Le ricerche
Lo so, non sono vecchio ma neanche un ragazzino.
Quando andavo a scuola, soprattutto elementari e medie, non c'era google e compagnia bella. Alle elementari si facevano le ricerche che nella migliore e più facile delle ipotesi era cercare nell'enciclopedia di casa (quando c'era) o libri al pari recuperabili. Poi la cosa si allargava ai vicini amici, cugini e si arrivava alla biblioteca pubblica dove questa ci fosse abbastanza accessibile. Insomma ci si muoveva e non solo fisicamente, anche la mente era costretta a muoversi, vagliare, creare connessioni etc.. Forse oggi si sa di più (io sostengo che non è vero) ma come piano piano la calcolatrice ha iniziato a non farci più usare una parte della mente, un clic su google non ci fa più cercare veramente le cose. Per trovare quattro parole da mettere sulla ricerchina delle elementari dovevo leggermi un pò di cose (le leggevo a velocità multipla, caratteristiche che un pò ho sempre avuto e che un giorno racconterò, ma le leggevo) oggi il clic legge e sceglie al posto nostro. La mole di informazioni accessibile è maggiore, in realtà i giovani di oggi sono ignoranti perchè se va bene hanno in se qualche succo clic derivato, in realtà quei succhi non entrano dentro realmente e con il tempo rimane un nozionismo con un vago retrogusto di saccenza non motivata. Me ne accorgo spesso anche qui, quando qualcuno riesce a comprendere che internet con tutta la sua maestosa potenza non da risposte questo stesso qualcuno mi chiede dei titoli di libri, mi chiede se è possibile riassumere in poco post e post etc.. In sostanza la mente si è abituata la clic che seleziona per noi la risposta giusta. La pubblicità ce lo fa con i consumi, i partiti con la politica, le trasmissioni sportive con il calcio ed altri sport etc.... Eppure ci pare di essere più vivi e liberi di qualche anno fa... |
Mi sembra una diagnosi alquanto pertinente, no saprei ora quanto sia indietro la tua giovinezza ma so di certo che la mia (specialmente dagli 8 ai 13 anni) l'ho passata per la maggior parte all'esterno, quando i genitori rientravano a casa per l'ora di cena 18,30, in particolare il papà e la madre stava tutto il giorno a lavorare forse anche peggio, per certi versi, del papà. Quindi immagina quale sarà stata in quel periodo la maggiore attività mia e dei miei amici vicini di casa? Di certo non la ricerca di quel sapere che hai illustrato ma la ricerca di un sapere fatto sulla pratica e ti devo dire che per certi aspetti non posso che esserne felice. Avevamo la fortuna di avere boschi, laghi e fiumi a 200 metri da casa e allora immagina..........
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Invece vorrei dire qualcosa in proposito di internet, i ragazzi non lo sanno utilizzare, sfido se non glielo impariamo noi? Ieri un ragazzo mi ha chiesto se gli potevo far avere un testo, neppure sapeva bene il titolo Ivanov mi ha detto, per non parlare dell'autore poi gli faccio ma forse Ivanoe, insomma oggi glielo ho trovato versione italiano e inglese (devo dire che quella in italiano era difficile da reperire ma non impossibile) dimenticavo il titolo lo avevo sbagliato anche io infatti è Ivanhoe ma a me al momento non interessava quel testo.
Quindi è vero che i ragazzi non ci sanno fare nulla con internet, colpa pure di genitori e insegnanti, ma se si vuole con internet si fanno ricerche e come. |
Delle elementari mi ricordo con piacere le ricerche che la prima maestra che ho avuto ci faceva fare in geografia. Si potevano trovare in cartoleria, (non so se esista ancora qualcosa di simile..) dei libretti suddivisi per Regione dell'Italia che costavano sulle mille lire se non sbaglio, e da li si potevano ritagliare tutte le immagini per completare la ricerca e renderla "più ricca". Anche io mi ricordo l'enciclopedia, e la libreria dei miei zii che era fornitissima, e spesso prelevavo da li libri in prestito. E le ricerche dovevano essere atte su un quadernone.
