUesto è un pensiero comune derivante anche da una impostazione un pò "occidental-Iyengeriana". Io credo che laddove arriva il corpo del singolo va benissimo. La posizione finale è certamtne quella che da migliore scorrimento energetico, ma se un corpo è bloccato non può ricevere tutto insieme... appunto per il tema... ne potrebbe essere traumato, e quindi se si riesce a fare un quarto di posizione io dico che è la migliore posizione per quel corpo in quel momento. [/OT]

Grey Owl 02-09-2011 20.54.00

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 103141)
Non so quanta evoluzione ci sia in uno che medita dopo aver mangiato trippa e paiata.

hahaha... hai reso l'idea.

Non penso sia un discorso di sistema nervoso prettamente fisico. Ad esempio l'esternare è indice di scarsa capacità di sopportazione. In questo caso l'incapacità di trattenere l'emozione non è attribuibile al sistema nervoso centrale, al nervo che trasmette informazioni al muscolo o simile.

E quindi di che modificazioni si tratta? L'evoluzione spirituale verte su una evoluzione fisica ma in che misura la si può definire fisica?

Mangiare ogni tanto trippa e paiata non è vietato, semmai mangiarla tutti i giorni garantisce un ricovero d'urgenza in codice rosso. :U

Il corpo condiziona la mente debole eppure sono convinto che una mente forte forgia il corpo, il corpo è la manifestazione della mente.

Ad esempio la dieta vincente fa leva sulla forza di volontà e sulla consapevolezza che per dimagrire serve cambiare lo stile di vita. Le privazioni forzate non portano a risultati duraturi.

Per concludere ritengo che la modificazione fisica sia conseguenza dell'evoluzione della propria forza di volontà e della consapevolezza.

Nel momento in cui cogliamo frammenti di consapevolezza ed alleniamo la nostra volontà il corpo si modifica di conseguenza, esso evolve.

Lo Spirito è luminosa consapevolezza, è il risveglio del dormiente del tempio interiore. (teatralità stile new age icon_mrgr:)

Grey Owl 02-09-2011 21.35.17

Un pensiero mi assilla da mò... (leggasi mò= da sempre).

L'evoluzione della spiritualità nell'uomo è intesa come l'evoluzione del singolo a discapito della massa umana. Solo il singolo sfugge alla Legge per cui l'umanità ha una funzione specifica per la terra. L'umanità è legata alla terra e non può cambiare la sua funzionalità, non può evolvere a discapito dell'evoluzione della terra.

Ma il singolo può fare il salto evolutivo, la terra non ne subirà danno. La vedo come la falistra(1) che sfugge al fuoco, un salto oltre il limite, oltre il confine.

(1) Falistra deriva dal vocabolo latino "favilla" che significa piccola cenere che vola.

Dalla notte dei tempi l'uomo ha seguito il richiamo della Spirito, egli ha cercato nell'oscurità il sentiero che lo ha portato alla comunione con lo Spirito, a spiritualizzare il corpo e corporizzare lo spirito.

E la notte dei tempi è stato ieri per la terra, l'uomo è una novità per la terra. Quindi l'uomo è una evoluzione recente nella genesi della terra, l'umanità ha una sua funzione in quanto nulla è casuale.

Lo Spirito attraverso gli Uomini ha prodotto una Via, una scuola che aiuta altri uomini nella ricerca e lo ha fatto all'interno dell'umanità.

Arrivo quindi al pensiero del mò... l'evoluzione della spiritualità nell'uomo è una spinta dello Spirito. L'uomo senza lo Spirito sarebbe carne morta oppure semplicemente una funzione organica funzionale alla terra?

Questo pensiero ingenera altre domande più o meno attinenti.

Lo Spirito è una forza evolutiva che, come un magnete attira l'uomo? Ma anche , la terra anch'essa contribuisce all'evoluzione della spiritualità nell'uomo? In che misura? Esistono luoghi sulla terra in cui viene agevolato il lavoro evolutivo dell'uomo?

Solo l'uomo può corporeizzare lo Spirito? Perchè?

Se lo Spirito spinge per fare evolvere la spiritualità nell'uomo, cosa invece ostacola o frena?


manata.gif tante domande tutte in una volta! domande più o meno attinenti e pertinenti.

griselda 02-09-2011 23.00.16

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 103137)
Avrebbe più senso il contrario... ma vabbeh, questa cosa dell'illuminazione nel tema natale è da paese delle banane...

Ma sai che non l'avevo mai valutata sotto questo aspetto?! Grande Ray!
fiori.gif

nikelise 02-09-2011 23.25.14

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 103144)

Solo l'uomo può corporeizzare lo Spirito? Perchè?

.

Gustavo Roll diceva che tutto e' spirito : l'uomo , l'animale , la pianta , la pietra .

luke 03-09-2011 00.22.07

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 103146)
Gustavo Roll diceva che tutto e' spirito : l'uomo , l'animale , la pianta , la pietra .

Il fatto è che se tutto è già spirito allora non ci sarebbe nessun lavoro da fare, già saremmo a posto.
Purtroppo usare immagini e definizioni"umane" rende il tutto di difficile esplicazione.

Per esempio in alchimia si parla di corporifiare lo spirito universale nella pietra, quindi pur essendo già presente in qualche modo è possibile avere una maggior "interazione" con lo spirito, permettergli di vivificarci al meglio.
C'è anche quella frase che dice corporificare lo spirito e spiritualizzare il corpo, cioè rendere piùrarefatto ciò che è materiale e viceversa, almeno io lo raffiguro così.

E' una questione complicata da visualizzars e ancor di più da realizzare, vabbè tanto prima c'è talmente tanto altro lavoro da fare che ho tempo per rifletercci sopra leggo.gif

nikelise 03-09-2011 06.10.56

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 103149)
Il fatto è che se tutto è già spirito allora non ci sarebbe nessun lavoro da fare, già saremmo a posto.
Purtroppo usare immagini e definizioni"umane" rende il tutto di difficile esplicazione.

Per esempio in alchimia si parla di corporifiare lo spirito universale nella pietra, quindi pur essendo già presente in qualche modo è possibile avere una maggior "interazione" con lo spirito, permettergli di vivificarci al meglio.
C'è anche quella frase che dice corporificare lo spirito e spiritualizzare il corpo, cioè rendere piùrarefatto ciò che è materiale e viceversa, almeno io lo raffiguro così.

E' una questione complicata da visualizzars e ancor di più da realizzare, vabbè tanto prima c'è talmente tanto altro lavoro da fare che ho tempo per rifletercci sopra leggo.gif

Guardare o riguardate il video di Gustavo Rol che c'e' nel post di
Uno nel 3d che titola Gustavo Rol appunto .
Rol diceva che lo spirito dell'uomo e' spirito intelligente e che quello delle altri esseri e cose e' in stretta relazione con le caratteristiche della cosa stessa .

Faltea 06-09-2011 12.36.59

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 103144)
L'uomo senza lo Spirito sarebbe carne morta oppure semplicemente una funzione organica funzionale alla terra?

Che intendi? Carne morta lo diventiamo tutti e si presuppone che lo spirito in quel momento si sposti verso altre sfere...
Ma funzione organica? Cibo per la terra? Cioè?

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 103144)
Lo Spirito è una forza evolutiva che, come un magnete attira l'uomo? Ma anche , la terra anch'essa contribuisce all'evoluzione della spiritualità nell'uomo? In che misura? Esistono luoghi sulla terra in cui viene agevolato il lavoro evolutivo dell'uomo?

Ray più sù diceva che la natura tende a contrastare questa evoluzione in quanto può portare ad andare contro ai dettami di base: nasci, procrei, muori.
Se ti soffermi troppo sull'evoluzione la parte centrale ci sta che la saltiicon_mrgr: , pertanto ritengo che la terra tenda a non agevolare ma nemmeno a contrastare..
Penso che sia molto banale il posto sulla terra dove viene agevolata l'evoluzione, voglio dire basta pensare all'enorme differenza che corre tra una passeggiata nel bosco ed una in città.. Senti chiaramente la differenza, lo stato dell'essere dopo. Non credo serva andare a cercare posti strani.