Internet secondo me non favorisce granchè le ricerche, sentivo ancora l'altra sera in un programma tv una ragazzina che diceva che per fare i compiti basta un copia-incolla.. poi come in tutte le cose sicuramente volendo cercare, si puo' trovare, ma dovrebbe esserci la volontà di cercare davvero... invece le informazioni vanno troppo velocemente e rimangono troppo in superficie.. |
Anch'io ricordo con nostalgia le ricerche che mi davano a scuola, già il fatto di dover fare una ricerca significava pensare dove reperire quelle informazioni, in alcuni casi non bastavano i libri che avevo a casa e allora o dovevo andare in biblioteca oppure chiedere ad altre persone, era una faccenda laboriosa ma dava molta più soddisfazione.
Internet ha portato una rivoluzione ma ha tolto il gusto della ricerca sui libri e vista la velocità con cui si reperiscono le informazioni cercate, diventa una cosa meccanica per cui con la stessa velocità le cose si dimenticano, mentre lo scopo della ricerca dovrebbe essere proprio un impegno in più di modo che le informazioni cercate in questo modo si imprimano nella testa, per il fatto che si è fatto un certo percorso per trovarle. |
Non ci dimentichiamo che ci sono ragazzi che fanno ricerche molto accurate con Power Point, non possiamo fare di tutta l'erba un fascio mi sa. Anche io alle medie facevo le ricerche spesso in gruppo ma poi non è che era tutta quella profondità, intendo dipende poi da chi le fa queste ricerche, per me il mezzo non è importante e non fa la differenza, sei sei un genio metti un ogni cosa che trovi la genialità lo stesso se sei una rapa metti quello che hai, ma non al fine di offendere nessuno è che in quella età non si sa bene (non tutti) cosa fare veramente o le priorità da dare nella vita e quindi si rischia di essere molto superficiali, però ripeto anche una volta era così, mi ricordo le valutazioni dei maschietti che erano tutti sulla sufficienza, tranne due, quindi.
Capisco pure che non tutti gli anni sono uguali ma facendo la media credo che non sono molto lontano. |
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Ne deriva che la ricerca, quella vera, non si limita ad un mero accumulo di dati (ad esempio reperibili su internet) ma implica lo sforzo di far "cerchiare" questi dati fra loro, un lavoro di investigazione che siamo noi a dover fare. Insomma per usare una metafora usata da poco in altro thread, una vera ricerca ha un anima, un copia incolla da internet no. E a furia di copia incolla si perde la capacità di cercare veramente. |
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Non so voi ma io da bambino ho fatto quello che era nelle mie possibilità e nella mia volontà, infatti non avevo nessuno che mi seguisse come la maggior parte di bambini alla mia epoca. Oggi è diverso, se si vuol fare un lavoro multimediale ci sono tutti i mezzi per poterlo fare e se digito una parola chiave su internet non è detto che al primo link prendo tutto e incollo. Cioè quello che manca anche oggi nonostante siano passati decenni è la metodologia, ovvero essere Maestri non significa dare da studiare 4/8/12 pagine o far fare un disegno o portare 10 moltiplicazioni, essere Maestri significa fare da modello e allora se non ci sono i modelli escono fuori le copie, poi che siano brutte copie o belle, sempre copie sono. Tra l'altro copie di una carta mai scritta. Quindi il Maestro/a e il Genitore non possono delegare ad altri o omettere del tutto quell'Esempio che serve al bambino per costruire una personalità, altrimenti discutiamo sul "io ero bravo e tu no" oppure "una volta eravamo bravi e oggi non sanno nulla" che poi sarebbe una mezza verità a prescindere, certe cose che per es. fanno oggi i bambini (certamente con sempre presente che il Maestro debba fare da esempio) un tempo non si facevano anche se ci facevano fare quelle ricerche che poi non so alla fine sul piano puramente didattico a cosa servivano. Intendo dire che una volta svolti bene i programmi base del saper leggere, scrivere e far di conto, tutto il resto se c'è bene altrimenti non credo che serva tanto. Se si svolgessero coerentemente e con Maestria i programmi ministeriali fino alla 5 elementare credo che oggi saremmo almeno 3 anni avanti rispetto a ieri. |
Spero che almeno le ricerche siano trascritte a mano.. uno perchè usare la scrittura è un metodo per autoeducarsi e due perchè almeno scrivendo qualcosa di proprio ci si mette se proprio deve essere un copia incolla.