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 103144)
Solo l'uomo può corporeizzare lo Spirito? Perchè?

Tutto è spirito solo sotto diverse forme...


Rol mi ha affascinato tanto, ho sempre pensato che lui fosse uno dei pochi ad aver scoperto le leggi di questo universo (ed essere in grado di gestirle).
Una pietra filosofale vivente

diamantea 10-09-2011 15.35.52

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 102939)
Rendersi conto che non siamo proprio niente di così importante, piccoli esserini di passaggio in un mondo che ha milioni di anni.. e noi che non raggiungiamo nemmeno i 100 anni... appena un secondo per Tiamat (come la chiamavano i Sumeri)... cosa siamo se non il suo nutrimento... che finiremo nella terra a far da concime, tutto questo fa solo venir voglia di muovere il cu.....ore.

Eppure Sole pensavo che l'uomo per quanto esserino di passaggio con una vita breve rispetto il mondo compie opere grandiose che resistono nei secoli come le piramidi, la musica, le grandi opere d'arte. I loro autori sono morti ma le loro creazioni sono rimaste, si tramandano nei secoli, contribuiscono all'evoluzione dell'uomo.
Vero è che con la tecnologia lasceremo una brutta impronta dell'evoluzione in quanto inquinamento capaci di modificare l'ambiente naturale, un concime alquanto nocivo.
L'uomo è di passaggio è vero, il suo corpo diventa concime ma attraverso le sue opere o azioni lascia la sua impronta su cui altri si poggiano, costruiscono altre impronte.
L'uomo mortale cerca l'immortalità nel bene e nel male attraverso le grandi gesta, e ci riesce.

Astral 10-09-2011 15.43.50

Io non credo che l'immortalità sia essere ricordati, altrimenti dovremmo dire che hitler è immortale. Penso si parli di ben altra immortalità che è quella dello spirito, non tanto della memoria che uno realizza sulla terra, tramite fama, successo od opere grandiose.

diamantea 10-09-2011 16.02.22

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 103377)
Io non credo che l'immortalità sia essere ricordati, altrimenti dovremmo dire che hitler è immortale. Penso si parli di ben altra immortalità che è quella dello spirito, non tanto della memoria che uno realizza sulla terra, tramite fama, successo od opere grandiose.



Astral, i grandi musicisti o artisti erano spitualmente elevati, alcuni penso pure illuminati e tramandano la loro spiritualità attraverso le loro opere.
Non credo che tu identifichi la spiritualità con le immagini dei Santi che pregano...
Hitler è immortale nella sua opera di distruzione così come lo furono altri personaggi della storia.
La sua spritualità rivolta al Male era grande ed ha compiuto una grande malefica opera che sarà ricordata nei secoli.
Il Male è immortale così come il Bene e si servono entrambi dell'uomo, il quale nel suo libero arbitrio sceglie di quale dei due vuole nutrirsi.
Io almeno la vedo così.

Sole 10-09-2011 16.14.40

Diam, con un colpo di vento più forte, un terremoto, una inondazione o qualunque evento tutte quelle costruzioni, tecnologia e opere d'arte sarebbero spazzate via come sabbia... questo siamo? Grandi opere alla memoria di un defunto in balia della potenza insostenibile della natura.

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 103376)
L'uomo mortale cerca l'immortalità nel bene e nel male attraverso le grandi gesta, e ci riesce.

Dimenticandosi dellAnima, che è l'unica cosa che davvero conta nell'Evoluzione. Almeno dell'Evoluzione di cui parliamo qui ora. Ed è quindi per me un gran fallimento se ha bisogno di quello per sentirsi grande e accettare la morte.