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Ayn, non hai compreso il senso del thread, permettimi di dirlo.
Non avevo nessuna intenzione di affermare che noi eravamo più preparati dei ragazzi di oggi, c'era il preparato ed il non preparato come oggi, anche se come dato secondario (solo come dato secondario) affermo che oggi i ragazzi sanno meno di tutto anche se sembrano tutti più istruiti. Io (ed altri, praticamente tutti) stavo focalizzando il discorso sul metodo e su cosa questo desse a prescindere poi dall'effettiva volontà dei ragazzi di cercare. Per fare un parallelo è come se prendessimo due squadre di calcio, la prima che si allena sul campo, gioca, impara lo spirito di squadra etc... La seconda che si allena con metodi da fantascienza. Immagina ogni calciatore in una stanza super tecnologica che attrezzature tipo un incrocio tra macchine da palestra e videogioco che possano preparare l'atleta in maniera asettica. A prescindere che sebbene la seconda squadra potrebbe essere tecnicamente più preparata io penso che con la prima prenderebbe una bella scoppola (ndr una batosta) ma quello che adesso mi interessa nella metafora è lo spirito dello sport. Se cerco andando in giro, in biblioteca, dagli zii etc.. fosse solo questo già sarebbe un cercare diverso, un cercare che mi mette di fronte ad altre persone, persone a chi debbo chiedere un piacere e debbo farlo con educazione. Un clic mi da l'illusione che una volta imparato a cliccare sono un essere superiore e che nulla mi sfugga cosa che non è. Fosse solo questa la differenza io già farei una legge per inibire l'accesso ad internet ai ragazzi sotto i 21 anni (esagero e provoco, ma insomma...). E' vero che anche con google si può cercare con consapevolezza, però io conosco molto bene le dinamiche. Se un risultato di ricerca non è nelle prime pagine stai sicuro che neanche l'1% delle persona arriverà mai ad esso, il motore seleziona per te ed anche se non ti limiti al primo risultato alla fin fine di tutta questa potenza che è internet tu godi dei primi 10 (ma per essere ottimisti) risultati che questo robot software ha selezionato per te. Ho già accennato in giro ai meccanismi per cui una pagina è pù visibile di un'altra e raramente coincidono con la meritocrazia. Insomma non è detto che ciò che compare nei risultati di ricerca sia il meglio, anzi è facile il contrario. Se parliamo di prendere un testo intero, ok, il discorso è diverso. Ma ai ragazzi, la maggior parte dei ragazzi, non conviene questo, preferiscono prendere una interpretazione, un riassunto già fatto e che l'insegnante non può conoscere se non si mette a fare ricerche online a sua volta. Non sto facendo una crociata contro il web, questo è un buon strumento come lo è una calcolatrice, è l'uso che se ne fa che è deleterio. Non so come altro scriverlo, se gioco a tennis o gioco con una pallina attaccata tramite corda elastica alla racchetta in apparenza pare uguale. Sempre colpisco una pallina con la racchetta... ma sono due cose diverse e solo chi ha giocato veramente a tennis capisce la differenza. |
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Anzi introdurrei il concetto di produzione o creazione, la dove la disciplina lo consenta, aggiungerei lo scrivere poesie il comporre la musica ecc. Quindi non limitazione ma ampliamento. Intendiamoci tutto dipende da chi insegna e dai mezzi messi loro a disposizione. |
Mah.... non stavamo parlando di tutto il sistema scolastico.