Posso capire cosa intendessi dire ma a livello di evoluzione spirituale cosa se ne fa il Cielo delle costruzioni? Servono all'uomo per sentirsi immortale nella materia... nella materia ma nell'Anima? A volte è vero con esse può connettersi con il Cielo ma non certo a far sentire grande ed immortale un uomo nel disperato tentantivo di esorcizzare la sua piccolezza e mortalità. Quando è morto non c'è più nulla di lui sulla terra. Le opere che ha compiuto sono le opere di un uomo che non esiste più e non vive nelle sue opere purtroppo, le sue opere solo lo ricordano. A meno che non fosse un Uomo davvero e allora è un'altro discorso allora quelle opere hanno vita.
Ciò che conta davvero è l'Anima che quell'uomo sarà stato capace di elevare... niente altro. E finchè la sua anima sarà attaccata a ciò che lo ricorderà sulla terra, non sarà libera di elevarsi.

E' l'Anima che deve diventare immortale e non la memoria di un defunto. Le opere sono dimostrazioni di come l'uomo può diventare e non della grandezza del genere umano.

Poi si aprono molti discorsi da qui in poi che abbiamo trattato in molti punti del forum.

Sole 10-09-2011 16.17.09

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 103378)
Astral, i grandi musicisti o artisti erano spitualmente elevati, alcuni penso pure illuminati e tramandano la loro spiritualità attraverso le loro opere.
Non credo che tu identifichi la spiritualità con le immagini dei Santi che pregano...
Hitler è immortale nella sua opera di distruzione così come lo furono altri personaggi della storia.
La sua spritualità rivolta al Male era grande ed ha compiuto una grande malefica opera che sarà ricordata nei secoli.
Il Male è immortale così come il Bene e si servono entrambi dell'uomo, il quale nel suo libero arbitrio sceglie di quale dei due vuole nutrirsi.
Io almeno la vedo così.

Non avevo letto questo ultimo e certo si, alcune opere come accennavo sopra sono vive. Ma non rendono l'umanità grande, ma l'uomo che l'ha compiute che poi sia di aiuto a chi potrà vederle.. è un bene.

diamantea 10-09-2011 16.40.54

Le grandi opere sono vive ed emanano energia, quell'energia che è entrata dentro colui che le ha realizzate seguendo quella tensione interiore irresistibile ed ispira o attira chi vi si avvicina e ne se lascia conquistare per innalzarsi a sua volta.
Se il divino entra dentro l'uomo a fargli compiere grandi gesta vuol dire che l'uomo non è solo concime, l'anima ha bisogno del corpo per potersi elevare, altrimenti che bisogno ci sarebbe di nascere nel corpo?
Dio ha mandato Suo figlio Gesù per diventare il nostro Cristo. Egli si è evoluto attraverso il corpo umano per aiutare gli uomini ad elevarsi proprio attraverso l'umanità aiutata dallo Spirito. EGli ha comiuto grandi gesta per farsi riconoscere ed ha avuto bisogno della Croce per diventare immortale fra gli uomini.

Di terremoti e fenomeni naturali ve ne sono stati tanti nei secoli eppure la natura non è riuscita a distruggere tutta l'opera dell'uomo.
Io non credo che chi ha compiuto opere d'arte lo abbia fatto per rendersi immortale, piuttosto è il divino contenuto in quelle opere a rendersi immortale attraverso di esso, per farsi riconoscere nei secoli, per farsi scegliere, altrimenti come faremo a distinguere il bene dal male?
L'uomo è strumento del divino, quindi un buon strumento.
Anche buon strumento del Male se lo scegliamo.

Sole 10-09-2011 18.47.19

Su molte cose che hai detto nell'ultimo post sono d'accordo Diam, ma appunto parli di un uomo che si lascia penetrare e diventa strumento del divino certamente dopo aver adoperato se stesso verso Dio. Ma non tutti gli uomini sono così e per nascita siamo miseri davanti all'Universo. Possiamo diventare migliori, dare all'Anima la possibilità di evolvere ma perchè facciamo un cammino evolutivo. Per cui le opere che lasciano taluni sono si meravigliose ma sono quei famosi paletti che aiutano chi verrà dopo, ma non sono già traguardi di tutti. Perchè l'umano nasce misero, nudo ed infreddolito.