Stavamo parlando delle ricerche di una volta e quelle di adesso e cosa cambia. |
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Non potremmo mai considerare un particolare soltanto per quello che è ma soprattutto dovremmo inquadrarlo in ambito più ampio. Non capisco come si possa fare un confronto con 30 anni fa e dire ieri si oggi no. Bene ma allora anche ai tempi della II guerra mondiale era diverso e le ricerche si facevano in campo, ma mica il campo con l'erba. |
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Ma è inutile che continuo, anche qui: tu la pensi ad un modo, io vedo altro, amen. :C: |
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Lo dicevo prima di metterlo in ordine e poterlo usare, non adesso
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Tutto è riciclabile basta aspettare che si accenda la lampadina Edit: di che oggetto si tratta? |
Prova a cercare che "oggetto" è. :D
L'ho scritto 3 post sopra e non c'è fantasia o arte che tenga. Era pieno di strafanicci (ndr cianfrusaglie, tenute nell'ottica del riciclo) e non potevo usarlo veramente, un pò come accade con certe teste. |
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Bè se posso entrare in merito dipende, se sei rimasto a piedi il capannino magari lo puoi regalare a qualcuno che ha ancora a che fare con la ferramenta. Oppure ci sarebbero altre 10 ipotesi ma dipende da quella in cui ti trovi attualmente e che io per ovvi motivi non posso sapere. |
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icon_mrgr: Non è possibile, 6 post per farmi capire e non è ancora finita. Tu hai scritto: "non sempre c'è da scartare qualcosa" Io ho scritto: " Lo dicevo pure io del mio piccolo capannino di attrezzi e materiali in giardino" Nel senso che ci fosse qualcosa dentro da scartare............................. Era pieno di cianfrusaglie che volendo potevo anche usare, io amo il bricolage, ma di fatto mi impedivano di usare il capannino perchè non potevo più entrarci. Ho compreso che dovevo buttare qualcosa per poter usare il resto. Hai capito? Se no te lo scrivo in qualche pagina di un'altro sito e poi la cerchi con google, magari funziona meglio icon_mrgr: |
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Poi che il materiale stesso ti impediva di entrare l'ho capito ora mica ho la sfera. Ma alludevi a me? che ho del materiale che non mi fa entrare?icon_mrgr: SE è così dimmelo pure altrimenti dovrò fare la ricerca alla caccia del tesoro con tanto di calesse. Siamo ritornati al passato forse? |
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Per quel poco che ho potuto constatare purtroppo è vero, quando i ragazzi fanno ricerche in rete non ci riescono. Secondo non sono abituati proprio a farle. Perchè? Beh perchè alle elementari se gliele chiedevano, cosa rarissima, chi andava in giro a reperire il materiale erano i genitori. E dove andavano i genitori? In rete o da amici che avevano internet.
Quindi l'esempio è quello, però anche errato, perchè durante la ricerca i figli non partecipavano. Motivazioni? Innervosivano i genitori, perchè il grado di attenzione dei bambini, si annoiano presto, è molto basso. Per quello che ho potuto constatare è come dice Uno, la maggior parte si serve dei primi risultati. Moltissime volte ho dovuto intervenire per mostrare che in rete c'era quello che pareva inesistente. Mancava il sistema di ricerca, ma anche la tenacia di rimanere li a cercare, abituati al tutto e subito. (questo vale per la mia esperienza e con ragazzi che ho conosciuto) Poi fortunatamente esistono degli insegnanti che chiedono la ricerca senza internet, allora li sono guai. E il risultato è lo stesso di quello delle elementari fanno dannare i genitori. (quelli che danno loro retta per paura dei brutti voti) Per quanto riguarda il passato ok la mia esperienza è minima, però devo dire che erano avvantaggiati i ragazzi che venivano anche li aiutati dai genitori. In che modo? O accompagnandoli alla biblioteca, oppure chi aveva la possibilità di possedere un enciclopedia o chi