Forse ora ho chiarito meglio il mio pensiero, se non è così dimmi cosa non ti torna.

Sole 10-09-2011 18.53.54

Mi è venuta una aggiunta che faccio al volo (son di fretta).
Le opere che incanalano energia sono opere come le Cattedrali gotiche, meravigliose e maestone. Non si conoscono i nomi degli autori.. e non sono energie umane che emanano da li sono Forze del Cielo e della Terra che vengono "catturate" e restituite all'uomo.

Astral 10-09-2011 19.50.21

Sono daccordo che essenzialmente un musicista o un artista può essere ispirato e che le loro opere possono portare giovamenti ed evoluzione, ma principalmente quest'evoluzione è passata attraverso di lui, ma se non se ne carpisce l'esistenza uno può fare anche la fine di Atlantide e perdere tutto.
Sono daccordo Diamantea che tra le opere ci sia anche la spiritualizzazione della terra. Ma questo accade sempre? insomma i grattaceli, la tv spazzatura e quant'altro, non sono una dimostrazione forse di qualcosa di negativo?

diamantea 11-09-2011 11.33.07

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 103383)
Per cui le opere che lasciano taluni sono si meravigliose ma sono quei famosi paletti che aiutano chi verrà dopo, ma non sono già traguardi di tutti. Perchè l'umano nasce misero, nudo ed infreddolito.


Non ho detto che siano traguardi per tutti. Il punto che non torna è definire l'umano misero solo concime o appendice di qualcos'altro.
Ti dirò Sole che io con il mio criticismo e idea di perfezione e bellezza ritengo l'umano misero, povero e indegno. Solo il divino è bello e desiderabile, su questo non ci piove. Riflettevo però sul fatto che il divino si serve di noi, Dio ci ha fatto a sua immagine e somiglianza. Come può una parte del divino essere misera, povera, indegna. Cristo si incarna uomo per dare dignità e valore all'umanità. Egli diventa Cristo attraverso il corpo. Questo corpo acquista un valore se riesce a contenere il divino. Egli ci invita ad amare l'umanità pur nella sua miseria, perchè questa umanità ha contenuto Lui, il divino e Lui è in ogni corpo, in ogni essere vivente. Il corpo è il tempio del divino anche se non è il divino.
Io penso, come possiamo pensare di aspirare al divino, all'evoluzione se riteniamo una sua parte miserevole e indegna. Come pensiamo di accogliere il divino dentro un corpo indegno. Eppure l'anima si esprime attraverso l'umanità, ha bisogno di questa umanità per evolvere.
E' questo senso di separatezza che a me personalmente fa soffrire tanto. Io umana indegna aspiro al divino ma non posso contenerlo in questo corpo/concime.
L'arte serve ad avvicina questa separatezza, ad unificarla. Se l'uomo è in grado di accogliere questo dono di Dio vuol dire che tanto misero povero e indegno non è.
Forse arriva il momento in cui non occorre nemmeno l'arte per sentirsi tutt'uno con il divino.

Astral, ti ho già risposto alla tua domanda dicendo che abbiamo il libero arbitrio per scegliere di quale energia nutrirci, se del divino o del demoniaco. Il bene e il male si presentano entrambi, anche il male credo faccia parte del cammino evolutivo altrimenti non esisterebbe, non ci sarebbe inferno.
L'uomo è costantemente sedotto, il divino ci seduce con l'arte, la preghiera, l'amore, la compassione, il demoniaco con la violenza, la tv spazzatura, gli obbrobbi umani di cui siamo anche fatti. Siamo duali e possiamo scegliere con chi fonderci.
Il processo evolutivo lo percepisco così, attraverso le azioni quotidiane.

Spero di non essere ancora OT, ma questo è quello che mi si agita dentro.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.10.54.

Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271