vecchi libri da poter eventualmente ritagliare, perchè ricordo che volevano anche le immagini incollate e poi il resoconto scritto a mano. C'era però tutta una serie di eccitazione, anche di paura di non trovare materiale adeguato, il domandare a tutti quelli che si conoscevano se ci potevano parlare o dare indicazioni dove trovare il materiale. Poi logicamente chi era più pigrotto e non assistito dai genitori faceva la sua ricerchina miserina miserina e chi invece aveva più possibilità ed era supportato aveva la ricerca migliore. Ma al di là del risultato era comunque un modo di far aguzzare l'ingegno di darsi da fare, di muovere in generale tutto il proprio essere. |
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Quando ho avuto la prima enciclopedia già non mi serviva più! In quanto alle ricerche di oggi consiglio sempre di approfondire l'argomento sui libri, a volte su internet si trovano anche delle notizie imprecise, poi è importante lo studio della ricerca, la capacità di discernere quali fonti servono per approfondire l'argomento e poi i ragazzi dovrebbero imparare il gusto di sfogliare i libri, di esserne attratti...ma questa è utopia, se avviene il miracolo può accadere in età adulta! |
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---------------------- Dimenticavo una cosa, gli insegnanti in effetti spingono sulla ricerca da fare insieme per aggregare il ragazzi, per insegnare loro spirito di collaborazione, ma manca l'esempio in famiglia, se questo non c'è hai voglia a cercarlo fuori. Si potrà anche imparare in seguito ma volendolo però. OT anche se è solo apparente e si lega non alla ricerca ma alla collaborazione ed il suo spirito Anni fa conobbi una ragazza con due figli e raccontò a me e ad altre mamme che lei aveva insegnato ai suoi figli a fare da se per contribuire all'andamento della casa. Spiego: lei stirava e tutti mettavano a posto nei cassetti i loro indumenti, tutti partecipavano alla sera a preparare il tutto per la cena dalla tavola alla cena stessa..... Ognuno aveva un compito a seconda dell'età ma nessuno rimaneva seduto a guardare gli altri lavorare. Beh quando ci disse che lo faceva fare anche al figlioletto di tre anni rimanemmo tutte scandalizzate. Devo dire che oggi ho cambiato opinione, anche se purtroppo in ritardo. Credo che la ragazza in questione abbia insegnato ai loro figli lo spirito di collaborazione. Fine OT |
Racconto anche io la mia storia, a 11 anni dovetti (per necessità familiari di aiuto al lavoro) iniziare a fare l'operaio specializzato di un lavoro che se non stavi attento minimo ti scottavi, ma letteralmente non metaforicamente.
Le mie ricerche erano molto approfondite, sul versante dell'attenzione e soprattutto su quello della resistenza fisica se non della responsabilità. Non è che venivo sfruttato tutt'altro è del bene che ho ricevuto (soprattutto che sono sopravvissuto) e lavoravo nei fine settimane e tutto il periodo estivo. Quelle erano avventure, oltre che ricerche fisiche. Facevamo pure le ricerche andando a fare interviste agli anziani del paese con il registratore, un vecchio modello che ho ancora oggi. |
Quando andavo alle elementari le ricerche erano una tortura spaventosa. Avevo a disposizione l'enciclopedia dei miei fratelli più grandi, ma immagino che il linguaggio non fosse proprio appropriato per me. Così arginavo l'ostacolo, e andavo a mendicare ora dalle mie sorelle ora da mio fratello, e pezzo per pezzo la ricerca era fatta (da loro).
Una sera mi ricordo che mio padre insistiva che dovevo farla da sola, ma io pregavo con gli occhi mia sorella di farla per me. Lui mi picchiò, fu forse la prima volta a farlo, non alzava mai le mani sui noi figli. Ero orgogliosa, non piansi ma fuggii dalla nonna. Poi da lupo che non perde il vizio ma impara a nascondere il pelo non mi feci più beccare da mio padre a mendicare ricerche.diavolo.g: Alle medie, fu un'altra storia, andavo a casa delle mie compagne e le facevamo insieme ed era molto più bello. |
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